Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Madò, la debolezza del Melodi quest'anno Due o tre brani della selezione della LITUANIA, e dico la L I T U A N I A (che è conosciuta per la pessima selezione nazionale) sono migliori di tutti quelli svedesi fino ad ora.
Pensando a tutti i grossi nomi che ci sono, è un'annata a dir poco deludente.
Su Krista oddio, non capisco perché si ostini a portare le sue peggiori canzoni al Melodi, quindi la sua eliminazione ci sta tutta.
Utente
2 maggio, 2016
Robin ha convinto anche me ma la canzone continua a non farmi impazzire
Owe non ho idea di come ha fatto non solo a passare ma ad andare direttamente in finale poi mi ricordo che Hasse è arrivato 3 per il televoto nel 2015
Per Krista mi dispiace ma me l'aspettavo... e poco in quell'esibizione mi spingeva a votarla se avessi potuto
Deluso per l'eliminazione di Bella e Filippasperavo i ragazzi si rubassero i voti e ne approfittassero ma come la mia cara Mimi l'anno scorso sono rimaste fuori
Spero molto in Loreen e Jon Henrik settimana prossima
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Utente
7 agosto, 2013
Utente
9 settembre, 2013
MELODIFESTIVALEN 2017 - DELTÄVLING 4 (Skellefteå)
- Jon Henrik Fjällgren feat. Aninia – En värld full av strider (Eatneme gusnie jeenh dåaroeh)
(T/M: Jon Henrik Fjällgren, Sara Biglert, Christian Schneider, Andreas Hedlund)
Jon Henrik Fjällgren ha 29 anni, è nato a Cali in Colombia ed è stato adottato da piccolo da una famiglia svedese appartenente al gruppo etnico dei sami, che lo ha cresciuto a Mittådalen nel Norrland dove ha anche lavorato come pastore di renne. È assurto alla notorietà vincendo la sesta edizione di Talang Sverige (la versione svedese del format Got Talent) esibendosi interpretando canzoni tradizionali della cultura sami: per la verità non può essere definito propriamente un cantante, bensì un jojkare, o esecutore dello stile canoro del jojk, sviluppatosi nella cultura sami come un modo di cantare paragonabile allo yodel delle Alpi centrali. Nel 2015 Fjällgren partecipa al Melodifestivalen con il brano Jag är fri (Manne Leam Frijje), una sorta di gorgheggio di tre minuti impiantato su due righe di testo in svedese, e si classifica secondo portando a casa un gran successo di pubblico e un disco di platino. Dopo due anni di stop ritorna adesso in gara assieme alla vocalist Aninia, pressochè sconosciuta ma sostenuta dai produttori Christian Schneider e Sara Biglert – guarda caso anche gli autori del pezzo.
En värld full av strider (Eatneme gusnie jeenh dåaroeh), brano il cui titolo significa “Un mondo pieno di battaglie” in svedese e sami, è una specie di tentativo di mischiare schlager e jojk, finendo per risultare – almeno così sembra dalla clip – in due artisti molto bravi se presi singolarmente, ma messi a cantare insieme due cose diverse e che non c’azzeccano nulla l’una con l’altra. In lotta per la finale, ma il cammino verso Stoccolma di Jon Henrik rischia di essere ben più duro rispetto al 2015.
- Alice – Running With Lions
(T/M: Anderz Wrethov, Andreas “Stone” Johansson, Denniz Jamm, Alice Svensson)
Alice Svensson ha 25 anni, è nata in Vietnam ma fin da piccolissima è stata adottata da una famiglia di Hedesunda. Ha debuttato nel mondo della musica partecipando all’edizione 2008 di Idol, arrivando seconda dietro a Kevin Borg (sì, lo stesso che si è classificato terzo a Malta sabato scorso) e davanti a Robin Bengtsson. Da lì in poi, come consuetudine, pubblica un paio di singoli che non si fila nessuno per poi fare perdere le sue tracce fino ai giorni nostri.
Schlagerprofilerna descrive Running With Lions come “la Jasmine Kara di questa settimana, ma migliore”. Si tratta effettivamente di un pezzo r’n’b con tocchi EDM che va un po’ a toccare la zona di influenza di quel genere musicale che ha riscosso notevole successo in tutto il mondo in questi ultimi tempi. In un’altra semifinale avrebbe potuto essere da finale, qui si gioca un posto all’Andra Chansen.
- Les Gordons – Bound To Fall
(T/M: Jonatan Renström, Albert Björliden, Andreas Persson, Carl Ragnemyr, David Runebjörk, Jimmy Jansson)
I Les Gordons vengono da Örebro e sono un gruppo indie/pop, composto da Jonatan Renström, Albert Björliden, Andreas Persson, Carl Ragnemyr e David Runebjörk (che sono anche gli autori del pezzo assieme a Jimmy Jansson, concorrente al MF nel 2002 come frontman dei The Poets con What Difference Does It Make?, nel 2005 da solista con Vi kan gunga poi reiterando nel 2007 con Amanda). Si sono qualificati al Melodifestivalen partecipando al concorso Svensktoppen Nästa indetto da Radio P4, che come tradizione vuole ormai dal 2013 garantisce un posto nei ventotto a un artista svedese emergente.
Bound To Fall è carina, orecchiabile, ricopre la nicchia di mercato dell’alternative pop/rock che in passato era stata occupata dagli State of Drama (chi se li ricorda? :/ ) ma la missione per i Les Gordons è evitare l’ultimo posto, come del resto tradizione per tutte le wildcard del concorso Svensktoppen Nästa. Superare il record degli SMILO, quinti nella loro semifinale l’anno passato, sembra onestamente impossibile (anche se in un’altra semifinale avrebbero tranquillamente potuto puntare al ripescaggio).
- Wiktoria – As I Lay Me Down
(T/M: Justin Forrest, Jonas Wallin, Lauren Dyson)
Wiktoria Vendela Johansson viene da Brämhult nel Västergötland – la stessa città di nascita di Christer Björkman, produttore esecutivo del MF – e ha 20 anni. Dopo una fugace apparizione al Lilla Melodifestivalen (quarta nel 2011) e un breve passaggio come membro del duo Dash 4, ha avuto il suo breakthrough classificandosi seconda al Melodifestivalen 2016 con Save Me.
Lo dico a fatica perché tutte le persone con cui ho parlato di MF sanno che non sopporto Wiktoria e la sua spocchia, ma As I Lay Me Down teoricamente ci potrebbe pure stare – il brano è sicuramente nelle corde dell’interprete e più digeribile di quella Save Me che praticamente era tre minuti di NULLA con una bella performance in videomapping piazzata sopra. I report danno Wiktoria come potenziale vincente in questa semifinale (ha dominato il voto del pubblico della prova generale) e c’è già chi vuole vedere la giovane interprete di Brämhult come possibile rappresentante della Svezia a Kiev.
- Axel Schylström – När ingen ser
(T/M: Behshad Ashnai, Axel Schylström, David Strääf)
Axel Schylström ha 24 anni e viene da Norrköping; ha partecipato all’edizione 2015 di Idol uscendo al quarto posto con un inedito carinissimo intitolato The Champion. La sua partecipazione al talent musicale più famoso di Svezia ha coinciso con il suo recupero da un gravissimo incidente subito nel giugno 2012, quando ricevette ustioni di terzo grado sul 70% del corpo a seguito di una scossa di 16,000 volt.
När ingen ser (Quando nessuno vede) è un pezzo dance/pop in stile Danny Saucedo (se ricordate In The Club, seconda nel 2011), prodotto benissimo e soprattutto eseguito alla grande dall’esordiente Axel (o almeno così sembra dallo snippet). È un pezzo allegro, divertente e radiofonico e io davvero me lo vedo in piena corsa per la finale, giusto per riempire la quota “svedese” con qualcosa di moderno oltre che rockabilly di Owe Thörnqvist di settimana scorsa – anche se potrebbe dover passare per le forche caudine dell’Andra Chansen, e a quel punto ci si può aspettare di tutto.
- Sara Varga & Juha Mulari – Du får inte ändra på mig
(T/M: Sara Varga, Lars Hägglund)
Sara Varga è una cantautrice e DJ attiva da metà anni ’00, principalmente famosa per il nono posto al Melodifestivalen 2011 con la bella ballata Spring för livet (Corri per la vita). Juha Mulari è un cantante e attore non meglio precisato, il suo maggiore claim to fame è la partecipazione alla tournée estiva Lotta på Liseberg.
Tra gli autori di questa Du får inte ändra på mig (Tu non puoi cambiarmi) c’è Lars Hägglund, famoso un po’ per essere l’ex di Sara Varga e un po’ per aver scritto il brano di Charlotte Perrelli che si è schiantato in ultima posizione nella prima semifinali. Questo duetto, salvo sorprese, rischia di condividere lo stesso destino – il che sarebbe veramente uno smacco per un autore che ha debuttato al Melodifestivalen in questa edizione (dopo aver fatto il corista fra il 2008 e il 2012). Stiamo a vedere.
- Loreen – Statements
(T/M: Lorén Talhaoui, Anton Hård af Segerstad, Joy Deb, Linnea Deb)
Lorén Talhaoui AKA Loreen ha 33 anni, è svedese di origine marocchina, nata a Stoccolma ma residente a Västerås. Nel 2004 ha partecipato alla prima edizione svedese di Idol (già la terza volta che viene fuori oggi <3) classificandosi quarta dietro all’inutilissimo Daniel Lindström, a Darin Zanyar (stella – ancorchè offuscata – del panorama musicale svedese, già quarto al MF 2010 con You’re Out Of My Life e interval act nella seconda semifinale dell’Eurovision 2013) e a Fillip Williams di cui scopro ora l’esistenza. Dopo un primo singolo promozionale intitolato The Snake (feat. Rob’n’Raz) si prende una pausa di sei anni, durante la quale lavora principalmente come produttrice di reality TV. Scende in campo nel 2011 portando al Melodifestivalen il brano electro/dance My Heart Is Refusing Me, ma si schianta al primo turno dell’Andra Chansen contro la sunnominata Sara Varga, pur riscuotendo un buon successo di pubblico e critica. Nel 2012 ci riprova, ha alle spalle un team collaudatissimo di compositori formato da Thomas G:son e Peter Boström, e con Euphoria vince prima il Melodifestivalen poi addirittura l’Eurovision – riportando il trofeo in Svezia dopo tredici anni e diventando in un anno da perfetta sconosciuta a eroina nazionale. Dal 2012 in realtà si perdono un po’ le sue tracce: il primo album Heal non riscuote il successo previsto, troppo alternativo e dark per il pubblico più commerciale e soprattutto abituato a tutt’altri ritmi e suggestioni da quell’Euphoria che era stata chart topper in mezza Europa; il secondo album Paperlight era previsto per l’inizio del 2016 ma lo stiamo ancora aspettando.
Ho sentito una decina di volte l’estratto di Statements che ci è stato proposto, ma ancora non riesco a farmi un’idea del suo effettivo potenziale. Di sicuro ha poco di Euphoria e molto della Loreen “alternativa” che ha cercato di imporsi sulle scene in questi ultimi anni e soprattutto dopo la vittoria all’Eurovision. Le sonorità non hanno niente di quello che è il Melodifestivalen, pure nella sua emanazione attuale. Potrebbe veramente vincere tutto quanto a mani basse come schiantarsi ben prima della stretta finale – e il sondaggio del pubblico delle prove, che le ha preferito sia Wiktoria che Jon Henrik, sembra propendere verso la seconda possibilità. Finchè non riusciamo a sentire la versione definitiva, comunque, tutte le ipotesi restano valide.
Utente
2 maggio, 2016
i risultati sembrano molto più prevedibili della settimana scorsa con i 3 "veterani" sicuri del passaggio e l'ultimo posto che visti i precedenti dovrebbe andare a Axel
sembrano tutte promettenti e probsbilmente si rivelerà la mia semifinale preferita...
già adoro quella di Jon Henrik
Loreen è un terno a lotto... non riesco a vederla vincere ma allo stesso tempo non vedo rivali
e mi viene qualche dubbio anche sull'esibizione...mi sembra troppo
al primo ascolto mi è balzata alla mente my heart is refusing me
Utente
7 agosto, 2013
a me piace quella di alice eh. so che non andrà manco all'AC come tutte le mie preferite, però è molto carina (almeno nell'estratto), anche se il titolo ricorda troppo la meravigliosa Running with the wolves
quella di loreen non sembra male, ma se la gente si aspettava davvero la Loreen di Euphoria, si aspettava proprio male. vuole dire che non ha ascoltato più nulla di suo negli ultimi 4 anni
io intanto continuo ad ascoltare krista e bella e filippa a ripetizione. DERUBATE
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
A me Statements fa impazzire, è proprio bella (l'ultimo periodo di Loreen mi è piaciuto moltissimo, e questa è proprio inquadrata in quel filone dark che mi fa impazzire), paradossalmente la parte più debole è proprio quando dice "statements", ti aspetti chissà cosa e alla fine sono due parole "ringhiate"
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Utente
7 agosto, 2013
QUI si può ascoltare Statements per 2 minuti e mezzo.
Io già IDOLATRO Pezzone
Utente
9 settembre, 2013
Le canzoni della quarta semifinale! Appuntamento alle 20,00 per quella che si preannuncia come una delle semifinali di livello più alto degli ultimi anni (e guarda caso pure stavolta c'è di mezzo Skellefteå )
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Utente
7 agosto, 2013
Utente
9 settembre, 2013
Sì è appena chiusa la quarta semifinale del Melodifestivalen, sicuramente quella che ha riportato il livello del contest ancora più vicino a quello che ci aspetteremmo dalla selezione nazionale per eccellenza. Quella che è mancata è soprattutto la parte di spettacolo, che veramente per ora quest'anno ha avuto poco dello splendore degli anni passati: David è la rivelazione dell'anno e ha dimostrato doti inaspettate sia a livello comico che di interazione col pubblico, ma Clara finora ha deluso anzichenò (io credevo fosse la nuova Gina Dirawi ma penso sia ancora ben lontana dal raggiungere il suo livello) e Hasse dopo la bella premiere è diventato una macchietta ambulante. Alla quarantesima battuta sulla sua età uno cambia canale magari no perchè in Svezia il MF fa il 90% di share con o senza di lui, però magari mezzo sopracciglio lo alza.
I RISULTATI
Sorpresa sorpresa, Wiktoria passa in finale sostenuta dall'intero universo (oggi ha beccato pure l'endorsement di Scandipop, una di quelle cose che proprio fanno male al cuore) e si accinge ad affrontare la finale dell'11 marzo con un ruolo da protagonista ancor più dell'anno passato. Assieme a lei troveremo i "padroni di casa" Jon Henrik Fjällgren feat. Aninia (dico così perchè Skellefteå è nel nord della Svezia, ma JHF viene da ancora più a nord) la cui performance schlagerjojk (neologismo appena inventato dal sottoscritto) ha riscosso un gran successo malgrado qualche imprecisione vocale della vocalist.
Chi ci perde può essere solo Loreen, la cui esibizione fin troppo concettuale ed "estrema" per il palco del Melodifestivalen fatica a catturare l'immaginazione del pubblico svedese e deve accontentarsi di un posto all'Andra Chansen. Con lei troveremo settimana prossima a Linköping anche Axel Schylström, che con una performance PAZZESCA della sua När ingen ser fa ballare l'intera Skellefteå Kraft Arena e riesce a conquistare in extremis un meritatissimo posto in top16. Non ce la fa invece purtroppo Alice, molto brava e moderna ma penalizzata da una distribuzione che ha piazzato così tanti grossi calibri in quest'ultimo delta.
Ci lasciano in sesta posizione i Les Gordons (forse è ora di ripensare il sistema della wildcard da Svensktoppen Nästa, fallimentare per il quinto anno di fila) e in settima Sara Varga & Juha Mulari - che fruttano all'autore Lars Hägglund, già della Perrelli, il secondo settimo posto in quattro settimane. Possibile che fossero due delle 28 migliori canzoni proposte alla SVT?
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Utente
7 agosto, 2013
Utente
2 maggio, 2016
il risultato di Loreen non mi sorprende più di tanto
ho adorato la performance ma ha confermato l'idea che mi ero fatto dopo lo spezzone delle prove...
se fosse stato un'interval act avrebbe avuto più senso ecco
però se passa settimana prossima e probabilmente lo farà si sarà esibita 3 volte di fila in 3 settimane e questo può aiutarla
e poi bisogna vedere come reagiranno le giurie a Statements o se sosterranno Loreen a prescindere... potrebbero riportarla in gara nonostante tutto
si conferma la mia semifinale preferita e le ho apprezzate tutte
naturalmente ho adorato Jon Henrik e Aninia
Alice ho amato tutto anche il testone di Mufasa stile "Ricordati chi sei"... solo sull'abito avrei da ridire
ad ora mi sembra un duello Robin vs Wiktoria con Mariette e Loreen pronte ad inserirsi ... dipende chi le giurie sceglieranno di sostenere
Utente
7 agosto, 2013
NERO che neppure alice sia riuscita ad andare all'AC. meritava decisamente
la performance di loreen era molto forte, assurdo come agli svedesi faccia impazzire la mediocrità di wictoria. quasi un oltraggio per me
spero che loreen riesca ad accedere alla finale e soprattutto che wictoria da favoritissima riesca a non vincere
Utente
9 settembre, 2013
Non abbiamo fatto a tempo a conoscere le 28 canzoni di questa edizione del Melodifestivalen che già incombe la serata decisiva, quella del ripescaggio AKA Andra Chansen ("seconda chance") che eliminerà altre quattro canzoni dalla competizione.
La formula è quella già rodata dei duelli uno contro uno, nella formula attuale dal 2015: quattro canzoni passano alla finale dell'11 marzo, quattro ci lasciano a un passo dal sogno (cit. Luca Zanforlin). Chi volete vedere in finale? E chi invece credete riuscirà a conquistare abbastanza preferenze da passare il turno grazie al sostegno del popolo svedese?
MELODIFESTIVALEN 2016 - Andra Chansen (Linköping)
DUELLO #1
1. Felix, Oscar & Omar/FO&O - Gotta Thing About You
(T/M: Robert "Mutt" Lange, Tony Nilsson)
2. De Vet Du - Road Trip
(T/M: Johan Gunterberg, Christopher Martland)
DUELLO #2
1. Axel Schylström - När ingen ser
(T/M: Behshad Ashnai, Axel Schylström, David Strääf)
2. Lisa Ajax - I Don't Give A
(T/M: Ola Svensson, Linnea Deb, Joy Deb Anton Hård af Segerstad)
DUELLO #3
1. Boris René - Her Kiss
(T/M: Tim Larsson, Tobias Lundgren)
2. Dismissed - Hearts Align
(T/M: Ola Salo, Peter Kvint)
DUELLO #4
1. Anton Hagman - Kiss You Goodbye
(T/M: Christian Fast, Tim Schou, Henrik Nordenback)
2. Loreen - Statements
(T/M: Lorén Talhaoui, Linnea Deb, Joy Deb Anton Hård af Segerstad)
Utente
9 settembre, 2013
Oggi è venerdì e come ogni venerdì oltre alla FIMI esce anche la Sverigetopplistan, la classifica svedese dei singoli in cui per la prima volta sono apparsi tutti i brani in gara in questa edizione del Melodifestivalen (fino alla scorsa c'erano soltanto eliminati e AndraChansisti)
Andiamo a vedere le posizioni per farci una mezza idea di chi sta vendendo (ovviamente limitandoci agli artisti del MF, che Ed Sheeran sia primo pure in Svezia fa piacere ma non rientra tanto negli scopi di questo post )
In grassetto nero i finalisti, in grassetto rosso i qualificati all'Andra Chansen, in nero normale gli eliminati.
7. Wiktoria
11. FO&O
15. Robin Bengtsson
17. Benjamin Ingrosso
21. Anton Hagman
23. Nano
24. De Vet Du
25. Jon Henrik Fjällgren feat. Aninia
29. Loreen
32. Lisa Ajax
40. Mariette
47. Bella & Filippa
55. Ace Wilder
59. Axel Schylström
61. Jasmine Kara
67. Boris René
71. Adrijana
90. Dinah Nah
95. Alice
Tra i finalisti ovviamente Wiktoria è la più lanciata (è pure in testa alla classifica degli streaming su Spotify), davanti a Robin, Benjamin, Nano e JHF. Mariette e Ace sono fuori dalle prime 30, mentre Owe Thörnqvist è durato giusto lo spazio di quella serata per farlo andare in finale e rubare un posto o ai FO&O (#11) o ad Anton Hagman (#21).
Situazione duelli: i FO&O guidano sui De Vet Du (ma questi ultimi recuperano con le views di YouTube), Anton è addirittura davanti a una Loreen che proprio non riesce a carburare, Lisa è EONI davanti ad Axel idem per Boris Renè con i Dismissed che neppure sono nei primi 100
Tra gli eliminati troviamo ancora in classifica Bella & Filippa che alla loro seconda settimana stanno avendo un riscontro discreto ed entrano in top50, prima dei 100 troviamo pure Jasmine Kara, Adrijana (in crescita), Dinah Nah e Alice.
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