Banned
7 agosto, 2013
@AndreaESC
- di tutto, di più! Si rischia una inutilissima deriva fantascientifica / apocalittica nel finale, e l'ultimissima scena a cosa serve? Qual è lo scopo di avvisare gli spettatori che stanno arrivando i genitori? Non c'è messaggio dietro, è un'altro tentativo di shock factor che è inconsistente, direi friabile.
- il problema principale di questa trama è che (come scrive Fob sopra) i punti più horror non sono horror ma semplicemente splatter e ancora più semplicemente noiosi e telefonati.
- la forma è anche sufficiente, per carità. Se però ho detto a Matty che serve anche la forma, qui dico che serve anche la sostanza, accidenti!
Una bocciatura per Andrea, ma non demordere: si perde una battaglia, ma non si perde la guerra! Ci rileggiamo alla prossima prova!
Utente
7 agosto, 2013
ouro ha detto
@Pupi87- Ho apprezzato moltissimo la scelta tecnica di dare i dettagli del film all'inizio del testo. Ragazzi però non muore nessuno se mettete un punto a capo.
A onor del vero io l'avevo messo! Non so se @Cassa possa confermare, io eventualmente potrei fare lo screen dell'mp.
Per il resto non sono molto d'accordo su alcune cose: di base un film comico non deve necessariamente avere una trama lineare nè un senso che giustifichi i passaggi (paradossalmente ho aggiunto il discorso piante sedative, che ho anche poi collegato al titolo, all'ultimo secondo proprio per dare un minimo di senso e non sparare troppo sullo sconclusionato). Spesso e volentieri ci sono molti deus ex machina che risolvono le scene random. L'obiettivo in questo tipo di film è suscitare la risata no matter what altrimenti sarebbe una commedia.
Sono d'accordo sul demenziale e l'over the topness.
Mi scuso con Bianca Del Rio in quanto ispanica, non avrebbe mai e poi mai potuto interpretare una sovietica.
Game Ranking Winner 2017/2018
Game Ranking Winner 2020/2021
Utente
7 agosto, 2013
La mia preferita: Amers
Segue Amers nelle mie preferenze: MattyXD
Non ho mai amato le trame scritte nei minimi dettagli (come fa Wikipedia, per intenderci). Cosa mi spingerebbe poi a vedere il film? E il limite non era di 20 righe?
Amers è riuscita a fornire elementi cardine della trama, lasciando però (saggiamente) altri elementi e sviluppi da scoprire. Anche MattyXD è riuscito nello stesso intento, con una forma di scrittura però meno appetibile di quella di Amers (ti invito a curare questo aspetto, che potrebbe penalizzarti nei prossimi scritti).
Per gli altri brevemente elenco i "difetti": Sparso (trama un po' troppo "cervellotica" - nomi dei personaggi), NicksFactor (la poca originalità della trama), Pupi87 (trama poco accattivante), Semota (stile di scrittura da rendere più accattivante), Dado90 (trama poco complessa), AndreaESC (prolissità della trama - finale dall'amaro in bocca).
Utente
6 ottobre, 2015
ouro ha detto
@MattyXD il preferito del pubblico, non il mio- Matty non scherza con la parola "drammatico". Un turbine di avvenimenti, sconvolgimenti, rivelazioni e sentimenti che sembra ben orchestrato dal punto di vista contenutistico ma..
- dal punto di vista formale un mezzo disastro! No paragrafi, errori di ortografia ma sopratutto: linguaggio e frasi da telegramma di cordoglio quando invece il genere permette un misto tra fitte doloranti di parole (lui che commette il suicidio, ad esempio) e ampi respiri di riflessione (lei che reincontra una persona importante proprio nel suo momento più buio).
Matty, buona sostanza ma anche la forma è importante!
Apprezzo molto il commento, però vorrei chiederti qualche chiarimento, in modo da poter lavorarci su... Sinceramente non ho mai visto una trama divisa in paragrafi... Poi ti chiedo se gentilmente può farmi notare gli errori di ortografia (ora non ho il testo sotto gli occhi). Le frasi "da telegramma" sinceramente sono volute, era un modo in più che a mio avviso serviva per sottolineare la drammaticità del testo. Prometto di lavorare più sulla forma:)
Banned
7 agosto, 2013
Alla veloce:
- @MattyXD c'è un "sé" senza accento (il primo che vedo). I paragrafi esistono in ogni tipo di testo, servono a creare una struttura logica e di lettura ad esso. E per collegarci al discorso frasi da telegramma e senso di drammaticità, avrei fatto (se proprio) un punto a capo e poi scritto "Emanuele si toglie la vita". Punto e a capo di nuovo e poi riprendi. Tutto attaccato secondo me si perde molto il senso delle frasi cortissime (a volte proprio soggetto verbo e un complemento se è tanto) e sembra solo che tu debba risparmiare i 160 caratteri dell'sms.
- @Pupi87 penso sia una questione in parte di gusti eh, però i film comici per il gusto di essere comici non sono mai al 100% fini a sé stessi, né fini alla risata facile e decerebrata. Hanno alti e bassi durante lo svolgimento, momenti demenziali e altri che servono dare un senso minimo alla cosa. Penso ad esempio a The Interview, moooolto demenziale ma con delle premesse che hanno senso (che non significa serie).
Utente
7 agosto, 2013
Morg ha detto
Semota
Il testo è un po’ troppo raccontato, non rispecchia il modello di trama che secondo me era richiesto in questa prova. Poteva essere scritta meglio, trovo lo stile molto elementare, con diversi termini ripetuti. La storia sembra interessante ma manca un po’ di verve.
Sul troppo raccontato posso dirti che era un dubbio che avevo...e anche @dado90 infatti l'avevamo scritto qua come pure sul scrivere il finale o meno XD
Concordo sul poco accattivante come rileva anche @xello... cercherò di migliorare questo aspetto
Fob92 ha detto
Semota, commedia: bene ma non benissimo. Peccato che Francesca agganci le persone su Facebook e non direttamente al concerto: messa giù così sembra la classica trama sull'esplosione dei social network che impazzava nel 2009-2010. Bello sarebbe stato se tutto si fosse svolto in un viaggio in Italia tra dietro le quinte, notte della taranta e concerti di musica classica.
Si potrebbe essere stata un'idea...ma il mio non voleva essere un concentrarsi su Fb ma usarlo solo come mezzo per i primi approcci. Per vivere il concerto come momento di incontro e condivisione con qualcuno che già un po' conosci. La tua idea ci sta ma sono due modi di vivere l'evento "concerto" diversi
Avevo pensato ad incontri riguardanti musica diversa, come dici tu ad esempio taranta e classica, ma poi ho scelto un'altra trama XD
Utente
7 agosto, 2013
Utente
7 agosto, 2013
Utente
7 agosto, 2013
non ho recuperato tutti i commenti, ma solo la vittoria di matty che è meritatissima
sono in immenso ritardo, ma vi dico anche io cosa penso delle trame che in genere erano un po' deludenti (non ho badato eccessivamente alla punteggiatura e alla grammatica, ma dal prossimo round farò più attenzione, perché contano anche quelle. rimane il fatto che un elaborato ben scritto piace al lettore e giova al vostro giudizio)
amers
mi piace, sei stata sintetica dando buoni spunti per una storia. l'unica pecca è che non ci vedo il thriller una tipa mezza pazza non fa di un film un thriller, ok che questa era solo una trama e la storia potrebbe anche appartenere al genere se sviluppata correttamente, ma qualche aspetto più approfondito poteva esserci, però rimane uno dei lavori migliori
titolo: sì
sparso
non ho capito molto, è un po' confusionaria. boccio completamente i nomi della McDonalds comunque in più odio la fantascienza e questo non ti ha aiutato
titolo: fa più comico-demenziale (alla scary movie) che fantascienza. dico no
nicksfactor
nick tu scrivi bene senza dubbio. la trama è già vista e rivista, ma rimane appetibile per il genere. non capisco il senso di mettere quelle tre domande alla fine della trama, mi sembrano più le domandine che si mettono per concludere un articolo delle medie/superiori quando non si sa come finire e si cerca una scappatoia. la prova è comunque buona
titolo: sì
pupi
a me la storia piace, un po' troppo scema, ma rimane simpatica e godibile. l'unica cosa più che una trama sembra un super-riassunto di tutto ciò che succede. tipo quando hai tanto da dire, ma il limite di righe è poco e quindi scrivi ogni cosa dopo un'altra non curando particolarmente il risultato finale (all'inizio va benissimo perché coinvolgi il lettore che scopre come inizia la storia e non si rovina lo svolgimento, ma poi meno dettagli e più eventi)
titolo: la prima volta avevo letto "caccia alla spia russa" e ho detto "sì, mi piace" (mi ha ricordato subito qualcosa alla spy per fare un esempio recente). poi ho letto quel "che" in mezzo e quindi dico no
semota
io leggo Francesca e penso subito Michielin a parte gli scherzi mi piace l'idea, è originale. non mi piace il fatto che questa trovi tizi su facebook, sarebbe stato meglio se li avesse incontrati strada facendo, ma va beh, l'idea rimane e il lavoro è tra i migliori
titolo: fa molto Disney channel o qualcosa del genere. non mi convince
dado
è un po' banale e già visto. non mi ha entusiasmato, ma non apprezzo molto i film romantici, li trovo quasi sempre banali per cui anche limite mio una critica vera però è che anche tu hai raccontato molto la vicenda, ma non scrivendo una trama quanto piuttosto un super-riassuntone
titolo: in perfetto genere romantico per cui sì
matty
la storia mi piace: è semplice e racchiude molti cliché del genere drammatico, ma la struttura si regge bene. se posso permettermi non hai scritto proprio benissimo però ecco... molte (troppe) ripetizioni soprattutto. se dici che il figlio è nato da una violenza sessuale non serve dire che non era un atto d'amore e via dicendo insomma o quantomeno invece di semplici virgole potevi usare congiunzioni o avverbi più adeguati (nella prima metà soprattutto). però la trama è una trama, in cui viene spiegata la storia, ma senza spoiler finali e quindi una delle prove che ho preferito
titolo: manca
andreaesc
qua lo ammetto era il lavoro che più aspettavo e da cui più mi aspettavo soprattutto per cui sei stato un po' sfortunato. diciamo che mi ha deluso un po' tutto. intanto hai sforato il limite di righe che metà fa basta come si dice da noi poi la trama non è una trama ma un riassuntone (non super questa volta, perché è pure lunghetto). c'è un problema forse maggiore però: non è un horror l'horror si caratterizza per la presenza di elementi soprannaturali; io mi aspettavo spiriti, demoni, esorcismi, bambole possedute o qualcosa su questo genere. il tuo mi sembra più una via di mezzo tra un thriller e uno splatter (dipende quale dei due è dominante nell'intera pellicola) che rischia di finire nella fantascienza verso la fine
titolo: no
Utente
7 agosto, 2013
undri ha detto
pupi
titolo: la prima volta avevo letto "caccia alla spia russa" e ho detto "sì, mi piace" (mi ha ricordato subito qualcosa alla spy per fare un esempio recente). poi ho letto quel "che" in mezzo e quindi dico no
?
Ti sei risposto da solo. Se fosse stato semplicemente "Caccia alla spia russa" sarebbe stato un film action (oltre ad essere stato un titolo inflazionatissimo) mentre con il "Che" ho voluto fare un gioco di parole goliardico che ben si sposa col genere del film.
Utente
7 agosto, 2013
@AndreaESC
Ci sono diversi fattori da cui dipenda la mia risposta. Personalmente io sono dell'idea che bisogna avere la percezione di quello che si è e di quello che si può fare in tutto quello che si fa, non ha senso cercare di alterare la realtà solo perchè lo si vuole, bisogna capire se si può fare o no, e questa cosa la capiamo solo da noi stessi e dalle nostre capacità. Superare il confine della finzione può sembrare una cosa semplice, senza che porti alcun danno, e invece non la vedo così. Se nella realtà ci si deve attenere agli standard della propria realtà, nella finzione si può calcare un po la mano, ma bisogna comunque capire che non è la vita vera, e che a sbagliare e portarsi dietro danni non ci vuole nulla, anzi.
In sostanza bisogna essere sempre concentrati su quello che si fa e sulle proprie capacità, sia nella realtà che nella finzione. Se non si è capaci di pesare entrambe le cose in modo diverso allora è meglio se si lascia perdere.
Cacciatore
Utente
7 agosto, 2013
@sparso
Bisogna ricordare come la realtà e la finzione non siano paragonabili: una è concreta e tangibile, l'altra un rimedio. La questione principale, la colonna portante, la pietra d'angolo è senza dubbio il concetto di realtà. Essa pervade ogni singola particella, ogni singolo respiro ed ogni singola emozione poiché è tale,qualcosa di presente, c’è, detta le regole del vivere. Cosa può fare dunque una persona, è forse condannata a soggiacere alla realtà’? No, bisogna imparare ad agire in essa. Ma non è così facile, tanto che l’uomo per mezzo dell’immaginazione è arrivato a crearsi una dimensione che va oltre il reale: il finto! La divisione sembra netta, palese, ma ogni persona anela alla felicità e se il mezzo per avvicinarsi è l’immedesimarsi in quelle storie e in quei luoghi in cui si vorrebbe vivere, si supera il “portale” che permette di scaricare i problemi della vita, in cui si può’ fare ogni cosa e diventare chiunque. Senza dimenticare però che il ritorno alla realtà sarà inevitabile. L'unico confine rimane quindi la mente degli uomini.
Cacciatore
Sorry, ora ho avuto modo di leggere tutto. Complimenti a matty, anche se mi spiace che sparso rischi.
In ogni caso ouro, cercherò ti far venir fuori il potenziale che hai visto
Morg sulla questione del racconto più volte ci siamo posti il dubbio io e altri concorrenti. Per quanto riguarda stereotipo e la banalità (per rispondere anche a Fob) sapevo di correre un rischio e sapevo che sarebbero state le critiche che mi sarebbero arrivate, ma ho voluto comunque rischiare.
Detto ciò per me questa prova è stata un trauma, odio il cinema, ho visto pochissimi film e sono felice sia terminata xD
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