Utente
11 marzo, 2015
Fossilizzarsi sul 5% è vedere quello che si vuole, buttare la polvere sotto il tappeto. Senza contate che non capisco come quantifichi la mia di esperienza dato che ho fatto un discorso generale senza scendere nei rapporti di tutti i giorni con la gente.
Che sia una questione di genere non lo metto in dubbio, ma se parti così arrivi ad affermare che l'omosessualità maschile sia più concentrata sul sesso non è più una questione di solo genere ma si passa anche su quello di orientamento (parlo sul piano maschile).
Mi scuso per il doppio post.
Lo spreco della vita si trova nell'amore che non si è sapito dare,
nel potere che non si è saputo utilizzare
nell'egoistica prudenza che ci ha impedito di rischiare e che,
evitandoci un dispiacere, ci ha fatto mancare la felicità.
Oscar Wilde
Mamma mia, è successo tanto in questo topic dal mio ultimo post.
Allora @Signorina Silvani come già fatto notare da altri, non ho mai espresso il fatto che quella foto rappresenti l'intero universo LGBT. Amo le Drag Queen. Quelle che hanno veramente un messaggio profondo da condividere. Come del resto amo i miei amici etero. Anche qua i miei amici etero non superficiali. In ogni "categoria" esistono persone amabili e meno amabili.
Mi trovo d'accordo con te (se posso permettermi di darti del tu), dopo la spiegazione di @ouro . Prima onestamente non capivo tanto il tuo pensiero.
NESSUN ESSERE UMANO PUO' E DEVE PERMETTERSI DI CRITICARE ALTRE PERSONE SOLO PER MODI O STILI DI VITA DIFFERENTI.
Ed è questo che deve capire anche Concetta di Canicattì. Io sono originario di Palma di Montechiaro, paese che dista 25km da Canicattì. Conosco queste persone. Onestamente che vengono tutte categorizzate come persone ignoranti e meno aperte al "nuovo" mi da fastidio. Ho 80% della mia famiglia che vive la. Diciamo che quasi tutti sanno della mia omosessualità. Chi lo accetta e chi meno. Ma non deve e non può essere un problema mio. È questo che deve capire la gente - sì lo so, è un pensiero molto utopico, ma finché lo vediamo come utopia, realtà non diventerà.
Ho amato il trono di Claudio. @Alex87 Anche se forse sarai in disaccordo con questo pensiero, ha aiutato tanto. Ho visto mia madre piangere per commozione durante la loro scelta. E prima di tutto cio' non si parlava mai in casa della mia omosessualità, se sono fidanzato o meno, se mi piace qualche ragazzo o mi frequento con qualcuno.
È chiaro che mia madre deve capire che come esiste Claudio, esiste anche la Drag Queen della foto. E uno non è più valido dell'altra. Sono persone entrambi. Persone con sentimenti, con le loro gioie e preoccupazione, persone amabili o meno amabili. Ma non è la "categoria" a decidere chi vale di più o meno, ma il loro carattere.
Mia mamma grazie a me (e voglio vantarmene) ha smesso di criticare, ha smesso di dare giudizi superficiali. Perché tutti abbiamo bisogno di amore e non c'è niente di più bello al mondo. AMATEVI.
Ps. mi scuso per tutti gli errori grammaticali, ma sono nato e cresciuto in Germania e non ho mai studiato l'italiano.
instagram: damianorac
Utente
1 maggio, 2016
Ciao Damiano.
Ho detto sciura Concetta di Canicattì, così come posso dire la sciura Brambilla casalinga di Voghera o la Sora Cesira di Frascati. Spero che tu non ti sia offeso, non era mia intenzione, era solo un esempio.
Quando io dico che, per ottenere la normalità bisogna anche dare normalità, intendo esattamente quello che ha detto Ouro, magari ho usato i termini sbagliati, ma il senso è proprio quello.
Se vogliamo ottenere i diritti, fare ragionare le persone, combattere l'omofobia, non possiamo iniziare a farlo con il pugno di ferro.
Riprendo un esempio che ho fatto ieri.
Se io voglio costruire un grattacielo per avere un attico, non posso iniziare a costruirlo dall'attico, ma dalle fondamenta. Per fare le fondamenta devo scavare in basso, cioè devo lavorare in DIREZIONE OPPOSTA rispetto alla direzione del grattacielo. Io devo scavare in basso per arrivare in alto.
Ergo se io voglio fare capire al mondo che non c'è nulla di diverso in un amore omosessuale rispetto a quello etero devo mettermi al livello della Sora Cesira di Frascati e spiegarle le cose a livello sottoterra, con il suo linguaggio. Il suo linguaggio può capire un Claudio e Mario e da lì salire verso l'alto e aprire la mente su un amore che prima, nel suo cervello, rifiutava. Dal poco si sale piano per piano e si arriva all'attico, ma ci vuole tempo.
Se alla sora Cesira sbatti in faccia RuPaul, all'attico non ci arriverai mai.
Il discorso di Alex é sacrosanto, ma appartiene attualmente all'utopia. Un giorno non lo sarà più, ma bisogna arrivarci per gradi, con carezze e non con i pugni in faccia.
E come diceva Ouro, cosa te ne fai di una legge se vivi in una società che non capisce? Le sore Cesira sono milioni, non possiamo far finta del contrario
" Ah ... anche poeta ! "
Admin
7 agosto, 2013
Eppure la Spagna @Signorina Silvani c'è arrivata facendo delle leggi (con Zapatero) quando la società era tutt'altro che pronta e guarda un po'? Si sono adeguati.
Se c'è una legge la gente la accetterà perché non può fare altro. Per questo servono leggi contro l'omofobia, sul matrimonio egualitario e sull'adozione.
Signorina Silvani ha detto
Se vogliamo ottenere i diritti, fare ragionare le persone, combattere l'omofobia, non possiamo iniziare a farlo con il pugno di ferro.
Invece sì cavolo. Non esiste né in cielo né in terra che nel 2017 dobbiamo essere noi ad adeguarci, perché le sciure hanno dei limiti nel accettarci. È questo il mio pensiero di fondo.
Anch'io mica divento ignorante aspettando che queste persone superino i loro limiti. Anche perché se così fosse, penso mi servirebbe un'altra vita. (cit Elodie).
(Figurati non mi sono offeso per il tuo esempio.)
instagram: damianorac
Utente
1 maggio, 2016
Alex87 ha detto
Eppure la Spagna @Signorina Silvani c'è arrivata facendo delle leggi (con Zapatero) quando la società era tutt'altro che pronta e guarda un po'? Si sono adeguati.Se c'è una legge la gente la accetterà perché non può fare altro. Per questo servono leggi contro l'omofobia, sul matrimonio egualitario e sull'adozione.
"Fatta l'Italia, facciamo gli italiani" così diceva D'Azeglio. Per fare gli italiani ci sono voluti decenni.
Se c'è una legge può rimanere l'omofobia e l'esempio di Concettino che ha fatto Ouro è calzante. Ha già detto tutto lui.
" Ah ... anche poeta ! "
Utente
11 novembre, 2015
Alex87 ha detto
...Se c'è una legge la gente la accetterà perché non può fare altro. Per questo servono leggi contro l'omofobia, sul matrimonio egualitario e sull'adozione.
Sono d'accordissimo sul discorso che non bisogna aspettare che il mondo sia pronto per fare le leggi.
Sembrava che con le unioni civili dovesse finire il mondo, poi la gente s'è accorta che toh, il mondo non è finito per niente, tante coppie hanno semplicemente regolarizzato la loro unione, e credo che questo alla causa abbia fatto molto bene.
E lo stesso per il tema dell'adozione. Ora c'è un sacco di gente contraria (che magari è pure convinta di non essere omofoba perchè "il matrimonio sì...ma l'adozione no...") perchè tirano sempre fuori sti figli che sembra chissà cosa gli debba accadere. Se diventasse legge, si accorgerebbero che non gli accade proprio nulla, diventerebbe normale per moltissimi bambini avere compagni di classe con i genitori dello stesso sesso e la cosa col tempo smetterebbe di creare rumore.
Utente
7 agosto, 2013
@GuSpe secondo me invece se si parla di bambini la cosa sarà più complicata ma concordo con il tuo post. Concordo però anche con Signorina Silvani. La cosa migliore sarebbe l'unione delle due cose, due percorsi paralleli...sia fare la legge ma sia cercare di far capire a tutti la normalità della cosa partendo dal basso. Non penso una cosa debba escludere l'altra.
Utente
11 novembre, 2015
semota ha detto
@GuSpe secondo me invece se si parla di bambini la cosa sarà più complicata ma concordo con il tuo post. Concordo però anche con Signorina Silvani. La cosa migliore sarebbe l'unione delle due cose, due percorsi paralleli...sia fare la legge ma sia cercare di far capire a tutti la normalità della cosa partendo dal basso. Non penso una cosa debba escludere l'altra.
No no ma non la escludevo.
Sono d'accordo sul fatto che ognuno debba fare quel che si sente ed essere ciò che si sente, e non fare nulla per 'accontentare gli altri'.
Però ho una bimba e un bimbo presto arriverà, e mi auguro sempre che più che a un legittimo 'Io sono così, attaccatevi' si preferisca sempre un 'Io sono così, capiamoci, spieghiamoci'. E questo perchè sono molto pratica, non parlo di mondo ideale o utopico, ma del mio paese fra un anno due anni tre anni. Non voglio un paese tollerante, un paese tollerante non mi basta, è un paese che non ha compreso. E per comprendere, tornando ad Ouro, serve la comunicazione.
Però è come nell'educazione di un figlio, da sola non basta. E lì l'esempio fa tantissimo. Per cui se vedi anche con i tuoi occhi spesso è meglio.
Volevo aggiungere che voto @Ouro come miglior post
Utente
7 agosto, 2013
Comunque questi concetti valgono per ogni tipo di diversità e a me sembra (ma magari sbaglio) che l'omosessualità stia diventando sempre più "normale" (passatemi il termine) sia grazie alle unioni civili ma anche perché c'è un nuovo diverso da combattere che sono gli immigrati. Poi ragazzi io vivo in un paese di montagna in veneto dove ci sono persone che la pensano pure peggio della Siura Concetta di Canicattì (che non so se esiste ) e a cui purtroppo neanche Claudio e Mario son serviti. Però soprattutto per i giovani per me il trono gay è servito tanto.
Utente
1 maggio, 2016
Ho riletto meglio il post di Damiano e devo precisare una cosa
"È chiaro che mia madre deve capire che come esiste Claudio, esiste anche la Drag Queen della foto. E uno non è più valido dell'altra. Sono persone entrambi. Persone con sentimenti, con le loro gioie e preoccupazione, persone amabili o meno amabili. Ma non è la "categoria" a decidere chi vale di più o meno, ma il loro carattere."
Io non discuto la persona, non mi permetterei mai. Io discuto la maschera, il modo di portare avanti una battaglia che, nei casi più estremi, secondo me è eccessivo e controproducente e può portare ad etichettare un mondo, che è molto più ampio e variegato, solo in un senso.
Si parlava di Vladimir Luxuria che da drag queen è passata ad essere una signora bon ton. Forse (e dico forse, non lo so) invecchiando, come me , si è resa conto che poteva portare avanti il suo messaggio in TV in prima serata, in modo migliore e più incisivo vestendosi in modo più sobrio.
Vladimir è sempre lei, e non è cambiata la persona, è cambiato il modo di porsi e di gestire il messaggio.
Non mi permetto di discutere la persona, non l'ho mai fatto.
" Ah ... anche poeta ! "
Utente
7 agosto, 2013
jadejolie91 ha detto
Ho 25 anni, sono gay e ho frequentato parecchio il mondo omosessuale (non solo discoteche) e ne ho sentite e viste di cotte e di crude. Quello che ho scritto è frutto della mia vita e di quello ho vissuto (anche se poco e sempre in tempo per cambiare idea). La mia versione posso dire che è pessimistica ma non per questo deve per forza essere scartata.
Se le mie parole uscissero dalla bocca di un ragazzo etero si parlerebbe subito di pregiudizi e chiusura mentale (i soliti discorsetti banali e trita e ritrita la gente usa spesso e volentieri), mentre se invece uscissero da un ragazzo gay? La mettiamo sulla classica omofobia interiorizzata?
Io dico che le persone hanno paura di osservare la realtà, si raccontano sogni e parlano a pappagallo con i soliti discorsetti "politically correct", nella vita e ovviamente anche nei forum. E c'è gente che qui ha messo in ballo persino la violenza sessuale o la prostituzione sulla strade o chi invece chi scrive che l'omosessualità è molto più incentrata sul sesso (avvicinandosi al mio di pensiero) per poi mettere mi piace al tuo commento che è paritario sul discorso sessuale etero/gay....di una ipocrisia terrificante.
Secondo me la tua non è omofobia interiorizzata ma, lo ripeto, giudichi il mondo senza vedere ad un palmo dal tuo naso. E, mi spiace dirlo, l'hai confermato anche con questo post
Il tuo discorso di base non è sbagliato. E' vero tanti omosessuali hanno quello stile di vita (e vorrei capire cosa ci trovi di sbagliato), ma commetti diversi errori:
1. Estendi il discorso alla totalità o alla maggioranza dei gay, ma ci sono tantissime coppie fidanzate e monogame o altre che passano sto famoso sabato sera a guardare la tv.
2. Escludi gli etero dal tuo ragionamento. Ti abbiamo detto che in tanti ragazzi etero vanno in disco per la classica botta e via, esistono i locali per scambisti, se parli con tante ragazze ti diranno che hanno conosciuto solo uomini che cercavano sesso... però no, per te solo i gay sono ossessionati dal sesso.
Sono discorsi come il tuo che fanno nascere le visioni distorte. Da quello che dici la Waves di turno è portata a pensare che un ragazzo gay che va in disco è immerso in un mondo "perverso e immorale, mentre invece un ragazzo etero (che fa più o meno le stesse cose) invece non fa nulla di male. Non so te, ma io non voglio vivere in un mondo così.
E sinceramente mi spiace che questo discorso netto (o pessimista, come dici te) venga da un ragazzo di 25 anni. Hai 3 anni in meno di me e sembri quasi rassegnato, mi sembra quasi che tu ti senta immerso in un mondo che non ti rappresenta. Se così fosse, ma magari mi sbaglio, ti auguro di cuore di scoprire che al mondo c'è tanto altro.
Utente
11 marzo, 2015
sasi ha detto
Secondo me la tua non è omofobia interiorizzata ma, lo ripeto, giudichi il mondo senza vedere ad un palmo dal tuo naso. E, mi spiace dirlo, l'hai confermato anche con questo post
Il tuo discorso di base non è sbagliato. E' vero tanti omosessuali hanno quello stile di vita (e vorrei capire cosa ci trovi di sbagliato), ma commetti diversi errori:
1. Estendi il discorso alla totalità o alla maggioranza dei gay, ma ci sono tantissime coppie fidanzate e monogame o altre che passano sto famoso sabato sera a guardare la tv.
2. Escludi gli etero dal tuo ragionamento. Ti abbiamo detto che in tanti ragazzi etero vanno in disco per la classica botta e via, esistono i locali per scambisti, se parli con tante ragazze ti diranno che hanno conosciuto solo uomini che cercavano sesso... però no, per te solo i gay sono ossessionati dal sesso.
Sono discorsi come il tuo che fanno nascere le visioni distorte. Da quello che dici la Waves di turno è portata a pensare che un ragazzo gay che va in disco è immerso in un mondo "perverso e immorale, mentre invece un ragazzo etero (che fa più o meno le stesse cose) invece non fa nulla di male. Non so te, ma io non voglio vivere in un mondo così.
E sinceramente mi spiace che questo discorso netto (o pessimista, come dici te) venga da un ragazzo di 25 anni. Hai 3 anni in meno di me e sembri quasi rassegnato, mi sembra quasi che tu ti senta immerso in un mondo che non ti rappresenta. Se così fosse, ma magari mi sbaglio, ti auguro di cuore di scoprire che al mondo c'è tanto altro.
Sarà molto difficile che nel mondo ci sia qualcosa di diverso da quello che io ho già visto. Grazie per l'augurio.
Ho capito di aver esagerato e di aver generalizzato troppo.
Lo spreco della vita si trova nell'amore che non si è sapito dare,
nel potere che non si è saputo utilizzare
nell'egoistica prudenza che ci ha impedito di rischiare e che,
evitandoci un dispiacere, ci ha fatto mancare la felicità.
Oscar Wilde
Banned
7 agosto, 2013
Qualcuno mi deve spiegare perché sco*are è visto come sbagliato / immorale.
Una volta che lo si fa nel rispetto di chi si ha di fronte (quindi sicurezza e non coercizione) e di chi si ha attorno (quindi fedeltà se c'è un vincolo, e qui dobbiamo pure aprire la mente nei confronti delle coppie aperte, se vogliono stare aperti saranno ca**i loro) è solo della gran attività di soddisfazione fisica e mentale.
Utente
7 agosto, 2013
ouro ha detto
Qualcuno mi deve spiegare perché sco*are è visto come sbagliato / immorale.Una volta che lo si fa nel rispetto di chi si ha di fronte (quindi sicurezza e non coercizione) e di chi si ha attorno (quindi fedeltà se c'è un vincolo, e qui dobbiamo pure aprire la mente nei confronti delle coppie aperte, se vogliono stare aperti saranno ca**i loro) è solo della gran attività di soddisfazione fisica e mentale.
Applausiiiiiiii
Utente
9 settembre, 2013
Ho aspettato due giorni buoni prima di dire la mia in questo topic perchè inizialmente non credevo di avere niente da aggiungere alla discussione, son state dette tante cose con cui mi trovo d'accordo pienamente, tante su cui si può discutere and everything in between. Però su un punto volevo permettermi di riflettere e magari stimolare in questo senso la discussione, spero di riuscirci senza risultare pesante e/o offensivo
Da una vita e mezza (anche perchè il contesto in cui son cresciuto non è tanto dissimile da quello in cui vive Semota ) sento dire molto tranquillamente frasi come "io non ho niente contro i gay, tranne gli effeminati" e quando nel 2013 abbiamo fatto il nostro primo e unico Pride si è scatenata una vera e propria babele di discussioni dopo che buona parte dell'opposizione della giunta comunale aveva osteggiato il passaggio del corteo per le vie del centro perchè "i commercianti ci avrebbero perso in incassi" a causa delle "sconcezze" legate alla manifestazione (poi per carità, seimila persone da tutto il nord Italia in giro per il centro di Vicenza non le trovi tutti i sabati pomeriggio, ma lungi da me il giudicare). Che questo atteggiamento mentale dimostrasse chiusura mentale lo pensavo già allora, dal momento che nella mia inesperienza volevo immaginare il Pride come un momento di empowerment e di presa di coscienza di quanto sia bello essere stessi, nella nostra diversità che allo stesso tempo però ci rende unici in un mondo che vuole catalogare chiunque come "normale" o "anormale". Del resto lo dice anche il nome stesso di Pride, orgoglio di essere quel che si è e non necessariamente di appartenere a una comunità o di voler dimostrare in pubblico di non vergognarsi di vivere una relazione con una persona dello stesso sesso. Anche perchè al Pride dovrebbe poterci partecipare chiunque, indifferentemente dal proprio orientamento sessuale, si senta in qualche modo vicino alla causa perorata dal mondo LGBT allo scopo di ottenere quei diritti che regolarmente ancora in troppi paesi vengono loro negati.
However.
La sensazione che mi son sempre portato dietro e da cui faccio fatica a liberarmi è che (almeno in Italia) sia per prima la comunità LGBT a discriminare e ghettizzare da questo punto di vista. I Pride vengono marketizzati per la parte legata agli eccessi più che per l'idea di riunire delle persone che per 365 giorni l'anno abbiano enormi problemi ad esprimere quello che sono; è la comunità stessa a promuovere per prima la retorica del "dai, vieni a sfrociare con noi" e dello sbattere in faccia (anche e soprattutto tramite l'eccesso e l'ostentazione) l'orgoglio di cui sopra ai bigotti e retrogradi. Il non doversi vergognare di ciò che si è - diritto legittimo e sacrosanto - diventa nè più e nè meno una scusa per far passare il messaggio che il mondo LGBT "di facciata" è rappresentato da tutto quello che la sciura Concetta di Canicattì aborre. E per quanto poco me ne freghi che la sciura Concetta non riesca a farsene una ragione, mi viene a volte da pensare che si voglia (anche volutamente) spostare il focus da quello che a mio parere è il vero senso del Pride, il ragazzino che magari si è sentito escluso per tutta la vita e come ha detto Gennj riesce a trovare una sorta di grande famiglia in cui finalmente riconoscersi e sentirsi accettato.
Non ho pregiudizi o preconcetti di alcun tipo verso le drag, magari non sarò il più accanito fan di RuPaul's Drag Race ma avevo sostenuto un sacco Lala McCallan a Italia's Got Talent 2011, quando ancora di acqua sotto i ponti ne doveva passare Però ecco, se penso all'inno ufficiale del Roma Pride 2016, con 40 drag ipertruccate che cantano "dai vieni al Pride, al Roma Pride, con le finocchie vieni a ballare sulla Carrà" (cit.) sulle note di In Fondo Al Mar dalla colonna sonora della Sirenetta (che poi era plagio di Chueca es genial di Kika Lorace, ma sto divagando) poi quando ciclicamente ci si lamenta se l'italiano medio vede riflessa in quell'1% la totalità del mondo LGBT - con buona pace di Claudio e Mario - un po' mi viene quasi da pensare che in qualche modo se la cerchino e questo accade solo da noi e in Spagna tipo, forse la mia è solo invidia che noi ci becchiamo "dai vieni al Pride" e in Svezia invece gli inni del Pride li canti gente tipo Janet Leon e siano di tutt'altro tenore 😐
Con questo non voglio dire di essere del partito "no boa di struzzo, sì giacca e cravatta", in una manifestazione come il pride le drag queen, il folklore, la provocazione e l'ostentazione troveranno sempre il loro posto e a pienissimo titolo (anche perchè si potrebbe dire lo stesso per altre manifestazioni di gruppo, che pure non sollevano tutto 'sto polverone perchè rientrano nella "normalità" percepita dall'italiano medio e dalla sciura Concetta di cui sopra). Però questa tendenza a buttare regolarmente in vacca il vero messaggio di una manifestazione contro le discriminazioni per me in qualche modo rappresenta un problema che deve essere preso in considerazione e non bypassato a priori da un mondo in cui alcune (non tutte, eh) delle sue componenti sembrano voler imporre a forza quella stessa ostentazione che l'omofobo - anche interiorizzato - rifugge come prima cosa. Dovrebbe a mio parere essere la comunità LGBT per prima a spingere meno sui luoghi comuni e più su un messaggio di inclusione che coinvolga tutti, perchè dimenticare i propri problemi per andare un sabato pomeriggio all'anno in pubblico a ballare La notte vola della Cuccarini con trucco, boa di struzzo, tacchi alti e quant'altro alla lunga non aiuta tanto a superare le discriminazioni
Moderatore - Mentore
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7 agosto, 2013
Gennj931 ha detto
jadejolie91 ha detto
Il mondo gay è letteralmente ossessionato dal sesso. Le discoteche sono solo la punta dell'iceberg, e dato che sono stato ad alcune serate lgbt, i ragazzi ti squadrano come se tu fossi carne da macello, insomma una pesante aria di rimorchio.
Guarda che è quello che succede a ogni ragazza mediamente carina che va a ballare in discoteca etero.
Non sono i gay che sono ossessionati dal sesso, sono i maschi.
In realtà succede anche nelle discoteche lesbiche
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