In Liguria sono tipo due settimane che arriva gente. Questo fine settimana nello specifico, nonostante tutto quello che è stato detto ieri e un decreto nero su bianco, ci sono le autostrade intasate.
Nei Residence solitamente vuoti d'inverno sono giorni e giorni che vedo aumentare le luci accese la sera, cosa mai capitata prima.

Io do per scontato che Liguria e Toscana finiranno nei provvedimenti restrittivi a breve, aspettate 7/10 giorni che si spande bene tutto il virus che hanno portato giù.
E sono giorni e giorni che i negozianti 'denunciano' alle autorità di avere i negozi pieni di turisti prevalentemente lombardi.

Credo che ci sia davvero poco senso di responsabilità. C'è la voglia di fare sempre i furbetti, quelli che chiudono tutto ma tiè io sono riuscito ad uscire con l'ultimo treno di straforo, aneddoto da raccontare orgogliosamente ad amici nei mesi futuri.

Non importa non avere sintomi, si può essere contagiosi ugualmente, averlo preso e scoprirlo fra 13 giorni e nel frattempo infettare figli genitori anziani vicini di casa e paesini interi.

A me questo atteggiamento delle persone fa venire un nervoso assurdo. Non accade nulla se si rimane 2 o 3 settimane a casa lontani dalla famiglia. I negozi di beni di prima necessità rimangono aperti. Cioè rendiamoci conto che quelle che abbiamo visto sono scene di panico, vero panico per niente. Mica c'è l'esercito, mica dietro avete lasciato la peste, nessuno vi picchia, nessuno vi viene a stanare in casa, non morirete di fame o sete, nessuna bomba vi verrà sganciata in testa.

Poi è la stessa gente che non capisce come mai mamme incinte con bambini piccoli che scappano da fame violenze pestilenze e guerre rischino il mare su barchini stracolmi di gente.

l'ottusità, la dabbenaggine  e la mediocrità dell'italiano medio si sono palesate in tutta la loro potenza-...

Noi italiani siamo tra i popoli con più grande empatia e umanità ma negli ultimi decenni le nostre menti si sono riempite di superficialità, egoismo, debolezza e incoscienza, il tutto sommato alla nostra genetica ossessione per la routine. 

Tantissimi miei amici sono scesi a Napoli e oggi hanno cominciato a lamentarsi perché non potranno ricongiungersi ai loro fidanzati data la quarantena. Quelli che sono rimasti, sono in giro per il centro a fare aperitivo. Dalla finestra vedo continuamente persone over 60 passeggiare per le strade, come una domenica qualsiasi. Il mio coinquilino ieri piangeva perché, di questo passo, non potrà festeggiare Pasqua con la famiglia. L'altro invece è disperato per la chiusura delle palestre. A lavoro continuavano a ripetere "è una bane influenza" tossendo e starnutendo senza neppure coprirsi. 

Alabama Monroe ha detto

Davidex ha detto
@Alabama Monroe auguro il meglio a te e alla tua famiglia  Ti posso chiedere se siete riusciti a capire come tua madre ha potuto contrarre il virus (il famoso link epidemiologico) oppure se nella tua zona ormai il virus è talmente diffuso da rendere difficile una ricostruzione di questo tipo?  

Grazie mille!! Anche agli altri che mi hanno fatto gli auguri 

La mia zona (provincia di Venezia) fino a venerdì registrava 6 casi. E' un po' difficile capire come l'abbia preso. Lei è insegnante, quindi forse a scuola? Oppure da me e mia sorella che prendevamo mezzi pubblici per andare a lavorare, lo abbiamo preso (ma senza sintomi) e glielo abbiamo passato? È un po' un mistero.  

Grazie per la tua testimonianza che dimostra, ancora una volta se ce ne fosse bisogno, che non serve vivere a Codogno o Lodi per essere contagiati. Questo virus si diffonde con estrema facilità e tutti noi, anche chi non vive in zone definite rosse, deve sentirsi coinvolto, in pericolo. Solo rispettando le norme di igiene e distanziamento sociale possiamo sperare di uscirne fuori.

Auguro una pronta guarigione anche a Giulia! Se vuoi chiedo anche a te di rispondere alla stessa domanda che ho fatto ad Alabama Monroe. Le vostre testimonianze possono essere molto istruttive 

cionfy ha detto
Ieri mi sono recato in farmacia e non vi dico la quantità di gente che c'era per le vie del centro di Bergamo, per non parlare di ragazzi tra i 14 e 18 anni ammassati nei soliti posti di incontro. Io sono dovuto tornare in città per cause di forza maggiore, sono stato nel mio paesino di montagna per due settimane praticamente isolato dal mondo dato che ormai le mie amicizie sono in città e su vita sociale praticamente pari a zero. Fatto sta che ieri cercavo di evitare proprio le persone ma ero uno su un milione. Stamattina sono uscito a fare la spesa, in un supermercato c'era dentro il delirio e sono scappato, quello in cui sono andato io facevano entrare a scaglioni. So che in alcuni supermercati grandi è segnalata la distanza da tenere tra un cliente e l'altro.

Auguri di guarigione anche da parte mia agli utenti coinvolti  

E Bergamo è uno degli epicentri, ti lascio immaginare altrove...