Utente
7 agosto, 2013
Maago ha detto
Te lo spiego in un modo papale papale:
1 Novembre: Tutti i Santi
2 Novembre: Tutti i Defunti
Ma si ho capito ti ringrazio comunque per la spiegazione basic
Intendevo dire che si sta a casa da scuola solo l'1...io di solito faccio pranzo parenti...mentre il 2 no. O voi festeggiate anche il 2? Da me "tutti i defunti" non ha molta "importanza" come giornata di per sé. Andiamo a trovare i morti in cimitero "tutti i santi" essendo a casa 🤔
Utente
14 febbraio, 2017
semota ha detto
Intendevo dire che si sta a casa da scuola solo l'1...io di solito faccio pranzo parenti...mentre il 2 no. O voi festeggiate anche il 2? Da me "tutti i defunti" non ha molta "importanza" come giornata di per sé. Andiamo a trovare i morti in cimitero "tutti i santi" essendo a casa 🤔
Il 2 non è rosso da calendario però io fino al liceo l'ho avuto sempre di festa a scuola, infatti il primo anno di università rimasi spiazzato
Però il 2 è il compleanno di un mio amico quindi spesso diventa festa lo stesso
Utente
7 agosto, 2013
Francofranco ha detto
Il 2 non è rosso da calendario però io fino al liceo l'ho avuto sempre di festa a scuola, infatti il primo anno di università rimasi spiazzato
Però il 2 è il compleanno di un mio amico quindi spesso diventa festa lo stesso
Mi state facendo venire i dubbi ma son quasi sicura di essere sempre andata a scuola il 2 ho chiesto a mia sorella e mi fa "che c'è l'1 novembre?"🙈 quindi lei non fa testo
Parlando di compleanni, voi ve li ricordate tutti?
Utente
7 agosto, 2013
Francofranco ha detto
a volte mi capita di ricordare anche quando è il compleanno di persone che ho visto mezza volta
dammi un po' della tua memoria io li ricordavo spesso i compleanni e li segnavo in agenda fino a prima dell'avvento di fb xD poi ci pensava lui a ricordarmeli finché non mi sono accorta che alcuni non mettevano l'informazione 🙈
Però è una cosa a cui ci tengo ricordarmi dei compleanni delle persone a cui tengo.
Edit: come ho formulato male l'ultima frase
Utente
15 febbraio, 2019
Fin da piccolo ho sempre avuto sia amici uomini sia amiche donne. Le amicizie più profonde sono quelle che ho con due miei amici, uno lo conosco dalle elementari (all'inizio ci odiavamo perchè su alcuni aspetti siamo molto diversi), mentre l'altro l'ho conosciuto qui a Roma anche se è da tre anni che ci conosciamo abbiamo raggiunto una grande profondità nelle nostre condivisioni.
Fin da piccolo ho avuto anche amiche, però sinceramente il tempo che passavo con loro era molto inferiore rispetto al tempo che trascorrevo con gli amici. Poi dalle medie e poi le superiori sono riuscito a trovare un certo equilibrio nel senso che si passava molto più tempo in comitiva e quindi tutti insieme (maschi e femmine).
Credo fortemente al valore dell'amicizia. Senza i miei amici mi sentirei perso. Soprattutto quelli più importanti per me sono un dono. Mi sono accanto sia nelle mie gioie e sia nei miei fallimenti. Non ho mai avuto la paura di esser giudicato da loro né per le mie fragilità e né per i miei limiti. Sono ben consapevole che questa fortuna non ce l'hanno tutti. Ma ad oggi, capisco, dopo tutta la fatica, che veramente né è valsa la pena perché non sempre è stato sempre così tutto "rose e fiori".
Ho passato un periodo molto buio della mia vita dove per colpa di una mia sbandata ho tradito la fiducia del mio amico "storico" e per quasi un anno non ci siamo sentiti. Il problema diventò più grande: provenivamo dalla stessa comitiva. Decisi di "allontanarmi" da tutti loro perché se uscivo insieme a loro inevitabilmente ci sarebbe stato pure lui.
Le cose poi si sono rimesse al proprio posto. Grazie a lui ho fatto una bella esperienza di perdono sincero. Da questa riconciliazione la nostra amicizia è diventata ancor più profonda ed autentica rispetto a quanto già non lo fosse prima.
Utente
14 febbraio, 2017
semota ha detto
dammi un po' della tua memoria io li ricordavo spesso i compleanni e li segnavo in agenda fino a prima dell'avvento di fb xD poi ci pensava lui a ricordarmeli finché non mi sono accorta che alcuni non mettevano l'informazione 🙈Però è una cosa a cui ci tengo ricordarmi dei compleanni delle persone a cui tengo.
Edit: come ho formulato male l'ultima frase
È una cosa che mi viene spontanea, mi sembra un bel gesto anche se da quando c'è Facebook può sembrare che uno lo ricordi solo grazie alla notifica però chi mi conosce bene sa che lo ricordo da solo
Utente
7 agosto, 2013
Utente
15 febbraio, 2019
Riguardo ai giochi da bambino...
Ho un fratello più grande di me di sei anni. Insomma, volevo fare tutto quello che faceva lui. E siccome per lui, lui era il "grande" ed io il "piccolo", non mi lasciava quasi mai a giocare per esempio a calcio con i suoi amici . Mi faceva venire solo quando mancava l'ultimo uomo!
Ritornando ancora più indietro negl'anni, ricordo di aver avuto per un lungo periodo un pupazzo di Gabibbo che portavo sempre in giro con me. Mia mamma ancora mi racconta che ero matto per quel peluche. Non ricordo quando sono cresciuto che fine gli ho fatto fare
Poi gli altri giochi già lì ho condiviso quando abbiamo parlato di videogiochi. A questa passione si aggiungono i Pokemon (videogiochi), i Digimon (anime) e Yu-Gi-Oh (carte da collezione)! Ma il mio cartone animato preferito rimane Dragon Ball.
Ho anche un debole per i cartoni Disney e i film d'animazione di Miyazaki
Utente
7 agosto, 2013
kairos03 ha detto
Ho passato un periodo molto buio della mia vita dove per colpa di una mia sbandata
Ti va di raccontarcelo un po' a grandi linee?
Io sono tornato poco fa a casa, ho avuto una giornataccia e sono ko poi potete immaginare come possa sentirsi uno col nickname jappo quando gli viene prospettata una prova dove potrebbero c'entrare i china
Anche noi come Semota il giro dei cimiteri di solito lo facciamo il 1 novembre, il 2 l'abbiamo sempre ignorato
Sulla fiducia e l'aprirsi: io sono SUPER diffidente di natura e ci metto mille anni a raccontare di me (ma in compenso sono curiosissimo sui fatti altrui ), ho poche vere amicizie con cui comunque non mi confido molto frequentemente perché mi sento abbastanza indipendente da quel punto di vista. Una volta al liceo, dopo diversi anni che ci frequentavamo e uscivamo assieme il sabato sera ecc, mi ricordo che scioccai una mia amica dicendole che lei per me era ancora solo una buona conoscente
Un po' mi spiace essere così, perché mi rendo conto che è un aspetto del mio carattere molto fraintendibile, la gente può pensare che sono superficiale o snob o peggio ancora menefreghista, ma in realtà chi poi mi conosce capisce che ho solo (molto) bisogno dei miei spazi ma che l'affetto che provo è forte ^^
Freedom comes when you learn to let go
Utente
7 ottobre, 2018
kairos03 ha detto
Poi gli altri giochi già lì ho condiviso quando abbiamo parlato di videogiochi. A questa passione si aggiungono i Pokemon (videogiochi), i Digimon (anime) e Yu-Gi-Oh (carte da collezione)! Ma il mio cartone animato preferito rimane Dragon Ball.
L'anime sarebbe il cartone animato, giusto? Io l'ho amato In realtà all'inizio ero team Pokemon, e guardavo ai Digimon (il 'team' avversario) con diffidenza e 'astio'... ma una volta che mi sono lasciato coinvolgere è stato davvero amore, la prima stagione ha una trama davvero articolata, non banale, con momenti anche molto drammatici... il mio preferito probabilmente era il CPM Matt
Utente
15 febbraio, 2019
Sushi ha detto
kairos03 ha detto
Ho passato un periodo molto buio della mia vita dove per colpa di una mia sbandataTi va di raccontarcelo un po' a grandi linee?
Ok...non mi sarei mai aspettato di ritrovarmi a parlare di queste cose
Il periodo più brutto della mia vita è stato quando appunto ho litigato con il mio migliore amico e di conseguenza mi sono allontanato da quella che era la mia comitiva. Nonostante non avessi perduto i contatti con alcuni della comitiva non riuscivo più a sentirmi parte di loro, perché come dicevo non potevo più uscire con loro.
Quelle poche volte che capitava di uscire con loro (perché il mio migliore amico non c'era) non era più lo stesso. Spesso nei discorsi, nelle chiacchiere e nelle risate generali si faceva riferimento ad episodi/eventi in cui io non c'ero. Insomma, mi sentivo un "pesce fuor d'acqua", anche se mi sforzavo affinché le cose andassero bene.
Allora stesso tempo inizio a conoscere altre persone che avevano ritmi e interessi diversi rispetto ai miei. Per farmi accettare ho dovuto fingere di essere interessato a cose che non mi piacevano (es. la discoteca ).
Pian piano sentivo sempre più perdere me stesso, la mia identità come persona, quasi come avessi dovuto svendermi per poter ricevere il loro rispetto.
A linee molto generali ti/vi ho detto un pò di cose...
E' proprio qui che è entrato il discorso della fede. Ho fatto un incontro che mi ha un pò cambiato la vita. Ma questa è un'altra storia!
Utente
7 agosto, 2013
kairos03 ha detto
E' proprio qui che è entrato il discorso della fede. Ho fatto un incontro che mi ha un pò cambiato la vita. Ma questa è un'altra storia!
Ma quindi la fede ti è arrivata dopo? Non hai avuto proprio anche un'educazione supercattolica?
Freedom comes when you learn to let go
Utente
15 febbraio, 2019
Sushi ha detto
Ma quindi la fede ti è arrivata dopo? Non hai avuto proprio anche un'educazione supercattolica?
Eh già!!! Sorpresaaaa
Mi spiego meglio.
I miei genitori sono cattolici. Io fino alla seconda media ho frequentato la parrocchia, poi però mi sono allontanato. i miei ci hanno provato all'inizio a farmi ritornare in parrocchia però poi mi hanno lasciato libero , idem per mio fratello e mia sorella.
Sono stato sempre credente ma per un bel periodo sono stato anticlericale.
EDIT: La vera fede, sì, mi è arrivata dopo!
Utente
15 febbraio, 2019
Sushi ha detto
Allora siamo curiosi di sapere chi (perché è sempre un chi ) c'è dietro la tua ri-conversione
Hai detto bene. E' sempre un chi.
Mi piace definirla conversione (senza il ri-) perchè fondamentalmente è lì che ho iniziato a fare un cammino serio.
Mi dispiace, devi attendere la puntata successiva.
La storia è lunga ed ora avrei difficoltà a raccontarla.
Utente
7 agosto, 2013
rientrato a casa adesso, questa settimana mi sembra infinita
provo a rispondere un po' ai temi di questi giorni
essendo nato in un paese molto piccolo ho avuto degli amici d'infanzia obbligati e divisi equamente tra maschi e femmine senza problemi, poi il fatto che non mi piace il calcio mi tiene fuori dal 50% dei discorsi tra maschi e questo ha aiutato a creare rapporti anche di amicizia con l'altro sesso
sul confidarmi invece viene fuori uno dei miei più grandi problemi: un po' come qui sul forum, anche nella vita e con gli amici storici incarno lo stereotipo OTT-macchina da guerra, dentro il quale mi sono alquanto intrappolato, probabilmente come difesa, quindi faccio fatica a confidarmi e a mostrare le mie debolezze, col senno di poi questa cosa mi è costata molto perché in un periodo della mia vita avrei avuto bisogno di un aiuto dall'esterno
EDIT: per scrivere queste 4 righe ci ho messo tipo un'ora e rileggendolo fa schifo ma faccio molta fatica a parlare di me e ho anche eliminato una cosa che volevo dire perché non sapevo come scriverla
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