Utente
5 aprile, 2018
Ha perfettamente ragione!!!
La musica, e l'arte in generale, ha il dovere e il diritto anche di usare la provocazione per veicolare la propria proposta. Non tutte le proposte sono fatte per intrattenimento ma molte volte sono create proprie per indignare ed essere quindi divisive.
Penso al genere goregrind le cui due tematiche principali sono:
1 malattie e decomposizione dei corpi
2 perversioni sessuali
Se ascolto un brano goregrind, lo giudico per quello che richiedono i stilemi del genere al di là del mio gusto musicale o dei valori etici/morali della proposta artistica.
Faccio un riferimento ai film:
Una sparatoria in un film drammatico dovrà essere realistica, in un film splatter dovrà essere eccessiva, sopra le righe tipo sangue dappertutto, organi spappolati, budella di fuori ecc... ed entrambe le proposte artistiche, nel loro genere di riferimento, posso essere ritenute valide, è logico che in un film storico, drammatico una sparatoria trattata in modo splatter sarebbe fuori contesto, fuori luogo e viceversa.
"Arancia Meccanica" di Kubrick o "Salò o le 120 giornate di Sodoma" di Pasolini che furono oggetti di ferventi critiche per il loro lato eccessivo, provocatorio e non per il contenuto, la sceneggiatura ecc... e parliamo dell'Italia di circa 50 anni fa, ho paura che sarebbero oggetto delle stesse critiche anche ora nel 2020 e questa cosa la trovo decisamente molto più mortificante perchè vuol dire che la società civile forse non ha ancora fatto chissà quali passi avanti.
Utente
10 ottobre, 2013
Anche Francesco Gabbani (forse è il caso di unire tutte le discussioni sull'argomento?):
E le polemiche festivaliere? Cosa pensa del caso Junior Cally?
“È paradossale che ci sia chi chiede di escludere qualcuno per canzoni che ha cantato precedentemente, non sono d’accordo. Credo che la libertà nell’arte ci debba essere per definizione sennò non sarebbe arte, così come dall’altra parte c’è la libertà di chi ascolta di criticare e di non ascoltare. Dovrebbe essere così, ma Sanremo, si sa, raccoglie tutte le polemiche. Sarebbe meglio non fosse così, io lo vivo come un grande momento musicale e sono contento di esserci”.
Utente
11 novembre, 2015
marcop3 ha detto
Io sono proprio combattuto su questo argomento.
eccomi qua, idem come te.
La cosa che mi mette più dubbi è che il tutto è in una forma artistica.
Poi la qualità o meno è un altro discorso.
Dove finisce la libertà di esprimersi, di provocare per suscitare reazioni e pensieri e dibattiti, e dove inizia il dovere di tutelare ad esempio un adolescente che forse non ha gli strumenti per capire cosa sta ascoltando?
Per la tv c'è il parental control, ma per la musica non esiste.
Quando in un testo si scrive qualcosa per far riflettere e quando invece si istiga, si inneggia a quella cosa?
Quando uno fa un film ed esalta il 'cattivo' della situazione, istiga a comportarsi come il protagonista del film?
Allo stesso tempo so che vedessi quel film con mia figlia mi dovrei sincerare di spiegarle bene quello che sta vedendo, perché non sono sicura che possa comprendere al 100% quello che ha visto.
Una canzone non è una dichiarazione in un'intervista. Non sei tu persona che stai facendo quella cosa, ma racconti quella cosa.
E' un gran dibattito, e la cosa che mi dispiace di più è che in giro leggo scagliarsi a favore o contro, ma argomentazioni ben poche.
E in tutto ciò mi dimenticavo il succo, cioè che trovo estremamente ragionevole anche quello che dice Irene
Utente
5 aprile, 2018
GuSpe ha detto
Una canzone non è una dichiarazione in un'intervista. Non sei tu persona che stai facendo quella cosa, ma racconti quella cosa.
THIS: Spesso si tende a giudicare la persona in base al contenuto della proposta artistica ma molte volte vi è una scissione tra artista e persona fuori dalle quinte
Sul fatto che sono i genitori, la scuola ecc... debbano spiegare non lo metto in dubbio maultimamente mi pare che i genitori e le istituzioni sono pronte ad alzare la voce pur di non fare quello che dovrebbero fare ossia dialogare con i figli perchè è più comodo piazzarli e piazzarsi davanti allo schermo di uno smartphone.
Utente
10 ottobre, 2013
A me è piaciuto molto questo articolo, che condivido pienamente, anche sulla questione bambini/adolescenti https://www.giornaledellamusica.it/articoli/junior-cally-femminicidio-e-moralisti-sanremo
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