Utente
9 settembre, 2013
Con la prima settimana di febbraio ritorna una delle tradizioni più belle dell’anno, una che da 16 anni porta per sei sabati consecutivi gli eurofan di tutta Europa in Svezia per seguire la madre di tutti i concorsi musicali europei!
Prende il via sabato 4 febbraio per il secondo anno consecutivo dallo Scandinavium di Göteborg il MELODIFESTIVALEN (Festival della canzone svedese), che quest’anno giunge alla cinquantasettesima edizione. La formula rimane quella che tutti conosciamo e amiamo, lo show itinerante che coinvolge tutta la Svezia per sei settimane in un tripudio di glitter, fuochi artificiali e wind machine verso la finale dell’11 marzo che si terrà nell’ormai familiare location della Friends Arena di Stoccolma – dopo aver toccato nel suo percorso le città di Malmö, Växjö, Skellefteå e Linköping.
Al timone del programma troveremo Clara Henry, 22enne blogger di Gökskulla, che torna a far parte del panorama melodifestivaliero dopo l’edizione 2014 dove aveva condotto l’Eftersnack (una sorta di DopoFestival della situazione) in una performance talmente convincente che già sembrava candidarla a nuova Gina Dirawi. Al fianco di Clara ci saranno due cantanti e volti conosciuti per gli appassionati del MF: David Lindgren, 34enne cantante e coreografo di Skellefteå, finalista in tutte e tre le sue partecipazioni alla competizione canora (2012, 2013, 2016 – miglior risultato il quarto posto al debutto con Shout It Out, canzone che fu inizialmente rifiutata da Danny Saucedo) e Hasse “Kvinnaböske” Andersson, 69 anni, di Malmö come si può facilmente arguire dal suo accento, anche lui quarto classificato nel 2015 con l’incancellabile, indistruttibile, immarcescibile Guld och grona skogar.
Ricordiamo ai più distratti o inesperti le regole del gioco, prese pari pari dal topic dell’anno scorso visto che non è cambiato niente:
Ognuna delle quattro semifinali qualificherà i primi due classificati alla finale di Stoccolma, mentre il terzo e il quarto parteciperanno al round di ripescaggio Andra Chansen (Seconda Chance) da cui usciranno gli ultimi quattro finalisti. Le semifinali e l'Andra saranno decisi 100% dal televoto (SMS e app smartphone), mentre la finale vedrà un risultato composto per il 50% dal televoto e per l'altro 50% dal giudizio di una giuria internazionale di esperti.
Ogni giovedì si potrà assistere a un video di 30 secondi (e non più 1 minuto ) delle prove di ogni artista, che provvederò a linkare dal sito della SVT assieme ad un breve commento sulla canzone e l'artista in questione. Le canzoni intere verranno rese pubbliche alle 14 di ogni sabato, per poi scomparire finita la puntata in modo da evitare di favorire i qualificati alla prima semifinale con una maggiore esposizione rispetto a quelli dell'ultima. Ovviamente le canzoni qualificate verranno rese pubbliche al termine dell'ultima semifinale, in contemporanea con l'uscita del doppio CD ufficiale prevista per il 25 febbraio.
La line-up vede in gara, come tradizione, nomi affermati ed esordienti assoluti fianco a fianco. In gara ci saranno due ex vincitori dell’Eurovision (Charlotte Perrelli, 1999; Loreen, 2012) a cui va ad aggiungersi il due volte rappresentante svedese Roger Pontare (1994 assieme a Marie Bergman, ma soprattutto nel 2000 a difendere il titolo conquistato da Queen Charlotte con When Spirits Are Calling My Name). Dall’edizione scorsa ritornano Boris Renè, Ace Wilder (già seconda nel 2014), Lisa Ajax, Robin Bengtsson, Krista Siegfrids (che rappresentò la Finlandia all’Eurovision nel 2013) e purtroppo anche Wiktoria A questi si aggiunge il podio del 2015 (Jon Henrik Fjällgren e Mariette Hansson) oltre a Dinah Nah e alla rivelazione del 2011 Sara Varga, che sarà in gara in duetto con Juha Mulari. Le new entries sono tante e tutte da scoprire: le tre su cui la SVT sembra puntare di più sono Nano Omar, la budding popstar Benjamin Ingrosso e soprattutto i The Fooo Conspiracy, la boyband tre volte vincitrice del premio Best Swedish Act agli MTV EMA.
Il calendario (e gli ordini di uscita) delle sei puntate:
Deltävling 1 – Scandinavium, Göteborg (04/02/2017)
- Boris Renè – Her Kiss
- Adrijana – Amare
- Dinah Nah – One More Night
- De Vet Du – Road Trip
- Charlotte Perrelli – Mitt liv
- Ace Wilder – Wild Child
- Nano – Hold On
Deltävling 2 – Malmö Arena, Malmö (11/02/2017)
- Mariette – A Million Years
- Roger Pontare – Himmel och hav
- Etzia – Up
- Allyawan – Vart har du vart
- Dismissed – Hearts Align
- Lisa Ajax – I Don’t Give A
- Benjamin Ingrosso – Good Lovin’
Deltävling 3 – Vida Arena, Växjö (18/02/2017)
- Robin Bengtsson – I Can’t Go On
- Krista Siegfrids – Snurra min jord
- Anton Hagman – Kiss You Goodbye
- Jasmine Kara – Gravity
- Owe Thörnqvist – Boogieman Blues
- Bella och Filippa – Crucified
- The Fooo Conspiracy – Gotta Thing About You
Deltävling 4 – Skellefteå Kraft Arena, Skellefteå (25/02/2017)
- Jon Henrik Fjällgren feat. Aninia – En värld full av strider (Vearelde gusnie jeenh vigkieh)
- Alice – Running With Lions
- Les Gordons – Bound To Fall
- Wiktoria – As I Lay Me Down
- Axel Schylström – När ingen ser
- Sara Varga & Juha Mulari – Du får inte ändra på mig
- Loreen - Statements
Andra Chansen – Saab Arena, Linköping (04/03/2017)
Finalen – Friends Arena, Stockholm (11/03/2017)
Utente
9 settembre, 2013
Krishoes ha detto
ge_aldrig_upp ha detto
la madre di tutti i concorsi musicali europei!
Melodifestivalen 1951-1958.
Ma infatti ho sbagliato a scrivere, avrei dovuto dire "la madre di tutte le selezioni nazionali europee". Sanremo potrà riprendersi anche quel titolo quando saremo rimasti in gara per 13 anni consecutivi
Utente
7 agosto, 2013
Parlando di cose serie Io tifo le DONNE: Mariette - Ace Wilder - Loreen - Dinah Nah.
Curioso di ascoltare anche Wiktoria e Krista (ebbene si!).
Spero comunque di trovare qualche nuova icona melodifestivaliera da mettere nel cuore e quelle 50/60 canzoni da mettere nelle playlist Spotify, grazie.
Utente
7 agosto, 2013
qua ci sono le anticipazioni di 1 min. dei pezzi della prima semifinale
Utente
9 settembre, 2013
undri ha detto
qua ci sono le anticipazioni di 1 min. dei pezzi della prima semifinale
Quindi torniamo al 2010 praticamente, che bella cosa sorvolando sul fatto che sono in ufficio per un'altra ora e quindi non posso sentire nulla
Utente
7 agosto, 2013
ge_aldrig_upp ha detto
Quindi torniamo al 2010 praticamente, che bella cosa sorvolando sul fatto che sono in ufficio per un'altra ora e quindi non posso sentire nulla
già
anche se dall'anticipazione sembrano quasi tutti scarsetti... però ovviamente 1 minuto solo può essere ingannevole
quello di ace Wilder però
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Onestamente non mi fa impazzire nessuna di queste Sono molto "da Melodifestivalen", niente di troppo originale o innovativo. Alcune ("Amare" e "Hold on") partono bene, ma nel ritornello, da quel poco che si sente, si confermano molto classiche.
Su Ace non so ancora cosa dire, non è potente come "Busy doin' nothing" (poveretta, penso che sentirà la stessa cosa per il resto della vita), ma almeno non è proprio un tentativo di copia come quella dell'anno scorso.
Utente
9 settembre, 2013
Con colpevole ritardo, ma ecco la preview della prima semifinale! Avrete notato che oltre ai 30 secondi delle prove di ciascun cantante - che vi potrete gustare nel video qua sotto - quest'anno la SVT ha reso disponibile anche un minuto della versione studio di ogni brano, come succedeva fino al 2010. Potete ascoltare nel link che ha già fornito @undri
MELODIFESTIVALEN 2017 - DELTÄVLING 1 (Göteborg)
- Boris Renè - Her Kiss
(T/M: Tim Larsson, Tobias Lundgren)
Boris Renè Lumbana ha 25 anni, è nato a Kinshasa nella Repubblica Democratica del Congo ed è un ex calciatore professionista – fino al 2016 in forza al Degerfors IF nella Superettan (la serie B svedese). Ha esordito nel mondo della musica "che conta" debuttando al MF l'anno scorso con il brano Put Your Love On Me, classificandosi decimo e decidendo poco dopo di ritirarsi dal calcio giocato.
Her Kiss, scritta da Larsson e Lundgren (già autori del pezzo di Boris dell’anno scorso) è un’uptempo dance/R&B con spunti anni ‘70/’80, un po’ antiquata specie nel ritornello anche se cantata e ballata molto bene. Tutto bello e carino, magari gli varrà persino un posto all’Andra Chansen, ma Put Your Love On Me era un’altra cosa.
- Adrijana – Amare
(T/M: Martin Tjärnberg, Adrijana Krasniqi)
Adrijana Krasniqi ha 19 anni, è albanese ma risiede in Svezia e il suo genere di elezione è l'hip-hop. É all'esordio quasi assoluto nel mondo della musica, avendo debuttato il mese scorso con il singolo Nån som mig (Qualcuno come me), che dovrebbe rappresentare il preludio all'uscita del suo primo EP subito dopo la competizione.
Amare è classico rap svedese, povero me che visto il titolo mi aspettavo la versione 2.0 di La Musica di Veronika Andersson AKA Verona (2007). Tra l’altro ora che è uscito il testo capisco ancora meno il senso del titolo in italiano che col resto della canzone c’azzecca poco e niente. Credo non abbia chance, anche se la canzone comunque ha il suo perché.
- Dinah Nah – One More Night
(T/M: Thomas G:son, Jimmy Jansson, Dinah Nah, dr. Alban (Alban Nwapa))
Malin Sundström AKA Dinah Nah ha 36 anni e viene da Sätra nell'hinterland di Stoccolma; ha cominciato a cantare nei karaoke bar quasi venti anni fa per poi entrare a far parte del gruppo Caramell, quello che tutti conoscono in Italia per quell'ORRIDA hit che porta il nome di Caramelldansen. Rinsavita e messasi in proprio, ha debuttato come solista nel 2012 col singolo I Am per poi esplodere definitivamente con la sua partecipazione al Melodifestivalen 2015, partendo da outsider e classificandosi in finale (benchè ultima) dopo aver superato la serata di ripescaggio.
One More Night è scritta da nomi d’eccellenza: a Thomas G:son, il compositore più prolifico della storia del MF che spero non abbia bisogno di presentazioni (ma in caso credo che titoli come Invincible, Euphoria e Quédate conmigo dovrebbero suggerire qualcosa), si aggiungono Jimmy Jansson (MF 2002 con i The Poets e la stupenda What Difference Does It Make?, poi da solista nel 2005 con Vi kan gunga e nel 2007 con Amanda) e Alban Nwapa AKA Dr. Alban, uno dei capisaldi della Eurodance prodotta in Svezia, anche lui in gara al MF nel 2014 in coppia con Jessica Folcker pure se eliminato al primo turno. La canzone riflette un po’ lo stile di Make Me (La La La), il pezzo di Dinah del 2015 – un dance/pop energetico (a me ricorda un sacco Bombo di Adelén, dalla selezione norvegese 2013) accompagnato da una dance routine performata dalla stessa Dinah assieme a una decuria di ballerine. Penso abbia buone possibilità di raggiungere la top4.
- De Vet Du – Road Trip
(T/M: Johan Gunterberg, Christopher Martland)
I De Vet Du ("Tu lo sai", ma suona meglio come traduzione dell'inglese You know it) sono un gruppo dance/pop/comedy originario della zona di Stoccolma formato da Christopher Martland, Johan Gunterberg, Tor Wallin e Fredrik "DJ Hunk" Thernell. Hanno debuttato nel 2012 con un canale YouTube iniziando a fare musica e intrattenimento "leggero" e poi rendendolo la parte principale del loro business. I loro testi sono pieni di battute, doppi sensi e prese in giro dei fenomeni del momento – una sorta di Rovazzi ante litteram se proprio dobbiamo fare un paragone.
Altra uptempo, questa un po’ sul genere “i Mange Makers incontrano Samir & Viktor” – tutta in svedese e accompagnata da ballerine scosciate e coreografie. Per il momento non mi convince, ma la popolarità del quartetto specie fra i più giovani si potrebbe rivelare un fattore decisivissimo al televoto, specie nella prima manche dove il voto gratis via app è decisivo e alla portata di tutti.
- Charlotte Perrelli – Mitt liv
(T/M: Charlotte Perrelli, Lars Hägglund)
Charlotte Perrelli, nata Nilsson, ha 42 anni e viene da Hovsmantorp nello Småland. Una delle cantanti più affermate del panorama musicale svedese per quanto riguarda il genere dello schlager, ha partecipato al Melodifestivalen tre volte vincendolo in due occasioni – nel 1999 al debutto con Tusen och en natt (Mille e una notte), che tradotta in inglese e diventata Take Me To Your Heaven vinse poi l'Eurovision sul palco di Gerusalemme, e poi ancora nel 2008 con Hero che si classificò soltanto diciottesima all'ESC di Belgrado. Un suo primo comeback nel 2012 con The Girl (scritta da una leggenda come Fredrik Kempe) fallì memorabilmente al primo turno della competizione in quello che ancora oggi è ricordato come uno dei più grandi upset della storia del Melodifestivalen.
Dopo i proclami roboanti del 2016 (tutta quella sceneggiata durante la seconda semifinale, con quell’interval act dove dichiarava di essere l’unica regina dello schlager e di essere qui per restare sulle note di Atemlos dürch die Nacht di Helene Fischer) Charlotte si ripresenta in gara con Mitt liv (La mia vita), una ballata voce e chitarra che sembra calpestare tutto quello che ha costruito in quasi vent’anni di carriera. Il testo è paraculo e patetico (tratta del suo sentirsi criticata per via dell’aspetto, dopo un decennio dove ad ogni presentazione pubblica sembrava essersi iniettata il doppio del botox della volta prima), l’arrangiamento è pure carino, ma l’insieme cantato da lei suona fintissimo e decisamente senza un perché. Chi te l’ha fatto fare, Charlotte nostra?
- Ace Wilder – Wild Child
(T/M: Peter Boström, Thomas G:son, Ace Wilder)
Alice Gernandt AKA Ace Wilder ha 34 anni e viene da Stoccolma. Dopo esser stata messa sotto contratto dalla Warner nel 2012, due anni dopo esplode a sorpresa nel panorama musicale svedese classificandosi seconda al Melodifestivalen 2014 con Busy Doin’ Nothin’, a soli due punti dall’eventuale vincitrice Sanna Nielsen. La canzone ha un grandissimo successo fuori dalla competizione, diventa triplo disco di platino in Svezia, raggiunge mezza Europa e addirittura le compilation estive italiane (!) Due anni dopo Ace ci riprova con Don’t Worry, salendo nuovamente sul podio alle spalle di Frans e Oscar Zia.
Wild Child, scritta da Ace assieme a G:son e Boström (gli autori di Euphoria) è una canzone urban pop che va ad inserirsi pienamente nel suo genere d’elezione – anzi, mi verrebbe quasi da dire avrebbe dovuto essere il proseguimento naturale di Busy Doin’ Nothin’, e in un certo senso lo era visto che Ace stessa aveva presentato pure questa canzone alle selezioni del 2016. Le premesse per fare bene ci sono tutte, una buona performance vocale e l’indubbio sostegno del televoto potrebbero traghettarla direttamente in finale.
- Nano – Hold On
(T/M: Nano Omar, Gino Yonan, Ayak, Carl Rydén, Christoffer Belaieff, Rikard de Bruin, David Francis Jackson)
Nano Omar ha 30 anni, ha passato del tempo in prigione non si sa bene per quale motivo, viene da Stoccolma e ha due singoli all'attivo: Lion (2015) e Perfect Melody (2016).
La sorpresa di questa prima semifinale si configura in questa Hold On, un anthem con venature drum’n’bass che sembra trarre ispirazione dal successo di Human di Rag’n’Bone Man, chart topper in Svezia come nel resto d’Europa a fine 2016. Nano è un ottimo performer, ha una gran voce, uno dei brani più convincenti della semifinale e sembra poter candidarsi a un posto dritto nella finale dell’11 marzo.
Utente
9 settembre, 2013
Utente
7 agosto, 2013
La semifinale verrà vinta a mani basse da Nano, sul quale probabilmente costruiranno un'altra storia alla Frans (ossia lo sconosciuto che sbaraglia alla grande la concorrenza) se non dovessero esserci canzoni che spiccano nelle prossime puntate. Senza dubbio la canzone meno "cliché scandinavo" fra quelle in gara finora, ma non mi dichiaro un fan dopo questi pochi secondi, anche perché quello snippet dalle prove, tra scenografia, coreografia e lui (come presenza e voce), l'ho trovato atroce.
Deluso da Ace L'abisso proprio rispetto alle due precedenti che ho amato
Dinah invece propone ciò che mi aspettavo da lei, anche se sarebbe stato impossibile pareggiare l'iconica "Make me (la la la)".
Simpatica quella di Boris, non mi dispiace in versione studio Adrijana (live), da arresto quelli di YouTube (però condividerei con piacere la cella), inutile come poche cose la Perrelli.
Utente
9 settembre, 2013
E come vuole la tradizione, il primo sabato di febbraio ci porta 2:30 delle canzoni del primo delta! Appuntamento a stasera alle ore 20 (o per il sottoscritto a domani mattina all'alba, in quanto stasera son fuori e mi perdo il MF in diretta per la prima volta da tipo cinque anni ) sul player di SVT 1
Deltävling 1 – Scandinavium, Göteborg (04/02/2017)
Utente
9 settembre, 2013
Ho appena finito di recuperare la prima puntata del Melodifestivalen 2017 e devo dire che a mio parere siamo all'inizio di un'altra edizione memorabile i dubbi che avevo sul terzetto di presentatori si son sciolti fin dalle prime battute - con Clara bravissima e professionalissima, David spigliato e molto simpatico (e non credevo), Hasse che già si presta ad essere la spalla comica dei due. Era da tanto tempo che non rimanevo così impressionato dalla scelta dei presentatori dopo la prima puntata e non vedo l'ora di vedere che si inventeranno nelle prossime puntate
Di bello come al solito c'è stato lo show, sempre impeccabile e ipertecnologico come da tradizione made in SVT. Gli interval act degni di nota sono stati essenzialmente due: l'opening act Fetaste Festen (Hela Sveriges Anthem) cantato dai tre presentatori come benvenuto al pubblico e alla nuova stagione melodifestivaliera, e l'interval act dove Hasse Andersson e Ralf Gyllenhammar (MF 2013) hanno reinterpretato uno dei vecchi successi di Hasse, Änglahund (Il cane del paradiso) in chiave heavy metal, facendolo diventare Hound From Hell
I RISULTATI
Tutto come previsto: Ace Wilder e Nano, i due artisti che avevano riscosso i favori del pubblico fin dalla presentazione degli snippets, passano agevolmente il turno e si qualificano per la finale dell'11 marzo prossimo. Per un momento è sembrato ce la potessero fare i De Vet Du, anche se faccio fatica a comprendere chi possa aver preso in mano il telefono per votare un qualcosa che essenzialmente erano tre deficienti che saltavano dentro e fuori da un Maggiolone arancione. Andra Chansen per loro e per Boris René, che batte Dinah Nah quinta classificata ed eliminata prematuramente dopo la finale conquistata nel 2015.
Nessuna sorpresa per il sesto posto di Adrijana (purtroppo) e il settimo di Charlotte Perrelli, il cui comeback cinque anni dopo l'eliminazione in semifinale con The Girl finisce per risultare ancora più amaro di quanto già era stato quello del 2012.
(Per recuperare i video delle performance dei cantanti in gara - tolti ovviamente i due finalisti - è necessario dirigersi su http://www.svt.se/melodifestivalen, in quanto l'account YT che caricava i video delle performance è fermo all'Eurovision di Stoccolma )
Utente
7 agosto, 2013
ge_aldrig_upp ha detto
Per un momento è sembrato ce la potessero fare i De Vet Du, anche se faccio fatica a comprendere chi possa aver preso in mano il telefono per votare un qualcosa che essenzialmente erano tre deficienti che saltavano dentro e fuori da un Maggiolone arancione.
Oh, siamo d'accordo! Mi aspettavo andassero in Andra Chansen, ormai sembra immancabile questa sorta di... chiamiamolo "joke act" à la Samir & Viktor (boni con canzoni orecchiabili e trashissime).
Ho rivalutato la canzone di Ace Wilder ascoltandola per intero. Continuo a preferire le due precedenti ma riconosco che anche questa The Lion King (Melodi Remix) abbia le sue potenzialità. Tuttavia credo farà molto peggio rispetto al passato. Faremo poi le analisi una volta ascoltate tutte le canzoni.
Cosa dire di Nano: la canzone c'è, il problema è lui. Non ha presenza scenica, non ha carisma, anche la voce ha delle pecche evidenti. Su quell'"Hold on" più alto che precede il drum'n'bass prende delle stecche che a momenti manco le Lollipop.Ci sta l'hype in questa semifinale ma mi aspetto che svanisca con l'entrata in gioco di altri brani.
Prevedibilissime le eliminazioni di Adrijana e Charlotte Perrelli. Mi spiace per la prima in particolare, la canzone è forse la più "hip" che abbia mai sentito al Melodi, però l'esibizione è stata un disastro da tutti i punti di vista.
Tristissimo per l'eliminazione di Dinah Nah, la sua canzone dance cheap era la mia preferita! Però che look oscenoE questo sicuramente avrà influito sul risultato finale perché il brano era perfetto per la manifestazione secondo me.
Non mi scandalizza il passaggio in Andra Chansen di Boris Renè, la canzone è carina, e lui ha dimostrato già l'anno scorso di saperci fare sul palco.
Ora facciamo largo a QUEEN MARIETTE!!!!
Utente
9 settembre, 2013
Krishoes ha detto
Cosa dire di Nano: la canzone c'è, il problema è lui. Non ha presenza scenica, non ha carisma, anche la voce ha delle pecche evidenti. Su quell'"Hold on" più alto che precede il drum'n'bass prende delle stecche che a momenti manco le Lollipop.Ci sta l'hype in questa semifinale ma mi aspetto che svanisca con l'entrata in gioco di altri brani.
This. Io ci credevo un sacco venerdì ma con l'uscita del video delle prove e poi la performance in semifinale l'hype mi si è spento ancora prima di nascere tra l'altro il pezzo è molto carino ma diventa facilmente ripetitivo, ancor di più se cantato non perfettamente come in versione studio.
Utente
7 agosto, 2013
undri ha detto
contento per ace. io trovo questa canzone superiore a quella dell'anno scorso che invece mi aveva deluso
Sono un pesce fuor d'acqua, so che molti non amano "Don't worry".
L'aspetto positivo di "Wild child" è che fra le tre canzoni proposte da lei al Melodifestivalen questa è la più positiva, non ha più l'onnipresente atteggiamento da bulla e la proposta in sé è meno da battagliera cazzuta. La melodia è stata costruita su note più "uplifting" (non so che termine usare in italiano).
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