Utente
7 agosto, 2013
JonSnow ha detto
Il messaggero che non conosce la faccia di Annalisa
Madò poverina sono anni che la draggo, arrivano loro e con mezzo articoletto mi annientano. Spero, davvero, che questo possa essere il suo Sanremo migliore.
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Intanto da Magalli, Paolo Giordano ha detto che le canzoni più belle sono quella di Noemi, Elii e Stadio, Marco Mangiarotti a queste tre aggiunge anche la "bellissima canzone che Sangiorgi ha scritto per Iurato-Caccamo". La Venegoni dice gli Elii aggiungendo "come posso non dare loro il voto più alto? Mica è colpa mia se sono bravi?".
I primi due, però, penso si riferissero più che altro alla scrittura che all'intera struttura in sè.
Che strano uomo avevo io, con gli occhi dolci quanto basta...
Banned
7 agosto, 2013
No problem quando hai l'endorsement di Dio
Per ovvie ragioni, a Sanremo deve vincere #ildiluviouniversale.
O la canzone di @NaliOfficial, o quello vero.— Dio (@Dio) February 9, 2016
Utente
23 dicembre, 2015
Sanremo 2016, le prove generali dei cantanti:
Morgan afono, in gran forma Rocco Hunt
Innanzitutto chi ci è apparso poco in forma, cioè Morgan. Niente voce, ma molta scena. Begli abiti, ma le clamorose carenze in fatto di intonazione e volume sembrano difficili da colmare in poche ore. Staremo a vedere. Chi invece ci è apparso in formissima è Rocco Hunt. Pure troppo. Paraculismo a livelli siderali. È entrato salutando anche le poltrone, gli uscieri, chiunque. Simpatico, talmente simpatico che cominciamo a averlo in antipatia. Un po’ meno, dai, guagliu’.
Chi convince è Noemi, con una canzone che potrebbe ben piazzarsi, la coppia Caccamo e Iurato (data per vincente dalla Snai) e i grandi nomi, come Stadio e Ruggeri. Curreri degli Stadio, per altro, canta con tanto trasporto da piangere anche durante le prove. Ne sentiremo delle belle.
Altre belle prove le forniscono Annalisa, voce celestiale per un brano difficile ma bello, e ovviamente Elio e le Storie Tese, senzaRocco Tanica, i più applauditi della serata. Le cover offriranno ottimi spunti, di cui però non vogliamo anticiparvi nulla. Anche la presenza di Patty Pravo sul palco, unica in grado di cantare a bocca chiusa, come un ventriloquo.
Utente
7 agosto, 2013
Direttamente da l'Espresso:
ARISA
Come non amarla, ci confida che avverte un senso di labirintite e c'ha una tuta-salopette a zampa che sembra una tenda di tuareg del deserto. Poi comincia a cantare e ci si dimentica del personaggio, viene fuori tutta la sua gran voce.
BLUVERTIGO
Sembra la reunion del liceo dopo 15 anni. Nel senso buono del termine. Semplicemente è la canzone con cui tornano al Festival dopo l'incompreso L'assenzio che arrivò all'ultimo posto nel 2001. Uno dei pochi brani decenti di quest'anno.
GIOVANNI CACCAMO e DEBORAH IURATO
Sicché uno pensa, ci sarà un bel duetto? No. A tratti ricorda De Gregori, atmosfera un po' Disney da Aladdin, ma la più grande pecca è la mancanza di chimica tra i cantanti. Peccato perché singolarmente i ragazzi funzionano (più Giovanni, ad essere sinceri).
DEAR JACK
Ave Maria, De Filippi, ovviamente. Qui c'è un prodotto che funziona con una forza marketing e di pubblico tale che potrebbero cantare anche l'elenco telefonico. E, piaccia o meno, è uno dei pochi brani che, seppur molto teen e occhieggiante, ha un ritmo orecchiabile.
IRENE FORNACIARI
Eh niente, a Irene fanno fare sempre le cose in tristezza. E dopo il ritornello "Il mondo piange" quest'anno in una strofa abbiamo "C'è un bambino lasciato sulla spiaggia/lasciato dal blu". Triste, trisctissima, lasciatela divertire sta ragazza.
LORENZO FRAGOLA
Il sanremista contemporaneo. La canzone all'italiana incontra il 2016, lui è bravo ed è una canzone d'amore. Che volete di più?
NOEMI
Eh, la rossoarancione ci canta della borsa delle donne. Io non ho capito bene, ma credo sia dovuto al fatto che metto tutto in tasca. Nulla di personale, ma ci ha regalato canzoni più belle.
ROCCO HUNT
Quando ha vinto nel 2014 l'ho massacrato. E sono tutt'ora del fatto che fosse una canzone orrenda. Ma quella di quest'anno, Wake up, mi piace moltissimo. Vuoi perché c'è un po' di funk, che risveglia la platea, vuoi per la frase correttissima, giustissima e condivisibilissima: "Lo stipendio non arriva, tutti i mesi fa' ritardo. Noi con la partita Iva, moriremo qua aspettando". W ROCCO HUNT.
ENRICO RUGGERI
"Il primo amore non si scorda mai" dice il titolo. Questa canzone invece... mh. Ruggeri è al decimo Festival e ci regala una canzone che nel torpore generale, almeno non fa addormentare il pubblico. E poi la Caselli ha detto "ah, questa mi piace!".
STADIO
Canzone sul sentimento padre e figlia (non ci è dato sapere se la giovine ha due padri o un padre e una madre, che so interessare molte testate). Una ballata che ricorda i successi più famosi, che quindi piacerà sicuramente alle mamme. Però ocio, la mia sta su Sky Crime tutta la sera, mi sa che bisogna cambiare un po' registro.
ANNALISA
L'intro ricorda Sei bellissima della Bertè. Sembra un po' meno ragazzina nel testo, e sono sicuro che questa strofa l'abbia scritta prendendo la metro a Milano: "E intanto prendo questa metropolitana/e l'unica che sorride è una puttana".
ALESSIO BERNABEI
E chi è? Si diranno i nostri lettori impegnati giustamente in altro. È l'ex leader dei Dear Jack, un'anguilla sul palco, sta mai fermo sto Alessio. Ritmo dance, ricorda moltissimo una hit di Ariana Grande (e chi è, si chiederanno sempre i gentili lettori. Una cantante americana che... no che noia, ve la risparmio) che si chiama One last time. Bon.
CLEMENTINO
Gli voglio bene. Perché quando esce sul palco sembra Pippo Franco. E si muove come Pippo Franco. A me la canzone sulla nostalgia di casa non fa impazzire, ma sono rimasto senza parole per la sua cover di Don Raffaè. Chapeau.
DOLCENERA
Non so di cosa parli la canzone, ero troppo distratto dai capelli delle coriste. Scherzi a parte, Dolcenera ritorna al pianoforte e mette da parte l'elettronica. Ma non mi è rimasta in testa.
ELIO E LE STORIE TESE
Non.Avete.Idea. Ma davvero. Ci sono 7 ritornelli e la scritta ACAPULCO a intermittenza.
FRANCESCA MICHIELIN
Un'altra che mi è caduta nel vortice della tuta-salopette a zampa. A me le sue canzoni ricordano tanto Mengoni (Marco, mia sorella è innamorata di te, mi sembra giusto fartelo sapere) e francamente è una delle poche che si salva fra le canzoni proposte.
NEFFA
Il boss dei messaggeri della dopa (annus domini 1996) porta a Sanremo una ballata non ballabile, Sogni e nostalgia. Faccio le ore piccole del 2004 mi piaceva un po' di più, scusa.
PATTY PRAVO
Giusto per far capire che c'è molto di più delle canzonette a Sanremo. 50 anni di carriera e 0 dichiarati d'età (dichiarò nel suo libro di essere sempre esistita) si rimette in gioco con Cieli immensi scritta da Zampaglione (Guerriero di Mengoni. Marco, vedi sopra). Conclude la canzone con: "Cosa ti aspetti che ti dica, se la colpa non è mia".
VALERIO SCANU
In versione Vittoria Belvedere con gli stivali de Il gatto con gli stivali, canta Finalmente piove scritta da Fabrizio Moro. Un po' moscia però mammamia. Da Valerio esci da quei luoghi e da quei laghi!
ZERO ASSOLUTO
Nomen omen.
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