Utente
7 agosto, 2013
Io lavoro in un ente pubblico a Treviso; dal 13 marzo erano stati chiusi tutti gli uffici, tranne quelli essenziali, con l'idea di riprendere il 26 marzo; molti colleghi avevano chiesto di lavorare in Smart working, ma io avevo chiesto ferie perché avevo delle cose da sistemare in casa. La chiusura è stata prolungata al 3 aprile, per cui il mio dirigente ha autorizzato anche me a lavorare da casa dal 26.
Oggi sono andata in ufficio per accendere il pc e prendere un po' di materiali, con mascherina, guanti, disinfettante mani...ho varcato due confini comunali, ho camminato per un pezzo in città e non ho trovato mezzo controllo, nemmeno quello che sarebbe servito per fermare quel "figlio di coronavirus" che mi ha sorpassato in prossimità di un semaforo ed è passato con il rosso e nemmeno il fratello gemello che al ritorno ha sorpassato me sulla rampa di un cavalcavia e altri in curva.
Molti non capiscono che in questo periodo bisogna essere prudenti all'ennesima potenza qualsiasi cosa si faccia...se ti vai a schiantare in auto non è sicuro che l'ambulanza arrivi in poco tempo...
Utente
7 agosto, 2013
Ragazzi, scusate il disturbo ma volevo chiedervi una cosa: io non ho ben capito l'ultimo decreto emanato da Conte (quello del 25 marzo per intenderci). In sintesi, dal 3 Aprile in poi praticamente ogni Regione applicherà le misure che riterrà opportune?
Quindi potrà ad esempio accadere che in Lombardia continui il blocco mentre in Basilicata no?
Grazie a chi mi risponderà
Game Ranking Winner 2018/2019
Utente
4 marzo, 2015
salvatorelaga8 ha detto
Ragazzi, scusate il disturbo ma volevo chiedervi una cosa: io non ho ben capito l'ultimo decreto emanato da Conte (quello del 25 marzo per intenderci). In sintesi, dal 3 Aprile in poi praticamente ogni Regione applicherà le misure che riterrà opportune?Quindi potrà ad esempio accadere che in Lombardia continui il blocco mentre in Basilicata no?
Grazie a chi mi risponderà
Anche io ho poco capito questa cosa ma a quanto pare mi sa che ogni regione potrà applicare ciò che è giusto.
Per esempio De Luca ha prorogato i divieti fino al 14 di Aprile in Campania.
Utente
30 agosto, 2018
salvatorelaga8 ha detto
Ragazzi, scusate il disturbo ma volevo chiedervi una cosa: io non ho ben capito l'ultimo decreto emanato da Conte (quello del 25 marzo per intenderci). In sintesi, dal 3 Aprile in poi praticamente ogni Regione applicherà le misure che riterrà opportune?Quindi potrà ad esempio accadere che in Lombardia continui il blocco mentre in Basilicata no?
Grazie a chi mi risponderà
Si da quel che ho capito han dato un maggior potere decisionale alle singole regioni in modo che possano intervenire individualmentevcon maggiori restrizioni e speriamo l'aumento delle ammende faccia già qualcosa, andando ancora al lavoro pure io vedo cmq varia gente in giro senza parvenza di effettiva necessità.
SignorinaSilvani ha detto
Mi baso sulle sirene delle ambulanze che quotidianamente sento qui, nel mio paese.
Oggi due, di solito sono 6/7.
Forse iniziamo a vedere uno spiraglio.
Sicuramente al momento sembra essere leggermente migliorata xò credo siamo ancora nel bel mezzo e non si sa quanti effettivamente siano in quarantena per possibile contagio senza tampone, da me le sirene non le accendono più dopo i primi giorni xchè scatenavano il panico per la frequenza in cui si sentivano, i militari che portano via le salme x la cremazione stan diventando prassi poi e Non ci sono nemmeno gli oculi
Utente
28 maggio, 2018
salvatorelaga8 ha detto
Ragazzi, scusate il disturbo ma volevo chiedervi una cosa: io non ho ben capito l'ultimo decreto emanato da Conte (quello del 25 marzo per intenderci). In sintesi, dal 3 Aprile in poi praticamente ogni Regione applicherà le misure che riterrà opportune?Quindi potrà ad esempio accadere che in Lombardia continui il blocco mentre in Basilicata no?
Grazie a chi mi risponderà
In pratica ha legittimato i Governatori a individuare e chiudere nuove zone rosse in stile Codogno (in molti lo stavano già facendo), il tutto però passa sotto il controllo della Presidenza del Consiglio. Le Regioni infatti potranno assumere queste misure che dovranno essere confermate entro 7 giorni tramite un decreto del Presidente del Consiglio.
Insomma si punta ad un controllo più capillare del territorio senza però farsi sfuggire cosa avviene nelle singole Regioni.
In ogni caso dopo il 3 aprile le restrizioni verranno sicuramente rinnovate a livello nazionale.
Utente
7 agosto, 2013
Davidex ha detto
salvatorelaga8 ha detto
Ragazzi, scusate il disturbo ma volevo chiedervi una cosa: io non ho ben capito l'ultimo decreto emanato da Conte (quello del 25 marzo per intenderci). In sintesi, dal 3 Aprile in poi praticamente ogni Regione applicherà le misure che riterrà opportune?Quindi potrà ad esempio accadere che in Lombardia continui il blocco mentre in Basilicata no?
Grazie a chi mi risponderà
In pratica ha legittimato i Governatori a individuare e chiudere nuove zone rosse in stile Codogno (in molti lo stavano già facendo), il tutto però passa sotto il controllo della Presidenza del Consiglio. Le Regioni infatti potranno assumere queste misure che dovranno essere confermate entro 7 giorni tramite un decreto del Presidente del Consiglio.
Insomma si punta ad un controllo più capillare del territorio senza però farsi sfuggire cosa avviene nelle singole Regioni.
In ogni caso dopo il 3 aprile le restrizioni verranno sicuramente rinnovate a livello nazionale.
Davidex ha detto
salvatorelaga8 ha detto
Ragazzi, scusate il disturbo ma volevo chiedervi una cosa: io non ho ben capito l'ultimo decreto emanato da Conte (quello del 25 marzo per intenderci). In sintesi, dal 3 Aprile in poi praticamente ogni Regione applicherà le misure che riterrà opportune?Quindi potrà ad esempio accadere che in Lombardia continui il blocco mentre in Basilicata no?
Grazie a chi mi risponderà
In pratica ha legittimato i Governatori a individuare e chiudere nuove zone rosse in stile Codogno (in molti lo stavano già facendo), il tutto però passa sotto il controllo della Presidenza del Consiglio. Le Regioni infatti potranno assumere queste misure che dovranno essere confermate entro 7 giorni tramite un decreto del Presidente del Consiglio.
Insomma si punta ad un controllo più capillare del territorio senza però farsi sfuggire cosa avviene nelle singole Regioni.
In ogni caso dopo il 3 aprile le restrizioni verranno sicuramente rinnovate a livello nazionale.
Grazie a te e a tutti. Quindi entro il 3 aprile dovrebbe esserci un altro decreto in cui in caso verranno estese le restrizioni a livello nazionale per un tot di giorni?
Utente
28 maggio, 2018
marcop3 ha detto
Anch'io non avevo capito molto dell'ultimo decreto, per fortuna ci siete voi.Quindi la regione può scegliere autonomamente di inserire norme più severe, ma anche il contrario? Tipo potrebbero decidere di riaprire i negozi?
In tutti gli articoli che ho letto si parla solo della possibilità di adottare misure più stringenti: "Le Regioni possono introdurre norme più restrittive in base alla situazione dell'emergenza a livello locale, ma rimane la funzione di coordinamento e omogeneità assicurata dal Governo."
La rimozione dei blocchi è una questione molto delicata e penso che verrà gestita direttamente dal Governo in maniera graduale. Ricordiamoci che in Cina, la regione di Hubei (60 milioni di abitanti) ha rimosso i primi blocchi (apertura supermercati e poco altro) solo ieri dopo 2 mesi di lockdown totale e rigidissimo (nemmeno gli alimentari erano aperti, tutto affidato al delivery). Wuhan è ancora in lockdown, l'8 aprile ci saranno le prime riaperture. Per l'Italia ci vorrà ancora del tempo prima di iniziare a parlarne.
salvatorelaga8 ha detto
Grazie a te e a tutti. Quindi entro il 3 aprile dovrebbe esserci un altro decreto in cui in caso verranno estese le restrizioni a livello nazionale per un tot di giorni?
Per essere precisi con l'ultimo decreto Conte ha assommato tutti i decreti precedenti in uno solo ed ha inserito la possibilità di prorogare tutte o alcune delle misure finora adottate più volte fino al 31 luglio (termine dello Stato di Emergenza che dura 6 mesi) per un massimo di 30 giorni ogni volta.
Quindi in realtà non ci sarà un nuovo decreto, ma una proroga di quello già esistente.
Moderatore
7 agosto, 2013
Fontana ha già annunciato che stasera usciranno dati poco confortanti per la Lombardia. Si passa dai 1600 nuovi contagi di ieri ad oltre 2500 di oggi (senza aver variato le linee guida sulla scelta dei soggetti a cui fare il tampone, per capirci non siamo passati al modello Corea).
Utente
7 agosto, 2013
Il dato di oggi è preoccupante, mi sembra strano si stia parlando ancora del picco, soprattutto in virtù del fatto che il periodo di incubazione raramente supera i 12 giorni.
O esiste una via di trasmissione ancora sconosciuta (aerea?), o la resistenza sulle superfici è molto più seria e rilevante di quello che si pensa, oppure la fonte principale di trasmissione sono i supermercati. Deve essere necessariamente una delle 3, altro non si spiega. Gente in giro, almeno qui in Lombardia, non se ne vede.
Moderatore
7 agosto, 2013
Matisse2 ha detto
O esiste una via di trasmissione ancora sconosciuta (aerea?), o la resistenza sulle superfici è molto più seria e rilevante di quello che si pensa, oppure la fonte principale di trasmissione sono i supermercati. Deve essere necessariamente una delle 3, altro non si spiega. Gente in giro, almeno qui in Lombardia, non se ne vede.
C'è da dire che un sacco di operai però fino a ieri hanno lavorato.
Tra l'altro sento i miei parenti che abitano in paesini di campagna e mi raccontano che c'è gente che va ogni giorno a prendere il pane e qualche cagata nella bottega di paese, dove si può entrare uno alla volta, quindi si formano file di persone che contente parlano della situazione e il virus intanto passa di testa in testa.
Utente
7 agosto, 2013
Latinista93 ha detto
C'è da dire che un sacco di operai però fino a ieri hanno lavorato.
Tra l'altro sento i miei parenti che abitano in paesini di campagna e mi raccontano che c'è gente che va ogni giorno a prendere il pane e qualche cagata nella bottega di paese, dove si può entrare uno alla volta, quindi si formano file di persone che contente parlano della situazione e il virus intanto passa di testa in testa.
Sì, per questo ritengo che i supermercati siano la fonte primaria. Tuttavia, questi numeri sembrano essere gli stessi (correggetemi se sbaglio) di quelli pre-decreto, ossia quando ancora le persone se ne stavano tutte belle in giro a fare aperitivi e serate in discoteca. E ciò è stranissimo, perché c'è una buona fetta della popolazione che di casa non si sta muovendo e un'altra parte che quanto meno ha ridotto all'osso le uscite (per esempio, il pane). Riducendo le uscite, si riducono inevitabilmente anche le probabilità di contagio. Per cui, con i dati che abbiamo oggi, i conti non tornano.
Anche il numero di decessi è di troppo superiore alla media. Cosa stanno combinando? Può essere che la nostra sanità non sia all'altezza di gestire, dal punto di vista logistico (e quindi parlo di triage, ricoveri, scelte terapeutiche, assistenza) quanto sta accadendo? Come è possibile che siano proprio Italia e Spagna (guarda caso) in grave difficoltà?
Utente
28 maggio, 2018
Matisse2 ha detto
Sì, per questo ritengo che i supermercati siano la fonte primaria. Tuttavia, questi numeri sembrano essere gli stessi (correggetemi se sbaglio) di quelli pre-decreto, ossia quando ancora le persone se ne stavano tutte belle in giro a fare aperitivi e serate in discoteca. E ciò è stranissimo, perché c'è una buona fetta della popolazione che di casa non si sta muovendo e un'altra parte che quanto meno ha ridotto all'osso le uscite (per esempio, il pane). Riducendo le uscite, si riducono inevitabilmente anche le probabilità di contagio. Per cui, con i dati che abbiamo oggi, i conti non tornano.
Anche il numero di decessi è di troppo superiore alla media. Cosa stanno combinando? Può essere che la nostra sanità non sia all'altezza di gestire, dal punto di vista logistico (e quindi parlo di triage, ricoveri, scelte terapeutiche, assistenza) quanto sta accadendo? Come è possibile che siano proprio Italia e Spagna (guarda caso) in grave difficoltà?
Il tuo discorso è teoricamente giusto, provo a darti qualche risposta ai tuoi dubbi (ovviamente dal mio punto di vista).
Innanzitutto devo correggerti su questa affermazione "questi numeri sembrano essere gli stessi di quelli pre-decreto". Non è vero che non si sono visti miglioramenti rispetto alla situazione iniziale, anzi. Se non fossero state prese misure drastiche la crescita giornaliera dei contagi, in termini percentuali, sarebbe stata sempre la stessa (all'inizio si assestava tra il 25 e il 30%). Al contrario, sono svariati giorni che questa percentuale è in calo, prima il 20%, poi il 15%, ieri si era arrivati all'8%. Quello che può trarre in inganno è che i numeri assoluti di nuovi contagiati sono sempre piuttosto alti (tra i 4000 e i 5000) ma attenzione, un conto è un aumento di 5000 nuovi contagi su un totale di 20.000 contagiati, e un conto è un aumento sempre di 5000 nuovi contagi su un totale di 70.000 contagiati. In termini assoluti il numero è lo stesso, ma in termini percentuali la crescita è molto inferiore. Questo è un primissimo effetto delle misure di contenimento.
Ora passo a darti la mia opinione sul perché il trend non necessariamente continuerà ad essere in calo.
Ormai è noto che in Lombardia e probabilmente in Emilia (anche qui la mortalità è più alta del normale) le persone effettivamente contagiate dal virus potrebbero essere addirittura 10 volte di più. Un riaumento dei nuovi contagi potrebbe essere dovuto alla fatto che continuano a venire allo scoperto tutti questi casi sommersi, che però, almeno in linea teorica, dovrebbero essersi infettati prima del lockdown totale o comunque nelle fasi iniziali. Inoltre non dimentichiamo che in molti laboratori, che sono oberati di lavoro, i tamponi si accumulano. Quindi i tamponi che oggi sono risultati positivi potrebbero essere stati prelevati 2-3 giorni fa e riflettono un contagio avvenuto fino a 14 giorni prima o anche più nel caso in cui la persona tamponata manifesti già sintomi evidenti.
Moderatore
7 agosto, 2013
Latinista93 ha detto
Fontana ha già annunciato che stasera usciranno dati poco confortanti per la Lombardia. Si passa dai 1600 nuovi contagi di ieri ad oltre 2500 di oggi (senza aver variato le linee guida sulla scelta dei soggetti a cui fare il tampone, per capirci non siamo passati al modello Corea).
2.543 per l'esattezza, a memoria credo sia anche il giorno con più tamponi in corso di verifica (oltre 800), quindi il numero è potenzialmente superiore.
Utente
15 dicembre, 2015
Situazione davvero allarmante.
Il lockdown è iniziato domenica 8 marzo (in Lombardia anche 1-2 gg prima se non erro) oggi siamo a 26. Non ci sono stati evidenti miglioramenti, e la stessa protezione civile dice che i dati sono in aumento forse per accumulo di risultati.
Speriamo sia così, ma la sensazione è che abbiamo provato a mettere una toppa (un po’ blanda) su un buco che ormai è troppo grande.
Utente
9 settembre, 2013
É chiaro che il numero dei contagiati "reali" sia molto più alto (5/10 volte?) di quello effettivamente riportato, e che alla fine dei conti i casi aumentino o diminuiscono in proporzione a quanti tamponi si fanno.
La situazione è più o meno stazionaria, a differenza di quanto sta accadendo in Spagna e in USA. Purtroppo non ci possiamo aspettare che sia risolta nel giro di una settimana.
Utente
5 aprile, 2018
Aderus ha detto
Situazione davvero allarmante.
Il lockdown è iniziato domenica 8 marzo (in Lombardia anche 1-2 gg prima se non erro) oggi siamo a 26. Non ci sono stati evidenti miglioramenti, e la stessa protezione civile dice che i dati sono in aumento forse per accumulo di risultati.Speriamo sia così, ma la sensazione è che abbiamo provato a mettere una toppa (un po’ blanda) su un buco che ormai è troppo grande.
Tweet di Giorgio Gori, sindaco di Bergamo
A #Bergamo, dall’1 al 24 marzo, i decessi dei residenti sono stati 446: 348 più della media degli ultimi anni (98).
I decessi ufficialmente dovuti a #Covid19 nel periodo sono 136. Ce ne sono 212 in più.
Con una mortalità all’1,5-2%, i contagiati in città sarebbero tra 17 e 23mila pic.twitter.com/wnDYE1IVl3— Giorgio Gori (@giorgio_gori) March 26, 2020
Bergamo è una città poco sopra i 122.000 abitanti, quindi ciò significherebbe che un sesto della città sarebbe contagiata.
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