70 anni fa capire quale canzone avrebbe venduto di più sarebbe stato impossibile.
oggi, ogni giorno, grazie all’andamento delle classifiche di streaming, iTunes (che conta sempre di meno ok)e YouTube abbiamo una visione più ampia del successo commerciale di una canzone.
Secondo voi arriverà quel giorno in cui lo streaming verrà conteggiato per l’elezione del vincitore?
Questo è il mio sogno di oggi
WParry ha detto
Speriamo mai perché una canzone meritevole come quella di tosca sarebbe ultimissima
Non vedo il problema visto che probabilmente nessuno si ricorderà di questa canzone...
KassaD1 ha detto
Come ho detto nel topic dei risultati, spero che questo non accadrà mai perché gli streams possono essere tranquillamente compratiper non parlare poi delle copie iTunes...
In linea teorica (ricordando che è una cosa illegale) anche tutte le altre giurie possono essere comprate o comunque influenzate da fattori esterni.
Utente
4 gennaio, 2020
dede_91 ha detto
WParry ha detto
Speriamo mai perché una canzone meritevole come quella di tosca sarebbe ultimissimaNon vedo il problema visto che probabilmente nessuno si ricorderà di questa canzone...
Noi però ragioniamo con la mente degli anni duemilaventi, forse nel 1983 qualcuno avrebbe potuti dire la stessa cosa di "1950" di Amedeo Minghi, ultimissima nel sondaggio di Tv, Sorrisi e Canzoni, ma ancora oggi ricordata e cantata a discapito delle tantissime meteore che hanno tempestato il decennio, amatissime, vendutissime e presto accantonats, stessa cosa nel '67 con Tenco. Le vendite e lo streaming di fatto farebbero fuori definivamente la musica un po' più raffinata da Sanremo, si abbasserebbe il livello medio delle proposte, praticamente in gara arriverebbero copie scialbe di tormentoni estivi... avremmo solo da perderci.
Utente
24 dicembre, 2017
Non escludo che in futuro lo streaming possa essere preso in considerazione per eleggere il vincitore di Sanremo (e non avrei nulla in contrario... considerando che in questa edizione hanno conteggiato persino le cover!), ma, secondo me, è ancora troppo presto. Al momento, l'uso dello streaming è concentrato su una determinata fascia di età (un po' come Facebook nei primi anni), e già a livello discografico Spotify e le sue famigerate playlist stanno letteralmente distruggendo le carriere di molti artisti italiani che fino a pochissimi anni fa andavano per la maggiore... Quella di Sanremo è forse rimasta la sola settimana in cui l'eleganza di una Tosca può avere visibilità e fare bella figura come merita senza essere surclassata da ciò che va di moda attualmente. Anzi, questo Festival in particolare ha dato una bella lezione allo streaming premiando le proposte di Diodato e della stessa Tosca, nonché artisti di lunga data come Pelù e Le Vibrazioni, e ricordandoci che la musica esiste anche al di fuori del mondo delle playlist di Spotify dove, ad esempio, se indossi un abito raffinato, non sei (quasi mai) il benvenuto.
Utente
1 dicembre, 2019
Sto provando a immaginare l'erede di Amadeus / Milly Carlucci che dichiara "Stop allo streaming!"...
Sì, può darsi, ma, indipendentemente dalle controindicazioni, non so se la cosa sarebbe "giusta"... Cioè: siamo sicuri che il criterio più sensato per decretare la canzone vincitrice del Festival sia "quella che vende di più"? Non ne sono convinto, a questo punto tanto vale fare come una volta per manifestazioni come il Festivalbar o altre (mi pare quello che assegnava la Gondola d'oro), dove il premio veniva assegnato "a posteriori", a distanza di mesi dalla prima presentazione del brano, mentre un lasso di tempo inferiore alla settimana non avrebbe molto senso, magari uno ascolta il brano solo per conoscerlo e non perché già gli piace.
Al di là di questo punto, e qui mi ripeto, non ritengo opportuno legare la vittoria a Sanremo all'idea di "brano più venduto": chi scala la hit parade avrà già il suo "premio", ovvero dischi d'oro e visibilità mediatica, oltre ai guadagni, quindi mi sta bene che sul verdetto abbia un certo peso il parere degli addetti ai lavori, che giudichino da un punto di vista qualitativo anziché in base all'orecchiabilità del brano. Altrimenti si corre effettivamente il rischio che personaggi un po' "di nicchia" al Festival non mettano più piede per evitare figuracce, mentre Sanremo dovrebbe essere una vetrina aperta a tutti i tipi di proposte.
Utente
20 maggio, 2018
È bello quando la canzone vincitrice del Festival della canzone italiana è anche quella che raccoglie il maggior consenso di pubblico.
Le due cose, però, non devono necessariamente coincidere. Con un regolamento del genere, anni fa, avremmo avuto Emma e i Modà vincitori contro Vecchioni.
Trovo inoltre il sistema degli streaming troppo poco trasparente per essere utilizzato come strumento per decretare il vincitore di un concorso importante come Sanremo.
Però attenzione io non sto dicendo che lo streaming debba valere il 100% del voto di Sanremo. Non sto quindi dicendo che deve essere eletto il più streammato ma che potrebbe contare qualcosa in un futuro.
D’altronde qui si parla molto di sproporzione dello streaming verso alcuni lidi però è già così per il televoto (e anche per altri metodi di votazione). Con lo streaming però, a differenza del televoto, c’è una correlazione tra vendita/successo e posizionamento in classifica: Urso (14) quest’anno è arrivato secondo al televoto, negli streaming è 21esimo su 24 e nella FIMI è 71esimo. Alla fine le vendite rispecchiano maggiormente la posizione in classifica che il televoto.
Sarebbe interessante vedere una classifica con lo streaming di Spotify al posto del televoto!
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