Al solito spunta qualche titolo di articolo in pompa magna, ma poi tutte 'ste "novità" non le vedo proprio...

- Le sfide dirette tra i Giovani furono una delle "brillanti" idee di Morandi del 2012, ripetuta in altre occasioni come nel 2015, nel 2016 (ma non nella finale) e l'anno scorso, quindi non è che fossero proprio una costante.

- La serata del giovedì sarà dedicata alle cover delle "canzoni d'autore", esattamente come successo nel 2014... E i voti assegnati contribuiranno alla classifica finale, un nonsense varato ahimè nella scorsa edizione... L'idea in sé di questi brani "non inediti" non mi piace, anche se devo ammettere che le rivisitazioni dell'ultimo Festival mi sono piaciute (ma avevo preferito i duetti coi brani in gara del 2019) e che il voto di quella sera non ha influito granché sul risultato finale.

- Il televoto non mi fa impazzire, mi sembra il più facile da "pilotare" rispetto agli altri sistemi (tranne quando c'era la giuria di qualità che si pilotava da sé...), spero non risulti decisivo. Per me il sistema di voto dell'ultima edizione andava bene, e infatti, caso unico, i brani del podio erano proprio i miei preferiti. Qualcuno ha detto che i "danni" li farebbe la demoscopica, ma siamo sicuri? Per dire, in un libro sulla storia del Festival leggo che nel 2012 Nina Zilli con la prima esecuzione di "Per sempre" si era imposta largamente proprio con tale giuria, ma alla fine sarebbe arrivata soltanto settima...

- Annuncio il 17 dicembre? Bene dato che sono sempre molto impaziente, ma fare così presto non avrà qualche controindicazione? Si tratta di ben due mesi e mezzo di anticipo, sempre che non si sia costretti ad un ulteriore rinvio (incrociamo le dita!).

- In realtà per me ci sarebbe un'altra grande novità, ovvero la riduzione del numero dei Big partecipanti di ben 4 unità. Ma su questa sorvolerei perché non sarebbe nemmeno una "novità" che il numero inizialmente annunciato non venga poi aumentato, come successo negli ultimi anni (con l'eccezione del biennio baglioniano)... Se non erro, nel 2015 si passò da 16 a 20, l'anno dopo da 18 a 20, nel 2017 da 20 a 22, l'anno scorso da 22 a 24. Insomma non ci si fermerà a 20, specie in un'edizione alla cui partecipazione verosimilmente ambiranno in tanti, dopo essere stati costretti allo stop totale o quasi per diversi mesi...

Sul fatto che, dal punto di vista della competizione, mi interessi più un reality che il Festival hai ragione.

Sulla questione "ospiti" invece no: se sono di grande richiamo o comunque hanno qualcosa di interessante da dire sono quasi sempre i benvenuti, ovvio, se invece sono lì per fare (per esempio) il marchettone ad un film di scarso interesse ne faccio volentieri a meno. Il motivo per cui preferisco un numero di big in gara contenuto è un altro: quando si va oltre i venti (che già non sono pochi...) il rischio molto concreto è quello della dispersione, senza contare poi gli orari incredibili a cui finiscono certe puntate.

Io invece odio che si dica che il numero dei Big non può andare oltre un certo limite perché sennò la serata durerebbe troppo...

Nelle finali del periodo fra la metà degli anni '80 e l'inizio dei '90 venivano eseguiti una trentina di brani in gara (dato che anche il vincitore dei Giovani veniva scelto il sabato), e nonostante ciò non si finiva dopo l'una.

Di conseguenza, se proprio non si può rinunciare a un po' di pubblicità o di ospiti che promuovono film o eventi, perché aiutano il Festival ad autofinanziarsi, né ad angoli "emotivi" come l'ospitata della Notaro e del disabile, si consideri almeno che l'anno scorso i minuti che occorrevano per l'esecuzione di una o due canzoni, presentazioni incluse, si potevano recuperare rinunciando a qualche momento di gag con Fiorello, Ronaldo e... la nonna di Diletta!