Dopo gli 80's basati sull'apparenza, non poteva esserci brano migliore per aprire i 90's, così pieno di intimismo e spiritualità (e contraddizioni, okay). Il secondo singolo del 7° album ('Violator') della band britannica è uno dei più popolari della loro decennale carriera e parla proprio dell'inutilità e della superficialità delle parole e dell'importanza del silenzio e della riflessione. In questa categoria un po' per caso: la base synthpop - campionata diverse volte - è stata aggiunta solo in un secondo momento, la canzone era stata pensata come una ballad.

Gli anni Novanta furono il decennio del boom della musica elettronica, nelle sue varie forme. L'eurodance fu forse l'esempio più lampante di questo fenomeno e i tedeschi Snap! - con il loro secondo singolo estratto dal secondo album, nell'aprile 1992 - lo impersonano al massimo. La canzone interpreta al 100% il tema del divertimento con un ritmo martellante, che ne farà uno dei tormentoni estivi dell'anno. Talmente simbolica, che fu scelta nella colonna sonora del film 'Anni 90' lo stesso anno in cui uscì.

Il loro album di debutto 'Happy Nation' è colmo di successi eurodance e fin dal titolo esprime il senso di spensieratezza che si desiderava in quegli anni. Eppure, il secondo singolo del quartetto svedese - pubblicato nel novembre 1992 e che scalò le classifiche di tutto il mondo -, racconta la triste storia di una ragazza che passa da un uomo all'altro perché è insoddisfatta  Di bocca in bocca passò pure la canzone grazie alle numerose cover, di cui sicuramente ricordiamo quella di Annalisa due anni fa

Se la musica degli anni Novanta avesse un corpo sarebbe quello di Corona. Peccato che in realtà quella bellissima ballerina - sì, perché la voce era di Jenny B in realtà - si chiamava Olga Maria de Souza, e con il produttore Francesco Bontempi creò uno dei job sharing più produttivi del decennio  Questo fu il loro brano d'esordio nel novembre 1993, ma è nel 1994 che divenne un tormentone nonché la canzone più venduta dell'anno in Italia, ma centinaia di migliaia furono le copie vendute anche nel resto d'Europa.

Grande assente di questa categoria -  -, Alexia è riuscita comunque a inserirsi in quanto vocalist di questo brano dell'artista britannico, pubblicato nel marzo 1994. La canzone - il secondo singolo del 3° album di Ice - è la dimostrazione che la dance, oltre a non escludere voci potenti (ma l'avevamo già visto con Jenny B), può anche proporre tematiche più impegnate, mistiche o evocative, come in questo caso.

La genesi di questa canzone e la storia del duo che la interpreta sono particolari almeno quanto il nome della band britannica - che, per inciso, deriva dallo slogan pubblicitario di un negozio di arredamenti  -. Prima di assaporare il successo mondiale nell'agosto del 1994, Tracey Thorn e Ben Watt pubblicarono nei dieci anni precedenti otto album di musica folk e jazz. Inoltre, questo pezzo che racconta il mal d'amore in salsa eurodance, era stato originariamente pensato come ballata pop.

La band piemontese esordì nel gennaio del 1999 con un pezzo che ha fatto storia. Il brano raggiunse a suo tempo la #1 in 17 Paesi e oggi è uno dei pochi videoclip italiani a vantare più di 100 milioni di visualizzazioni. La canzone, che non parla dei Puffi ma della tristissima vita di un uomo, fu un successo clamoroso, vendendo circa 4 milioni di copie nel mondo. Svariate le citazioni che vanta nelle pellicole cinematografiche.

Anche la musica elettronica fu fonte di ispirazione per le campagne pubblicitarie. È il caso del quarto singolo estratto nell'aprile 1999 dal secondo album del dj britannico, che ottenne popolarità anche grazie al commercial di Adidas Se la commercialissima dance avesse un'anima indie, sarebbe questa. E particolarmente intrigante è anche il video, che narra in pochi minuti l'evoluzione della vita sulla terra: dai microrganismi agli umani... obesi.

La più popolare canzone del dj torinese - contenuto nel suo omonimo terzo album uscito nel 1999 - è una romanticissima dichiarazione d'amore cantata al buio dei club. Rilasciata ufficialmente come singolo solo tra il 2000 e il 2001, la canzone raggiunse la vetta nelle classifiche di diversi Paesi europei. Nel 2006, l'israeliano Sagi Rei ne fece una cover che - usata nella pubblicità di Intimissimi, ciao Pesca  - ottenne un grande successo in Italia.

Il secondo singolo estratto nel maggio 1999 dall'album 'Believe' ebbe l'arduo compito di raccogliere l'eredità da 'Believe' (la canzone): uno dei singoli più venduti della storia. 'Strong enough' ne è idealmente la continuazione, a livello di ritmo, di stile, di interpretazione e persino di testo. Il pezzo raggiunse comunque la Top 10 in svariati Paesi del mondo, cementando lo status di icona della dance raggiunto - anche grazie al futuristico video - da Sua Divinità Cher.

Una delle più remixate canzoni del contest - contenuta in oltre 100 compilation - uscì nell'estate del 1999, estratta dal secondo album del duo: 'I am not a doctor'. La magnetica voce di Roisin Murphy canta di amore e di rimpianto, del desiderio di veder tornare il proprio vecchio partner. Con evidenti sfumature house, la canzone si rivelò un grande successo principalmente negli Stati Uniti e in Canada, meno in Europa dove raggiunse la Top 10 unicamente in Spagna e Regno Unito.

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Malgrado il nome vagamente fuorviante, Prezioso e Marvin non solo sono italiani ma non sono neanche due, ma tre e formano un gruppo. Questo brano, pubblicato nel settembre 1999, rappresenta il loro debutto con questa formazione, ma si tratta di artisti con una lunga esperienza nella scena discotecara romana e italiana in generale. Ed è con questo grande successo - in cui si balla sulle note di un amore non corrisposto - che il decennio dance si chiude.