Game Ranking Winner 2017/2018
Game Ranking Winner 2020/2021
Utente
7 agosto, 2013
In diretta da Stoccolma sono stati appena svelati i nomi dei 28 partecipanti al Melodifestivalen, il popolare concorso di selezione svedese nato nel 1959 per incoronare il rappresentante del paese scandinavo all’Eurovision Song Contest.
L’edizione 2018 sarà presentata dal cantante David Lindgren, già al timone dell’evento lo scorso anno, in trio con Clara Henry e Hasse Andersson. Quest’anno spetterà invece solo a lui guidare il pubblico attraverso le quattro semifinali, l’Andra Chansen e la finalissima.
SEMIFINALE 1 – Karlstad
RENAIDA – All the feels
Nata in Tanzania vent’anni fa, Renaida ha vissuto una vita piuttosto drammatica. Da piccola, sua madre ha subito gravi danni cerebrali in seguo a un incidente, suo padre è morto di malaria. È stata adottata dalla svedese Helene e nel 2016 ha trovato la fama grazie al talent show “Idol”. L’ingresso al Melodi coincide con il suo debutto nel mondo della musica dopo il programma.BENJAMIN INGROSSO – Dance you off
Figlio d’arte (sua madre è Pernilla Wahlgren), il 20enne Benjamin ha debuttato al Melodifestivalen nell’ultima edizione, classificandosi quinto con “Good lovin”.EDWARD BLOM – Livet på en pinne
Un nome che crea perplessità. Blom è uno studioso di storia e personaggio televisivo, salito alla ribalta la scorsa estate con un singolo divenuto inaspettatamente virale. Un produttore ha creato una versione remix di una sua intervista producendo il singolo dance “När man festar festar man” che ha raggiunto le classifiche. Tuttavia non si tratta di un artista legato al mondo della musica.JOHN LUNDVIK – My turn
Ex atleta velocista, John Hassim Lundvik ha composto brani per vari cantanti noti, da Sanna Nielsen alla stella del pop finlandese Isac Elliot. Il suo brano più famoso è “When you tell the world you’re mine”, scritto per il matrimonio della Principessa di Svezia Victoria e suo marito Daniel.KIKKI DANIELSSON – Osby Tennessee
Una vera e propria leggenda, due volte in gara all’Eurovision: nel 1982 come parte del gruppo Chips che cantò “Dag efter dag” e nel 1985 come solista con “Bra vibrationer”, con cui raggiunse il terzo posto. Nove volte al Melodifestivalen e una volta al Melodi Grand Prix norvegese, farà felice il pubblico più adulto.SIGRID BERSNON – Patrick Swayze
Principalmente ballerina, più volte scelta come professionista per “Let’s dance” (la versione svedese di Ballando con le stelle), Sigrid è fidanzata con Samir Badran, metà del duo Samir e Viktor. Ha debuttato proprio quest’estate anche come cantante con il singolo “This summer”.KAMFERDROPS – Solen lever kvar hos dig
Un’artista sopra le righe. Kamferdrops è il nome d’arte della norvegese Heidi Musum, nota per le sue versioni electro-dream-pop di grandi classici schlager svedesi. Proprio quest’anno ha raggiunto la posizione #2 nella classifica singoli con la sua reinterpretazione di “Jag trodde änglarna fanns” di Kikki Danielsson con lei in gara al Melodi.
SEMIFINALE 2 – Göteborg
IDA REDIG – Allting som vi sa
Tre album e un EP in carriera, la Redig ha 30 anni e varie esperienze nel mondo dello spettacolo. Nel 2013 ha scritto e composto la colonna sonora del film svedese “Små citroner gula”.JONAS GARDELL – Det finns en väg
Famoso comico, autore e drammaturgo. Non è mai entrato in gara ma è spesso salito sul palco del Melodifestivalen per esibirsi come ospite e per presentarlo (nel 2003 con il marito Mark Levengood). Ha addirittura scritto un film dedicato all’evento, la commedia musicale del 2000 “Livet är en schlager”.MARGARET – In my Cabana
La vera sorpresa dell’annuncio. Popstar polacca di fama internazionale, con vari primi posti e dischi d’oro e di platino, giunta anche nelle radio italiane. I fan eurovisivi la conoscono per il “caso” scoppiato nella selezione polacca del 2016, quando la sua “Cool me down”, la favorita, si ferma al secondo posto battuta da “Color of your life” di Michal Szpak. Tempo per la sua rivincita?LIAMOO – Last breath
Liam “Liamoo” Cacatian Thomassen è il vincitore dell’ultima edizione di “Idol”. Il suo singolo di debutto “Playing with fire” ha raggiunto la top ten della classifica singoli svedese.SAMIR & VIKTOR – Shuffla
Duo di belli di successo con più di dieci dischi di platino all’attivo. Due volte in finale al Melodifestivalen, nel 2015 con “Groupie” e nel 2016 con “Bada nakna”.MIMI WERNER – Songburning
Mimmi “Mimi” Michaela Sarah Werner è una giovane cantautrice di musica pop-country, con svariate esperienze televisive. L’abbiamo già vista al Melodi: nel 2016, con il brano “Ain’t no good”, fermatosi in semifinale.STIKO PER LARSSON – Titta vi flyger
Cantautore 39enne in bilico fra il rock acustico e la musica folk, ha una carriera di tutto rispetto, sebbene non sia mai riuscito a compiere il salto nella musica mainstream. Entra al Melodi vincendo la wildcard messa in palio dal format radiofonico P4 Nästa.
SEMIFINALE 3 – Malmö
MARTIN ALMGREN – A bitter lullaby
Vincitore dell’edizione 2015 di “Idol”, si è fatto notare per la sua voce potente, al servizio di soul e pop.DOTTER – Cry
Johanna “Dotter” Jansson è una cantautrice in continua ascesa negli ultimi anni. Con il debutto al Melodifestivalen tenta il lancio nel giro che conta, dopo aver dato prova di talento con brani come “Dive” e “A million years”, scritto per Mariette.MONCHO – Cuba Libre
Ramon Monserrat, in arte Moncho, è un rapper di Uppsala. Ha collaborato con il collettivo hip-hop e reggae LöstFolk.MENDEZ – Everyday
Performer cileno 42enne, Leopoldo Jorge Méndez Alcayaga è una vecchia conoscenza del concorso. Nel 2002 conquistò la medaglia d’argento con “Adrenaline”, l’anno successivo invece non superò la semifinale con “Carnaval”. Viste le hit da classifica, rappresenterà la quota “latina” in gara.KALLE MORAEUS feat. ORSA SPELMÄN – Min dröm
Popolare musicista folk, spesso ospite in vari programmi della tv svedese, Kalle – frontman degli Orsa Spelmän – era già in lizza per il Melodifestivalen 2016 ma non potè partecipare per dei problemi contrattuali. Il magazine Aftonbladet ha rivelato che il brano pensato per lui fu “Himmel och hav”, poi cantato da Roger Pontare.JESSICA ANDERSSON – Party voice
Una big di peso nella line-up del concorso 2018. La Andersson è già stata sei volte in gara, vincendo nel 2003 come parte del duo Fame, che finì al quinto posto all’Eurovision dello stesso anno con la ritmata “Give me your love”, oggi un classico della musica pop svedese.BARBI ESCOBAR – Stark
Impossibile trovare informazioni su di lei, si tratta di una completa debuttante senza nessuna esperienza significativa o pubblicazioni, anche minori, alle spalle.
SEMIFINALE 4 – Örnsköldsvik
FELICIA OLSSON – Break that chain
La Olsson ha partecipato al Melodi nel 2013 fermandosi in semifinale con “Make me n. 1”. Torna oggi, dopo una significativa perdita di peso, per rilanciarsi.FELIX SANDMAN – Every single day
Ha soli 19 anni ma già un album primo in classifica alle spalle. Felix è un membro della boyband FO&O (al secolo The Fooo Conspiracy), che gareggiò nel 2016 con “Gotta thing about you”.MARIETTE – For you
Dopo aver conquistato il terzo posto con “Don’t stop believing” nel 2015 e il quarto posto con “A million years” quest’anno, l’ex Idol Mariette, fra le più amate dagli eurofan, tenta di strappare il biglietto per Lisbona.ROLANDZ – Fuldans
Non mancherà il divertimento. Con i Rolandz, una popolare dansband parodistica guidata dal comico di fama Robert Gustafsson, il Melodi offrirà una entry di puro intrattenimento che spesso ottengono il plauso del pubblico da casa.EMMI CHRISTENSSON – Icarus
Rodata attrice di musical 33enne, ha preso parte a svariate produzioni in patria e non solo: da Il Fantasma dell’opera a Les Misérables, passando per West Side Story e Mamma Mia.ELIAS ABBAS – Mitt Paradis
Una scommessa per il concorso. Soli 16 anni ma una hit, “Min Queen”, uscita quest’anno. Il suo brano è scritto da Hamed “K-One” Pirouzpanah, autore di entry eurovisive come “Undo” di Sanna Nielsen e “I can’t go on” di Robin Bengtsson. Un nome da tenere d’occhio.OLIVIA – Never learn
Giovanissima YouTuber con quasi 1 milione di views complessive su YouTube. La sua carriera è legata a doppio filo con Anton Ewald. Quattro anni fa ha infatti catturato l’attenzione del cantante con una cover di “Beggin”, che ha portato a una successiva collaborazione fra i due. Oggi, collabora con il suo stesso team.
Eurofestival news
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Utente
7 agosto, 2013
Io sto già URLANDO per la presenza di queen Margaret. Il titolo (In my Cabana) già mi ispira tantissimo
I fan eurovisivi la conoscono per il “caso” scoppiato nella selezione polacca del 2016, quando la sua “Cool me down”, la favorita, si ferma al secondo posto battuta da “Color of your life” di Michal Szpak.
Utente
7 agosto, 2013
Grazie xello per aver riportato l'articolo
So che @ge_aldrig_upp avrà molto da dire su questo cast, il cambio di rotta è chiaro! Attendo la sua analisi
Io tifo spudoratamente Mariette, però il Melodi ha dimostrato che puntare sui nomi non ha senso, le canzoni stravolgono tutto. Spero di avere anche nel 2018 tante canzoni da mettere nelle playlist Spotify!
Utente
9 settembre, 2013
A chiamata rispondo
Ovviamente ieri mattina ero in prima fila davanti al player di SVT Play per seguire la conferenza stampa, che in sè non ha avuto molto senso visto che 24 dei 28 li conoscevamo già grazie all'Aftonbladet e a KING Torbjörn "Tobbe" Ek - con cui ho avuto modo di scambiare due parole a Kiev - impeccabile come ogni anno
La prima impressione sicuramente è che dopo il mezzo passo falso dell'anno scorso, in una edizione con mille nomoni ed aspettative altissime infrante alla luce di uno dei livelli medi più bassi degli ultimi anni, Christer Björkman abbia voluto dare un deciso colpo di spugna e di puntare su una sorta di ricambio a livello di nomi, visto che in questi ultimi anni si era creata una pericolosa "bolla" di ritorni continui e forzati che in qualche modo stava fagocitando tutta la competizione. É vero che ci sono dei cantanti che abbiamo già visto, Mariette e Samir & Viktor per la 3° volta in 4 anni, Benjamin Ingrosso di nuovo dopo l'anno scorso, Kikki Danielsson che con la decima partecipazione si porta a -1 dal record storico di Ann-Louise Hanson (che non vediamo dal 2004 quando arrivò ultima in finale con il classico dei classici C'est la vie assieme a Towa Carson e Siw Malmkvist, due anni dopo l'eliminazione al primo turno con l'IMBARAZZANTISSIMA Sluta! (Fermati!) assieme a Molle Holmberg che stava tipo buttato in un letto), poi vabbeh c'è Mendez che nel 2002/2003 era sulla cresta dell'onda (e adesso pare sia stato chiamato dalla SVT per produrre una copia carbone di Despacito), Jessica Andersson e Kalle Moraeus che attendo entrambi tipo più della venuta di Cristo, Mimi Werner e Felicia Olsson (!) totalmente a random rispettivamente dopo 2 e 5 anni e pure Felix dei FO&O che dopo il Melodifestivalen 2017 si sono sciolti prima che qualcuno potesse ricordarsi come faceva la loro Gotta Thing About You
Tolti i ritorni però ci son tanti nomi nuovi e interessanti: due vincitori di Idol del recente passato (Martin Almgren e Liam "Liamoo" Cacatian Thomassen, povero Kevin Walker che è tipo l'unico in questa decade a non avercela mai fatta), Olivia (che già si candida ad essere la mia odiatissima del 2018 visto che viene dallo stesso team di Anton Ewald e WIKTORIA), John Lundvik che per Ewald aveva scritto quella schifezza di Natural, questa Dotter che visto chi ha alle spalle sembra già pronosticare il ruolo di rivelazione del 2018.
Non ho idea di cosa farà Edward Blom, che all'attivo ha tipo un singolo (pessimo) natalizio scritto da G:son e Jimmy Jansson, ma a vedere i titoli sembra ci credano tutti tanto - un po' quello che si era visto nel 2012 con Björn Ranelid, un altro che il palco del MF non avrebbe dovuto vederlo nemmeno in fotografia Robert Gustafsson è invece una LEGGENDA in Svezia, più a livello comico e attoriale però - temo che questa sua apparizione coi Rolandz (che sono appunto la parodia di un gruppo dansband, una specie di versione svedese del nostro ballo liscio) possa portare a una presa in giro del genere come fu tipo nel 2013 quando i Ravaillacz uccisero lo schlager ("l'abbiamo ucciso noi, Tommy" (semicit.)) per l'ennesima volta quando Björkman li portò a cantare En riktig jävla schlager. Sono fan anche della partecipazione di Jonas Gardell, che nel 2000 scrisse la sceneggiatura di quel CAPOLAVORO di film che è Livet är en schlager (La vita è una canzone schlager), che mi ricordo andò in onda pure su Rai 5 con i sottotitoli e raccontava il Melodifestivalen prima dell'avvento di Christer Björkman
Poracciata unica invece quella di mettere Sigrid Bernson in gara contro il suo fidanzato Samir, se non altro almeno non sono nella stessa semifinale
La favorita d'obbligo, anche per le scommesse, sembra essere Mariette (e pure lei è convinta di avere il pezzo giusto, d'altra parte con un autore come Jörgen Elofsson mi stupirei del contrario). Come ha detto @Krishoes però sappiamo tutti che al Melodifestivalen è fondamentale aspettare i pezzi prima di dare dei giudizi, vista la quantità di concorrenti entrati in conclave papi per poi uscirne cardinali (Peter Jöback nel 2010, le LoveGeneration nel 2011, Danny nel 2012, Ulrik Munther nel 2013, Anton Ewald nel 2014, Molly Sandén nel 2016 e poi vabbeh pure Loreen l'anno scorso )
HYPE a mille per la partecipazione di Margaret, fra l'altro con lo stesso team di Cool Me Down (Anderz Wrethov, Arash, Robert Uhlmann e Linnéa Deb). Personalmente ho aspettative molto alte, speriamo che lei abbia imparato a cantare dopo la debacle del 2016
Utente
9 settembre, 2013
xello ha detto
BARBI ESCOBAR – Stark
Impossibile trovare informazioni su di lei, si tratta di una completa debuttante senza nessuna esperienza significativa o pubblicazioni, anche minori, alle spalle.
Comunque aggiungo che questa Barbi Escobar apparentemente è una cantante RnB/soul che ha aperto la tappa svedese del tour dei Black Eyed Peas. É anche di origine cilena, l'ennesima cilena al MF dopo Leopoldo Méndez AKA DJ Mendez (2002/2003/2018), Javiera Muñoz (2000/2002), Fernando Brito (2003), Pablo Cepeda (2006), Michael Xavier Barraza dei Next 3 (2009) e Alvaro Estrella (2014)
Barbi Escobar tävlar i #melfest 2018! R’n’B- och soulartist som varit förband åt stora akter som The Black Eyed Peas och Blackstreet. Flyttade till Sverige från Chile i småbarnsåldern. Barbi är kortnamn för Barbara. https://t.co/gF9rddCx2Y
— Melodifestivalen (@SVTmelfest) November 28, 2017
Utente
2 maggio, 2016
sono molto curioso di vedere cosa ne esce fuorialla fine l'unica su cui ho grandi aspettative è Mariette
del il resto contento torni Mimi sperando vada più avanti dell'altra volta
curioso anche per Margaret anche se la vedo fare la fine di Krista
mi sarei aspettato Nano comunque ...
Utente
9 settembre, 2013
BlueBlau ha detto
sono molto curioso di vedere cosa ne esce fuorialla fine l'unica su cui ho grandi aspettative è Mariettedel il resto contento torni Mimi sperando vada più avanti dell'altra volta
curioso anche per Margaret anche se la vedo fare la fine di Krista
mi sarei aspettato Nano comunque ...
Nano ha avuto di nuovo problemi con la legge, è stato accusato di violenza sessuale un mese fa da una cantante
Utente
9 settembre, 2013
A una settimana dalla presentazione del cast ci sono stati due cambiamenti a livello di denominazione di due artisti in gara: Olivia Eliasson gareggerà sotto il suo nome completo, mentre Liam "Liamoo" Cacatian Thomassen sarà in gara come LIAMOO (scritto tutto in maiuscolo come ai gai vecchi tempi con YOHIO )
Utente
9 settembre, 2013
Utente
9 settembre, 2013
L'anno scorso, a bocce ferme, avevo promesso una super mega analisi delle ragioni del fallimento dell'edizione 2017 che a posteriori non è mai arrivata una delle cose di cui avrei parlato è sicuramente il flop del risultato finale, con le percentuali del televoto (e i conseguenti punti) SCHIACCIATI dal peso dell'app di voto gratuita e la giuria che si è trovata a detenere un potere sproporzionato rispetto al pubblico. Per tacere del televoto aperto durante la distribuzione dei punti della giuria, che ha ridotto il tutto a un referendum (passato) sul frontrunner dei giurati Robin Bengtsson poi 5° a Kiev.
Sempre attento a come migliorare la competizione Lord Christer Björkman è immediatamente corso ai ripari e ha presentato oggi il nuovo SCONVOLGENTE meccanismo di voto che restituirà potere (e l'illusione di contare qualcosa nella decisione) al pubblico svedese:
- 10 canzoni su 12 prenderanno voti dai giurati invece che 7 (12-10-8-7-6-5-4-3-2-1 invece che 12-10-8-6-4-2-1);
- la scala dei voti assegnati dal pubblico sarà logicamente ridiscussa sulla base di 638 punti (58 punti per ogni set x 11 set di giurie internazionali) invece che degli usuali 473.
Come si capirà dai miei toni sarcastici la mia impressione è che il cambiamento sia molto più "di facciata" che reale, visto che alla fine il distacco fra primo e ultimo per la giuria sarà sicuramente più largo di quello del televoto finchè l'app rimane dov'è
Una veloce simulazione che ho fatto coi dati dell'anno passato (ovviamente dal NULLO valore statistico visto che non sappiamo chi le giurie avrebbero piazzato fra l'ottavo e il decimo) ha evidenziato come alla fine chi ci guadagna qualcosa è chi prende sproporzionatamente più televoti della sua posizione per le giurie (l'anno scorso: Nano, Wiktoria, Anton). La mia preoccupazione è che il guadagno sia così piccolo da rendere impossibile il sovvertire totalmente la classifica se la giuria ha deciso di distruggere preventivamente qualcuno - tanto più se, lasciando aperto il televoto durante la votazione dei giurati, il pubblico sa già che votare per chi è fuori dai primi 3 è sostanzialmente inutile.
Voi che ne pensate?
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Moralmente? Sbagliatissimo. Il pubblico, in questo modo, continua comunque a non avere quasi per nulla potere sulla scelta del rappresentante (soprattutto a causa dell'app).
Praticamente? Con tutti i suoi magheggi, il suo protagonismo e qualsiasi cosa vogliamo dire, Björkman ha piazzato, negli ultimi sette anni, due vittorie (dove entrambi avevano comunque dominato sia televoto che giurie), due top 3 e due top 5. Unico flop, il 2013, dove ho l'impressione che la priorità fosse soltanto quella di bloccare Yohio. Quindi il sistema di voto, controllatissimo dalle giurie, funziona. E da un punto di vista di risultati e non morale, va benissimo così.
Utente
9 settembre, 2013
Edre ha detto
Moralmente? Sbagliatissimo. Il pubblico, in questo modo, continua comunque a non avere quasi per nulla potere sulla scelta del rappresentante (soprattutto a causa dell'app).Praticamente? Con tutti i suoi magheggi, il suo protagonismo e qualsiasi cosa vogliamo dire, Björkman ha piazzato, negli ultimi sette anni, due vittorie (dove entrambi avevano comunque dominato sia televoto che giurie), due top 3 e due top 5. Unico flop, il 2013, dove ho l'impressione che la priorità fosse soltanto quella di bloccare Yohio. Quindi il sistema di voto, controllatissimo dalle giurie, funziona. E da un punto di vista di risultati e non morale, va benissimo così.
Tutto giustissimo.
Mi chiedo solo se, alla lunga, tutto questo non possa portare a un disamoramento degli svedesi verso il MF a livello televisivo, oltre ad aver appiattito notevolmente il livello di una competizione che sul finire dei 2000 presentava davvero DI TUTTO. Senza contare che ci sono artisti che per questo motivo evitano direttamente di presentarsi (specie i più agée) e generi scomparsi quasi del tutto come le ballad (che nel MF di adesso non hanno più ragion d'essere perchè i bambini e i ragazzi non le votano con l'app)
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
ge_aldrig_upp ha detto
Tutto giustissimo.
Mi chiedo solo se, alla lunga, tutto questo non possa portare a un disamoramento degli svedesi verso il MF a livello televisivo, oltre ad aver appiattito notevolmente il livello di una competizione che sul finire dei 2000 presentava davvero DI TUTTO. Senza contare che ci sono artisti che per questo motivo evitano direttamente di presentarsi (specie i più agée) e generi scomparsi quasi del tutto come le ballad (che nel MF di adesso non hanno più ragion d'essere perchè i bambini e i ragazzi non le votano con l'app)
Vero, il Melodifestivalen sta perdendo varietà, negli ultimi anni. Poi certo, alla fine vincono sempre canzoni meritevoli perché ci sono ottime canzoni, in gara, però sono davvero molto simili. E questo è un po' il motivo per cui mi annoia guardare il Melodi ultimamente.
La formula è sempre la stessa: passano in finale una o più canzoni orecchiabili e radiofoniche (non sempre belle, ma ben prodotte) con staging eccessivo, un debuttante meritevole viene eliminato scatenando polemiche, in una o due semifinali ci sono dei passaggi di turno strani di canzoni in svedese, due o tre favoriti a sorpresa in Andra Chansen. Finale, critiche alla giuria, top 5 all'Eurovision.
Detto ciò, non penso che la Svezia possa perdere terreno né con il Melodi, né all'ESC. A parte la sorpresa francese, che comunque non si sovrapporrà interamente al Melodi, quale altra selezione potrà interessare gli eurofan a parte quella svedese, tra Febbraio e Marzo? San Marino? Temo proprio che lo stradominio svedese non si fermerà presto, ma inizia (già dallo scorso anno) a mostrare qualche crepa.
Utente
9 settembre, 2013
Edre ha detto
Vero, il Melodifestivalen sta perdendo varietà, negli ultimi anni. Poi certo, alla fine vincono sempre canzoni meritevoli perché ci sono ottime canzoni, in gara, però sono davvero molto simili. E questo è un po' il motivo per cui mi annoia guardare il Melodi ultimamente.
La formula è sempre la stessa: passano in finale una o più canzoni orecchiabili e radiofoniche (non sempre belle, ma ben prodotte) con staging eccessivo, un debuttante meritevole viene eliminato scatenando polemiche, in una o due semifinali ci sono dei passaggi di turno strani di canzoni in svedese, due o tre favoriti a sorpresa in Andra Chansen. Finale, critiche alla giuria, top 5 all'Eurovision.
Detto ciò, non penso che la Svezia possa perdere terreno né con il Melodi, né all'ESC. A parte la sorpresa francese, che comunque non si sovrapporrà interamente al Melodi, quale altra selezione potrà interessare gli eurofan a parte quella svedese, tra Febbraio e Marzo? San Marino? Temo proprio che lo stradominio svedese non si fermerà presto, ma inizia (già dallo scorso anno) a mostrare qualche crepa.
C'è anche da dire che lo "stradominio" della Svezia è talmente radicato in ogni aspetto dell'Eurovision che potrebbe impiegare DECENNI a sgretolarsi. Basti pensare a come l'ESC stesso si sia "melodifestivalizzato" negli anni, come tutta la liturgia del MF sia diventata iconica e abbia ispirato il modo di intrattenere (a livello di interval act soprattutto) visto nelle ultime edizioni, il sistema di voto, gli interval act... Ma poi pure il fatto che in ogni selezione nazionale in giro per l'Europa ci siano decine di pezzi scritti da compositori svedesi. O che sia stato il Melodifestivalen ad inventare twists come quello delle giurie internazionali a decidere il vincitore, che solo pochi anni fa era una novità assoluta e invece adesso vediamo quasi in ogni selezione nazionale.
Dopodichè ci sta tutto, son quelli che ci mettono più impegno, passione e risorse. Forse, se cambierà qualcosa a livello di interesse, questo accadrà dopo l'abbandono di Björkman nel 2021 - ma ora che arriviamo lì fanno tempo a vincere un altro paio di volte
Utente
24 ottobre, 2013
snippets di 58 secondi delle canzoni della prima semi
Dagli snippets salvo All the feels e Dance You off, che non mi sembrano comunque chissà cosa, ma almeno meglio delle altre.
Utente
9 settembre, 2013
Utente
9 settembre, 2013
Eccoci alla prima preview del MF 2018! Per chi vorrà seguire, ricordo che l'appuntamento è alle 20:00 di stasera su SVT 1
Nel video recap le canzoni escono al contrario del loro running order, portate pazienza ma non l'ho fatto io
MELODIFESTIVALEN 2018 – DELTÄVLING 1 (Karlstad)
- Sigrid Bernson – Patrick Swayze
(T/M: Andrej Kamnik, Josefin Glenmark, Peg Parnevik, Sigrid Bernson)
Sigrid Bernson ha 29 anni ed è una ballerina professionista (ha partecipato a Let’s Dance, il Ballando svedese, in coppia con l’ex concorrente del MF Andreas Weise) reinventatasi cantante. Ha due singoli all’attivo in patria, fra cui la summer hit del 2017 This Summer. Per l’angolo del gossip aggiungiamo anche che è la fidanzata di Samir Badran di Samir & Viktor, in gara nella prossima semifinale
Patrick Swayze, la canzone che Sigrid porta in gara, è scritta da lei stessa assieme a un tot di emergenti nel mondo della musica (fra cui la figlia del golfista internazionale Jesper Parnevik). Si tratta di un pezzo pop ispirato alle atmosfere – dirà lei – delle Icona Pop, in realtà finendo più per essere una Ace Wilder dei poverissimi. Sigrid balla (bene) e canta (male), fa una dance routine ispirata a Dirty Dancing assieme a cinque ballerini in una scenografia pensata principalmente sui toni del giallo. Sembra giocarsela per un posto in Andra Chansen.
- John Lundvik – My Turn
(T/M: Anna-Klara Folin, John Lundvik, Jonas Thander)
John Hassim Lundvik ha 35 anni, viene da Lidingö ed è un ex atleta professionista, uno che ai bei tempi andati (2005-2006) correva i 100 metri in meno di 11 secondi e aveva addirittura vinto un bronzo in staffetta ai campionati nazionali svedesi. Da qualche anno si diletta come autore/compositore: i suoi claim to fame sono la produzione della theme song del matrimonio della principessa Victoria (When You Tell The World You’re Mine) e dell’OBBROBRIO con cui Anton Ewald si presentò – e finì ultimo in finale – al Melodifestivalen 2014.
My Turn è una ballatona classica, di quelle che non vedevamo al MF da anni, che gioca a fare All Of Me di John Legend senza riuscirci. John è vestito in full white (anche se mi auguro non sia il suo outfit definitivo) su sfondo scuro. Era dato da tutti come eliminato sicuro finché ieri sera non ha vinto a sorpresa il voto del pubblico dopo la prova generale, quindi potrebbe davvero costituire la sorpresa della serata.
- Renaida – All The Feels
(T/M: Laurell Barker, Jon Hällgren, Peter Barringer, Lukas Hällgren)
Renaida Braun ha 20 anni, è nata in Tanzania ma è stata adottata in tenera età da una donna di Nyköping dopo la morte dei suoi genitori biologici: ha partecipato ad Idol 2016 classificandosi settima e ha preso parte alla versione svedese del musical Aladdin. La partecipazione al MF rappresenta il suo esordio nel mondo della musica.
All The Feels è un brano uptempo allegro e movimentato, che Renaida esegue accompagnata da un gruppo di ballerini in una performance molto complessa. Le atmosfere sono quelle di Gosa (Mary N’Diaye, 2013) ma come se fosse stata prodotta da Major Lazer (cit.). In lotta per un posto nei 4, non sembra però stare muovendo troppo i cuori degli svedesi e rischia di venire dimenticata come un’Alice qualsiasi.
- Edward Blom – Livet på en pinne
(T/M: Edward Blom, Thomas G:son, Stefan Brunzell, Kent Olsson)
Edward Blom ha 47 anni e viene da Ekerö. Non è un cantante, ma una personalità televisiva che si occupa principalmente della storia del commercio e di gastronomia. Il suo programma più famoso è Mellan skål och vägg med Edward Blom, dove va in giro per la Svezia alla scoperta di specialità gastronomiche locali – una sorta di versione scandinava di Davide Rampello
Passati i 45 Edward decide di reinventarsi cantante prima facendo uscire, con l’aiuto di Thomas G:son (autore più prolifico della storia del MF, ad esempio di Euphoria di Loreen, Invincible di Carola, E det fel på mig? di Linda Bengtzing, Wild Child di Ace Wilder ed innumerevoli altre) una canzone natalizia che va fortissimo su Spotify, poi assoldando lo stesso G:son per la sua partecipazione al Melodifestivalen con questa Livet på en pinne (letteralmente Vita su un bastone, ma vuol dire più qualcosa tipo Vita senza pensieri), un elogio ai piaceri della vita e della tavola sulla musica de Lo stretto indispensabile da Il libro della giungla. Poiché non ci fa mancare niente, è accompagnato da coriandoli, fuochi artificiali, luci LED e quattro backing vestiti rispettivamente da grappolo d’uva, fetta di formaggio, torta e gambero. Sembra essere spintissimo dalla SVT e con ogni probabilità lo vedremo fra i primi quattro stasera.
- Kikki Danielsson – Osby Tennessee
(T/M: Kikki Danielsson, Sulo Karlsson)
Kikki Danielsson non ha bisogno di presentazioni: 65enne cantante country/dansband/schlager nata ad Osby e formatasi musicalmente negli Stati Uniti e precisamente a Nashville, patria della musica country. Osby Tennessee rappresenta la sua decima partecipazione al Melodifestivalen, portandosi a una sola lunghezza dallo storico record di UNDICI detenuto da Ann-Louise Hanson. Tra i suoi tentativi ricordiamo l’esordio nel 1978 come voce dei Wizex (la più popolare dansband di Svezia, che ha annoverato fra le proprie voci femminili anche Charlotte Perrelli), poi le partecipazioni nei Chips e nella loro emanazione dansband Sweets’n’Chips (4° nel 1980, 2° nel 1981 e vincitori nel 1982), il debutto da solista nel 1983 poi replicato nel 1985 con Bra vibrationer (Belle vibrazioni), una delle canzoni vincitrici più iconiche di sempre poi 3° all’Eurovision. Nel 1992 ci riprova da solista ma va male, nel 2002 si gioca la carta “trio” assieme a Bettan Andreassen e Lotta Engberg e arriva un ottimo terzo posto con l’iconica Vem é dé du vill ha? (Cos’è che vuoi avere?), corroborato poi da un quarto posto in Norvegia l’anno seguente con la stessa formazione. L’ultimo tentativo fino ad oggi era stato nel 2006, ancora da solista con I dag & i morgon (Oggi e domani) in finale per l’ennesima volta e decima classificata finale.
Osby Tennessee è un classico brano country trainato dall’armonica, che ripercorre la vita di Kikki da ragazzina di un piccolo villaggio della Scania (Osby) alla scoperta dell’America (e del Tennessee). Molto bella e coinvolgente come performance, ma non dovrebbe fare meglio del settimo posto.
- Kamferdrops – Solen lever kvar hos dig
(T/M: Herbert Trus, Danne Attlerud, Martin Klaman, Krstoffer Tømmerbakke, Erik Smaaland, Heidi Musum (Kamferdrops)
Heidi Musum AKA Kamferdrops ha 23 anni ed è una cantautrice norvegese di genere dream pop. Ha ottenuto un grande successo in Svezia e Norvegia con la sua cover versione PuPop di Jag trodde änglarna fanns (Credevo che esistessero gli angeli) di Kikki Danielsson – sì, quella di cui avete appena letto. Si esibisce sempre in svedese, vestita di una maschera e abiti colorati ed eccentrici.
Solen lever kvar hos dig (Il sole vive ancora con te) è, passatemi il termine, una CAFONATA dall’inizio alla fine. Su una base tropical house con giro random di sassofono Heidi si presenta vestita di rosa fucsia e canta (più o meno), poi arriva random un “mago” che la sega in due per nessuna ragione apparente. I bambini la stravoteranno – anche se il sondaggio di ieri sera, dove Kamferdrops si è piazzata all’ultimo posto con sole 22 preferenze, mi lascia qualche speranza – ma dal punto di vista musicale è tutto quello di cui il Melodifestivalen non ha bisogno in questo momento.
- Benjamin Ingrosso – Dance You Off
(T/M: Benjamin Ingrosso, MAG, Louis Schoorl, K Mita)
Benjamin Ingrosso ha 20 anni ed è imparentato con buona parte della scena musicale svedese: sua madre è QUEEN Pernilla Wahlgren (MF 1985, 1991, 2003 con Jan Johansen, 2010, 2013 con le Swedish House Wives), suo zio è Niclas Wahlgren (MF 2006), suo cugino è Sebastian Ingrosso dei fu Swedish House Mafia. Dopo essersi fatto conoscere dal grande pubblico vincendo Let’s Dance nel 2014, Benjamin ha debuttato al Melodifestivalen l’anno passato con Good Lovin’ classificandosi al quinto posto.
Dance You Off è un po’ una continuazione del brano presentato da Ingrosso l’anno passato, d’altra parte gli autori (MAG e Louis Schoorl) sono gli stessi di Good Lovin’. La differenza principale sta nella scenografia cyberpunk (quasi da video musicale) che sta ampiamente sopra a tutte le altre proposte di questa semifinale. In finale diretta e probabilmente nella fuga decisiva sabato 10 marzo.
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