Utente
7 agosto, 2013
@semota
L'epoca storica in cui mi sarebbe piaciuto vivere è quella del Sessantotto.
Un periodo fondamentale per il nostro paese nel quale si respirava un'aria di innovazione e in cui si credeva fermamente in certi ideali sociali. Ideali che condivido e che oggi purtroppo hanno perso un po' della loro forza propulsiva.
In Italia gli episodi avvenuti nel '68 furono il risultato di un malessere sociale profondo, accumulato negli anni precedenti, dovuto alla disparità tra le classi sociali.
La rivolta coinvolse principalmente studenti che sostenevano il diritto allo studio per tutti gli strati sociali e operai che chiedevano rivendicazioni salariali.
In quel periodo furono attuate nuove forme di protesta come occupare le scuole e le università e organizzare manifestazioni che in molti casi portarono anche a duri scontri con le forze dell'ordine.
Fu una lunga rivoluzione culturale che ha segnato un'epoca di riforme istituzionali, di conquiste salariali e di qualità del lavoro, di rivalutazione di importanti ruoli sociali (le donne, i bambini, i giovani, gli anziani) e di profondi cambiamenti nella mentalità collettiva.
Bisogna sottolineare che il movimento del sessantotto ebbe molte anime di cui alcune non proprio positive. Una di queste fu quella del terrorismo che segnò il periodo anche come una stagione di violenza.
Violenza repressiva delle lotte dei lavoratori, degli studenti, delle donne, cariche violente dei cortei, feriti e morti. Questo non deve però cancellare il valore degli ideali rivendicati e sostenuti in origine.
La diffusione giovanile del movimento ha prodotto anche cambiamenti radicali nel costume, dalla musica al cinema all'abbigliamento, nei rapporti sociali e interpersonali e nel linguaggio.
Cacciatore
Utente
7 agosto, 2013
@sparso
Se dovessero chiedermi in quale periodo storico avrei voluto vivere, senza alcuna esitazione risponderei gli anni del mare. Con anni del mare s’intende il periodo in cui gli uomini anelavano più di ogni altra cosa il salpare per mesi e mesi in quella immensa distesa d’acqua. Forse la brezza oceanica, l’affrontare tempeste impetuose e l’ammirare bestie enormi che popolano gli abissi smuovevano qualcosa nell’ambito di ogni uomo. Molti bramavano vivere quell’esperienza che, indipendentemente dal proprio passato, avrebbe cambiato profondamente il futuro di ognuno, una volta ritornati a terra.
Si è intorno al XVI secolo, quando le mappe geografiche hanno ancora spazi bianchi da riempire e l’entusiasmo di una ciurma arde sempre nel profondo di molti animi; è il periodo in cui il mare cela ancora molte cose all’uomo, il quale è avido di possederlo fino all’ultima spiaggia che bagna. Marinai e pirati dominano le rotte in ogni dove, manovrando vascelli, velieri e galeoni di ogni dimensione, e tutti all’unisono battito di cuore con fierezza infrangono le onde maestose. Vi erano due grandi aspirazioni, quasi opposte, in ogni lupo di mare: se da una parte si cerca di nobilitare il proprio animo, alla ricerca di sé, per mezzo di un viaggio liberatorio nel profondo blu, ecco che un desiderio più materiale, il debole più comune dell’uomo torna a galla: il luccichio sfavillante delle monete d’oro e di gioielli preziosi.
Ecco, forse quel periodo in cui nonostante il rango sociale che si poteva possedere, o ogni sorta di vita grama in cui ci si poteva trovare, di fronte al mistero del grande, sconosciuto blu, ognuno sentiva stringersi il cuore. Ogni uomo infatti quando salpava entrava, si in gerarchie a cui sottostare, ma sapeva che qualcosa al di sopra accumulava tutti, sopra quelle navi galleggianti sul nulla: riconoscersi davvero piccoli e esili di fronte al creato
Cacciatore
Utente
7 agosto, 2013
@amers
L'epoca in cui mi sarebbe piaciuto vivere è l'età vittoriana, ovvero quel periodo storico in cui in Inghilterra regnò la Regina Vittoria.
Il suo regno fu uno deipiù lunghi dell'Inghilterra (1837-1901), secondo solo a quello della Regina Elisabetta II, e fu caratterizzato da un'ampia espansione economica e coloniale e importanti riforme politiche ma anche da gravi disagi sociali.
L'espansione economica e coloniale andarono quasi di pari passo, infatti l'Inghilterra riuscì a imporre la sua supremazia economica grazie all'estensione dei propri territori in Australia, Africa e Asia, sottomettendo totalmente l'India; inoltre il governo vittoriano cercò anche di mantenere stabile la politica interna ed estera, cercando di non far sfociare guerre in Europa che avrebbero potuto minare la sua crescita.
Durante questi anni però ci fu la netta divisione tra le classi sociali: infatti la crescita della borghesia fu esponenziale mentre la classe operaia fu costretta a vivere in condizioni indigenti. Perché da una parte ci fu la già citata prosperità economica e il progresso scientifico (come l'introduzione del sistema fognario e la metropolitana londinese) ma dall'altra parte non si eliminarono i mali reali della società, ovvero la povertà, il lavoro minorile o l'eccessiva prostituzione. Per questo spesso si riferisce al regno vittoriano come un'epoca segnata dalla profonda ipocrisia.
Perché allora mi affascina nonostante queste discrepanze che non la rendono certo migliore rispetto a altre epoche? Perché in quel periodo videro la luce due importanti opere scientifiche e letterarie che hanno segnato la mia crescita personale e professionale: l'Origine della specie di Charles Darwin, uno degli scritti fondamentali della biologia; e Il ritratto di Dorian Gray, opera di Oscar Wilde e capolavoro letterario, dove insieme al culto dell'estetismo abbiamo una perfetta critica alla società vittoriana e alla falsità della morale borghese.
Cacciatore
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7 agosto, 2013
@dado90
Il XVIII secolo è, agli occhi di tutti, il secolo dello scontento in Francia, dei lamenti e delle proteste, il secolo della Rivoluzione. In realtà questo secolo ha fatto solo da preludio alla Rivoluzione, con la maturazione di una società più civile, raffinata e sorridente.
Ora supponiamo di essere stati fortunati, di essere nati in una famiglia medio borghese della Parigi del Settecento. Cosa ci saremmo dovuti aspettare? Quando sei uno studioso della storia e della letteratura francese sai che forse in nessun altro periodo della storia francese la gioia di vivere è stata manifestata tanto apertamente come nel XVIII secolo. In città come Parigi i nobili, i commercianti, gli incaricati ai pubblico uffici, vivevano la loro piacevole esistenza tra case confortevoli, città ben tenute, salotti capitanati da dame, feste dove gli invitati danzavano, dove venivano recitate commedie e dove era facile avere un dolce incontro galante. La vita si arricchiva, durante questo secolo, anche a tavola dal momento che la gastronomia diventava la passione del secolo insieme al gioco d'azzardo!
Quante occasioni d'incontri, di arguzie e di discussioni colte e politiche nelle città del XVIII secolo! Ricevimenti brillanti o trattenimenti più intimi, nessuno che aveva un po' di rendite rinunciava alla sua serata. Magari a una di queste serate sarebbe stato facile incontrare la marchesa de Lambert o Mllle de Lespinasse.
"Bref", da sempre mi sarebbe piaciuto vivere nella Parigi del Settecento, un secolo durante il quale l'Europa, incantata dalla realtà cosmopolitana della capitale francese, divenne l'Europa francese. "Solo a Parigi si vive, altrove si vegeta." scriveva Casanova.
Cacciatore
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7 agosto, 2013
@Pupi87
Mi ha sempre affascinato il Rinascimento italiano. L’arte, la poesia, la musica, la nobiltà, tutti elementi che avrei voluto respirare a pieni polmoni.
Mi immagino di percorrere un viaggio da Roma a Firenze, partendo in un tardo pomeriggio di aprile inoltrato. La congiura dei Pazzi ha appena mietuto le sue illustri vittime, tra cui uno dei miei più affezionati clienti, Giuliano De Medici, a cui ho estratto diversi denti. Sono seduto dentro una carrozza, il mio vestito è composto da una tunica celeste ricoperta da una lunga toga rossa e il copricapo che simboleggia la mia professione. Provengo da una famiglia di nobili banchieri fiorentini ma la medicina è stata sempre il mio forte. Sono il cerusico più opulento e richiesto del ducato e sto andando a praticare un salasso a Lorenzo De Medici, gravemente ferito durante l’attacco di Domenica scorsa. Il mio compenso sarà di 4.500 fiorini.
Insieme a me c’è Leonardo Da Vinci, il maestro della città. E’ la mente più brillante dell’intera Firenze. Ha ideato la bombarda e la balestra, delle macchine da guerra grazie alle quali Monteriggioni è riuscita a difendersi dagli attacchi dei Della Rovere. Accanto a lui c’è Rosa, una cortigiana, la più fedele assistente del Maestro, anche se da tempo circola in città più di una voce riguardo gli strani gusti del Da Vinci.
Ci sono parecchie botteghe e carri ambulanti lungo la via, i sentieri sono costellati da sarti, pittori e mercanti d’arte. Tutti sono vestiti con abiti drappeggiati, qualcuno ha cucito addosso lo stemma dei Borgia, sono sicuramente guardie papali a cavallo.
Dopo giorni di cammino, veniamo accolti presso il palazzo ducale dove ci aspetta un banchetto a base di carne di cervo, pasticcio di fagiano e dell’ottimo vino proveniente dalle vigne senesi. Firenze è una città ricca di cultura, impreziosita ancora di più dalle guglie della basilica di Brunelleschi a piazza duomo. Adesso è tempo di procedere col mio lavoro, la magia della città mi ha subito avvolto nella sua aura di fascino ed eleganza.
Questo è un periodo storico che ho sempre voluto vivere. Quando la comunicazione avveniva attraverso pergamene e piccioni viaggiatori. Altro che Whatsapp, Twitter, Facebook e Netflix.
Cacciatore
Utente
7 agosto, 2013
Utente
7 agosto, 2013
Utente
7 agosto, 2013
Sì, mi son dimenticato perchè quando mi trovavo sul forum non avevo tempo di scrivere e quando avrei avuto tempo (in realtà in sti giorni mmm) non mi son ricordato
Infatti ho notato i tag solo adesso, per farvi capire.
Spero però che valuterete solo il mio operato di scrittura nella prova salvezza.
(Il periodo storico che avrei scelto comunque sono gli anni 20 e 30 negli Stati Uniti, se a qualcuno interessa)
Nicks Lannister
Utente
7 agosto, 2013
Utente
7 agosto, 2013
Ma siete rimasti pochissimi
semota, amers e Dado hanno scelto uno stile di scrittura simile, abbastanza enciclopedico (e in alcuni casi con delle imprecisioni ma piccole xD). Il contributo di Pupi sembra la descrizione di un videogioco a tratti tipo Assassin's Creed e poi sparso che è molto.. Non mi viene la parola, diciamo un po' onirico!
Mi sarei aspettato un qualche guizzo d'ironia da qualcuno, avete dato risposte abbastanza seriose XD Comunque bravi tutti mi rendo conto che non era forse facilissimo soprattutto per chi non è un amante della storia
Avete quasi tutti scelto delle epoche storiche che mi piacciono, penso che voterò per chi ci ha messo più personalizzazione, pur con qualche errore proprio storico xD
Freedom comes when you learn to let go
Utente
7 agosto, 2013
Utente
7 agosto, 2013
sparso ha detto
Mandata!!! Ultimamente il momento x me va dalle 23.30 alla 1.00Il tempo per stare un po' con i bambini, e poi ora che sono a nanna, un'oretta per me. Ma visto che non c'è nessuno, mi sposto su Average...dove la guerra incombe.
Bambini? Mi son perso qualcosa?
Utente
7 agosto, 2013
cionfy ha detto
sparso ha detto
Mandata!!! Ultimamente il momento x me va dalle 23.30 alla 1.00Il tempo per stare un po' con i bambini, e poi ora che sono a nanna, un'oretta per me. Ma visto che non c'è nessuno, mi sposto su Average...dove la guerra incombe.
Bambini? Mi son perso qualcosa?
Ah Ah penso di si!
Oltre a Jacopo.... a febbraio è arrivato da Bucarest Stefano 6 anni!!!
Utente
7 agosto, 2013
sparso ha detto
cionfy ha detto
sparso ha detto
Mandata!!! Ultimamente il momento x me va dalle 23.30 alla 1.00Il tempo per stare un po' con i bambini, e poi ora che sono a nanna, un'oretta per me. Ma visto che non c'è nessuno, mi sposto su Average...dove la guerra incombe.
Bambini? Mi son perso qualcosa?
Ah Ah penso di si!
Oltre a Jacopo.... a febbraio è arrivato da Bucarest Stefano 6 anni!!!
W la Romania!
Che bello che avete adottato! Anche io spero di poterlo fare presto!
Freedom comes when you learn to let go
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