Sicuramente nel Sanremo 2022 vi era una maggiore rappresentanza di "quote", ad es. c'era un più assortito parterre di quote over, vi era la quota latina con la Mena, il cantautorato impegnato di Truppi, ecc. Quest'anno c'è meno attenzione a occupare diverse caselle e più forse slancio nel provare a superare l'edizione precedente in quanto a spettacolarità complessiva del cast. Il che sarà sicuramente un bene da una parte (ascolti, richiamo di pubblico, certificazioni, l'aspetto dello show e dell'hype generale) ma dall'altra rappresenti meno a 360° quello che è il mondo musicale nella sua interezza, perché io ad es. sento la forte necessità di una penna à la Brondi - e non c'è - sento la necessità di una quota elettronica à la Cosmo - e non c'è. Inoltre vedo poche vere scommesse, praticamente la quota azzardo è solo ricoperta da Rosa Chemical, mentre l'anno scorso avevamo Dargen, Highsnob/Hu, LRDL, Truppi, mi manca il nome poco conosciuto che spiazza e sorprende senza preavviso quest'anno e il duettante di Tananai dell'anno scorso e una manciata di giovani in più sono troppo poche per me come scommesse.

Nel complesso però preferisco l'edizione 2023 perché i "nomi minori", che sono quelli che seguo con più assiduità e frequenza, mi soddisfano di più. C'è un'ottima porzione di cast del 2021 (Madame, Coma_Cose e Coladimartino si fanno anche il loro secondo Sanremo tutti insieme appassionatamente, e sono nomi che mi stuzzicano sempre), c'è Levante, c'è l'artista A.O., ho il mio sweetheart Tananai da difendere, c'è Elodie che deve preparare il terreno a Beatrice l'anno prossimo sdoganando il pop coreografato in Riviera. Tutto sommato l'anno scorso sono impazzito solo per Elisa, LRDL e in parte Michele, quest'anno parto con più nomi per i quali nutro curiosità e interesse, quindi voto decisamente 2023.