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Appartiene al genere trip hop - di cui una è una delle canzoni manifesto - il primo pezzo di questa categoria. Uscito nel febbraio del 1991, il secondo singolo dell'album di debutto della band britannica, fece scuola: contribuì ad aprire le porte a un genere fino ad allora di nicchia e pure il video - girato per le strade di Los Angeles - divenne iconico, fungendo da ispirazione per 'Bittersweet Symphony'. L'amore cantato in forma hip hop su base elettronica fu un successo prevalentemente in Europa. Don't mess with them! 

Secondo singolo per un album di debutto ('What's the 411?') anche per la cantautrice newyorchese. Vestiti oversize, vie di città, palazzi, riferimenti a sport popolari come baseball e basket: se volete un riassunto dei video R&B/Rap/HipHop dei primi anni Novanta, 'Real Love' fa al caso vostro. Per il resto, il singolo (agosto 1992) che diede la fama a Mary declina in chiave R&B l'amore e fu un grande successo soprattutto negli Stati Uniti. Don't mess with her! 

Forse la dichiarazione d'amore per eccellenza. All'apice della sua carriera Whitney interpretò il brano che le diede probabilmente l'immortalità. Uscito nel novembre del 1992, in concomitanza con il film 'The Bodyguard' (dove interpreta la parte principale), la canzone fu un successo straordinario, vendendo oltre 7 milioni di copie solo negli Stati Uniti (di cui 1 milione nel 2012, quando morì). Forse non tutti sanno che si tratta di una cover di un pezzo country del 1974, di Dolly Parton, e che fu proposta come colonna sonora del film dal protagonista maschile: Kevin Costner. Don't mess with her! 

Uno dei pezzi più famosi delle Salt'N'Papa - che qui collaborano con le En Vogue - uscì nell'agosto del 1993 ed è una cover di una canzone degli anni Sessanta, riarrangiata e a cui sono stati aggiunte le parti rap. La celebrazione di come dovrebbe essere un vero uomo scorre via su una delle melodie più orecchiabili di questo genere, tant'è che il video - agli MTV VMA del 1994 - vinse non solo nella categoria Best R&B, ma anche Best Dance e Best Coreography. Don't mess with them! 

La polizia non è amica dei rapper  A farcelo capire senza troppi giri di parole e con un ritmo martellante è il secondo singolo (dicembre 1993) di KRS-One. Il cantante - natìo del Bronx e di origine giamaicana - paragona il suono della polizia a quello di una bestia in un brano che è una denuncia dell'atteggiamento dei poliziotti della sua città e dei pregiudizi di cui è vittima la comunità afro. Nel 2016 la canzone è stata inserita nella colonna sonora del film 'The Angry Birds Movie'. Don't mess with him! 

Raggiungendo la #1 in oltre venti Paesi, è la risposta di Mariah alla sua storica rivale Whitney. La struggente ballata è un classico non solo della Carey, ma della discografia mondiale. La canzone fu il terzo singolo estratto da 'Music Box' e uscì nel gennaio del 1994, a una decina di giorni dalla morte di Harry Nilsson, cantautore che aveva già portato il brano al successo nel 1971. La canzone mette in mostra tutto il talento di Mimì, compresi i celebri falsetti. Don't mess with her! 

Uno dei pezzi di maggior successo della storia R&B uscì nel maggio 1998, come primo singolo dei secondi album sia di Brandy che di Monica, le due interpreti. Si tratta della risposta al femminile di una canzone del 1982 di Paul McCartney e Michael Jackson ('The girl is mine'). Le due - premiate dai Grammy per questo brano - in sostanza si litigano l'amore di un uomo. E secondo le malelingue  pare che litigassero pure a microfoni spenti. Agli MTV VMA del 1998 sarebbero pure arrivate alle mani: un occhio nero per Brandy e un labbro gonfio per Monica. Don't mess with them! 

Prima di andare a sculettare con Christina, Pink e le altre, Mya ha prestato la voce a uno dei pezzi Rap/Pop più noti del decennio. Il pezzo, uscito nel giugno del 1998 fu la colonna sonora portante del film 'The Bulworth - Il senatore'. Grandissimo successo di vendite e nelle classifiche di mezzo mondo, la canzone, il video - in cui recitano Halle Berry e Warren Beatty, protagonisti del film - e il film stesso parlano di come un politico bianco cerchi di accaparrarsi il consenso dell'elettorato nero impersonando una... Ghetto Supastar. Don't mess with them! 

Anche Lauryn Hill è sicuramente una dura.  Dopo il successo con i Fugees, debutta nel luglio del 1998 con questo singolo - e col relativo fortunatissimo album 'The Miseducation of Lauryn Hill' -, in cui in pratica mette in riga uomini e donne del ghetto su come devono comportarsi meglio gli uni verso gli altri. Grande successo di pubblico e critica, la canzone ottiene due Grammy nel 1999 (miglior R&B e quindi pure miglior R&B femminile) e quattro premi, fra cui Video dell'anno, agli MTV VMA. Don't mess with her! 

Lì dove non sono arrivate Laura e Giorgia o Britney e Christina, sono arrivate Whitney e Mariah. Le rivali per antonomasia degli anni Novanta nel novembre del 1998 pubblicano il proprio duetto, colonna sonora del cartone animato 'Il principe d'Egittto'. Seppellire l'ascia di guerra paga: svariate le certificazioni e nel 1999 arriva pure l'Oscar per la miglior canzone. Nel 2007 il vincitore di X Factor UK 4 Leon Jackson ne fa una cover, l'anno dopo in Italia ci pensano Cassandra e Marta ad Amici a... segnarla, diciamo. Don't mess with them! 

Genio del rap o cafone misogino, omofobo, e chi più ne ha più ne metta? Nel gennaio 1999 il dibattito si aprì alla grande, ma tutti furono probabilmente coscienti di una cosa: nacque una stella irriverente e il mondo del rap non sarebbe più stato lo stesso. Mosca bianca (letteralmente) di un mondo black, pur non facendo sfracelli in classifica con questa canzone il rapper di Detroit si fa decisamente conoscere in tutto il mondo e oggi la canzone è un suo classico (con oltre 2 milioni di copie vendute solo negli Usa). Don't mess with him! 

A chiudere questa categoria fasciata di nero (per la sua impronta afro ma anche per l'alto numero di lutti), ci pensa uno dei gruppi più popolari del decennio. Le TLC nel marzo del 1999 pubblicarono il primo singolo del loro terzo album, dove in sostanza invitano gli sfigato a stargli al largo. Il tutto in un'avveniristica scenografia che permetterà loro di vincere il Best video di un gruppo agli MTV VMA del 1999. Tornando al lutto, pochi anni dopo - a seguito di liti e polemiche con le compagne e di un duetto con Mel C - Lisa Lopes (Left Eye) morì in Honduras in un incidente d'auto. Don't messi with them!