Utente
14 marzo, 2015
Eccomi! Bravi ragazzi, un piccolo salto di qualità lo abbiamo fatto.
Semota
Mi dispiace ma non mi è piaciuto per nulla. Mi sembra un riassunto da Bignami, è senza cuore e senza passione. Perché hai scelto proprio il Sessantotto? Cosa ti ha colpito, cosa ti incuriosisce di questo periodo, al di là delle semplici nozioni? Non lo hai detto e per me sei andata fuori tema. È scritto discretamente, il linguaggio è sempre molto semplice ma si vede uno sforzo maggiore rispetto alla prima prova. Manca l’anima e da te un testo tanto freddo e scolastico non me lo sarei mai aspettato.
Sparso
Il linguaggio è suggestivo, ma eccessivamente aulico. La ricerca di un registro alto ti porta a creare frasi che non significano nulla, oppure finiscono per risultare troppo ingarbugliate e a volte pure scorrette. Meno avverbi in –mente si usano meglio è. Nonostante questo, non mi è dispiaciuto. Avrei asciugato un bel po’ il testo, il nocciolo della questione è soffocato da una marea di paroloni, ma credo che tu abbia centrato abbastanza bene la prova. Al di là della retorica eccessiva, l’amore per questo periodo storico viene trasmesso con efficacia.
Amers
Per me è un ni. Apprezzo il fatto che tu abbia descritto il periodo storico che ti interessa, anche se in maniera un po’ troppo enciclopedica, e hai cercato di spiegare il perché. Però la spiegazione è debole: ok, hanno pubblicato due dei tuoi libri preferiti (e qui ritorni sul didascalico) ma… perché? Perché li ami? Sì, hanno segnato la tua crescita… ma come? E soprattutto, in che modo Darwin e Wilde riflettono il loro periodo storico? Credo che l’obiettivo della prova sia stato appena sfiorato.
Dado90
Ok, 4 volte la parola secolo in una riga e mezza e io già impazzisco (e non finisce qui…). Il linguaggio non mi ha convinto del tutto, poteva essere più curato, lo stile sa tanto (troppo) di Alberto Angela, però credo che tu abbia centrato l’obiettivo. Nel descrivere il periodo si capisce chiaramente quanto ti piace e perché avresti voluto viverci. Riassumendo, testo imperfetto e linguaggio con vari difetti, ma hai ben interpretato lo spirito della prova.
Pupi87
Una prova centrata. Anche qui Alberto Angela docet, ma il linguaggio è curato e si respira la giusta atmosfera. Avrei saltato il paragrafo conclusivo e la moraletta finale, ma nel compenso direi che è il testo migliore. Bravo!
Moderatore - Mentore
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Utente
7 agosto, 2013
Morg ha detto
Semota
Manca l’anima e da te un testo tanto freddo e scolastico non me lo sarei mai aspettato.
Questo mi dispiace
In realtà si potevo dire molto di più...anche perché mi gasa proprio pensare al '68 XD
Ma sinceramente dalla traccia non ho capito in che modo impostare lo scritto e sono rimasta più sul generale e formale.
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Utente
7 agosto, 2013
Aspettavo la scelta degli sfidanti per palesare i miei commenti
I tre scritti che ho preferito sono quelli di Pupi87 - Sparso seguiti da Dado90.
Tutti e tre hanno dato vita a degli scritti originali e non di carattere enciclopedico (difetto, questo, che ho riscontrato invece in Amers e Semota).
Pupi è riuscito a creare una trama con efficacissimi riferimenti storici (vedi i diversi personaggi storici, la descrizione del banchetto o degli elementi caratteristici della città).
Dello scritto di Sparso, invece, ho adorato l'attenzione ai sentimenti e alle aspirazioni di quell'epoca.
Utente
12 febbraio, 2014
Buona domenica, diamo il via alla "Prova salvezza"
@semota vs @NicksFactor vs @dado90
Dovete rispondere a questa domanda:
(Ci può essere pace senza guerra?)
Limite 15 righe di post , avete tempo fino a domani alle 17:00, naturalmente prima inviate - prima i giudici potranno valutare - prima i risultati.
Due di voi passeranno alla terza prova, uno di voi sarà eliminato, in bocca a lupo
Lascia il passato, sono storie di fantasmi ormai.
Semota: hai avuto la fortuna di pubblicare per prima ma, rileggendo la tua prova, il confronto è un po' impari. Forse non sei stata aiutata dalla consegna della prova (che sembrava concentrarsi più sulla mera descrizione dell'epoca, invitandovi quasi a produrre un saggio breve di carattere storico) ma mi è spiaciuto che relegassi il motivo per cui avresti voluto vivere nel Sessantotto all'inizio del testo, quasi come fosse solo una semplice introduzione.
Sparso: sarà che sono molto in empatia con te (anch'io probabilmente avrei scelto quel periodo storico e quelle motivazioni), ma ho apprezzato il tuo testo. Non ho capito la scelta di riferirsi a quell'epoca come "gli anni del mare": è una tua scelta linguistica o è una citazione? In ogni caso hai davvero fatto un buon lavoro: la contestualizzazione storica c'è ed è proporzionale allo spazio che avevi a disposizione e traspare il perché tu sia tanto affascinato da quel periodo.
Amers: curioso come il tuo lavoro e quello di Semota inizino praticamente con le stesse identiche parole (l'unica differenza è la mancanza della parla "storica"). Qui, però, il motivo che ti ha spinto a scegliere quest'epoca ha il compito di fare da conclusione, anziché da introduzione. C'è più fascino, se vogliamo, nel tuo modo di dipingere l'epoca che hai scelto ma avrei preferito che ci dessi motivazioni differenti: volevo leggere in te la "bramosia" di far parte di quel periodo e di parteciparvi attivamente, non un mero apprezzamento dei suoi prodotti culturali.
Dado90: è un lavoro un po' confuso, Dado. Traspare la passione, e di questo ti va dato atto. Ma il tuo scritto si apre con brutte ripetizioni lessicali e prosegue con una sorta di grande anacoluto ("supponiamo di essere nati in quel periodo"/"quando sei uno studioso della storia": chi siamo? chi dobbiamo supporre di essere?). Recuperi sul finale, concentrandoti sul perché della scelta e adducendo elementi un po' romanzati che, però, non guastano affatto.
Pupi87: molto interessante che, nel parlare di Leonardo, tu abbia scelto di far riferimento non a quelle invenzioni destinate a fare la storia e ad andare a costruire quell'immaginario collettivo che abbiamo oggigiorno di Da Vinci, ma su quelle che erano, nell'epoca di cui parli, le più utili e le più pratiche. Quello che manca, nel tuo lavoro, è, secondo me, una sorta di cornice al racconto. La fotografia che fai del Rinascimento, inizia e finisce improvvisamente, con uno stacco netto. Avrei preferito che preparassi il lettore e, poi, lo congedassi.
Banned
7 agosto, 2013
@semota
Sto per caso leggendo il riassuntone a fine capitolo del libro di storia della terza media?!
Parli di ideali che addirittura condividi e che non menzioni mai: li lasci in penombra per tutto lo scritto, alludendo vagamente a "profondi cambiamenti nella mentalità collettiva". Quali sono?! Ignorare il fatto che il lettore possa NON SAPERE è un gravissimo errore, soprattutto in una prova dal sapore divulgativo.
La struttura "1 frase = 1 paragrafo" (eh sì, ragazzi, bisogna imparare ad utilizzare il punto a capo quando si hanno a disposizione 48 ore) è elementare (nel senso della scuola) e non aiuta una chiusura debole, già dimenticata.
Banned
7 agosto, 2013
@sparso
Hai la capacità passare dal florilegio linguistico alla povertà lessicale all'interno della stessa frase: dalle evocative brezze e distese d'acqua al vaghissimo e inconcludente "smuovevano qualcosa nell'ambito di ogni uomo". Ciò mi fa insospettire: che questa ricchezza di termini sia artificiale e non naturale?
Non ho apprezzato anche l'incoerenza temporale: dall'imperfetto del primo paragrafo, al presente storico del secondo (con un raccapricciante "si è intorno al XVI secolo") per poi ritornare all'imperfetto sul finale. Perchè questo salto temporale? Rende il tutto poco leggibile (non aiuta nemmeno l'uso di frasi a metà, come accade nel terzo paragrafo) e molto confuso.
Confusione che è poi il giudizio principale su questo lavoro: tante parole, tante accumulazioni di sostantivi o di aggettivi, tante elucubrazioni che nascondono il messaggio principale, lo sotterrano.
Banned
7 agosto, 2013
@amers
Il fatto che il tuo lavoro inizi alla stessa maniera di quello di semota mi fa sorridere: sembra di rileggere quei temi della scuola dell'obbligo scritti con diligenza ma poca personalità.
Anche qui c'è un vago bignamismo: si tocca un po' di tutto senza entrare a fondo in niente, quasi come per dimostrare "che la storia la so". A dispetto di ciò, amers ci regala la chiusura più bella tra le cinque prove: personale, giustificata e sostanziosa. Mi è piaciuta molto.
Peccato per quelle brutture linguistiche che si notano qua e là nel testo: "ci fu la netta divisione" o "insieme al culto abbiamo una perfetta critica".
Banned
7 agosto, 2013
@dado90
Peccato! L'idea di ribaltare la prospettiva è assai gradevole, ma l'esecuzione pecca!
Se l'incipit funziona nel suo intento diretto di anticipare la direzione pro-borghesia in cui ti incamminerai, è proprio il secondo paragrafo a confondere le idee: sono un francese ricco del 1700 o sono uno storico che studia il 1700 francese? Non basta a sciogliere il dubbio la pur bella descrizione della vita agiata (anche se ci sono alti, come il corredo di esempi di personaggi storici, e bassi, tipo il terribile "nessuno che aveva un po' di rendite rinunciava alla sua serata").
Bella la chiusura, forse un po' troppo citazionista (quindi ti si potrebbe dire "non tua") e indebolita da un piccolo particolare linguistico che hai lasciato indietro: consideri Parigi speciale, eppure nel secondo paragrafo scrivi "in città come Parigi" alludendo al fatto che la vita raffinata si possa avere anche altrove.
Banned
7 agosto, 2013
@Pupi87
Ben scritto ed ideato (il migliore in merito), con un punto di vista in prima persona che ci cala immediatamente nei panni del protagonista e di conseguenza nei tuoi.
Il problema principale è la mezza (ma pure tre quarti) copia del lore di Assassin's Creed: per chi conosce bene la saga di videogiochi a stampo storico è troppo facile individuare i riferimenti precisi proprio nei dettagli che tu fornisci. Insomma, viene da chiedersi quanto ci sia di tuo.
Dubbio che viene confermato con quel finale letteralmente gettato lì, che non presenta nessuna connessione con quanto descritto ampiamente nei paragrafi precedenti. I maligni potrebbero pensare che una volta finito "il riassunto di AC 2/Br" tu abbia voluto inserire un fattore "valori" per dare un certo calore moralista al tuo testo.
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