Irene Grandi 6,5 (grande grinta e grande voce, ottima performance ma canzone per me troppo piatta e scontata)
Marco Masini 6 (non mi ricordo più la canzone, lui sufficiente)
Rita Pavone 6,5 (buona performance per l'età)
Achille Lauro 8,5 (il testo non è niente di che però nel complesso l'esibizione ha svoltato la serata)
Diodato 9 (per il momento la mia canzone preferita, mi ha emozionato e non poco; lui bravissimo)
Le Vibrazioni 6 (non mi dicono niente, performance comunque sufficiente)
Anastasio 6,5 (mi aspettavo qualcosa in più da uno dei favoriti; piacerà alla critica, a me no)
Elodie 8 (si sente la mano di Mahmood e Dardust.. chissenefrega, la canzone è la più orecchiabile e andrà benissimo a prescindere dalla classifica)
Bugo e Morgan 7 (non so perché ma ho apprezzato moltissimo la loro performance, assurda l'ultima posizione in classifica)
Alberto Urso 2 (inutile)
Riki 2 (inutile)
Raphael Gualazzi SV (ero già nel mondo dei sogni)

Discorso giovani: scandalosa l'eliminazione degli Eugenio in via di gioia! 

In ordine di esibizione:

Irene Grandi - è praticamente Vasco Rossi e se ne accorgerebbe chiunque, in linea con i suoi ultimi progetti. Ma su di lei, più che su di chiunque altro, funziona e anche bene, la sua grinta domina sul palco. Ottima entry di apertura, è quello che ci voleva per Irene. Graditissimo ritorno. 7 e mezzo.

Marco Masini - con Camba e Coro ritrova la sintonia che aveva funzionato nel 2015. La canzone è molto introspettiva, di ottima scrittura, lui gioca benissimo con il cambio di ottava. A tratti anche emozionante, lui interpreta da paura. 8.

Rita Pavone - cercherò di essere il più obiettivo possibile: comprendo la standing ovation, alla sua età fare un'esibizione del genere, con una grinta tale, non è da tutti. Riesce anche a rendere migliore una canzone piuttosto media, senza infamia e senza lode. 6 (perché sono obiettivo).

Diodato - materiale puro, come ogni cosa che tira fuori lui dal suo immenso talento. Adesso mi aveva conquistato, Fai rumore non delude assolutamente le aspettative. Ti tocca in una maniera assurda, si vede che la sente particolarmente, il ritornello è fortissimo, il pre-inciso ha un giro armonico che mi emoziona particolarmente. Il testo più bello in concorso. Semplice, sanremese ma moderna e anche internazionale. 9.

Le Vibrazioni - Così sbagliato mi era piaciuta molto di più al primo ascolto. Cresce con gli ascolti, ma rimane sempre molto basic, l'operazione nostalgic è comunque riuscitissima, questo è il genere che aveva contribuito al loro successo e la demoscopica ha pagato (inaspettatamente). 6 e mezzo.

Anastasio - sarà che ce l'avevano presentato come l'inarrivabile e io mi aspettavo anche qualcosa a la "Il fattaccio del Vicolo del Moro", dove mi era sembrato ancora più arrabbiato di Rosso di rabbia e in più era anche emozionante, ma sono rimasto un po' deluso. Le sfumature R 'n B non mi sono piaciute particolarmente, crescerà con gli ascolti ma mi aspettavo tutt'altro. 7-.

Elodie - agitatissima, perché questo lo sente davvero suo. Eleganza e glamour puri, è Mahmood che canta sotto mentite spoglie (e lo abbiamo già detto tutti abbondantemente), ma è il pezzo tra i migliori del lotto: moderno, ben prodotto e interpretato magistralmente, nonostante una esibizione vocale non delle migliori, ma era la prima sera ed è oggettivamente difficile da interpretare. Il più internazionale in concorso, decisamente in corsa per la vittoria, che non scipperebbe a nessuno. 9.

Bugo e Morgan - ascoltatela incisa, è veramente una bombetta indie-synth. C'è solo un problema: Morgan, è completamente afono, non ha per niente voce. Anche Semplicemente nel 2016 meritava, ma lui riuscì a rovinare tutto e gli costò l'eliminazione, 'sta volta l'ultimo posto (immeritatissimo). Il pezzo merita tantissimo, moderno con gusto retrò. Il testo non scade mai nel banale nonostante i luoghi comuni che cita. Spero che la sala stampa li risollevi. 7 e mezzo (ma se non fosse per l'esibizione di Morgan avrebbero di più).

Alberto Urso - Grande amore wannabe, ma molto molto molto più classica. Non funziona, nonostante una buona resa vocale, ma il paragone col Volo è ovvio e perso in partenza. 5 e mezzo.

Riki - era agitatissimo e mi stava facendo una tenerezza infinita. Ma il pezzo non c'è, chi l'ha paragonato a materiale di Justin Bieber ha azzardato tantissimo, magari lo fosse, dico io. 4.

Raphael Gualazzi - divertente, ha risvegliato l'Ariston all'1.15 (veramente una cattiveria), niente di eccezionale ma si lascia ascoltare. 6.