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Utente
26 gennaio, 2018
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Alex87 ha detto
tra l'altro a me atterra sempre questo modo di pensare del popolino "aah allora è tutto fintooooO!!2", questa incapacità di scissione, di dire "è così MA è anche così". Sottolinea una semplicità di pensiero che pensavo appartenesse solo ai bambini di 8 anni.
Eh, magari ci fosse un pensiero articolato, un ragionamento, spesso c’è solo il giudizio duro e crudo, l’etichetta da affibbiare tout court, indipendentemente dall’argomento. Lo scrive uno, gli vanno dietro gli altri.
Utente
11 novembre, 2015
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Alex87 ha detto
tra l'altro a me atterra sempre questo modo di pensare del popolino "aah allora è tutto fintooooO!!2", questa incapacità di scissione, di dire "è così MA è anche così". Sottolinea una semplicità di pensiero che pensavo appartenesse solo ai bambini di 8 anni.
O bianco o nero.
Infatti alcuni post neanche si limitano a dire che se è vera questa notizia allora era falsa la molestia subita da lei, ma proprio generalizzano sull'intero mondo femminile di queste che denunciano e poi sante non sono. Come se fosse una proprietà transitiva, come se gli stesse bene così imparano tutte quante a denunciare.
Sono inorridita.
E voglio precisare che non sono entrata nel merito di cosa ha fatto o meno la Argento, sono le reazioni che critico perchè esce proprio il peggio del genere umano.
Lei se ha commesso un reato, mi auguro pagherà e ne risponderà, cosa che mi auguro sempre per tutti.
Utente
24 dicembre, 2017
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Teolino ha detto
Nel ragionamento dei bambini c’è solo semplicità, in quello degli adulti che fanno di tutta un’erba un fascio, c’è anche mala fede secondo me, perché non credo che siano tutti incapaci di scindere...
Secondo me si tratta proprio di un pensiero insito in queste persone, un pensiero che aspetta solo di poter emergere al momento "giusto" in tutta la sua brutalità. È più o meno lo stesso discorso di quelli che condividono fake news senza documentarsi solo perché quella notizia (anzi, quel titolo) è la dimostrazione palese del loro pensiero che non vedono l'ora di rendere pubblico per poter dire "ecco, avevo ragione io".
Non si fa un lavoro di analisi (documentarsi, confrontare e scindere le varie informazioni, etc.), ma si ragiona di pancia, si fa di tutta l'erba un fascio, e questa purtroppo è la tendenza figlia di questa società nella quale le informazioni per "arrivare" a più gente possibile devono essere brevi, elementari e, soprattutto, d'impatto: esattamente la modalità educativa che si usa con i bambini della scuola dell'infanzia per comunicare con loro, ad es. per spiegargli come ci si comporta 
(usare poche parole di facile comprensione, mettersi alla loro altezza e usare una mimica facciale che permetta di trasmettere una determinata emozione).
Banned
7 agosto, 2013
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Comunque questa faccenda ha tantissimi aspetti da prendere in considerazione. E' una questione delicata e difficilissima da affrontare perché qualsiasi cosa si dica si rischia di prendere le parti dell'uno o dell'altra senza che poi si possa sapere davvero la verità.
Sono il primo che porta avanti il pensiero secondo il quale sarebbe ora anche di cominciare a parlare delle aggressioni effettuate dalle donne nei confronti degli uomini. Ovviamente si parla di un numero irrisorio rispetto ai femminicidi di cui sentiamo parlare in tv tutti i giorni, ma di donne che perseguitano, stalkerano, malmenano gli uomini ce ne sono. Il caso della violenza sessuale però va approfondito ... perché per violentare un uomo bisogna prima fare in modo che si ecciti, suppongo che per eccitarti la cosa debba piacerti. Ora non vorrei sminuire la cosa, perché solo lui sa cosa ha provato, però ammetto che nell'immaginario collettivo qualsiasi 17enne farebbe carte false per andare a letto con una donna più grande e molto avvenente. Insomma, è difficile farsi un pensiero perché si rischia di far passare il messaggio che la violenza sessuale su una ragazza sia più grave di quella su un ragazzo... il punto è che i due atti avvengono in maniera molto differente.
Utente
24 agosto, 2015
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Da un anno a questa parte la vita di questa donna è veramente tragicomica, solo che il primo aspetto prevale fin troppo sul secondo.
Accusa, contribuisce a creare un movimento mondiale contro un certo tipo di abusi e poi è accusata lei stessa (con prove piuttosto schiaccianti, sembrerebbe) di averne commesso uno in tempi recenti. E come dite voi, è un boomerang tremendo per il #MeToo, che ora perderà ulteriormente credibilità.
Mezzo mondo la difende e l'altra metà la attacca, facendole, nel bene e nel male, guadagnare una notorietà mai avuta prima.
A giugno la scelta - criticatissima - di prenderla come giudice ad X Factor, seguita a pochi giorni dalla tragedia del suicidio del suo compagno.
Che prontamente più di qualcuno suggerì trattarsi in realtà del suo ex compagno, arrivando a parlare di tradimento.
E ora questo. Non sappiamo (né forse sapremo mai) dove stia la verità in queste faccende, quello che è indiscutibile è che se prima se usciva maluccio ora ne esce a pezzi.
Utente
24 agosto, 2015
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Secondo quel che rivela, con tanto di carte citate, il New York Times, Asia Argento era ben conscia di avere pendente un'azione legale per molestie sessuali da lei compiute nei confronti di un giovane attore quando l'anno scorso lanciò le accuse a Weinstein per averla sottoposta allo stesso tipo di abuso. Avrebbe dovuto ammetterlo nel momento stesso in cui puntava il dito contro il produttore, e non l'ha fatto. Weinstein era sicuramente un protervo senza scrupoli che ha imposto la sua legge del letto alle attrici che faceva lavorare, e per questo pagherà di fronte alla giustizia americana; il movimento Metoo ha dato una sacrosanta spallata a pratiche che insultano la dignità delle donne; ma Asia Argento con la sua memoria selettiva riguardo alle colpe e alle denunce ne esce davvero male, e diventa improponibile come portabandiera di ogni diritto delle donne.
Mentana su Facebook
Banned
7 agosto, 2013
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L'articolo del NYT, che spiega una storia un po' contorta, qui:
https://www.nytimes.com/2018/08/19/us/asia-argento-assault-jimmy-bennett.html
Asia Argento, a #MeToo Leader, Made a Deal With Her Own Accuser
The Italian actress and director Asia Argento was among the first women in the movie business to publicly accuse the producer Harvey Weinstein of sexual assault. She became a leading figure in the #MeToo movement. Her boyfriend, the culinary television star Anthony Bourdain, eagerly joined the fight.
But in the months that followed her revelations about Mr. Weinstein last October, Ms. Argento quietly arranged to pay $380,000 to her own accuser: Jimmy Bennett, a young actor and rock musician who said she had sexually assaulted him in a California hotel room years earlier, when he was only two months past his 17th birthday. She was 37. The age of consent in California is 18.
That claim and the subsequent arrangement for payments are laid out in documents between lawyers for Ms. Argento and Mr. Bennett, a former child actor who once played her son in a movie.
The documents, which were sent to The New York Times through encrypted email by an unidentified party, include a selfie dated May 9, 2013, of the two lying in bed. As part of the agreement, Mr. Bennett, who is now 22, gave the photograph and its copyright to Ms. Argento, now 42. Three people familiar with the case said the documents were authentic.
The Times has tried repeatedly since Thursday to get a response to the matter from Ms. Argento and her representatives. She did not reply to messages left on her phone, sent by email and sent to two of her agents, who agreed to forward it to her. Carrie Goldberg, her lawyer who handled the matter, read email messages from The Times, according to two people familiar with the case, but she has not responded. A woman who answered the phone at Ms. Goldberg’s office on Friday said the lawyer would not be available to discuss this article.
Mr. Bennett, who lives in Los Angeles, would not agree to be interviewed, said his lawyer, Gordon K. Sattro. “In the coming days,” Mr. Sattro wrote in an email, “Jimmy will continue doing what he has been doing over the past months and years, focusing on his music.”
In an April letter addressed to Ms. Argento confirming the final details of the deal and setting out a schedule of payments, Ms. Goldberg characterized the money as “helping Mr. Bennett.”
“We hope nothing like this ever happens to you again,” Ms. Goldberg wrote. “You are a powerful and inspiring creator and it is a miserable condition of life that you live among shitty individuals who’ve preyed on both your strengths and your weaknesses.”
But for Mr. Bennett, who as a child actor charmed Harrison Ford and Bruce Willis and earned the nickname Jimmy Two-Takes because he rarely flubbed his lines, the 2013 hotel-room encounter was a betrayal that precipitated a spiral of emotional problems, according to the documents.
The fallout from “a sexual battery” was so traumatic that it hindered Mr. Bennett’s work and income and threatened his mental health, according to a notice of intent to sue that his lawyer sent in November to Richard Hofstetter, Mr. Bourdain’s longtime lawyer, who was also representing Ms. Argento at the time.
Ms. Argento, who lives in Rome, subsequently turned to Ms. Goldberg — a prominent lawyer for victims of online attacks — to handle the case. (Mr. Hofstetter is now handling the estate of Mr. Bourdain, who killed himselfin June. Although Mr. Bourdain helped Ms. Argento navigate the matter, neither Mr. Hofstetter nor Kimberly Witherspoon, Mr. Bourdain’s longtime agent and now a spokeswoman for his wife, Ottavia Busia, from whom he was separated, would comment for this article.)
Mr. Bennett’s notice of intent asked for $3.5 million in damages for the intentional infliction of emotional distress, lost wages, assault and battery. Mr. Bennett made more than $2.7 million in the five years before the 2013 meeting with Ms. Argento, but his income has since dropped to an average of $60,000 a year, which he attributes to the trauma that followed the sexual encounter with Ms. Argento, his lawyer wrote.
In October, a month before Mr. Bennett sent his demand for money, The New Yorker published an article by Ronan Farrow that included Ms. Argento among 13 women who accused Mr. Weinstein of harassment and rape.
Ms. Argento, whose father, Dario Argento, is a noted director of Italian horror films, began her acting career as a child. She went on to win two David di Donatello Awards, the Italian equivalent of Oscars, and has directed films, written a novel and recorded music.
After she spoke out about Mr. Weinstein, Ms. Argento quickly emerged as a powerful voice for women who have been mistreated by men. In May, she gave a riveting speech at the Cannes Film Festival in which she called the festival Mr. Weinstein’s “hunting ground.” She said he had raped her there in 1997, when she was 21.
The relationship with Mr. Weinstein continued for years afterward and sometimes included sex, The New Yorker reported. Ms. Argento, who had acted in a movie Mr. Weinstein produced, told the magazine that she feared angering him. It was a complicated situation in which she said she felt powerless. “After the rape, he won,” she told Mr. Farrow.
Mr. Weinstein has pleaded not guilty to six felony counts in New York, including first-degree rape; none are related to Ms. Argento. His lawyers have said their relationship was consensual.
Mr. Bourdain, long a fan of her father’s work, met Ms. Argento when he was shooting an episode of his CNN show “Parts Unknown” in Rome in late 2016. The two became a couple, and Mr. Bourdain became her champion as she emerged as a leading figure in the battle against sexual assault and harassment, speaking at conferences and at Harvard.
For Mr. Bennett, seeing Ms. Argento present herself as a victim of sexual assault was too much to bear, his lawyer wrote, and called up memories of their hotel reunion. “His feelings about that day were brought to the forefront recently when Ms. Argento took the spotlight as one of the many victims of Harvey Weinstein,” Mr. Sattro wrote in the notice of intent to sue.
Ms. Argento, who is divorced and has two children, was both a mentor and a mother figure to Mr. Bennett, the document says, and the two were intermittently in contact as he grew up. “Jimmy’s impression of this situation was that a mother-son relationship had blossomed from their experience on set together,” Mr. Sattro wrote.
Mr. Bennett began acting at age 6, when he was cast in a commercial for a Dodge Caravan. He went on to appear in dozens of other commercials, and secured roles in several television shows. His prolific movie career started in 2003 with “Daddy Day Care,” which starred Eddie Murphy.
Mr. Bennett was 7 when he was cast in “The Heart Is Deceitful Above All Things,” a 2004 film Ms. Argento directed, starred in and helped write.
The script, based on a book by the pseudonymous writer JT LeRoy, depicts the grim relationship between a drug-addicted prostitute played by Ms. Argento and her son, played by Mr. Bennett and two other young actors. Ms. Argento’s character dresses her son as a girl to lure men, and the boy is ultimately raped.
In interviews and subsequent social media posts between the two over the years, they referred to each other as mother and son.
On May 9, 2013, the day they met for a reunion in her room at a Ritz-Carlton in Marina del Rey, Calif., she posted on Instagram: “Waiting for my long lost son my love @jimmymbennett in trepidation #marinadelrey smoking cigarettes like there was no next week.”
Mr. Bennett responded, “I’m almost there!:)”
Mr. Bennett, who has an eye condition that prevents him from driving, arrived at Ms. Argento’s hotel room that morning with a family member, according to his notice of intent.
The document lays out Mr. Bennett’s account: Ms. Argento asked the family member to leave so she could be alone with the actor. She gave him alcohol to drink and showed him a series of notes she had written to him on hotel stationery. Then she kissed him, pushed him back on the bed, removed his pants and performed oral sex. She climbed on top of him and the two had intercourse, the document says. She then asked him to take a number of photos.
Later that day she posted a close-up of their faces on Instagram with the caption, “Happiest day of my life reunion with @jimmymbennett xox,” and added that “jimmy is going to be in my next movie and that is a fact, dig that jack.” That post and others were included with the notice of intent, along with three photos apparently taken by Mr. Bennett that depict him and Ms. Argento in bed, their unclothed torsos exposed. (Only one of the photos taken in bed shows both their faces.)
The two had lunch, and Mr. Bennett headed home to Orange County, where he lived with his parents. As he was driven home, according to his claim, he began to feel “extremely confused, mortified, and disgusted.”
But a month later, on June 8, he sent Ms. Argento a Twitter message, “Miss you momma!!!!” that included a photograph of an engraved bracelet she had given him to commemorate the movie. (His Twitter account has recently been shut down.)
That same month, he confronted his mother and stepfather over the state of a trust into which some of his earnings as an actor had been deposited, according to a lawsuit he filed in Orange County Superior Court in October 2014.
Mr. Bennett claimed his parents had barred him from the family’s house and kept his possessions, and over the years had cheated him out of at least $1.5 million in earnings. He said he was broke and two months behind on his rent. The case was settled in December 2014, but the terms were not disclosed.
In the agreement between Ms. Argento and Mr. Bennett, she agreed to pay him $380,000 over the course of a year and a half, starting with an initial payment of $200,000 that was made in April, according to a letter to Ms. Argento in which her lawyer, Ms. Goldberg, outlined the terms of the deal.
The agreement does not prevent either party from discussing it. In the letter, Ms. Goldberg explained that California law does not allow nondisclosure agreements in civil contracts involving the types of allegations made by Mr. Bennett.
One alternative, Ms. Goldberg wrote, would be to work around the California law by using New York lawyers and arguing that the laws of New York govern the agreement.
“Ultimately, you decided against the non-disclosure language because you felt it was inconsistent with the public messages you’ve conveyed about the societal perils of non-disclosure agreements,” she wrote to Ms. Argento.
“Bennett could theoretically tell people his claims against you,” she wrote. “However, under this agreement, he cannot sue you for them. Nor can he post the photo of the two of you.”
“At the very least,” Ms. Goldberg added, “he is not permitted to bother you for more money, disparage you or sue — so long as you comply with your obligations in the agreement.”
Although it is unclear whether Mr. Bennett and Ms. Argento have spoken since the payment was made, Ms. Argento seems to remain supportive. On July 17, she added a “Like” to a moody portrait of himself he had posted on his Instagram account. The account has since been scrubbed of much of its content.
Utente
12 febbraio, 2015
Offline
Quasi un colpo di grazia mediatico a tutta la vicenda del #metoo.
Almeno dai commenti che ho potuto leggere
Heads up all the way
Cause it's too late to be afraid
There's no time to rest
I wanna go and see what's next
Utente
2 marzo, 2014
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Banned
7 agosto, 2013
Offline
the_nick ha detto
Direi che abbiamo messo la pietra tombale sul movimento ipocrita del #metoo. Amen.
Ma più che altro - oltre che pessimo, ed ipocrita, nel mettere gente con colpe di grado diversissimo nello stesso calderone, giusto perché periodo di caccia agli streghi - sovente teribbbile nella scelta delle proprie bandiere: ce ne sarebbero state di ben più credibili (in vari sensi), meno ambigue.
Però, ribadendo ciò, pure 'sto caso non pare dei più inattaccabili, dai.
Cioè, sesso orale ad un maschio di 17 anni ecc. ecc. (e in molti paesi, ma pure semplicemente altri stati USA, "the age of consent" è sotto i 18, come sappiamo).
Poi la legge è la legge, ma uno moralmente si fa anche i propri ragionamenti, avulsi dalla "realtà burocratica".
Sinceramente, per adesso, troverei parimenti ipocrita scandalizzarsi; leggendo velocemente gli scenari di quest'ultima vicenda.
Se alcune del #metoo si immagina stiano, stessero, "milking it", questo a maggior ragione potrebbe essere un banalissimo "cash grab" con tutti i crismi.
Poi magari no, ma, insomma, di certo non è uno di quei casi in cui ti lasci pochi dubbi.
Io dissi all'epoca che assolutamente non ritenessi Asia Argento una perfetta bandiera per tale causa, ma questa storia (al momento) invece non è che "mi cambi tanto".
Utente
11 novembre, 2015
Offline
Non so se è più insolito lui che un mese dopo la presunta violenza le manda il messaggio 'mi manchi mamy' o lei che dopo la richiesta di denaro e il presunto accordo continua a mettergli i like sui social... mah...prendo tutto con le pinze....
Utente
7 agosto, 2013
Offline
La questione è semplice: con che credibilità dovrei sostenere il movimento #metoo se una delle esponenti più attive ha forse sotto sotto qualche problemino con la questione molestie?
Utente
7 agosto, 2013
Online
Ma cosa c'entra il #metoo con tutta questa storia? Il movimento, a prescindere dalle presunte malefatte della sua fondatrice, resta importantissimo dato che verte contro ogni tipo di violenza sessuale e molestie, di cui migliaia di donne, in tutte il mondo e quotidianamente, sono purtroppo ancora vittime. L' Argento, sulla base di quanto si può leggere in giro, ha camuffato la sua identità da carnefice, rivelando solo l'aspetto da vittima. Se ha sbagliato è giusto che paghi ma ciò non significa che il movimento debba risentirne o essere etichettato come fasullo. Non scherziamo proprio.
Utente
11 novembre, 2015
Offline
the_nick ha detto
La questione è semplice: con che credibilità dovrei sostenere il movimento #metoo se una delle esponenti più attive ha forse sotto sotto qualche problemino con la questione molestie?
il movimento #metoo prescinde dalle singole donne che hanno denunciato, e sinceramente sono stupita che serva dirlo...
Una delle esponenti più attive ha forse qualche problema con le molestie? Quindi automaticamente non è più necessario lottare contro le molestie e le violenze sulle donne (anche in ambito lavorativo, perchè era nato da un discorso su questo tipo di situazioni)?
Un'altra magari la sorprendono a rubare un pacchetto di caramelle in un supermercato, quindi automaticamente non è più vero che le donne subiscono molestie e violenze?
Come può un movimento nato per protestare e lottare contro una società con una forte base maschilista che cerca di giustificare i comportamenti di certi uomini, o di screditare le donne che ne sono vittime, essere meno credibile?
Sono veramente stupita di leggere queste affermazioni in giro per il web 
Utente
1 maggio, 2016
Offline
the_nick ha detto
La questione è semplice: con che credibilità dovrei sostenere il movimento #metoo se una delle esponenti più attive ha forse sotto sotto qualche problemino con la questione molestie?
Non sostenerlo affatto.
Vorrei essere al posto tuo, di non trovarmi nella posizione di dover aderire al movimento #metoo,
Purtroppo non ho la tua fortuna.
" Ah ... anche poeta ! "
Utente
7 agosto, 2013
Offline
a me stupisce francamente il vostro stupore nei confronti dei commenti social..il 90% dei fruitori è composto da una massa ignorante e zotica che non dovrebbe proprio esprimersi , essendo totalmente priva di senso civico e di strumenti per discernere.Io sarei per l'abolizione in primis di quel letamaio di fb,scusate lo sfogo ma non se ne puo' piu'...
Utente
24 agosto, 2015
Offline
http://www.repubblica.it/spett.....refresh_ce
Asia nega e respinge le accuse
Utente
11 novembre, 2016
Offline
Waves of Music ha detto
http://www.repubblica.it/spett.....refresh_ceAsia nega e respinge le accuse
Non so perché e non chiedetemelo ma a pelle le credo
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