Negli anni scorsi avevamo scomposto la cronistoria di Amici in tre tronconi:

- la fase "della completezza" (nella quale l'obiettivo era formare artisti completi): 1-6

- la fase "discografica": 7-11

- la fase "pepariniana": le edizioni con il serale registrato, i direttori artistici e le giurie. In quella fase lì il programma ha virato verso un approccio da varietà piuttosto che da talent in senso stretto

Bene, direi che ora per forza di cose ci si trovi in una quarta era: dalla 20 in poi

KOWALSKI ha detto

L'era infantile con canzoncine per lo streaming Gen Z + pongo estremizzato in un vero porto di mare di artisti che durano 2 giorni nel programma e/o a cui non viene permesso di lasciare il segno.  

Come nella maggior parte delle edizioni passate, ovviamente relativizzate alle varie generazioni

KOWALSKI ha detto

Mirton ha detto

Come nella maggior parte delle edizioni passate, ovviamente relativizzate alle varie generazioni  

Sì, probabilmente è legato all'evoluzione del mercato musicale e a quello che ascoltano i giovanissimi oggi. Fino all'edizione 19 riconoscevo un minimo (spesso comunque minimo) di spessore negli inediti, ora ci si è proprio buttati sulle canzoncine, a parte Alex (?) Comunque è l'unico talent ad aver fatto questo passo.

Però anche questo aspetto rientra nell'alveo della soggettività.

Alla fine è sempre successo che ci fossero inediti dai testi "banali" e orientati all'immediatezza. Amore mistero e Mai come te di Federico Angelucci ce li ricordiamo? E sono di 15 anni fa. Sono esempi di un'altra era? Ok, allora pensiamo ai brani di Riki. E qualcosa come Nera di Irama non è certamente più impegnato di Malibu

Bento ha detto

da due, forse tre anni a questa parte infatti, si preoccupano molto di più di rispettare le identità artistiche dei ragazzi

Non so, secondo me in diverse circostanze "impongono" loro una determinata via artistica forzandola su qualcuno che poi a conti fatti risulta peggiorato alla fine del percorso.

Pensiamo a Grace Cambria o a Giulia Molinp che erano fan della trap e di Ghali e si sono ritrovate a cantare rispettivamente Nel blu dipinto di blu e brani melodici o neomelodici. Ma anche lo stesso Albe, con Millevoci mi sembrava decisamente migliore di come sia mai stato da quando hanno provato a trasformarlo in un cosplayer di Sangiovanni

Qual è stato il meccanismo di gara  che più avete apprezzato per quanto riguarda gli speciali del pomeriggio e del serale? E qual è stato quello che non vi è piaciuto?

Tutti gli excursus su Sanremo dell'ultimo periodo mi hanno fatto tornare in mente il nome di Fasma che non sentivo da un po'. Ora vi spiego perché lo scrivo qui, visto che mi ha generato una riflessione a tema amiciano.

Dall'entrata nel programma di Irama, ormai quasi cinque anni fa, sembrava che l'escalation fosse ormai irreversibile nell'andare a scegliere volti in tutto e per tutto già professionisti e con alle spalle una notevole rilevanza televisiva: in quelle tre edizioni consecutive abbiamo avuto Irama, Alessandro Casillo, Gaia e Umberto Gaudino. Io addirittura pensavo che ormai fossimo alle porte di un ingresso nella scuola di qualche cantante """anziano""" già affermato (ragion per cui ai tempi avevo aperto un topic in cui chiedevo opinioni sull'ipotetica eventualità che un profilo trentenne indossasse la tutina, riflettendo sul fatto che un nome come Mannarino è emerso proprio intorno a quell'età e considerando che nella fase storica in cui scrivevo c'era un proliferare di artisti indie attorno ai trent'anni. Fa sorridere pensare a come solo un paio di anni dopo la situazione sia lontanissima da tutto ciò )

Di certo l'edizione "sperimentale" numero 20 ha segnato un turning point probabilmente inaspettato: le circostanze particolarissime hanno costretto ad una revisione di alcune meccaniche del programma e fatto sì che si dovesse rinunciare a nomi della rilevanza e del calibro di quelli sopra menzionati. Insieme a ciò, si è virato verso un target ancor più giovane, soprattutto per quanto riguarda il cast. Ma quasi sempre le svolte avvengono per caso, e in questa circostanza la ventesima edizione ha segnato la successiva e quella attualmente in corso (ok, ci sono sempre volti "noti", ma la portata è inferiore rispetto ad un cantante che aveva già certificato, ad una finalista del talent più glam in Italia, ad un vincitore di Sanremo Giovani e ad un professionista di Ballando con le Stelle). Poi ovviamente un programma così longevo ha un percorso ciclico e in tante occasioni abbiamo visto il ritorno di elementi costitutivi del passato, ma per adesso sembrerebbe che l'epoca corrente vada nella direzione che abbiamo detto.

Da qui il mio spunto: con un climax di volti già noti che mi ha fatto spesso pensare "Ormai tutto è possibile!", gli ultimi due profili che mi sembravano mancare all'appello erano un nome che avesse già partecipato a Sanremo come Big ed un nome che avesse vinto X Factor.

Per il primo identikit pensavo appunto a Fasma: ai tempi ero convinto che non sarebbe stato impossibile vederlo dopo qualche anno agli Elios se la sua carriera avesse avuto una frenata. Per il secondo (ma ci abbiamo pensato un po' tutti) una Sofia Tornambene che è da sempre apparsa come un profilo abbastanza adatto ad Amici.