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Melodifestivalen 2017: l'analisi dei risultati del televoto!
Edre
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5 febbraio, 2017 - 13:51
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Dopo questa prima semifinale inizia a piacermi sempre di più "Wild child", è diversa rispetto alle precedenti, quindi il confronto con "Busy doin' nothing" è meno evidente rispetto allo scorso anno. Nano mi pare uno dei classici concorrenti su cui si riversa un hype esagerato, ma già dalla prossima semifinale lo scorderemo completamente (Mariette, distruggimi like in 2015 piango2), figuriamoci quando avremo sentito anche gli altri favoriti come Loreen, Krista, FO&O e le solite new entry che porteranno ottime canzoni.

Mi dispiace tantissimo per Adrijana, comunque, per me era mille volte meglio dei due inutilissimi andati all'andra chansen, soprattutto dei De Vet Du, la versione cheap dei mille joke act che ogni anno vengono votati (solo, per fortuna) dai più giovani. Meritata l'eliminazione di Dinah Nah, appena l'ho ascoltato il pezzo mi è sembrato davvero troppo datato, roba che forse sarebbe andata bene intorno al 2010, ma non ora.

BlueBlau
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5 febbraio, 2017 - 20:01
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la Perelli  7 era di una prevedibilità unica così come lo erano i due passati in finale anche se voglio vedere Ace che combina dato che l'anno scorso l'hanno salvata le giurie. per il reto mi dispiace per Dinah che mi è piaciuta ma se la giocava con Boris e Adrijana dando  per scontato il passagio del turno del gruppo

per le esibizioni non ho capito a cosa serviva la ballerina di Nano (bel tocco il coro però) e il piumone che indossava Adrijana e anche Dinah bocciata per l'abito di scena. il dj in ogni immagine era sempre a petto nudo, fa sempre così?

scoprire che Ace ha 35 anni è stranosorpreso

ge_aldrig_upp
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23
10 febbraio, 2017 - 16:13
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BlueBlau ha detto
la Perelli  7 era di una prevedibilità unica così come lo erano i due passati in finale anche se voglio vedere Ace che combina dato che l'anno scorso l'hanno salvata le giurie. per il reto mi dispiace per Dinah che mi è piaciuta ma se la giocava con Boris e Adrijana dando  per scontato il passagio del turno del gruppo

per le esibizioni non ho capito a cosa serviva la ballerina di Nano (bel tocco il coro però) e il piumone che indossava Adrijana e anche Dinah bocciata per l'abito di scena. il dj in ogni immagine era sempre a petto nudo, fa sempre così?

scoprire che Ace ha 35 anni è stranosorpreso  

SEMPRE, è un po' il suo gimmick (oltre al fatto che non parla mai 😐 ) Io la trovo una cosa stupidissima, ma evidentemente gli svedesi hanno un altro tipo di umorismo sadida

ge_aldrig_upp
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10 febbraio, 2017 - 16:16
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MELODIFESTIVALEN 2017 - DELTÄVLING 2 (Malmö)

https://youtu.be/EkzQsNb77xg

  1. Mariette - A Million Years
    (T/M: Thomas G:son, Johanna Jansson, Peter Boström, Mariette Hansson, Jenny Hansson)

Mariette Hansson ha 34 anni e viene da Harplinge nell'Halland: ha debuttato a Swedish Idol nel 2009 arrivando quarta in quell'edizione memorabile dove figurava gente come Erik Grönwall, Tove Styrke, Eddie Razaz, Rabih Jaber, Erika Selin, e purtroppo anche il compianto Nicklas Hocker. Dopo l'uscita dal programma, tolta una ristampa del suo primo album In This Skin, è rimasta silente per sei anni – per poi tornare di prepotenza sulla scena nel 2015 classificandosi terza al Melodifestivalen con il motivational anthem Don't Stop Believing, a cui ha fatto seguito a breve distanza l'album My Revolution. Dopo un anno e mezzo di silenzio torna al Melodifestivalen con un brano composto dagli onnipresenti G:son e Böstrom (Euphoria, Tell The World I'm Here eccetera) e la concreta speranza di lanciarsi una volta per tutte sulla scena musicale svedese.

A Million Years si avvicina un po’ più ai dettami imperanti nel pop di tutta Europa, con un accenno di tropical house che ora come ora è una tassa da pagare quasi più della lambada nei primi ’90, una coreografia con quattro ballerini che eseguono una coreografia legati al soffitto da corde, e Mariette che canta bene ma non sembra sapere conferire al pezzo la presa magnetica di quella Don’t Stop Believing che ci aveva fatto sognare due anni fa prima dell’avvento di Måns.

  1. Roger Pontare – Himmel och hav
    (T/M: Thomas G:son, Alexzandra Wickman)

La leggenda della musica svedese Roger Pontare torna al MF dopo undici anni dalla prematura eliminazione della sua Silverland, fatta fuori per circa ottomila voti al ripescaggio da Magnus Bäcklund. 65 anni, di lontane origini sami, Roger ha rappresentato per due volte la Svezia all'Eurovision: nel 1994 in duetto con Marie Bergman, classificandosi tredicesimo con Stjärnorna (Le stelle), ma soprattutto nell'edizione di casa del 2000 dove giunse settimo con la storicissima ed iconica När vindarna viskar mitt namn (Quando i venti sussurrano il mio nome), tradotta per l'occasione in When Spirits Are Calling My Name.

Nessuna sorpresa qui, con Himmel och hav (Cielo e mare) Roger ripropone a distanza di anni il genere che lo ha reso celebre – un etno-pop anthem che a differenza degli sforzi precedenti sembra essere meno orientato verso il mondo dello schlager e più sul modello di quel Jon Henrik Fjällgren che salì sul podio due anni fa e sarà in gara fra due sabati. Il problema è che questo genere, specie se cantato da un 65enne, ha fatto il suo tempo in una competizione che nell’ultima decade si è evoluta tantissimo. Non lo vedo nei primi 4 anche se come i suoi sforzi precedenti pure questa canzone è destinata a rimanere nel mio cuore heart

  1. Etzia – Up
    (T/M: Johnny Sanchez, Hanif Sabzevari, Simon Gribbe, Etzia (Erica Haylett))

Erica Latilda Haylett in arte Etzia ha 31 anni, è nata a New York ed è una cantante di genere dancehall/reggae. Up, scritta fra gli altri da Hanif Sabzevari (che co-produsse Unstoppable di Ola, finalista al MF 2010) rappresenta il suo debutto da solista.

Un’altra storica tassa da pagare al MF era storicamente la presenza di almeno una copia di Waka Waka (This Time For Africa) di Shakira, brano che nella sua originale emanazione vanta INFINITI tentativi di imitazione da parte dei discografici scandinavi. È però vero che son passati sette anni e in qualche modo si è capito che era l’ora di rimodernarsi: per questo questa Up non riflette più le sonorità pseudo-africane di Waka Waka, ma piuttosto quella Try Everything (sempre di Shakira) che come colonna sonora del film di animazione Zootopia punta all’Oscar come miglior colonna sonora.

  1. Allyawan – Vart har du vart
    (T/M: Masse Salazar, Samuel Nazari)

Allyawan, pseudonimo di Samuel Nazari Sangsooroudi, è un rapper svedese di origine iraniana che proviene da Jönköping. Il suo claim to fame è essenzialmente uno: la partecipazione al programma TV Lyckliga gatan (La strada felice – fra l'altro pure il titolo della cover svedese de Il ragazzo della via Gluck di Celentano) dove dei rapper si prodigano ad "attualizzare" dei pezzi storicissimi di vecchie glorie della musica svedese. Allyawan ha preso parte alla prima stagione, facendosi notare per la sua cover di Jag hade en gång en båt (Una volta avevo una barca) assieme all'interprete originale Ann-Louise Hanson.

Vart har du vart (Dove sei stato?) è puro rap in zona West Coast anni ’90. Non so che dire se non il fatto che non credo ci sia lotta per l’ultimo posto in questa semifinale sadida

  1. Dismissed – Hearts Align
    (T/M: Ola Salo, Peter Kvint)

I Dismissed sono una progressive pop band di Göteborg attiva dal 2011 e composta da Tor Höglund, Johan Carlsson, Freddie van Eijsden e Douglas Woodbridge. Con le loro canzoni si sono fatti un nome come attivisti LGBT e sono riusciti a farsi notare da Ola Salo – storico frontman dei The Ark, rappresentati svedesi all'Eurovision 2007 – che ha scritto per loro questa Hearts Align assieme a Peter Kvint.

É un po’ che al Melodifestivalen non compariva il glam pop e questi Dismissed mi sembra riempiano questo vuoto a meraviglia, sarà il benestare di due autori come Salo e Kvint (che avevano scritto pure Sing Me Out, la canzone che Ola Salo aveva cantato come interval act dell’Andra Chansen 2016 assieme a Peter Jöback e che io avevo amato un sacco). Li vedo nello shake-up per le prime quattro posizioni, ma è il tipo di brano che potrebbe beneficiare di più ascolti.

  1. Lisa Ajax – I Don't Give A
    (T/M: Ola Svensson, Joy Deb, Linnéa Deb, Anton Hård af Segerstad)

Lisa Ajax la conosciamo tutti: diciottenne di Järfälla vicino a Stoccolma, è salita alle cronache a soli sedici anni vincendo la decima stagione di Idol, per poi classificarsi al settimo posto nella scorsa edizione del Melodifestivalen con My Heart Wants Me Dead. Quest'anno ritorna con un brano scritto dai fratelli Deb e da Anton dei Le Kid con l'inconsueta aggiunta di Ola Svensson, già concorrente al MF 2008 e 2010 ma soprattutto chart topper in Italia nel 2012 con I'm In Love.

Al suo ritorno in competizione dopo un anno, Lisa ha già creato un mezzo caso per via della presenza della parola “fuck” ripetuta più e più volte nel testo della sua canzone, in spregio alle regole EBU che proibiscono il turpiloquio sul palco dell’Eurovision. Tolto il fatto che comunque è un problema che si dovrebbe poter risolvere, non penso comunque ce ne sarà motivo considerato che anche questo ritorno di Lisa non è all’altezza del suo debutto e paradossalmente già ora sembra rappresentare un’occasione mancata. I Don’t Give A è una canzone che nasce già sentita, molto “safe” come atteggiamento e proposta complessiva (malgrado le parolacce) – difficile ipotizzare un suo passaggio immediato in finale malgrado lo zoccolo duro dei fan di Lisa, reduci dalla sua avventura ad Idol.

  1. Benjamin Ingrosso – Good Lovin'
    (T/M: Benjamin Ingrosso, Louis Schoorl, Matt Pardon, MAG)

Benjamin Daniele Wahlgren-Ingrosso ha 19 anni e viene da Danderyd. È figlio di QUEEN Pernilla Wahlgren (MF 1985, 1991, 2003 con Jan Johansen, 2010, 2013 con le Swedish House Wives) e del suo ex marito Emilio Ingrosso. È nipote per parte di madre di Niclas Wahlgren (che pure fece il MF 2006 con la memorabile En droppe regn (Una goccia di pioggia)) e cugino di Sebastian Ingrosso, che voi tutti conoscerete come 1/3 dello storico gruppo house Swedish House Mafia. Ha debuttato nella musica nel 2006, vincendo il Lilla Melodifestivalen con Hej Sofia e poi rappresentando la Svezia al MGP Nordic – una specie di Junior Eurovision per i paesi scandinavi, esperimento che durò per pochi anni ma fece tempo a regalarci Agnete dei The Blacksheeps e Ulrik Munther. Benjamin ha poi vinto Let's Dance – il Ballando con le stelle svedese – nel 2014, e lanciato il suo primo singolo Fall In Love nell'autunno 2015.

Good Lovin’ è scritta e composta da un team internazionale che fra gli altri comprende Louis Schoorl, autore di quel capolavoro che era Tonight Again (Australia 2015). Il genere è più o meno quello, ma declinato in versione r&b meets Justin Bieber – specie a livello di testo – comunque una proposta costruita per le ragazzine e che anche andasse diretta in finale non penso possa muovere i cuori più di tanto, specie se nelle prossime settimane emergeranno dei contender degni di questa selezione.

Edre
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10 febbraio, 2017 - 16:27
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Mariette deluso Questa canzone non è nemmeno un decimo di quel capolavoro di "Don't stop believing", delusione su tutta la linea.

Delle altre non me ne piace praticamente nessuna, eccetto quella di Pontare, che non conoscevo. Più che il ritornello (che trovo un po' underwhelming ad essere onesto) mi ha fatto innamorare lo snippet del primo minuto di canzone. Mi ha ricordato per atmosfere "The islander" dei Nightwish, che è e sempre sarà una delle mie canzoni preferite. La vorrei vedere troppo sul palco di Kiev, ma figuriamoci se la Svezia non giocherà facile anche quest'anno piango2

BlueBlau
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10 febbraio, 2017 - 16:55
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quelle che mi hanno colpito di più sono Roger e Mariette e anche Dismissed sembra interessante

Lisa l'ho preferita nettamente l'anno scorso ma per lo meno ha cambiato la scenografia lasciando a casa i rotoloni di carta

per Ben la prima impressione è che ripeterà il percorso dei JTR nel 2015 ... qualificazione diretta e crollo in finale

oltre a Ben penso vada diretta in finale anche Lisa lasciando Mariette in Andra ... l'ultimo posto se lo giocano ma a purtroppo devo puntare su Etzia

ge_aldrig_upp
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12 febbraio, 2017 - 10:52
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Nella serata della finale di Sanremo c’è stata anche la seconda semifinale del Melodifestivalen, forse un po’ sottotono rispetto alla prima ma comunque caratterizzata da buon intrattenimento e bei momenti. Essendo a Malmö in piena Scania, l’attenzione fra i tre conduttori è stata soprattutto concentrata su Hasse Andersson padrone di casa, il che ha un po’ rovinato ai miei occhi la conduzione in quanto faccio sempre fatica a capire che dice sadida
 
Molto bello è stato invece l’interval act dove David Lindgren ha interpretato un medley di ben VENTIQUATTRO canzoni storiche del Melodifestivalen, dimostrando una simpatia, una grinta e un’autoironia che veramente già lo rendono la rivelazione di questa edizione. Chi lo vedeva anonimo e privo di personalità dopo le sue tre partecipazioni come cantante in gara deve già assolutamente ricredersi.

 

I RISULTATI

Anche questa settimana abbiamo seguito abbastanza il copione prevedibile fin dalle prove, con Mariette e Benjamin Ingrosso che staccano i due biglietti per la finale dell’11 marzo abbastanza tranquillamente. Tolta Lisa Ajax che non è mai sembrata in gara per lottare per un posto in finale e ritroveremo alla serata Andra Chansen, la vera lotta è stata quella per l’altro posto al ripescaggio – con la glam rock band Dismissed che elimina il veterano Roger Pontare che pure a mio parere avrebbe meritato maggior fortuna, magari rispetto a Lisa la cui canzone è stata decisamente al di sotto delle aspettative che avevamo costruito su di lei l’anno passato.

Ci lasciano Etzia in sesta posizione con la sua performance un po’ svociata della sua personalissima versione di Try Everything di Shakira, e Allyawan settimo e ultimo classificato dopo una delle peggiori esibizioni a livello vocale della storia del Melodifestivalen, almeno a mia memoria sadida

 
BlueBlau
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13 febbraio, 2017 - 11:59
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la vincitrice non è ancora uscita e probabilmente uscirà tra 2 settimane comuque la migliore per ora è Mariette

la mia preferita è quella di Roger smittenheart

Lisa ho cambiato idea sulla qualificazione diretta appena ho visto quel coso di plastica a inizio esibizione che aggiunto a quello sfondowhat...preferivo i rotoloni di carta a questo punto

per Benjamin non so che dire ma mi ha ricordato troppo Anton Ewald

contento per Dismissed che non me l'aspettavo

ge_aldrig_upp
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17 febbraio, 2017 - 21:39
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MELODIFESTIVALEN 2017 - DELTÄVLING 3 (Växjö)

https://youtu.be/txbraZfyiZM

  1. Robin Bengtsson – I Can’t Go On
    (T/M: David Kreuger, Hamed “K-One” Pirouzpanah, Robin Stjernberg)

Robin Bengtsson ha 26 anni e viene da Svenljunga, un paesino del Västra Götaland. Ha partecipato all’edizione 2008 di Idol classificandosi terzo dietro a Kevin Borg (che quest’anno fa la selezione maltese per l’Eurovision) e Alice Svensson (che invece ritroveremo nell’ultima semifinale del MF). Il suo primo vero successo è stato la partecipazione allo scorso Melodifestivalen con Constellation Prize, che gli è valsa un ottimo quinto posto e un doppio disco di platino.

Le aspettative erano alte anche per questa I Can’t Go On, scritta da due habitué del MF come Kreuger e Pirouzpanah assieme a Robin Stjernberg (vincitore nel 2013 con You), ma all’atto pratico ci troviamo di fronte a quella che non è altro che Can’t Stop The Feeling di Justin Timberlake – uno dei grandi successi dell’estate 2016, in Svezia come da noi – con una o due note cambiate. Sarà interessante vedere se la citazione sarà raccolta o esecrata dal pubblico del MF, che a seconda delle circostanze ha fatto la fortuna di casi simili o li ha condannati a un’eliminazione immediata.

  1. Krista Siegfrids – Snurra min jord
    (T/M: Krista Siegfrids, Gustav Svenungsson, Magnus Wallin, Gabriel Alares)

Krista Siegfrids la conosciamo (e amiamo) tutti: 31enne di Kaskinen nell’Ostrobotnia – regione finlandese a maggioranza svedese – il suo maggiore claim to fame è l’aver partecipato all’edizione 2013 dell’Eurovision Song Contest in rappresentanza della Finlandia classificandosi ventiquattresima. Proveniente dalla prima edizione di The Voice of Finland, Krista ha anche partecipato all’edizione 2016 del Melodifestivalen (classificandosi quinta nella sua semifinale) e condotto le ultime due edizioni dell’Uuden Muusikin Kilpailu, la selezione finlandese per l’Eurovision.

Rispetto al pezzo dell’anno scorso Faller, questa Snurra min jord (Fai girare il mio mondo) scritta peraltro dagli stessi autori è sempre attinente al genere di Krista (un pop leggero, energetico e scanzonato) ma decisamente più attuale e moderna. Se le cose girano nel verso giusto non ci sono motivi per cui non possa puntare a un posto nei primi quattro.

  1. Anton Hagman – Kiss You Goodbye
    (T/M: Christian Fast, Tim Schou, Henrik Nordenback)

Anton Hagman ha 18 anni e mezzo e viene da Västerås. Famoso soprattutto come cantante di cover su YouTube, questo del MF 2017 è il suo debutto nel mondo della musica.

Scritta da un pool di autori che comprende Tim Schou (il cantante degli A Friend In London che arrivarono quinti all’ESC 2011 rappresentando la Danimarca), Kiss You Goodbye è una canzone pop molto fresca, che un po’ sembra strizzare l’occhio al successo di Frans l’anno passato e pure a quella Constellation Prize di cui abbiamo già detto parlando di Robin B – però declinata oserei dire quasi in chiave primi One Direction, per un risultato finale che dovrebbe soddisfare le fangirls di tutta Svezia e contrastare lo strapotere dei favoritissimi FO&O. Staremo a vedere.

  1. Jasmine Kara – Gravity
    (T/M: Anderz Wrethov, Jasmine Kara)

Jasmine Karolina Kara ha 28 anni ed è una cantante rhythm’n’blues di origine iraniana. Il suo breakthrough nel mondo della musica è stato nel 2010 quando cantò al matrimonio della principessa Victoria con Daniel Westling. Propulsa come una delle potenziali stelle nascenti della musica svedese, non è mai definitivamente esplosa malgrado la sua presenza costante a tutti i programmi di intrattenimento della televisione svedese: le tournée estive (dall’Allsång på Skansen al Lotta på Liseberg), Körslaget, Let’s Dance (nel quale faceva coppia con il nostro Stefano Oradei!) La sua partecipazione al MF preannuncia l’uscita di quello che sarà il suo terzo album, a due anni e mezzo di distanza dall’ultimo.

Altro giro, altro pop banger, con Jasmine Kara che con la collaborazione di Wrethov (autore di capolavori come Always di Aysel & Arash dall’Eurovision 2009 o Cool Me Down di Margaret dalla selezione polacca dell’anno scorso, oltre che ad esempio di Bada Nakna di Samir & Viktor e Guld och grona skogar del conduttore di quest’anno Hasse Andersson) sembra aver firmato uno dei migliori pezzi della semifinale. La sua popolarità, per quanto discutibile, unita alla forza del brano potrebbe traghettare Jasmine almeno fino in Andra Chansen.

  1. Owe Thörnqvist – Boogieman Blues
    (T/M: Owe Thörnqvist)

Owe Thörnqvist viene da Uppsala e con I suoi 87 anni è il cantante più anziano della storia del Melodifestivalen. Nei suoi sessant’anni di carriera ha sperimentato diversi generi musicali, dal pop al rock allo schlager passando per la canzone americana, la rumba da sala e il calypso. Negli anni sessanta si è anche cimentato come comico, recitando al fianco di attrici famosissime come Lill Lindfors e soprattutto Eva Rydberg. Nel 2016 è stato incluso nella Swedish Music Hall of Fame, uno dei più grandi riconoscimenti all’interno del panorama musicale svedese.

Non c’è tanto da dire: Boogieman Blues è un brano rockabilly qualsiasi, ma proprio da anni ’50 se non peggio – mentre almeno i The Playtones e i Top Cats si erano sforzati di rendere il genere attuale. Capisco il desiderio di avere in gara un personaggio del genere, ma spero che il popolo svedese faccia il proprio dovere domani sera e spedisca Owe a casa prima che possa combinare i danni commessi da un Björn Ranelid qualsiasi.

  1. Bella och Filippa – Crucified
    (T/M: Peter Hägerås, Mats Frisell, Jakob Stadell, Isabella Snihs, Filippa Frisell)

Isabella “Bella” Snihs e Filippa Frisell sono nessuno, nel senso che al momento in cui scrivo il loro unico contributo all’umanità è un canale YouTube di cover che conta 307 iscritti (me incluso). Una cosa interessante è che sono sorellastre – i loro genitori si sono risposati – e che il loro genere d’elezione, per mia somma gioia, è il modern country/pop in quota Maddie & Tae meets Taylor Swift.

Un breve ascolto conferma immediatamente le teorie che avevo avuto fin dalla presentazione dei nomi a dicembre: Crucified è puro country pop, proprio del genere che tirerebbe un sacco sulle radio country americane di questi tempi. La Svezia ha una buona tradizione all’interno del genere (anche se al MF le proposte country si fermavano spesso al quinto posto, vedi la stupenda If I Could delle Calaisa nel 2008 o What If delle Cookies’n’Beans l’anno dopo) e in una semifinale non eccelsa come questa quasi riesco a vedermi Bella e Filippa in lotta per un posto nei 5 pur se sconosciute. Tra gli autori c’è Jakob Stadell, che partecipò al MF nel 2002 – la prima edizione prodotta da Christer Björkman – con il pesantissimo clone di Sister Act Ge mig mitt hjärta tillbaka (Ridammi indietro il mio cuore) assieme a una serie di non meglio definiti Voice Boys.

  1. Felix, Oscar & Omar/FO&O – Gotta Thing About You
    (T/M: Robert “Mutt” Lange, Tony Nilsson)

I FO&O sono una boyband di Stoccolma formata da Felix Sandman, Oscar Enestad e Omar Josùe Rudberg: inizialmente si chiamavano The Fooo o The Fooo Conspiracy e comprendevano un’altra “O”, ovvero Olly Molander, che però ha deciso di lasciare il gruppo a fine 2016 dopo tre anni di carriera per dedicarsi alla carriera solista. Sono diventati popolarissimi in Svezia a partire dal 2013, quando Justin Bieber li volle come gruppo spalla per il suo concerto al Globen di Stoccolma: in seguito hanno fatto uscire il loro primo singolo Build A Girl, il loro primo EP e l’album Off The Grid nel 2014, subito al primo posto nella classifica dei dischi più venduti in Svezia. Hanno vinto tre volte di fila il premio Best Swedish Act agli EMA di MTV, oltre a decine e decine di premi minori in patria.

Autori di Gotta Thing About You sono Robert “Mutt” Lange (autore per mezzo mondo della musica mondiale fra cui Bryan Adams, AC/DC, Nickelback e Shania Twain nonché vincitore di 4 Grammy) e il capitano Tony Nilsson, che torna al MF da autore dopo cinque anni – ai tempi compositore di pezzoni come You’re Out Of My Life di Darin Zanyar (quarto nel 2010) e ciofeche come Headlines degli Alcazar la stessa edizione. Il brano dall’anteprima, tipico pop da boyband, per la verità non sembra essere granchè – ma conoscendo la fanbase aggressivissima dell’ex quartetto ormai diventato trio (le cosiddette Foooers, che immagino per onestà intellettuale si dovranno ora ribattezzare Fo&oers) parleremmo di finale anche se avessero portato un coro polifonico di rutti.

undri
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17 febbraio, 2017 - 21:48
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se krista non passa non so che pensare

 

la migliore della semi e forse di tutti quelli sentiti finora (almeno da quel poco che si sente della canzone)

undri
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17 febbraio, 2017 - 21:51
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comunque il pre-ritornello di Jasmine kara sembra titaniumsadida

ge_aldrig_upp
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17 febbraio, 2017 - 21:58
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undri ha detto
comunque il pre-ritornello di Jasmine kara sembra titaniumsadida  

Ahahah l'ho pensato anch'io lmao quest'anno sembra che la imitino un po' tutti, queen Sia her impact clap2

undri
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17 febbraio, 2017 - 22:43
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ge_aldrig_upp ha detto

Ahahah l'ho pensato anch'io lmao quest'anno sembra che la imitino un po' tutti, queen Sia her impact clap2  

sì ma capisci che uno sembra Timberlake, l'altra sia e nel frattempo la mia krista se ne tornerà in finlandiapiango2piango2

BlueBlau
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17 febbraio, 2017 - 23:21
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la semifinale che mi piace di meno finora

Robin che mi combini? molto meglio You are beautiful  Constellation prizedeluso

le mie preferite sono Bella e Filippa con Krista a seguire

Owe simpatico ma non penso abbia possibilità

direi che passano direttamente Robin e il gruppo e Bella e Flippa in Andra

tra Krista e Jasmine l'ultimo posto temo lo prenda quest'ultima

Krishoes
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17 febbraio, 2017 - 23:33
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Che disastro finora 

Noto comunque che il genere dell'anno qui al Melodi (e non solo, vedere tutte le classifiche Spotify) è la TROPICAL HOUSE.

Le canzoni sono anche carine, ma non ti lasciano proprio GNENTE.muto

Ah, comunque, questa è la mia semi preferita, mi piacciono in particolare Krista e Jasmine. Credo che il trio di giovincelli andrà in finale di corsa proprio.

Edre
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18 febbraio, 2017 - 10:57
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Devo dire la verità, se non fosse il Melodi, quest'anno per me la Svezia sarebbe tra le peggiori selezioni nazionali in corso. Perché seriamente, mi pare un Sanremo 2.0 quanto a monotonia dei generi musicali. 

Gli stessi Nano e Mariette, favoriti per ora, sono sempre quel genere "eurovisivo svedese" che non aggiunge davvero NULLA al panorama musicale dell'ESC. Faranno bene perché è la Svezia, però davvero, inizio ad essere stufo di queste scelte facili. 

Aspetto Loreen nella prossima semifinale, a quanto pare ha portato sonorità diverse. Perché per ora davvero, non c'è niente che mi abbia colpito e che sia leggermente diverso dalla solita roba(ccia) che piace ai fan.

undri
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18 febbraio, 2017 - 11:45
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comunque anche bella e filippa hanno un bel pezzo. peccato che non ce la vedo la svezia fare una scelta di questo tipo, mi sarebbe piaciuto

ge_aldrig_upp
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18 febbraio, 2017 - 16:56
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Krishoes ha detto
Che disastro finora 

Noto comunque che il genere dell'anno qui al Melodi (e non solo, vedere tutte le classifiche Spotify) è la TROPICAL HOUSE.

Le canzoni sono anche carine, ma non ti lasciano proprio GNENTE.muto

Ah, comunque, questa è la mia semi preferita, mi piacciono in particolare Krista e Jasmine. Credo che il trio di giovincelli andrà in finale di corsa proprio.  

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La tropical house, IMHO, musicalmente è il NULLA ASSOLUTO. Ricordo di aver letto non so dove che è proprio concepita apposta, proprio a livello di BPM (generalmente sotto i 120 al minuto, diversamente dalla tradizione dance/house), per lasciare una sensazione piacevole in un pezzo che altrimenti sarebbe irricordabile e per facilitare l'allentamento dei freni inibitori e lo scivolamento verso lo stato catatonico indotto dalla combo alcolici+MDMA+movimento sul posto (non lo chiamo "ballo" perche sarebbe un insulto) in discoteca.

Comunque dopo la quarta semifinale dirò di più, ma quest'anno sono estremamente deluso dall'offerta finora proposta dal MF. Tolti questi accenni alla tropical house che sembrano veramente imperare (Mariette e Robin B soprattutto, ma son sicuro ce ne saranno ancora), o le canzoni che non già si ispirano ad altre ma praticamente manca una nota per essere dei perfetti plagi, è veramente venuta meno la forza della selezione che era quella di proporre musica perfetta sia per l'Eurovision che per il mercato musicale svedese, ma senza dover troppo seguire le tendenze del momento a livello europeo o dover per forza scimmiottare (Gabbani his power) a tutti i costi qualcuno o qualcosa.

ge_aldrig_upp
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18 febbraio, 2017 - 17:00
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Per chi volesse sentire le canzoni di questa semifinale:

1. Robin Bengtsson - I Can't Go On
2. Krista Siegfrids - Snurra min jord
3. Anton Hagman - Kiss You Goodbye
4. Jasmine Kara - Gravity
5. Owe Thörnqvist - Boogieman Blues
6. Bella & Filippa - Crucified
7. Felix, Oscar & Omar/FO&O - Gotta Thing About You

Appuntamento alle ore 20,00 su SVT1 as usual: per chi riuscirà a superare indenne l'ascolto di queste sette canzoni, come premio ci sarà un interval act con la presenza degli Alcazar smittensmittensmitten

ge_aldrig_upp
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19 febbraio, 2017 - 10:44
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Da sempre o quasi la terza semifinale del Melodifestivalen si identifica con un livello più basso delle altre sia a livello di show che di canzoni in gara, e quella di quest'anno non ha fatto eccezione. Avevamo parlato dell'interval act con presenza degli Alcazar, ma pure lì è stata una mezza delusione - il tutto in realtà consisteva in una performance di Clara Henry assieme a Lina e Tess (ma non Andreas) su Not A Sinner, Nor A Saint (terza classificata al MF 2003) con testo in svedese. Evitabile, anche se l'eurofan medio sarà andato in visibilio toofunny3

I RISULTATI

Se non altro, per la prima volta quest'anno, abbiamo avuto qualche sorpresa per quanto riguarda i risultati - malgrado il tutto sia andato esattamente nella direzione opposta rispetto a quel che avrei voluto accadesse. Robin Bengtsson è sembrato una spanna avanti a tutti, non tanto per il banalissimo pseudo-plagio di Justin Timberlake, ma per la performance che veramente è apparsa come una delle più azzeccate del 2017. Lo troveremo in finale il prossimo 11 marzo, assieme all'87enne Owe Thörnqvist che a sorpresa è pure riuscito a staccare il biglietto per Stoccolma dopo una performance comunque impeccabile per la sua età della sua Boogieman Blues.

Vanno alla serata di ripescaggio Andra Chansen i FO&O, già rinnegati dal popolo svedese neanche fossero le LoveGeneration nel 2011 (e mi sbilancio, nella loro attuale formazione a 3 dureranno meno di un gatto in tangenziale), assieme ad Anton Hagman che onestamente non mi è dispiaciuto ma ha un po' rubato il posto che avrebbe dovuto essere appannaggio delle COUNTRY QUEENS Bella och Filippa, eliminate con ignominia in quinta posizione.

Niente da fare per Jasmine Kara, sesta dopo aver completamente sbagliato outfit ed intenzione della performance, ma soprattutto Krista Siegfrids che torna al MF con quello che lei aveva promosso come un pezzone che avrebbe cambiato le sorti della discografia e dell'Eurovision stesso per poi schiantarsi mestamente in ultima posizione sadida

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