Utente
12 febbraio, 2014
Il meno votato dal pubblico e che andrà direttamente alla prova salvezza è:
sparso
-
Da adesso gli Opinion MasteRH @ouro @Fob92 @Morg possono esprimersi sui lavori della terza prova.
Lascia il passato, sono storie di fantasmi ormai.
Utente
7 agosto, 2013
Utente
7 agosto, 2013
Giusto!! Sapevo di aver fatto una schifezza e che sarei stato ultimo. Avversione totale per Isola, Gf, e compagnia briscola.
Quando ho visto la gif di Rachida, ho pensato che dovevo commentare l'ingresso. E quindi mi sono sciroppato fimati e filmati dell'edizione in internet.
Ora ancora una prova salvezza ma sono pronto
Utente
7 agosto, 2013
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7 agosto, 2013
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7 agosto, 2013
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7 agosto, 2013
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7 agosto, 2013
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7 agosto, 2013
dedicata alla prova salvezza
Sono molto in difficoltà nell'approcciarmi a giudicare questa prova. Scopo ultimo, infatti, è quello di far ridere. Dunque, devo dire chi più di tutti mi ha fatto ridere?
Secondo me può dirsi una prova di successo quella che riesce, senza scardinare una struttura originale precostituita, a inserirsi in essa con un argomento che solitamente non viene accostato a quell'impalcatura originale. Il lettore, quindi, deve potersi approcciare allo scritto così come si approccerebbe a una qualsiasi analisi di un'opera d'arte. E ciò che deve suscitare il suo riso è l'essere messo di fronte a una satira duplice: da un lato, ci si prende gioco degli oggetti che di solito vengono trattati e studiati; dall'altro si eleva l'inelevabile. Deve essere, insomma, quello che in etnometodologia viene definito "esperimento di rottura" a creare una reazione. In questo caso una risata (si spera).
Fallita è, dunque, la prova di Sparso che rinuncia alla struttura tradizionale della "verifica scritta di storia dell'arte" in favore di un monologo/flusso di coscienza della persona nella gif (ma grazie per averci ricordato del foulard!)
Non apprezzo moltissimo la scelta di Semota di dividere la prova in vari paragrafi con annessi titoletti perché io preferivo sempre il corpo unico; mi è piaciuto, invece, come si è soffermata su alcuni particolari minori che sono, però, quelli di cui ogni professorino con la penna rossa va matto e che adora spiegare a lezione e ritrovarsi scritto sui fogli a protocollo. Ecco, forse non avrei fatto ironia nella scheda iniziale scrivendo, come ha fatto NicksFactor, la corretta data di realizzazione (anche se poi bisognerebbe sindacare non tanto l'anno in cui sia successo il fatto nella gif quanto piuttosto quando la gif stessa sia stata realizzata).
Nicks, in generale, fa bene; il difetto è, forse, una certa ridondanza della storia narrata.
Bene anche Amers: non so se sia voluto o meno ma spoglia la struttura originale anche di quelle parole auliche di cui spesso vengono riempite. Utilizza, ad esempio, "sbrilluccicosa", creando un bel contrasto. Dirompente anche "Ed è in quel “miao” che l'opera racchiude tutta la sua essenza".
Bravissimo Pupi che sembra raccontare Bambina che corre su un balcone di Giacomo Balla. Al contrario di Nicks, non confeziona un ridondante contesto storico in cui inserire quella scena ma si limita ad osservare ciò che vede hic et nunc. Nemmeno lui sa quando la gif è stata fatta o chi sia l'autore (anzi, quello lo sa! E avrebbe potuto dircelo) e non lo scrive, non lo inventa e lo apprezzo.
Moderatore - Mentore
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Fob92 ha detto
Bene anche Amers: non so se sia voluto o meno ma spoglia la struttura originale anche di quelle parole auliche di cui spesso vengono riempite. Utilizza, ad esempio, "sbrilluccicosa", creando un bel contrasto. Dirompente anche "Ed è in quel “miao” che l'opera racchiude tutta la sua essenza".
Grazie per la fiducia
A parte gli scherzi grazie per la critica, sempre interessante.
amers ha detto
Fob92 ha detto
Bene anche Amers: non so se sia voluto o meno ma spoglia la struttura originale anche di quelle parole auliche di cui spesso vengono riempite. Utilizza, ad esempio, "sbrilluccicosa", creando un bel contrasto. Dirompente anche "Ed è in quel “miao” che l'opera racchiude tutta la sua essenza".
Grazie per la fiducia
A parte gli scherzi grazie per la critica, sempre interessante.
È una sincera curiosità: cosa ti ha portato a scegliere quelle parole? O usi "sbrilluccicosa" quotidianamente?
Moderatore - Mentore
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Fob92 ha detto
amers ha detto
Fob92 ha detto
Bene anche Amers: non so se sia voluto o meno ma spoglia la struttura originale anche di quelle parole auliche di cui spesso vengono riempite. Utilizza, ad esempio, "sbrilluccicosa", creando un bel contrasto. Dirompente anche "Ed è in quel “miao” che l'opera racchiude tutta la sua essenza".
Grazie per la fiducia
A parte gli scherzi grazie per la critica, sempre interessante.
È una sincera curiosità: cosa ti ha portato a scegliere quelle parole? O usi "sbrilluccicosa" quotidianamente?
No il mio vocabolario non è così vasto mentre scrivevo e guardavo la Marini mi è venuta in mente la sua linea di lingerie e la prima parola a cui ho pensato è stata "sbrilluccicosa"
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