rain ha detto

Faccio un esempio: il giorno che sarò medico, e decidessi in alcune situazioni di rispettare la mia coscienza  e di fare obiezione. Pensi che non sarei giudicato?  

Certo che lo saresti, e, perdonami, a mio parere non a torto. Per dire, un medico che non si sente a proprio agio con l'idea dell'aborto non dovrebbe fare il ginecologo secondo me   (anche se forse non parlerei in questi termini se il numero di ginecologi obiettori non fosse COSì alto in alcune zone d'Italia ).

Io non giudico le scelte di nessuno, perché non voglio siano giudicate le mie. Poi è chiaro che me ne frego quando sono giudicate le mie scelte, ma trovo sbagliato giudicare la libertà altrui. Finché però non lede la libertà di qualcun altro.

Nel caso del medico obiettore, viene lesa la libertà di una donna. Con la tua coscienza devi averci a che fare tu. È un problema tuo. Non fai il ginecologo se hai questo problema.

Che se poi vogliamo parlare a livello scientifico, se studi medicina, sai meglio di me che l'aborto non ammazza proprio nessuno. Ma sono sicura di non dovertelo spiegare io questo. Studi medicina no?

Io non farò il ginecologo. Ma niente mi vieta di pensare che quella sia vita.

Lede la libertà della donna, ma se io fossi il padre? Se fossi contrario non lede anche la mia libertà ? Un figlio si fa in due

rain ha detto
Io non farò il ginecologo. Ma niente mi vieta di pensare che quella sia vita.

Perdonami ma te lo vieterebbe la scienza. Ripassa.

Lede la libertà della donna, ma se io fossi il padre? Se fossi contrario non lede anche la mia libertà ? Un figlio si fa in due  

Il padre mette il seme. Il corpo è della donna. Se tieni al tuo seme non ti masturbi neanche no?

Pensa come vuoi. Ma il figlio è anche mio e quindi ho dei diritti. C'e un problema di paternità. Io a 12 anni quando i miei si sono separati, volevo andare con mio padre, ma non sono stato nemmeno ascoltato.

La mia personalità? a questo punto oltre che complessa direi vecchia!

rain ha detto
Pensa come vuoi. Ma il figlio è anche mio e quindi ho dei diritti. C'e un problema di paternità. Io a 12 anni quando i miei si sono separati, volevo andare con mio padre, ma non sono stato nemmeno ascoltato.

  

Cioè, hai dei diritti sul corpo di una donna e su quello che lei può o meno fare di questo? Perdonami la brutalità, ma riducendo all'osso la questione è questa   per me stai mischiando troppi discorsi, cosa c'entrano i diritti del te dodicenne (con tutto il rispetto e la comprensione, eh) con il diritto all'aborto?

KassaD1 ha detto
Concordo con quanto detto da Casa perché sto trovando difficoltà a leggere diversi papiri.

Ho una domanda scomoda per voi: siete davanti a una scelta che vi impone di scegliere chi far sopravvivere tra un bambino di 2 mesi e un ragazzo di 21 anni che conduce una vita normale, senza nessun tipo di eccesso o altro. Sul bambino non sapete nulla.

Chi decidete di far vivere?   

Sono in crisi, devo dirti la verità... Perché comunque mi si stringerebbe il cuore a sacrificare così la vita di un bambino. Mi spiego, mia zia ha avuto una bambina, nata morta, e ricordo ancora la brutta sensazione che ho avuto quando mi sono ritrovata a vedere il suo corpicino. Ho pensato che fosse ingiusto, che quella bambina avesse tutto il diritto di vivere. Mi sono persino arrabbiata con Dio per quella bruttissima decisione che, dal mio punto di vista, aveva preso. 

D'altro canto anche un ragazzo di 21 anni ha diritto alla vita. Ma secondo me la ha anche Se fa eccessi. Ha tutto il tempo di recuperare, di redimersi. 

Spero non mi capiti mai una cosa del genere. Sarei molto in difficoltà 

LadyMarmelade ha detto

Avevi 12 anni. Non eri un seme impiantato in un ovulo!   

Se non lo scrivevi non lo sapevo In effetti non ho scritto molto chiaro. Intendevo che anche la paternità hai dei diritti! 

Juventino95 ha detto
Ciao ragazzi!

Devo dire che vi sto seguendo anche io anche se in maniera discontinua, a volte non riesco a stare troppo dietro ai vostri messaggi 

Io anche avrei due domande da porvi (sperando che non siano state già fatte)

- Quanto conta per voi la differenza d’età in una coppia?

- Come avete affrontato una fine di una relazione con una persona?

In tutto ciò io ho una preferita anche se un utente oggi mi ha fatto morire   

Poco la differenza d'età. Una volta ho frequentato un uomo di 50 anni. Io ne avevo 28. Mi affascinava parecchio, e me ne sono fregata... Poi tralasciamo che, come sempre, me ne sono pentita  però in generale, per quanto può sembrare banale, l'età non fa una persona. Ve l'assicuro. Per certi versi ero piu matura io.

Io affronto la fine di una relazione ascoltando a palla musica triste... E mangiando gelato 

Buonasera a tutti intanto.

Scusate la maleducazione per non averlo fatto prima