Utente
9 settembre, 2013
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9 settembre, 2013
La Svizzera affila le armi in vista della finale del Die Große Entscheidungsshow, in programma per la serata di sabato 31 nella familiare location della Bodensee Arena di Kreuzlingen. Il successore di Sebastiano Paù-Lessi AKA Sebalter sarà scelto fra una rosa di sei candidati in rappresentanza delle quattro televisioni nazionali (RSI, RTS e il joint bid SRF/RTR). L'obiettivo si preannuncia essere perlomeno la qualificazione alla finale, conquistata solo quattro volte dall'introduzione della semifinale, con un unico piazzamento in top10 ottenuto dalle Vanilla Ninja ottave nel 2005.
Il programma consisterà di due parti: nella prima i sei concorrenti eseguiranno la propria canzone candidata a rappresentare la Svizzera, mentre nella seconda si esibiranno su altrettanti successi internazionali non attinenti all'ESC. Il vincitore sarà deciso per il 50% dal televoto del pubblico svizzero e per l'altro 50% da una giuria di esperti.
1. (SRF/RTR) Tiziana - Only Human (cover "The Power Of Love" dei Frankie Goes To Hollywood)
Tiziana Gulino ha 18 anni e malgrado il nome proviene da Dielsdorf, nella Svizzera tedesca. Ha dominato la seconda edizione di The Voice of Switzerland sotto la mentorship di Marc Sway ed è al momento la favoritissima per vincere il biglietto per Vienna. La canzone è una ballad intimista senza troppe pretese, scritta dal team di compositori di Tiziana allo scopo di mettere in luce le sue doti vocali.
2. (SRF/RTR) Timebelle - Singing About Love (cover "Rudeboy" di Rihanna)
Miruna Manescu è la leader di questa band a sei componenti di origini svizzero-rumene, che si dice potrebbe tentare la fortuna anche nella finale della Romania in programma a metà marzo se andasse male a questo giro. Singing About Love, scritta e composta da Mihai Alexandru già autore di un classico come Don't Break My Heart di Nicola che permise alla Romania di centrare una top10 a inizio millennio, è un pezzo pop/rock estremamente orecchiabile, con un giro di fisarmonica che tradizionalmente ha successo all'Eurovision e una performance decisamente memorabile e non pretenziosa. Potremmo vederli a Vienna se il pubblico e la giuria si accordassero su un brano un po' più movimentato.
3. (SRF/RTR) Andy McSean - Hey Now (cover "Chasing Cars" degli Snow Patrol)
Rock interpretato in chiave eurovisiva, poco memorabile e senza troppe speranze di vincere la selezione - specie dopo i disastri del 2012 e soprattutto 2009 quando già la Svizzera aveva tentato di avventurarsi in questo genere con canzoni decisamente più adatte.
4. (RTS) Licia Chery - Fly (cover "All About That Bass" di Meghan Trainor)
La 29enne Licia Chery arriva a Kreuzlingen direttamente dalla selezione della Svizzera francese. Fly è un pezzo allegro, orecchiabile, con quell'atmosfera gospel che da Sister Act in poi ha sempre funzionato, ma sembra mancare del mordente necessario ad assicurarsi consensi dal pubblico di tutta Europa.
5. (RTS) Mélanie René - Time To Shine (cover "Chandelier" di Sia)
Seconda ed ultima entry della RTS francese, la giovane cantautrice Mélanie finirà inevitabilmente per pagare una proposta troppo simile a quelle già presentate da Malta e Georgia - risultando purtroppo inferiore ad entrambe, specie ora che Nina Sublatti ha annunciato un revamp supersonico ad opera di Lord Thomas G:son (svedese, autore di Euphoria, Invincible e una sessantina di altri successi fra Eurovision e altre selezioni europee) e Sacha Jean-Baptiste, coreografa di Zara Larsson, Eric Saade, Alcazar nonchè regista di Idol, X Faktor Sverige e del Sommarkrysset.
6. (RSI) Deborah Bough - Take Me Back To 23 (cover "Shake It Off" di Taylor Swift)
La Svizzera italiana, già rappresentata all'Eurovision nel 2012 dai Sinplus e nel 2014 da Sebalter, porta in gara Deborah Bough - cantautrice di origine caraibica residente a Rivera, vicino a Lugano. Il talento di questa ragazza rischia però di essere messo in ombra dalla sua canzone Take Me Back To 23, pezzo datato, anonimo e senza speranze di impensierire i frontrunners di questa selezione.
Utente
7 agosto, 2013
ho adorato sebalter l'anno scorso
la svizzera non vincerà neanche quest'anno... però la prima ragazza ha una bellissima voce ed è la scelta migliore secondo me
pure Deborah bough non mi dispiacerebbe, ma temo che il pezzo ci guadagni molto in questo ascolto veloce di 20 secondi, probabilmente ascoltarlo per intero deve essere più noiosetto
mi piacicchia pure fly di licia chery, allegra e simpatica. molto sister act in effetti
Utente
9 settembre, 2013
Presentato il palco del Melodifestivalen!
Il più grande (e se mi permettete di aggiungere, IL PIÙ FIGO) della storia della competizione
Här är de första bilderna på årets scen – en av de största i turnéns historia http://t.co/58AX32bVUK #melfest pic.twitter.com/UyYjkoCK3V
— Melodifestivalen (@SVTmelfest) January 29, 2015
Utente
24 ottobre, 2013
ge_aldrig_upp ha detto
Presentato il palco del Melodifestivalen!
Il più grande (e se mi permettete di aggiungere, IL PIÙ FIGO) della storia della competizioneHär är de första bilderna på årets scen – en av de största i turnéns historia http://t.co/58AX32bVUK #melfest pic.twitter.com/UyYjkoCK3V
— Melodifestivalen (@SVTmelfest) January 29, 2015
King Erick is coming
Queste sono due delle proposte della selezione lettone "Supernova", e secondo me, se non sceglieranno la più brutta (come ogni anno) hanno buone possibilità di ottenere una top 5.
https://www.youtube.com/watch?v=bptNu5c7Xu0
Utente
9 settembre, 2013
Ieri sera si è tenuta la finale del Die Große Entscheidungsshow, la selezione svizzera per l'Eurovision Song Contest di Vienna. I sei concorrenti in gara rimasti in gara dopo l'expert check hanno eseguito il pezzo inedito da portare all'ESC più una cover su un brano famoso non pertinente alla competizione. Io mi chiedo perchè non tagliare direttamente le cover e tornare alle prime edizioni del Die Große con 12/14 cantanti in gara ma su, stiamo parlando della Svizzera - nazione che ai tempi di quelle finali nazionali enormi aveva pensato bene di umiliare i cantanti costringendoli ad eseguire una versione "ridotta" a un minuto e mezzo dei propri pezzi per lasciare spazio a un giro di ospiti lungo come il Parsifal.
Dico tutto questo perchè il giro delle cover è presumibilmente risultato fondamentale per eleggere come vincitrice Melanie Renè, che con Chandelier di Sia ha ricevuto una standing ovation dal pubblico presente, mentre i favoriti Timebelle (i quali risultavano in testa con percentuali bulgare sul sondaggio online della SRF, che vale quel che vale ma con Sebalter ci aveva preso) hanno avuto una ricezione decisamente più tiepida per la loro versione di Rudeboy di Rihanna. Troveremo appunto all'Eurovision Melanie Renè, ventiquattrenne di origini mauriziane nata e residente a Ginevra, ma con la canzone Time To Shine, scritta e composta da lei stessa medesima. La canzone è una powerballad che va ad inserirsi esattamente a metà fra le due Warrior già selezionate da Malta e Georgia, con una struttura musicale un minimo più complicata di entrambe nelle strofe ma forse non altrettanto memorabile sul ritornello.
La classifica finale:
1. Melanie Renè - Time To Shine
2. Timebelle - Singing About Love
3. Licia Chery - Fly
4. Andy McSean - Hey Now
5. Tiziana - Only Human
6. Deborah Bough - Take Me Back To 23
La performance di Melanie, direttamente dalla finale di ieri sera:
http://youtu.be/BKU6MTIcERc
---
Grandi sorprese intanto in Islanda in occasione della prima semifinale del Söngvakeppni Sjònvarpsins 2015: le due canzoni più "eurovisive", ovvero quelle di Erna Hrönn Olafsdòttir e Stefanìa Svavarsdòttir, lasciano la competizione assieme al gruppo post-esotico-brasileiro HINEMOA. Passano invece il turno Friðrik Dór Jónsson (che si rompe i pantaloni tuffandosi sul palco dopo l'annuncio dei qualificati), il gruppo formato dal popolare attore Björn Jörundur Friðbjörnsson con i suoi non meglio identificati "amici", e la sedicenne cantautrice Elin Sìf Halldòrsdottir.
La Repubblica Ceca invece ha scelto internamente Marta Jandovà e Vaclav Noid Bàrta con la canzone Hope Never Dies. Ulteriori dettagli saranno resi noti in un futuro prossimo.
Utente
9 settembre, 2013
Dopo un processo di selezione durato due mesi, Cipro mette fine alle nostre sofferenze con la finale del loro Eurovision Song Project! Le sei canzoni che hanno superato le dure insidie delle Auditions e la lotta fratricida delle Eurochallenges (non chiedete) si affronteranno per un'ultima volta nella speranza di vincere il biglietto per Vienna. Il vincitore sarà deciso 50/50 dal televoto del pubblico cipriota e da una giuria mista locale/internazionale formata da Despina Olympiou (Cipro 2013) Alex Panayi (Cipro 1995/2000, anche backing per Malta nel 2006), Elena Patroklou (Cipro 1991), Tasos Tryfonos, Nicola Caligiore (HoD italiano all'Eurovision che credo non abbia bisogno di presentazioni), Bruno Berberes (storico HoD francese).
1. Hovig Demirgian - Stone In A River
Hovig torna in gara nella selezione cipriota dopo cinque anni, esattamente da quel 2010 dove la sua Goodbye perse da favoritissima contro Jon Lilygreen. E siccome la storia si ripete, la sua rockballad Stone In A River è ora in pole position per guadagnarsi il titolo di rappresentante dell'isola di Afrodite, in una selezione DECISAMENTE più povera di quella tenutasi quell'anno.
2. Doody - Magic
In qualche modo ha passato il turno anche questo pop pseudo-adolescenziale che sarebbe suonato datato anche nei primi anni '90. Se fosse la scelta di Cipro, rischierebbe gli 0 punti in semifinale all'Eurovision.
3. Panagiotis Koufogiannis - Without Your Love
Ancora ballad, stavolta decisamente più di atmosfera e più simile a quella Stronger every minute che valse a Cipro un sorprendente quinto posto nel 2004. Koufogiannis non è Lisa Andreas, ma sa cantare.
4. Minus One - Shine
I Minus One portano un pezzo rock, nobilitato però dalla presenza di strumenti tipici. Probabilmente troppo per il pubblico eurovisivo, e il sapore etnico che rende questo brano interessante manca nelle scelte di Cipro da parecchi anni (il sirtaki di Evdokia Kadi nel 2008?)
5. Giannis Karagiannis - One Thing I Should Have Done
Il giovane John Karagiannis si pone come principale avversario di Panagiotis Koufogiannis nella sfida delle ballad - la presentazione della sua canzone ha però un sapore leggermente più hipster della romantica Without Your Love (e si sentiva anche di più alle audizioni, dove John si era presentato con occhiali spessi e berretto di lana)
6. Nearchos Evaggelou & Charis Savva - Deila den agapo
Duetto urlato, nella migliore tradizione eurovisiva. Unico pezzo in greco nell'intera selezione (anche se a metà performance i due passano al francese per nessuna ragione apparente). Le chance di Deila den agapo si reggono sulle capacità vocali di Nearchos, risultate a tratti zoppicanti in fase di selezione. Con una gran performance potrebbe essere la scelta di Cipro questa sera.
Utente
7 agosto, 2013
ge_aldrig_upp ha detto
Despina Olympiou (Cipro 2013)
QUEEN o meglio GODDESS quell'anno l'ho semplicemente amata e nel video di An me thimase era semplicemente una dea. la canzone poi
ovviamente non è andata in finale
ad ogni modo, non mi piace la scelta svizzera (ascoltati tutti i brani per intero era molto carina singing about love che non mi aveva colpito nei video riepilogativo) e non mi piacerà la scelta di cipro dal momento che sono una peggio dell'altra
Utente
9 settembre, 2013
Sono letteralmente DISGUSTATO dalla selezione di Cipro. Mezz'ora di canzoni e due ore di interval act prodotti dagli stessi partecipanti e giudici, giusto perchè è bello spendere tutto il budget in una selezione di due mesi con ottanta concorrenti di cui ci ricorderemo forse solo il vincitore. Credevo si fosse toccato il fondo con uno sketch pietosissimo dove l'Austria veniva presa in giro con un paio di facili stereotipi (una tipa vestita da HEIDI - e sì, lo so che è svizzera, ma a Cipro non capiscono la differenza - interpretava una finta spokesperson della ÖRF) ma poi ho dovuto assistere a un mash-up di Nel blu dipinto del blu/Waterloo/S.O.S. di Elena Patroklou (Cipro 1991), tutte e tre declinate in versione "sagra della salsiccia". WTF.
In tutto ciò si sarebbe potuto anche salvare il salvabile se si fosse scelta la canzone e l'esibizione più prettamente "eurovisiva", quella Deila den agapo dei giovanissimi Charis Savva (già rappresentante di Cipro al Junior Eurovision 2008) e Nearchos Evaggelou, migliorati tantissimo dalle audizioni. I due avevano riscosso l'approvazione di tutto il pubblico presente (fatta eccezione ovviamente per le fangirls di Doody, la bruttissima copia locale di Justin Bieber) e, sembrava, anche l'appoggio della giuria che però ha finito per sbatterli all'ultimo posto fra le sei canzoni in gara. http://youtu.be/5MspNV-wsaE
Come già annunciato nel post di presentazione, il risultato finale ha delineato una sfida fra le due ballad maschili rimaste in competizione. Panagiotis Koufoyiannis, il più televotato dal pubblico a casa, è stato piazzato al quinto posto dalla giuria, chiudendo in seconda posizione e permettendo il sorpasso di John (Giannis) Karagiannis, cantautore di Limassol che si era piazzato secondo sia col televoto che con la giuria. La canzone che presenterà a Vienna si intitola One Thing I Should Have Done, scritta e composta da lui stesso insieme a Mike Connaris già autore di quella Stronger Every Minute - presentata da Lisa Andreas nel 2004 - che con il suo quinto posto finale rappresenta ancora il miglior risultato mai ottenuto all'Eurovision dall'isola di Afrodite.
La performance di ieri sera:
http://youtu.be/W39Qrusgp5E
Utente
9 settembre, 2013
Primo Super Saturday dell'anno e scelta "gigiona" della Danimarca tramite il Dansk Melodi Grand Prix, rinnovato quest'anno nell'assegnazione dei voti finale spudoratamente copiata dal Melodifestivalen svedese.
A difendere l'onore dei danesi a Vienna saranno gli Anti Social Media, gruppo pop rock appena formato e composto da quattro studenti danesi di nome Phillip, Nicholas, Emil e David. La loro canzone The Way You Are, scritta e composta da Remee e Chief 1 già autori per la Danimarca nel 2012 (con Soluna Samay e il classico dei classici Should Have Known Better), è un pezzo pop chiaramente ispirato ai Beatles e agli anni '60.
Live dalla finale: http://youtu.be/RA-A_uvE1ss
In Finlandia (semifinale 1/3) passano il turno la boyband Satin Circus, la metal band in zona sindrome di Down Pertti Kurikan Nimipaivät (sostenuta apertamente e senza alcuna vergogna dalla YLE malgrado il pezzo osceno..."This is what we all have been waiting for" and all that) e il rapper/reggaeton di origine cubana Norlan El Misionario.
In Islanda (semifinale 2/2, finale sabato prossimo) si qualificano invece Danièl Olivèr feat. CADEM, Maria Olafsdòttir e il gruppo SUNDAY, con il ripescaggio di Haukur Heiðar Hauksson come wildcard della giuria.
Utente
9 settembre, 2013
peterpan ha detto
La canzone danese non mi piace per niente, ma per ovvi motivi (la scelta gigiona della boyband molto OD e l'asse scandinavo di scambio voti) sarà ovviamente in finale e forse pure in top 10.
Mi lasciate dire che 'sta cosa del fantomatico "asse scandinavo" tirato in ballo ogni due per tre non riesco tanto a digerirla? Cioè, le nazioni scandinave sono sei, divise equamente nelle due semifinali. Al massimo possono arrivare a una delle tre nazioni 24 punti in semifinale e 60 punti in finale - che comunque decisamente non bastano a qualificarsi o arrivare nella metà sinistra di classifica una volta in finale. Poi aggiungiamoci anche le giurie che si sono comportate in maniera molto più onesta nei paesi scandinavi che, per dirne una, in alcuni paesi dell'ex blocco sovietico (ciao ai famosi cinque giurati georgiani che votavano in maniera quasi speculare).
Se poi fa comodo prendersela sempre con le nazioni scandinave perchè arrivano tutte compatte in finale...La ragione a mio parere è da cercare non nei soliti inciuci che fanno tanto parlare, ma più a monte - ovvero nella quantità di tempo e risorse impiegate dai broadcaster nazionali per portare all'Eurovision un'entry che gli altri paesi vogliano votare. Secondo me qui in Italia ci si dimentica troppo spesso che per fare bene all'Eurovision non basta portare qualcosa che piaccia a noi, ma bisogna concentrarsi sul selezionare qualcosa che tutta l'Europa (non solo i paesi del nostro "blocco") possa gradire e supportare. Just my two cents
Utente
9 settembre, 2013
ge_aldrig_upp ha detto
peterpan ha detto
La canzone danese non mi piace per niente, ma per ovvi motivi (la scelta gigiona della boyband molto OD e l'asse scandinavo di scambio voti) sarà ovviamente in finale e forse pure in top 10.Mi lasciate dire che 'sta cosa del fantomatico "asse scandinavo" tirato in ballo ogni due per tre non riesco tanto a digerirla? Cioè, le nazioni scandinave sono sei, divise equamente nelle due semifinali. Al massimo possono arrivare a una delle tre nazioni 24 punti in semifinale e 60 punti in finale - che comunque decisamente non bastano a qualificarsi o arrivare nella metà sinistra di classifica una volta in finale. Poi aggiungiamoci anche le giurie che si sono comportate in maniera molto più onesta nei paesi scandinavi che, per dirne una, in alcuni paesi dell'ex blocco sovietico (ciao ai famosi cinque giurati georgiani che votavano in maniera quasi speculare fra loro).
Se poi fa comodo prendersela sempre con le nazioni scandinave perchè arrivano tutte compatte in finale...La ragione a mio parere è da cercare non nei soliti inciuci che fanno tanto parlare qua da noi, ma più a monte - ovvero nella quantità di tempo e risorse impiegate dai broadcaster nazionali per portare all'Eurovision un'entry che gli altri paesi vogliano votare. Secondo me qui in Italia ci si dimentica troppo spesso che per fare bene all'Eurovision non basta portare qualcosa che piaccia a noi, ma bisogna concentrarsi sul selezionare qualcosa che tutta l'Europa (non solo i paesi del nostro "blocco") possa gradire e supportare. Just my two cents
Utente
7 agosto, 2013
ge_aldrig_upp ha detto
ge_aldrig_upp ha detto
peterpan ha detto
La canzone danese non mi piace per niente, ma per ovvi motivi (la scelta gigiona della boyband molto OD e l'asse scandinavo di scambio voti) sarà ovviamente in finale e forse pure in top 10.Mi lasciate dire che 'sta cosa del fantomatico "asse scandinavo" tirato in ballo ogni due per tre non riesco tanto a digerirla? Cioè, le nazioni scandinave sono sei, divise equamente nelle due semifinali. Al massimo possono arrivare a una delle tre nazioni 24 punti in semifinale e 60 punti in finale - che comunque decisamente non bastano a qualificarsi o arrivare nella metà sinistra di classifica una volta in finale. Poi aggiungiamoci anche le giurie che si sono comportate in maniera molto più onesta nei paesi scandinavi che, per dirne una, in alcuni paesi dell'ex blocco sovietico (ciao ai famosi cinque giurati georgiani che votavano in maniera quasi speculare fra loro).
Se poi fa comodo prendersela sempre con le nazioni scandinave perchè arrivano tutte compatte in finale...La ragione a mio parere è da cercare non nei soliti inciuci che fanno tanto parlare qua da noi, ma più a monte - ovvero nella quantità di tempo e risorse impiegate dai broadcaster nazionali per portare all'Eurovision un'entry che gli altri paesi vogliano votare. Secondo me qui in Italia ci si dimentica troppo spesso che per fare bene all'Eurovision non basta portare qualcosa che piaccia a noi, ma bisogna concentrarsi sul selezionare qualcosa che tutta l'Europa (non solo i paesi del nostro "blocco") possa gradire e supportare. Just my two cents
I blocchi coinvolgono chi più chi meno tutti i paesi e se proprio si vogliono considerare, la danimarca parte quasi ultima nella sua semifinale, tra blocco sovietico, romania-moldova, belgio-paesi bassi, albania-macedonia, estonia-finlandia-ungheria, armenia altissima al televoto in belgio, paesi bassi e francia, grecia e serbia che vanno mediamente bene ovunque. Finlandia ed Estonia non danno alla Danimarca gli stessi punti che le danno Islanda, Svezia o Norvegia solitamente.
Utente
7 agosto, 2013
ge_aldrig_upp ha detto
peterpan ha detto
La canzone danese non mi piace per niente, ma per ovvi motivi (la scelta gigiona della boyband molto OD e l'asse scandinavo di scambio voti) sarà ovviamente in finale e forse pure in top 10.Mi lasciate dire che 'sta cosa del fantomatico "asse scandinavo" tirato in ballo ogni due per tre non riesco tanto a digerirla? Cioè, le nazioni scandinave sono sei, divise equamente nelle due semifinali. Al massimo possono arrivare a una delle tre nazioni 24 punti in semifinale e 60 punti in finale - che comunque decisamente non bastano a qualificarsi o arrivare nella metà sinistra di classifica una volta in finale. Poi aggiungiamoci anche le giurie che si sono comportate in maniera molto più onesta nei paesi scandinavi che, per dirne una, in alcuni paesi dell'ex blocco sovietico (ciao ai famosi cinque giurati georgiani che votavano in maniera quasi speculare).
Se poi fa comodo prendersela sempre con le nazioni scandinave perchè arrivano tutte compatte in finale...La ragione a mio parere è da cercare non nei soliti inciuci che fanno tanto parlare, ma più a monte - ovvero nella quantità di tempo e risorse impiegate dai broadcaster nazionali per portare all'Eurovision un'entry che gli altri paesi vogliano votare. Secondo me qui in Italia ci si dimentica troppo spesso che per fare bene all'Eurovision non basta portare qualcosa che piaccia a noi, ma bisogna concentrarsi sul selezionare qualcosa che tutta l'Europa (non solo i paesi del nostro "blocco") possa gradire e supportare. Just my two cents
Senti, aldrig, se vogliamo fare le verginelle dal cuore d'oro solo perché siamo innamorati di qualcuno, qualcosa, un programma televisovo, un cantante o un contest, allora anche CIAO!
Anche il sottoscritto segue l'ESC e con vivo interesse, ma ciò non preclude una disamina coerente e lucida di vari meccanismi più o meno palesi, consapevoli o pilotati che ne sono alla base.
Non parlo di uno scambio di voti al limite della truffa come successo due anni fa con l'Azerbaijan, la Russia e alcune nazioni ex sovietiche; voglio anche sorvolare sulla stessa presenza di nazioni che non hanno niente da spartire con l'EBU e i principi FONDAMENTALI su cui da decenni l'ESC dice di schierarsi e per i quali rompe i maroni a tutti, tranne a chi porta danari alla base; ma dati alla mano è PALESE una preferenza a priori data tra nazioni confinanti, siano queste scandinave, ex sovietiche o mediterranee. A volte frutto di veri e propri compromessi, altre volte solo per "simpatia geografica". E credo sia questo il caso della Scandinavia (ma i voti dati dai giurati norvegesi e svedesi in finale mi fanno dubitare!).
Ma perché dobbiamo sempre negare l'evidenza, dati alla mano?
Ti prego, ma i voti dei GIURATI azeri che relegano all'ultimo posto d'ufficio l'Armenia per motivi politici? I russi che sbattono la Wurst agli ultimi posti per "chissà quali ragioni"? Il primo posto perenne della Moldavia in Romania e della Romania in Moldavia? E lo scambio d'amore costante tra Azerbaijan, Russia, Georgia e Bielorussia?
Suvvia, vogliam parlare di canzoni, ok. Ma se scendiamo a fondo, vediamo d'esser seri e non credere sempre a babbo natale e ai live di Madonna. Soprattutto perché non tutti qui sono degli sprovveduti.
Ciao.
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