Io invece non sono molto contento, secondo me la categoria Nuove Proposte potrebbe ancora avere un suo perché se non fosse stata seppellita, in questo decennio, da un mare di cose. Collocazione oltre mezzanotte, all'inizio ma con sfide secche, nessun tipo di investimento o preparazione prima, nessun "accompagnamento" mediatico, niente. Nonostante tutto, sono usciti alla distanza non pochi cantanti. E appunto nonostante sia stata una categoria letteralmente massacrata in ogni modo. Infatti sono riusciti a portare l'interesse per essa al lumicino.

Gli ultimi fasti sono stati nel 2009, anno fulgido per la categoria, alla quale dedicarono un'intera serata, addirittura, quella del venerdì. Per me se si vuole si può, ma non c'è la volontà da parte di organizzazione e discografici, mi viene da ipotizzare. Voi direte della presenza di altri canali per farsi conoscere, io dico che un palco come quello dell'Ariston fa ancora pesantemente la parte del leone in quanto a popolarità regalata. So vecchio come il cucco? Può essere.

La formula Baglioni ha avuto un unico eclatante esempio, quello di Mahmood. Forse per questo pare rifulgere...ma non sarà sempre così, impossibile proprio statisticamente, e quindi le Nuove Proposte potrebbero venire relegate a dicembre per poi fare una comparsata al Festival... praticamente i veri emergenti, quelli senza talent o streaming alle spalle ma con talento, rischiano di scomparire dai radar festivalieri. Bisognerebbe riuscire a rendere le due serate di dicembre un evento, investirci pesantemente con nomi e struttura forti, in modo da dare dignità alla categoria: ma non è stato così, temo non sia così, quindi il rischio è di vedere delle comparsate a febbraio dopo una scialba doppia serata decembrina, stile Einar. Le Nuove Proposte per me uno spazio al Festival lo devono avere.

Non illudiamoci poi che questo porterà a un accorciamento delle serate. Anzi, avendo meno canzoni Ama può inzeppare della qualunque ogni serata: conduttrici, ospiti canori, promo, nani, ballerine ecc ecc, il gigantismo non verrà ridimensionato, e temo si finisca a un tipo di festival che io odio: 10 canzoni a serata, una tipo ogni mezz'ora, e tremila robe in mezzo in attesa di sentire i pezzi. 

Ho sempre trovato emozionante vedere giovani cantanti o gruppi calcare il palco dell'Ariston, è una delle cose che mi è sempre piaciuta del Festival. L'emozione dell'esordio, del debuttante che si fa conoscere...

Su due piedi la cosa non mi piace per nulla.

A integrazione di quello che dicevo prima, mi trovo molto d'accordo con quello che dice l'articolista di All Music Italia nella parte finale dell'articolo linkato in apertura:

Quale formula è la migliore? Difficile dirlo perché, come per ogni cosa, dipende da come le cose vengono portate avanti. (E sappiamo quanto le Nuove Proposte come categoria siano state fortemente penalizzate)

Che la categoria Nuove proposte necessitasse di uno scossone lo ripetiamo da anni (per esempio in questo articolo indirizzato proprio ad Amadeus). E in fondo la caduta definitiva delle categoria può essere una buona idea ma con tanti ma e se.

Può essere una una buona idea se il numero di artisti portati al Festival sale da 2 (troppo pochi) a 4.  (Assolutamente sì, per me. Con due sparisce del tutto lo spazio per gli esordienti)

Può essere una buona idea se avranno lo stesso peso etichette indipendenti e Major discografiche.

Infine può essere una buona idea se Sanremo Giovani, parliamo della/e prima/e serate di dicembre, verrano rese un appuntamento imperdibile. (Questa è una cosa fondamentale. Non hanno senso le serate dedicate se scivolano via come acqua fresca; viene a mancare proprio l'intenzione di base di dare importanza ai giovani)

Altrimenti assisteremo a 24 giovani che andranno a presentare un brano inedito davanti a 2/3 milioni di spettatori contro 8 Nuove proposte che avrebbero presentato la loro canzone davanti a 8/10 milioni di spettatori. La differenza non è da poco.