Utente
21 novembre, 2014
Ho letto alcune pagine più indietro di un'utente che desidera prendere un cane ma ha paura per via dei gatti,
per esperienza personale non ho mai avuto grandi problemi, in casa non è mai mancato almeno un gatto (spesso 3 o 4 ) il cane invece per alcuni periodi è mancato.
In questo momento ho un gatto di quasi 15 anni, una gatta zoppa (ha 3 zampe dopo essere entrata in una tagliola) di 10, un gatto non mio che si è trasferito a casa mia che avrà sui 3 anni (non randagio, ha i padroni ma non vuole più stare a casa sua) e una cagna di quasi 4 anni, quando la cagnetta è arrivata a casa avrà avuto intorno ai 4 mesi, essendo una trovatella non so di preciso, per alcuni giorni si è presa un po' di soffiate e zampate se si avvicinava troppo per massimo 15 giorni (i miei mici sono liberi non sono chiusi in appartamento non so se possa cambiare), adesso vivono in armonia porto il cane a passeggio con 1 o 2 gatti dietro, torno dal lavoro e trovo cane e gatto che dormono assieme sopra o dentro la cuccia, mangiano ognuno nella propria ciotola ma assieme gli uni vicino all'altra, l'unico problema è che Trilli si è affezionata così tanto ai suoi gatti che cerca di portarmene a casa altri se vede un gatto ed è al guinzaglio si sdraia a terra e non si muove più, se invece è libera esce il suo lato da pastore e cerca di farlo andare verso casa
Utente
3 agosto, 2014
82vale ha detto
Ho letto alcune pagine più indietro di un'utente che desidera prendere un cane ma ha paura per via dei gatti,per esperienza personale non ho mai avuto grandi problemi, in casa non è mai mancato almeno un gatto (spesso 3 o 4 ) il cane invece per alcuni periodi è mancato.
In questo momento ho un gatto di quasi 15 anni, una gatta zoppa (ha 3 zampe dopo essere entrata in una tagliola) di 10, un gatto non mio che si è trasferito a casa mia che avrà sui 3 anni (non randagio, ha i padroni ma non vuole più stare a casa sua) e una cagna di quasi 4 anni, quando la cagnetta è arrivata a casa avrà avuto intorno ai 4 mesi, essendo una trovatella non so di preciso, per alcuni giorni si è presa un po' di soffiate e zampate se si avvicinava troppo per massimo 15 giorni (i miei mici sono liberi non sono chiusi in appartamento non so se possa cambiare), adesso vivono in armonia porto il cane a passeggio con 1 o 2 gatti dietro, torno dal lavoro e trovo cane e gatto che dormono assieme sopra o dentro la cuccia, mangiano ognuno nella propria ciotola ma assieme gli uni vicino all'altra, l'unico problema è che Trilli si è affezionata così tanto ai suoi gatti che cerca di portarmene a casa altri se vede un gatto ed è al guinzaglio si sdraia a terra e non si muove più, se invece è libera esce il suo lato da pastore e cerca di farlo andare verso casa
Fantastico @82vale !!!..come dire, una famiglia allargata con animali tuoi, quello del vicino che vorrebbe cambiare residenza e altri che Trilli vorrebbe con se....sei comunque stata fortunata, che l'approccio dei mici verso la cagnetta è stato buono, (a parte alcuni giorni iniziali)..dipende anche dal carattere sia del cane sia del gatto nell'accettare un estraneo per casa...certo, non è impossibile, farli convivere ..è più facile che ciò avvenga se si risiede in campagna con grandi cortili a disposizioni dove gli animali possono trovare in caso di litigio una via di fuga..e un nascondiglio ..comunque deve essere bellissima la scena del cagnetto portato a passeggio e i 2 mici che ti seguono
Utente
3 agosto, 2014
Ciao amici..dopo aver parlato giorni fa dei forasacchi ..quelle malefiche ariste di graminacee che si infilano un po ovunque nella pelle dei nostri cani, ....oggi posto un articolo sulla "filaria" malattia trasmessa dalla puntura delle zanzare. che mina la salute non solo del cane ma anche del gatto....e di zanzare, in estate, ce ne sono a flotte
La filariosi è una malattia
trasmessa dalla puntura delle zanzare
Filaria
Filariosi
La forma più grave è la filariosi cardiopolmonare. La malattia è diffusa soprattutto al Nord, in particolare in tutta la Pianura Padana, nelle zone attorno al Po e nelle zone lacustri. Purtroppo sono in costante aumento i casi di malattia anche in altre aree geografiche: in tutta la Toscana, nelle zone pianeggianti e costiere della Sardegna e in alcune aree della Sicilia e della Campania.
Le larve del parassita Dirofilaria immitis entrano nel sistema circolatorio e, una volta diventati vermi adulti (lunghi anche 15 cm), si insediano nelle vicinanze di cuore e polmoni, provocando disturbi cardiaci e respiratori. Crescono e si diffondono in maniera massiccia tanto che, se la malattia non viene diagnosticata e curata in tempo, può portare alla morte del nostro animale. I vermi adulti delle larve di Dirofilaria Repens, invece, vanno a localizzarsi nel sottocute, procurando danni decisamente minori.
La filariosi può manifestarsi anche a distanza di mesi rispetto al momento del contagio, è perciò importante eseguire periodicamente un test di controllo presso il veterinario di fiducia per verificare che il nostro amico a quattro zampe stia davvero bene.
Il parassita è presente nelle aree paludose e lacustri, in tutta Italia.
In pochi minuti con il test specifico, il tuo veterinario può accertare la malattia.
Filariosi: per saperne di più
Causa
La zanzara comune trasporta le forme larvali dei vermi. Durante il pasto di sangue sul cane, i parassiti vengono iniettati nell'apparato circolatorio dell'animale e si sviluppano al suo interno.
Infezione silente
- Prurito
- Presenza di noduli sottocutanei
- Diminuzione dell'appetito
- Stanchezza, intolleranza all'esercizio fisico
- Tosse secca soprattutto dopo esercizio fisico
- Anemia
Progressione della malattia se non trattata
Embolia polmonare, insufficienza cardiaca, accumulo di liquidi a livello addominale e segni neurologici. La filariosi cardiopolmonare può essere letale per l'animale.
Coinfezione
Un animale debilitato è maggiormente soggetto all'infezione da parte di altri parassiti che vivono nello stesso ambiente. E’ sempre importante verificare che un soggetto malato di filariosi non sia anche portatore di leishmaniosi o di malattie trasmesse da zecche.
Diagnosi
Semplice test su sangue: SNAP® test 4Dx, esito in meno di 10 minuti. Esami di approfondimento: esame del sangue, radiografia al torace, ecocardiografia.
Trattamento
La terapia è complessa e prevede l'utilizzo di farmaci che devono essere dosati attentamente dal veterinario in base allo stadio della malattia e allo stato di salute generale dell'animale. Inoltre, se le filarie sono rimaste a lungo nel cuore dell'animale, questo probabilmente resterà cardiopatico anche dopo la terapia, poiché il danno causato al cuore non sempre è reversibile. La profilassi della filariosi è la soluzione migliore per prevenire l'infestazione dovuta a questi parassiti. Il veterinario può prescrivere farmaci da somministare per bocca o iniettabili a fronte di un accertamento preventivo dell'assenza del parassita nei cani che potrebbero essere portatori.
Prognosi
La filariosi è una malattia degenerativa e cronica che può condurre, nei casi più gravi e se non diagnosticata tempestivamente, alla morte del cane. La malattia può essere tenuta sotto controllo grazie ad una continua profilassi.
Vaccinazione
Non disponibile.
Altre forme di prevenzione
Utilizzo di prodotti antiparassitari topici e di altro tipo prescritti dal veterinario. Nelle zone endemiche, tenere gli animali in casa di notte.
Utente
3 agosto, 2014
scusate, non ho citato la fonte dell'articolo che è : http://www.malattiedeicani.it
Utente
14 marzo, 2015
Mia cugina aveva una gatta di cinque o sei anni, la scorsa estate ha preso il cane.
Dal primo momento in cui è entrato in casa il cucciolo ha scambiato la micia per la sua mamma. La segue ovunque, la "ciuccia" e vuole dormire a tutti costi con lei (preferibilmente sopra di lei). Peccato che il cane ora è cresciuto ed è diventato un colosso di 40 kg. Povera gatta, quanta pazienza
Utente
21 novembre, 2014
anna53 ha detto
82vale ha detto
Ho letto alcune pagine più indietro di un'utente che desidera prendere un cane ma ha paura per via dei gatti,per esperienza personale non ho mai avuto grandi problemi, in casa non è mai mancato almeno un gatto (spesso 3 o 4 ) il cane invece per alcuni periodi è mancato.
In questo momento ho un gatto di quasi 15 anni, una gatta zoppa (ha 3 zampe dopo essere entrata in una tagliola) di 10, un gatto non mio che si è trasferito a casa mia che avrà sui 3 anni (non randagio, ha i padroni ma non vuole più stare a casa sua) e una cagna di quasi 4 anni, quando la cagnetta è arrivata a casa avrà avuto intorno ai 4 mesi, essendo una trovatella non so di preciso, per alcuni giorni si è presa un po' di soffiate e zampate se si avvicinava troppo per massimo 15 giorni (i miei mici sono liberi non sono chiusi in appartamento non so se possa cambiare), adesso vivono in armonia porto il cane a passeggio con 1 o 2 gatti dietro, torno dal lavoro e trovo cane e gatto che dormono assieme sopra o dentro la cuccia, mangiano ognuno nella propria ciotola ma assieme gli uni vicino all'altra, l'unico problema è che Trilli si è affezionata così tanto ai suoi gatti che cerca di portarmene a casa altri se vede un gatto ed è al guinzaglio si sdraia a terra e non si muove più, se invece è libera esce il suo lato da pastore e cerca di farlo andare verso casa
Fantastico @82vale !!!..come dire, una famiglia allargata con animali tuoi, quello del vicino che vorrebbe cambiare residenza e altri che Trilli vorrebbe con se....sei comunque stata fortunata, che l'approccio dei mici verso la cagnetta è stato buono, (a parte alcuni giorni iniziali)..dipende anche dal carattere sia del cane sia del gatto nell'accettare un estraneo per casa...certo, non è impossibile, farli convivere ..è più facile che ciò avvenga se si risiede in campagna con grandi cortili a disposizioni dove gli animali possono trovare in caso di litigio una via di fuga..e un nascondiglio ..comunque deve essere bellissima la scena del cagnetto portato a passeggio e i 2 mici che ti seguono
Magari fosse il gatto del vicino Bartolomiao (XD l'ha battezzato così la mia sorellina) si è fatto almeno un Km per trovarsi una nuova casa, se non fosse stato per la bimba che giocando con mia sorella l'ha visto non avremmo mai scoperto di chi era.
Probabilmente sono fortunata io, prima di Trilli ho avuto altri cani e sono sempre stati accettati dai gatti, sicuramente il vivere in montagna aiuta, nei primi giorni i mici stanno molto fuori studiando il cane a distanza di sicurezza, i miei fanno più fatica ad accettare un altro micio piuttosto che un cane.
In questo pc non ho foto delle passeggiate devo vedere nel vecchio, in questo ho solo foto dove dormono vicini-vicini ma non le so postare sono un'imbranata
Utente
3 agosto, 2014
Morg ha detto
Mia cugina aveva una gatta di cinque o sei anni, la scorsa estate ha preso il cane.Dal primo momento in cui è entrato in casa il cucciolo ha scambiato la micia per la sua mamma. La segue ovunque, la "ciuccia" e vuole dormire a tutti costi con lei (preferibilmente sopra di lei). Peccato che il cane ora è cresciuto ed è diventato un colosso di 40 kg. Povera gatta, quanta pazienza
deve essere divertente vederli insieme!! ..io, purtroppo, non ho mai potuto provare le emozioni che ti regalano il cane e gatto insieme nella loro crescita e conseguente convivenza.....mio papà, cacciatore, ha sempre posseduto cani da caccia comprati ormai adulti e l'odio verso i gatti ce l'avevano/ hanno un po nel loro DNA, non li sopportano..(forse li scambiano per lepri, )...invece riprendendo l'altro discorso, anche a me è successo di comprare una bretoncina, (che ho tutt'ora)...4 anni fa mentre in casa già c'era Luna, una setter dolcissima che l'ha cresciuta come una mamma, la piccolina le mordeva le orecchie, i peli sulle zampe, le dormiva addosso, e Luna paziente come non mai, accettava tutto...era meraviglioso vederle crescere insieme...poi 6-7 mesi fa la setter è morta di diabete, dopo infinite cure...mi è rimasta Scery, sola, ma viziatissima
Utente
3 agosto, 2014
82vale ha detto
anna53 ha detto
82vale ha detto
Ho letto alcune pagine più indietro di un'utente che desidera prendere un cane ma ha paura per via dei gatti,per esperienza personale non ho mai avuto grandi problemi, in casa non è mai mancato almeno un gatto (spesso 3 o 4 ) il cane invece per alcuni periodi è mancato.
In questo momento ho un gatto di quasi 15 anni, una gatta zoppa (ha 3 zampe dopo essere entrata in una tagliola) di 10, un gatto non mio che si è trasferito a casa mia che avrà sui 3 anni (non randagio, ha i padroni ma non vuole più stare a casa sua) e una cagna di quasi 4 anni, quando la cagnetta è arrivata a casa avrà avuto intorno ai 4 mesi, essendo una trovatella non so di preciso, per alcuni giorni si è presa un po' di soffiate e zampate se si avvicinava troppo per massimo 15 giorni (i miei mici sono liberi non sono chiusi in appartamento non so se possa cambiare), adesso vivono in armonia porto il cane a passeggio con 1 o 2 gatti dietro, torno dal lavoro e trovo cane e gatto che dormono assieme sopra o dentro la cuccia, mangiano ognuno nella propria ciotola ma assieme gli uni vicino all'altra, l'unico problema è che Trilli si è affezionata così tanto ai suoi gatti che cerca di portarmene a casa altri se vede un gatto ed è al guinzaglio si sdraia a terra e non si muove più, se invece è libera esce il suo lato da pastore e cerca di farlo andare verso casa
Fantastico @82vale !!!..come dire, una famiglia allargata con animali tuoi, quello del vicino che vorrebbe cambiare residenza e altri che Trilli vorrebbe con se....sei comunque stata fortunata, che l'approccio dei mici verso la cagnetta è stato buono, (a parte alcuni giorni iniziali)..dipende anche dal carattere sia del cane sia del gatto nell'accettare un estraneo per casa...certo, non è impossibile, farli convivere ..è più facile che ciò avvenga se si risiede in campagna con grandi cortili a disposizioni dove gli animali possono trovare in caso di litigio una via di fuga..e un nascondiglio ..comunque deve essere bellissima la scena del cagnetto portato a passeggio e i 2 mici che ti seguono
Magari fosse il gatto del vicino Bartolomiao (XD l'ha battezzato così la mia sorellina) si è fatto almeno un Km per trovarsi una nuova casa, se non fosse stato per la bimba che giocando con mia sorella l'ha visto non avremmo mai scoperto di chi era.
Probabilmente sono fortunata io, prima di Trilli ho avuto altri cani e sono sempre stati accettati dai gatti, sicuramente il vivere in montagna aiuta, nei primi giorni i mici stanno molto fuori studiando il cane a distanza di sicurezza, i miei fanno più fatica ad accettare un altro micio piuttosto che un cane.
In questo pc non ho foto delle passeggiate devo vedere nel vecchio, in questo ho solo foto dove dormono vicini-vicini ma non le so postare sono un'imbranata
Bartolomiao è bellissimo come nome!!!...sul postare foto mie, anch'io non lo so fare...solo i copia incolla da altri siti, sono una frana col pc
Utente
3 agosto, 2014
Buongiorno amici e buona domenica...sull'argomento "zanzara" volevo postarvi altri video utili a noi tutti oltre che ai nostri amici 4 zampe...è sempre bene arricchire la nostra conoscenza
Come ogni tassello della Natura le zanzare sono nutrimento per altri animali poiché fanno parte della catena alimentare
Costruire una trappola per zanzare in 5 minuti.
Oggi vedremo come liberarci dell'insetto più fastidioso e tenace che affolla le nostre notti (e nel caso delle zanzare tigre, anche i giorni).
Occorrente
Utente
3 agosto, 2014
fonte : greenMe.it
PUNTURE DI ZANZARE: 14 RIMEDI NATURALI E FAI-DA-TE
Come ogni anno, con l’arrivo della bella stagione si ripresentano puntualmente, con il loro fastidioso ronzio e le loro punture sempre inopportune, le zanzare: insetti che si annidano e proliferano nelle acque stagnanti e che solitamente ci colpiscono a tradimento, lasciandoci addosso, come ricordo, rossori, gonfiori e pruriti.
Se, nonostante tutto il vostro impegno e l’impiego massiccio di metodi naturali ed ecologici per tenere ben lontani questi indesiderati ospiti estivi, non siete riusciti ad evitare di essere punti, cerchiamo di venire in vostro aiuto segnalandovi i rimedi fai-da-te più diffusi per limitare, per quanto possibile, antiestetici gonfiori e fastidiosissimi pruriti (a patto però che non soffriate diallergie: in questo caso, solo un esperto può davvero esservi utile!).
1) Ghiaccio
Passare sulla vostra puntura un cubetto di ghiaccio avvolto in un fazzoletto dicotone ben pulito dovrebbe donarvi un po’ di sollievo, attenuando il prurito e rinfrescandovi.
2) Saliva
Un rimedio di emergenza ma, in mancanza di altro, utile per alleviare prurito e gonfiore, consiste nel bagnare la puntura con un po’ di saliva.
3) Dentifricio
Applicate un po’ di dentifricio, preferibilmente al mentolo, sulla puntura e lasciatelo asciugare per 15-20 minuti prima di lavarlo via: dovrebbe attenuare l’irritazione e concedervi un po’ di sollievo dal prurito.
4) Miele
Il miele ha proprietà antibatteriche che possono rivelarsi utili di fronte ad una puntura di insetto: per questo potete utilizzarlo sull’area di pelle irritata, da solo oppure mescolato insieme ad un cucchiaino di bicarbonato di sodio.
5) Limone
Secondo la saggezza popolare, strofinare sulla pelle una fettina di limonepermette di evitare le punture di zanzare. Se tuttavia siete già stati punti, tenete presente che il limone è utile anche per lenire gonfiori e pruriti.
6) Cipolla
Tra i cosiddetti “rimedi della nonna” c’è anche quello di passare sulla puntura una fettina di cipolla: l’odore non vi favorirà nella vostra vita sociale, ma il sacrificio potrebbe essere compensato dalla scomparsa del prurit
7) Sale
Sciogliete un cucchiaio di sale in un bicchiere d’acqua e, con l’aiuto di un batuffolo, tamponate l’area della puntura, in modo da ridurre l’infiammazione.
8) Tea Tree Oil
Reperibile in farmacia e in erboristeria, il tea tree oil a base di maleleuca è un valido lenitivo per combattere le piccole irritazioni della pelle, comprese anche le punture di zanzara.
9) Aglio
Sempre secondo la saggezza popolare, strofinare dell’aglio sulla puntura di insetto dovrebbe svolgere un’azione lenitiva, attenuando gonfiori e pruriti (a patto che l’odore non vi crei disagi). Inoltre, pare che mangiare abitualmente aglio contribuisca a tenere lontane le zanzare e a prevenire future irritazioni.
10) Bicarbonato di sodio
Abbiamo già visto all’opera il bicarbonato di sodio associato al miele. In alternativa, è possibile mescolarlo con dell’acqua, in modo da ottenere una pasta da applicare sulla puntura.
11) Aspirina
Se non siete allergici o sensibili a questo farmaco, potete schiacciare una compressa e mescolarla con dell’acqua, per poi passare la pasta ricavata sulla zona irritata: si dice sia un rimedio efficace quanto semplice.
12) Lavanda
Anche la lavanda ha proprietà lenitive e rinfrescanti: per questo, potete strofinare sulla vostra puntura delle foglie di lavanda oppure tamponarla con un batuffolo intriso di olio essenziale di lavanda.
13) Aloe Vera
Come la lavanda, anche l’aloe vera è famosa per le sue proprietà lenitive: pertanto, applicando un gel o un preparato all’aloe vera sulla puntura, infiammazione e prurito dovrebbero sparire.
14) Olio curativo post-puntura fai-da-te
Ecco un olio curativo post punture applicabile con uno di quei dosatori a pallina rotante che potrete recuperare da vecchi deodoranti o che potrete acquistare in farmacia o in erboristeria.
o.e Geranium 3 ml
o.e. Citronella 1 ml
o.e. Eucalyptus 2 ml
o.e. tea tree 2ml
applicare 1-2 gocce sul morso
SPERO DI ESSERVI STATA UTILE E..................................
Utente
3 agosto, 2014
LO SAPEVATE???...
Come calcolare l’età del gatto in anni umani
Per calcolare l’età del gatto in anni umani, è molto diffusa l’abitudine di moltiplicare per 7 l’età del nostro animale. Questa metodo però non dà risultati convincenti.
Un gatto domestico vive in media 15 anni, ma non sono rari i casi di gatti molto più longevi che arrivano anche a superare i 20 anni di vita. Se la regola dei 7 anni fosse corretta, vorrebbe dire che un gatto di 20 anni sarebbe il corrispettivo di un uomo di 140. Vi sembra possibile?
Per questo motivo si è stabilito un modo più preciso per calcolare l’età di un gatto in anni umani.
Calcolare l’età del gatto in anni umani: come fare
1) Calcolate quanti anni ha il vostro gatto. Questo sarà facile se il gatto in questione è con voi da quando è nato. Altrimenti il vostro veterinario potrà fare una stima dell’età del vostro gatto in base all’analisi dei suoi denti e di altre parti del corpo. Ma attenzione, a volte anche il veterinario potrebbe trovarsi in difficoltà poiché i gatti, soprattutto se in buona salute, riescono a nascondere molto bene la loro età, così animali di 14 o 15 anni possono dimostrare anche sette anni in meno.
2) Il vostro gatto si sviluppa fisicamente e sessualmente entro i primi 12 mesi di vita. Un essere umano arriva a questo punto a circa 15 anni di età. Quindi un anno di età del gatto corrisponde all’età di 15 anni degli uomini.
3) Al compimento del secondo anno di vita del vostro gatto, aggiungete 9 anni. Il vostro gatto di 2 anni ha dunque la maturità di una persona di 24 anni.
4) Dopo i primi 2 anni di vita di un gatto, ogni anno felino equivarrà approssimativamente a 4 anni umani. Quindi un gatto di 3 anni sarà il corrispettivo di un uomo di 28; un gatto di 4 di un uomo di 32, e così via (vedi tabelle di conversione)
Calcolare l’età del gatto in anni umani: tabella di corrispondenza
Gatto Uomo
3 mesi 5 anni
6 mesi 10 anni
1 anno 15 anni
2 anni 24 anni
3 anni 28 anni
4 anni 32 anni
5 anni 36 anni
6 anni 40 anni
7 anni 44 anni
8 anni 48 anni
9 anni 52 anni
10 anni 56 anni
11 anni 60 anni
12 anni 64 anni
13 anni 68 anni
14 anni 72 anni
18 anni 88-91 anni
20 anni 91-96 anni
21 anni 96-106 anni
Come calcolare l’età del cane in anni umani
Nel calcolare l’età del cane, comunemente si crede che ogni anno di vita del quattro zampe equivalga a sette anni umani. In realtà non è esattamente così.
Pensateci bene. Un cane di un anno può dare alla luce dei figli, mentre un bambino di sette anni decisamente non può. E come si spiega che il cane più vecchio al mondo abbia 29 anni (che sarebbero 203 in anni umani)? Inoltre che dire del tuo cane di 11 anni che è fin troppo vivace per essere un ultrasettantenne?
Ecco perché i veterinari hanno determinato un modo più preciso per calcolare l’età di un cane in anni umani.
Calcolare l’età del cane in anni umani: ecco come fare
I punti seguenti vi mostreranno come convertire l’età del cane in anni umani .
1) Se un cane ha un anno di età, ciò equivale a 15 anni umani (non 7 come abbiamo sempre pensato).
2) Quando un cane raggiunge l’età di 2 anni, equivale a circa 24 anni umani (non 14).
3) Proseguite aggiungendo 4 anni per ogni anno dopo i due anni. Per esempio, un cane di 3 anni è equivalente a 28 anni umani; uno di 4 a 32; uno di 5 anni a 36 e così via.
4) Prendete sempre in considerazione le dimensioni del cane, dal momento che i cani più piccoli hanno generalmente una durata di vita più lunga dei cani più grandi. Le razze toy sono infatti quelle che vivono di più, le razze giganti quelle che vivono meno. Ad esempio, secondo il metodo appena spiegato, un cane di 6 anni di taglia piccola è assimilabile ad un uomo di 40 anni, un cane di dimensioni maggiori, ad uno di 42.
Tuttavia, nonostante queste lievi differenze, i veterinari considerano questo un valido schema da seguire.
fonte: QZlife.it
ora mostro la tabella calcolando le dimensioni del cane fonte: BAU.it
Calcolo anni animale
CANI
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Utente
3 agosto, 2014
fafo ha detto
Passo spesso di qui, anche se non ho animali, trovo la "rubrica", se così si può chiamare, davvero interessante... complimenti ad @anna53 che l'ha inaugurata e l'aggiorna spesso
grazie @Fafo ..tenere vivo l'interesse per i nostri amici a 4 zampe ..per me è un enorme piacere
Utente
3 agosto, 2014
Buongiorno amici...è estate e quanti di voi andranno in ferie con l'amico pelosetto?? Ecco alcuni consigli utili...fonte: Ministero della Salute - viaggiare a 4 zampe
Viaggiare in Italia
In Italia sono obbligatorie l’identificazione e l’iscrizione dei cani nell’Anagrafe degli animali d’affezione.
Per i gatti di proprietà l’identificazione è su base volontaria, anche se consigliabile.
Al momento dell’iscrizione nell’Anagrafe, al proprietario è rilasciato dal veterinario un certificato di iscrizione in anagrafe, che costituisce il documento d’identità dell’animale che lo deve accompagnare in tutti i suoi spostamenti.
In alcune regioni è obbligatoria la profilassi antirabbica, richiesta anche da alcune compagnie aeree e marittime.
I cani e i gatti introdotti in Italia, sia da paesi UE che extra UE, devono essere sempre sottoposti a vaccinazione antirabbica.
Viaggiare nell'Unione europea
Gli animali da compagnia che viaggiano al seguito del proprietario all’ interno dell’Unione europea devono essere identificati con microchip (o con un tatuaggio chiaramente leggibile se apposto prima del 03 luglio 2011) e muniti del passaporto comunitario, conforme al modello indicato dalla decisione 2003\803\CE della Commissione del 26 novembre 2003.
Il passaporto deve riportare le seguenti informazioni:
- dati del proprietario
- dati dell’animale (specie, razza, sesso, nome, data di nascita e segni particolari)
- numero di microchip, data e regione anatomica di inoculazione o n. del tatuaggio e data in cui è stato effettuato
- vaccinazione antirabbica la cui data non deve precedere quella di impianto del microchip
Tutti i campi del passaporto devono essere compilati in maniera indelebile e non devono essere presenti cancellature.
Viaggiare nei Paesi fuori dall'Unione europea
Se la meta del viaggio è un Paese terzo (cioè non facente parte dell’Unione Europea) possono essere richieste particolari condizioni sanitarie e ulteriori documenti.
Si consiglia, pertanto, di contattare per tempo l’ambasciata del Paese di destinazione.
Viaggiare in aereo
Quasi tutte le compagnie aeree consentono il trasporto di animali anche se non esiste una regolamentazione unica per l’accesso a bordo dell’aeromobile di cani e gatti a seguito del passeggero. Ogni compagnia di navigazione può infatti stabilire la tipologia e le dimensioni del trasportino, il numero degli animali accettati in cabina ecc.
I cani di media o grande taglia, solitamente, viaggiano nella stiva pressurizzata in apposite gabbie rinforzate. In questo caso, è bene far abituare l’animale al trasportino o alla gabbia.
Il trasportino deve consentire all’animale di stare in una posizione comoda, di potersi girare e accucciare; deve essere ben aerato, impermeabile, resistente e nel fondo può essere presente un telo e/o altro materiale assorbente.
L'animale non deve avere né guinzaglio né museruola. Questi accessori non devono inoltre essere lasciati all'interno del trasportino.
Prima della partenza ridurre la quantità di cibo giornaliera e somministrare acqua a sufficienza.
L'animale non deve mostrare segni di stanchezza fisica e non deve essere ferito. Consulta il medico veterinario per assicurarti dello stato di salute dell’animale, decidere se è necessario o meno l’uso di eventuali tranquillanti e per ogni altro utile consiglio.
È consigliabile verificare se il volo prevede scali in Paesi di transito con cambi di compagnia aerea o di velivolo, sia perché i trasferimenti da un aeromobile ad un altro possono comportare stress e rischi per l’ animale, sia perché soprattutto può essere bloccato nel Paese di transito per eventuali controlli sanitari. Pertanto, bisogna informarsi preventivamente sugli obblighi sanitari anche del paese di transito non solo di quelli relativi al paese di arrivo.
I cani guida per non vedenti viaggiano con il proprietario purché muniti di museruola e guinzaglio.
Viaggiare in treno
con Trenitalia
Dal 1° dicembre 2008, a seguito dell’intervento del Ministero della salute, è stato rivisto il regolamento di Trenitalia ed è ora possibile viaggiare con il proprio cane, sia di taglia piccola che grande, in prima e seconda classe. Nelle carrozze ristorante/bar non è consentito l’accesso agli animali.
con Italotreno
Anche a bordo di Italotreno, grazie alla collaborazione tra il Ministero della salute, le associazioni e Italotreno, è possibile trasportare animali domestici di piccola e grande taglia, gatti e altri animali da compagnia.
Il Ministero della salute ha messo a disposizione per i viaggiatori di Italotreno un decalogo del buon proprietario.
I cani guida viaggiano gratuitamente su tutte le categorie di treni.
Viaggiare in nave o in traghetto
Numerose compagnie di navigazione consentono l’accesso di animali a bordo, ma è opportuno informarsi per tempo sul regolamento della compagnia scelta per il viaggio. Alcune richiedono il certificato di buona salute redatto dal medico veterinario oltre al documento di identità dell’animale che deve accompagnarlo in ogni suo spostamento.
Analogamente al viaggio in aereo, anche in nave o traghetto l’animale che viaggia nel trasportino deve poter stare in posizione comoda, potersi girare e accucciare.
Il trasportino deve essere ben aerato, impermeabile, resistente e nel fondo può essere presente un telo e/o altro materiale assorbente.
In ogni caso informatevi sulla possibilità di portare in cabina con voi il vostro amico a quattro zampe o se è prevista la sosta nelle aree comuni.
Attenzione al mal di mare! Il vostro veterinario potrà consigliarvi sui rimedi da adottare per prevenirlo.
Viaggiare in automobile
Quando viaggiate in automobile, se possibile, evitate le ore più calde della giornata e stati attenti all’aria condizionata! Gli sbalzi di temperatura sono pericolosi per voi e per i vostri amici.
Ricordatevi di portare la ciotola per l’acqua e un piccolo asciugamano per rinfrescare il vostro animale in caso di necessità.
Guidate il più dolcemente possibile, evitando accelerazioni e frenate non necessarie. Il mal d’auto o cinetosi è un problema comune, più di quanto si possa pensare, al quale i cuccioli sono più predisposti. I segni tipici sono agitazione, affanno, salivazione eccessiva, eruttazione e infine vomito. Il medico veterinario può prescrivere farmaci efficaci, sicuri e privi di effetti indesiderati, che devono essere somministrati prima del viaggio.
Durante i viaggi lunghi fate soste regolari per fare scendere il cane dalla macchina per sgranchirsi i muscoli e per fare i suoi bisognini (Attenzione!! Non dimenticate di raccoglierli con gli appositi strumenti).
E… attenzione al colpo di calore!
Strutture di accoglienza e spiagge
In Italia, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano promuovono, a livello alberghiero e nei maggiori centri turistici, ivi comprese le spiagge e gli stabilimenti balneari, l'accoglienza temporanea dei cani, dei gatti e degli altri animali da compagnia (Accordo 6 febbraio 2003).
Negli ultimi anni, anche grazie all’impegno del Ministero della salute e alla collaborazione con le Associazioni di protezione animale, sono aumentante le strutture che accolgono gli animali.
Diverse regioni hanno emanato leggi che mirano a implementare la recettività turistica, prevedendo anche di destinare alcuni tratti di spiaggia ai nostri amici (es. Regione Abruzzo).
Per avere informazioni ci si può rivolgere agli enti turistici regionali e pro loco; inoltre, alcune associazioni di protezione animale hanno censito le strutture turistiche a quattro zampe.
Check up sanitario
Prima di andare in vacanza con un animale è sempre opportuno effettuare un check-up dal medico veterinario per assicurarsi del suo stato di salute e verificare la regolarità dei richiami vaccinali e dei trattamenti antiparassitari.
Ricordatevi di portare con voi il libretto sanitario e il riferimento del veterinario curante. Informatevi anche sulle strutture veterinarie presenti nel luogo di villeggiatura per le eventuali emergenze.
È buona norma fare una visita di controllo anche al rientro per assicurarsi che non si siano verificati problemi durante la vacanza.
La valigia a 4 zampe
Metti in valigia:
- Certificato di iscrizione in anagrafe, libretto sanitario e, se richiesti dalle autorità della località che si intende raggiungere, certificato di buona salute, certificato della vaccinazione antirabbica, passaporto europeo
- Strumenti per la raccolta delle deiezioni
- Ciotole per acqua e cibo
- Una piccola scorta di mangime
- La lettiera
- Eventuali farmaci che l’animale assume d’abitudine, prodotti antiparassitari e un mini-kit di pronto soccorso
- Un collare o una pettorina, un guinzaglio di scorta e la museruola
- Eventualmente il suo lettino e/o la sua coperta
- Il necessario per l’igiene (spazzola, salviettine umidificate, un asciugamano)
- Qualche giocattolo
buone vacanze
Utente
3 agosto, 2014
fonte: http://www.deabyday.tv - cani
I 5 consigli per far star bene il cane in spiaggia
Se sei in procinto di partire per le tante agognate vacanze estive in compagnia del tuo cane, in direzione di una spiaggia dog-friendly, ecco alcuni consigli da tenere presenti per garantirgli delle serene giornate. Assicurati che il pet sia in buona salute e con le vaccinazioni a norma e che non abbia problemi di socializzazione con persone e altri animali.
5. Non forzare il cane ad entrare in acqua: non tutti gli animali amano bagnarsi
4. Non fare mai mancare l’acqua al cane: porta la sua ciotola preferita e tienila sempre piena di acqua fresca
3. Il cane anziano o il cucciolo appena vaccinato potrebbero non apprezzare la passeggiata sulla spiaggia e il bagno in mare
2. Usa una crema protettiva su pancia, orecchie e zone senza peli del cane: anche i quattrozampe possono scottarsi o soffrire di eritema solare
1. Fai attenzione a non esporre il cane per troppo tempo al sole: il rischio di un colpo di calore è elevata
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