Ho passato la mia infanzia e la mia adolescenza in un piccolo paese dove non c’era nulla e mi rivedo molto in tutte quelle canzoni dove si sogna di poter stare in un posto diverso. Questa ne è forse l’emblema, oltre a essere una delle canzoni più famose dei 60’s, la generazione che con la sua voglia di libertà ha cambiato il mondo!

Come detto da un utente, molti brani nella categoria rabbia erano più che altro liberatori e "It's My Life" dei Bon Jovi è un esempio lampante!!!

Il verso"My heart is like an open highway" trasuda libertà da tutti i pori.

Mi sono sempre immaginato a gridare "It's My Life" a squarciagola dopo aver scalato una montagna.

Inoltre è una canzone alla quale sono legatissimo perchè è stato il tormentone della mia estate 2000 e la ascoltavo a palla con il mio ex migliore amico(viviamo tuttora a 100 m di distanza, i mercoledì pomeriggio dai 6 agli 11 anni ero sempre a casa sua, abbiamo fatto asilo ed elementari nella stessa classe e alle medie eravamo in classi differenti ma pur sempre nello stesso istituto quindi facevamo tutti i giorni la strada  casa-scuola insieme). 
Qualche anno dopo, verso i 14 anni, il nostro rapporto si è inclinato e abbiamo vissuto un paio di anni turbolenti: non abbiamo litigato semplicemente siamo cresciuti, cambiati, avevamo interessi differenti e non avevamo più punti in comune. Vuoi per affetto o abitudine  da parte sua e aggiungiamoci di paura di rimanere da solo senza amici da parte mia ma nessuno dei due riusciva a porre fine alla nostro amicizia. 

Quindi ora "It's My Life" la associo come inno liberatorio a vivere la propria vita appieno, di non perdere tempo e non rimpiangere il passato(it's now or never).

E’ la prima canzone che ho associato quando ho visto lo Stato d’animo! Anche se è una canzone del 73 (manco ero nato e non ero nemmeno nei pensieri dei miei genitori)  l’ho scoperta con il tempo. Ogni volta che l’ascolto rivivo le autogestioni nella scuola. E indelebile rimane il ricordo  di una notte, zaino e bomboletta spray a scrivere quel “Libertà è partecipazione”

Per libertà ho scelto Sally.

Sally è la canzone della mia vita, mi emoziona sempre molto perchè mi sembra che parli di me, del mio vissuto.

Ho deciso di associarla alla libertà perchè alla fine di un percorso, quando si prende consapevolezza degli errori, propri o altrui, un capitolo si chiude e ci si riapre alla vita, quindi si è liberi di volare di nuovo. 

"Ed un pensiero le passa per la testa, forse la vita non è stata tutta persa 
forse qualcosa s'è salvato, forse davvero non è stato poi tutto sbagliato 
forse era giusto così, forse, ma forse, ma sì ! "

Un pezzo a cui non servono parole. Una quadro travolgente di musica e di evasione da far risuonare con il volume al massimo. Lo ascolti e ti lasci trasportare dalla sua forza evocativa, senza limiti. È energia che si sprigiona, incontenibile. Potenza, sentimento, rinascita, contaminazione, ribellione, trasgressione. Un'esplosione di libertà, esigenza che il bellissimo videoclip rivendica a gran voce. 

Essere liberi significa avere il coraggio di mostrare tutti i colori della propria anima. Questa canzone mi ricorda quando ero al liceo, un periodo non facile per me. Ero una ragazza molto insicura, molto timida, molto molto goffa, non vestivo alla moda, non mi truccavo, ero molto silenziosa, preferivo più ascoltare che parlare... le mie fragilità sono state la fonte d’ispirazione di prese in giro, anche molto pesanti, da parte di un gruppo di compagni che si facevano forti con i più deboli. Così per un periodo ho cercato di essere il più invisibile possibile, pensavo che così sarei stata lasciata in pace. Per fortuna c’è stato qualcuno che mi ha spronato a non nascondermi, a mostrarmi per quello che ero, perché quello era l’unico modo per essere davvero libera! Non è stato facile, ma grazie all’aiuto di questa persona ho messo da parte la ragazza grigia dietro cui ero mi nascosta e ho tirato fuori tutto i miei colori! Col tempo ho anche capito che in realtà i ragazzi grigi erano loro, che si muovevano in branco, vestiti tutti uguali, tutti con lo stesso pensiero... Per me quindi questa canzone ha un significato particolare, mi ricorda il percorso che ho fatto per riuscire a mostrarmi con tutte le mie sfumature di colore, mi ricorda quanto sia stato difficile e nello stesso bello e quanto mi sia sentita finalmente libera... e mi ricorda quanto sia importante l’incoraggiamento di chi ti vuole bene!

Questo è l’unico brano a cui la mia personale associazione allo stato d’animo non arriva direttamente dal testo, quanto dal concetto e dal ricordo che mi suscita questa canzone.

Hard Sun, nella versione di eddie vedder, è un brano tratto dalla colonna sonora di into the wild. Questo brano mi rimanda infatti alla natura selvaggia, alla madre terra, all’avventura; tutto ciò per me è sempre stato sinonimo di libertà.

L’associazione per me è scattata automaticamente, questo brano è stato protagonista di numerose mie scampagnate, campeggi, falò; compagno di momenti in cui il mio unico pensiero era la libertà, immerso nella natura con al mio fianco la giusta compagnia, spesso data esclusivamente da me stesso.

La canzone parla della madre terra, del rapporto che ha con l’uomo. L’uomo si sente bene nelle sue braccia, la sua presenza è costante e l’amore verso essa è immenso. L’uomo non si libera di lei, il suo abbraccio diventa la sua libertà. Il sole batte pesante, ma lui non lo sente.

Per me libertà è sentirsi bene, sentirsi in pace, con se stessi e con il resto. Con hard sun sto bene, la natura è la mia culla in cui sentirmi libero.

Ride- Lana del Rey

Un'armonia di largo respiro, parole che inneggiano alla libertà e alla vita selvaggia e senza limiti, un video capolavoro, la voce di Lana che bassa dal basso ad acuti pazzeschi, la cavalcata finale nell'ultimo minuto che a me ha sempre richiamato auto che corrono sparate in mezzo ad un deserto o una corsa sfrenata, libera nella natura e verso la felicità.
Questo è ciò che "Ride" mi ha sempre richiamato.

Un brano che evoca libertà e voglia di indipendenza, un inno a prendere le decisioni in assoluta libertà per cercare ed affermare la propria autodeterminazione. E diversi elementi del brano evocano proprio la libertà: la visione dall’alto di un grattacielo, il falco che spicca il volo libero da ogni vincolo/da ogni catena (nonostante una società che gli consente di essere libero solo nella sua mente), lo sfuggire agli sguardi degli altri.

Lascio parte del testo del brano, penso spieghi bene la scelta: "People, can you hear me? Here's a message that I'm sending now I've got the answer to all your problems And tonight I'll be singing it loud Just surrender yourself to the rhythm With your hands up in the sky Feel the energy deep inside your system And leave this world behind Leave the world behind you" Ho scelto questo brano perché l'ho conosciuto tramite una pubblicità che spaziava in luoghi nordici, molto aperti. Ho sempre collegato la libertà al viaggiare, all'essere in pace con sé stessi e connessi alla natura, quindi il collegamento è venuto da sé. Anche le sonorità elettroniche ma eteree del brano mi danno l'idea di pace interiore, che è forse l'elemento che collego di più alla libertà tra tutte le sensazioni possibili.

Lucio Dalla nel 1990 scrisse questo capolavoro che da sempre mi ha ispirato sensazioni di libertà e leggerezza... Chi non ha mai pensato almeno una volta di volare nel cielo come le rondini essenza di libertà, che però ogni tanto si fermano qua e là, perché non c'è libertà più bella di fermarsi e poi riprendere il viaggio,reale o fantastico che sia...

Questa canzone mi trasmette un senso di serenità e di libertà come non mai, già mi immagino su un amaca in qualche paradiso sperduto con una noce di cocco in mano a bere acqua (non bevo cose frizzanti) godendomi la vita 

Ho scelto 25 febbraio perché è una canzone che parla sostanzialmente di libertà in più forme e a più livelli di interpretazione. Fin dall’incipit (Partirò senza dire niente, un soffio leggero tra la gente) viene subito evocato quel concreto senso di libertà che si prova nel partire, che diventa ancora più manifesto, seppur con un’immagine più astratta, nei versi successivi (Non si può volare senza avere un cielo, che cielo sceglierai tu?). Il ritornello è un chiaro invito a essere liberi e a vivere liberamente la propria vita, cogliendo le occasioni che essa da offrirti (Alzati che è vero non esiste un’altra volta, qui c’è il mare che ti aspetta e l’azzurro ti circonda). Francesca dipinge delle immagini chiare e nitide, ma allo stesso tempo molto evocative, che sprigionano un senso di libertà, di pace con se stessi e con il mondo.
Libertà però non è soltanto questo. La libertà può essere anche quella di mostrare le proprie debolezze (Non conta troppo essere forti, ma sentirsi vivi sì), e anche la libertà di quando si è soli (E non temere di esser sola, quando sei solo sei tutto per te).
In fondo, la libertà la puoi trovare anche nelle piccole cose, in quelle finestre aperte e quei cieli d’estate da desiderare, che ti fanno sentire bene con te stesso, in armonia con il mondo e senza costrizioni.

Sono in pochissimi a conoscere questa canzone dei Florence. Quando ho pensato alla Libertà mi è subito venuta in mente. Ogni volta che l'ascolto mi immagino come lei di andare più lontano che posso, passando i cedri come fossero scintille. 

Florence si allontana perché non è stata amata e di riflesso non ama anche lei. Quindi va, va più lontano di dove si sia mai spinta, lasciandosi alle spalle il tempio con le sue guglie, l'uomo pazzo che urlava, un pirata sulla sinistra, Gesù sulla destra. È una canzone che ispira libertà e che ascolto spesso quando viaggio. 

I'm beautiful in my way
'Cause God makes no mistakes
I'm on the right track, baby I was born this way

Più che una canzone questo è un inno alla diversità, nel testo è presente un vero e proprio elenco di categorie che la società ha considerato o considera ancora "diverse" e che a volte vengono emarginate; la cantante li sprona ad essere fieri della loro diversità e che sono nati così, quindi non c'è nulla di sbagliato in loro.

Capì di essere bisessuale quando ascoltai questa canzone per la prima volta. Capì che io ero nato così ed ero perfetto così. Era inutile nascondersi per questa mia "diversità", come viene definita da alcuni. Da quel momento ho vissuto la mia vità con molta più liberta e senza la paura di essere costantemente giudicato.

C'è un passaggio della canzone in particolare che ho sempre amato, e dice : 

No matter gay, straight, or bi
Lesbian, transgendered life
I'm on the right track baby
I was born to survive
No matter black, white or beige
Chola or orient made
I'm on the right track baby
I was born to be brave

Ho dedicato questa canzone 8 mesi fa a una delle mie più care amiche che stava per partire per gli USA, prendendo in mano la sua vita alla ricerca di nuove opportunità. Claudio qui parla della costruzione di una nuova età, di quella spinta che ti conduce a cercare un viaggio, dentro di te ma anche verso l'ignoto, che ti porta a conoscerti e superarti dritto nel futuro. Con immagini ricercate, ponderate e sapientemente elaborate Claudio ci racconta che cosa voglia dire davvero essere liberi:" Io l'indio che partì/nel cammino duro di cercare se/l'arco che lanciò una freccia qui/dentro un cuore puro luogo che non c'è/sonno di amnesie che non dormo più/ma non ho finito di esistere/con queste energie cresco la virtù/di resistere. Sono acqua di fonte che al suo monte/non può ritornare e il mio orizzonte/è solo vivere/e vivere da solo/come un sasso di un torrente/che non ferma la corrente/perché il tempo se ne va e lascia niente".

Ho avuto alcune perplessità su come intendere musicalmente "libertà". Alla fine mi sono creata un'immagine mentale e questo era il brano che meglio si sposava con quest'immagine. L'immagine è un po' da "Viandante nel mare di nebbia": ho pensato ad una persona, in piedi su uno scoglio, con le braccia spalancate, mentre il mare di fronte è mosso ed il clima diventa progressivamente sempre più ventoso *.

Insomma, il primo collegamento al quale ho pensato per "libertà" è quello di un contatto estremo con la natura, il senso di pace, ma anche di totalità e completezza che può dare il legame che si instaura tra la forza degli elementi naturali ed una persona che, per un momento, si emancipa dalla civiltà.

In realtà è un brano che, oltre che ad elementi naturali più "terreni", contiene elementi quasi "cosmici", come se, oltre al legame con la natura terrena, ci fosse anche un legame 'verticale' che si instaura con l'universo.

Ok, finito questo momento "Eleonora Brigliadori sviene, ma è un'esperienza mistica" (sarafanna!), aggiungo solo che questa sensazione di libertà la sento molto grazie al climax che permea tutto il brano ed è soprattutto nell'akmé di questo crescendo che sento al massimo la forza di questi elementi di libertà.

* qualsiasi ironia "buttati che è morbido" verrà ferocemente bannata.