Utente
15 dicembre, 2015
KassaD1 ha detto
No, 3k sono i dati totali.
No, ti confondi con il numero dei nuovi positivi (che si ottiene decurtando il numero giornaliero di guariti e decessi).
I contagi sono mediamente di quasi 3k al giorno.
Comunque si, anche io avrei optato per una diversificazione regionale. Regioni come Molise, Basilicata, Calabria, Valle D’Aosta etc con contagi che rasentano lo zero, potevano “usarle” (passatemi il termine) per sperimentare misure più permissive.
Comunque si, anche io avrei optato per una diversificazione regionale. Regioni come Molise, Basilicata, Valle D’Aosta etc con contagi che rasentano lo zero, potevano “usarle” (passatemi il termine) per sperimentare misure più permissive.
In realtà la Valle d'Aosta in proporzione agli abitanti è messa maluccio
Comunque anche io mi aspettavo qualcosa di differenziato, ad esempio non so la Sardegna ma la Sicilia facendo tutti gli scongiuri è messa benino per ora, ed essendo un isola sarebbe anche più facile da contenere...
In generale mi sembra tutto molto raffazzonato, dall'esterno - sicuramente dietro c'è una montagna di lavoro e di gente esperta eh - sembra manchi una visione d'insieme proiettata al futuro speriamo bene
Heads up all the way
Cause it's too late to be afraid
There's no time to rest
I wanna go and see what's next
Utente
7 agosto, 2013
Io non ho capito che cosa ci si aspettava? Di tornare a fare shopping e al ristorante quando muoiono ancora 400 persone al giorno ?
Tutti i medici dicono che la curva risalirà se si allentano subito le misure.
Per quanto riguarda i test seriologici, le app e i tamponi per tutti è un'utopia. Siamo un paese alla frutta che ha raccattato mascherine e ventilatori alla disperata. Non siamo la Corea del Sud
Utente
6 agosto, 2015
Gen931 ha detto
Io non ho capito che cosa ci si aspettava? Di tornare a fare shopping e al ristorante quando muoiono ancora 400 persone al giorno ?Tutti i medici dicono che la curva risalirà se si allentano subito le misure.
Per quanto riguarda i test seriologici, le app e i tamponi per tutti è un'utopia. Siamo un paese alla frutta che ha raccattato mascherine e ventilatori alla disperata. Non siamo la Corea del Sud
Più che altro sull'App solo per aver saputo quale è stata scelta ci sono state una marea di polemiche sebbene tutti quelli che hanno polemizzato non sapessero le specifiche tecniche di questa app che deve passare comunque ancora tutti una serie di controlli dell'Agcom, del Copasir e del Parlamento quindi era inevitabile non avere oggi ancora nessuna informazione a proposito.
Sui test seriologici inizieranno il 4 i primi 150.000 per raccogliere i primi dati (giuste o sbagliate che siano le tempistiche ormai sono queste).
Sui tamponi onestamente mi fa ridere vedere che tutti li rivendicano per poi leggere che per far ripartire il campionato ce ne vorrebbero una marea solo per i calciatori da fare prima di riprendere gli allentamenti e poi ogni settimana forse anche più volte a settimana e mi sembra onestamente follia un'idea del genere quando i tamponi mancano per gli operatori sanitari ad esempio.
Poi attendiamo il decreto definitivo visto che quanto detto da Conte non è stato ancora approvato dal Consiglio dei ministri (la Bonetti ad esempio ha già detto che cercherà di intervenire sulla questione delle funzioni religiose che, con tutto il rispetto per i credenti e la Chiesa in generale, al momento mi sembra l'ultimo dei problemi che abbiamo) pertanto bisognerà vedere cosa cambierà nei prossimi giorni oltre al fatto che secondo me Conte ha esposto solo le grandi linee delle decisioni prese infatti aveva in mano una marea di fogli che ad un certo punto ha inziato a girare cercando quelli principali altrimenti avrebbe fatto notte in conferenza stampa.
Utente
7 agosto, 2013
Olimpico85 ha detto
Poi attendiamo il decreto definitivo visto che quanto detto da Conte non è stato ancora approvato dal Consiglio dei ministri (la Bonetti ad esempio ha già detto che cercherà di intervenire sulla questione delle funzioni religiose che, con tutto il rispetto per i credenti e la Chiesa in generale, al momento mi sembra l'ultimo dei problemi che abbiamo) pertanto bisognerà vedere cosa cambierà nei prossimi giorni oltre al fatto che secondo me Conte ha esposto solo le grandi linee delle decisioni prese infatti aveva in mano una marea di fogli che ad un certo punto ha inziato a girare cercando quelli principali altrimenti avrebbe fatto notte in conferenza stampa.
Io giustifico gli imprenditori che stanno fallendo e i lavoratori che non percepiscono Cassa integrazione o disoccupazione. Giustifico che chi non riesce ad arrivare a fine mese o rischi di fallire voglia tornare al lavoro accettando anche il rischio covid.
Non giustifico quelli che si lamentano per la messa, le feste, le passeggiate e tanto altro. Fino alla settimana scorsa avevamo gli ospedali al collasso. Una malattia infettiva che ha messo il mondo in ginocchio. Dovrebbero essere tutti impauriti e contenti che lo Stato ci preserva a non ci mandi al macello.
Invece c'è questa percezione di scampato pericolo e quindi ora anche basta a tenerci chiusi in casa.
Eppure abbiamo visto i risultati delle varie Milano non si ferma. Io sono disgustato
Utente
7 agosto, 2013
Sono molto amareggiato e non riesco a mettere in scrittura quello che vorrei dire, perchè vorrei dire tanto ma lo direi molto male, molto.
So solo che ho realtà attorno a me (io mi ritengo estremamente fortunato) disastore, cari amici disperati e mi sento impotente perchè sento che alla base non c'è un programma ben organizzato sul da farsi.
Sono amareggiato...
Utente
6 ottobre, 2015
vike ha detto
Comunque si, anche io avrei optato per una diversificazione regionale. Regioni come Molise, Basilicata, Valle D’Aosta etc con contagi che rasentano lo zero, potevano “usarle” (passatemi il termine) per sperimentare misure più permissive.
In realtà la Valle d'Aosta in proporzione agli abitanti è messa maluccio
Comunque anche io mi aspettavo qualcosa di differenziato, ad esempio non so la Sardegna ma la Sicilia facendo tutti gli scongiuri è messa benino per ora, ed essendo un isola sarebbe anche più facile da contenere...
In generale mi sembra tutto molto raffazzonato, dall'esterno - sicuramente dietro c'è una montagna di lavoro e di gente esperta eh - sembra manchi una visione d'insieme proiettata al futuro speriamo bene
Bravissimo Vike, quasi sembra non parlarsene, ma la situazione non è per nulla tranquilla qui. L’intera regione può contare su un solo ospedale, adibito per più della metà a Covid, su cui faranno anche affidamento i tanti, troppi turisti che sono, volontariamente e non, dislocati sul territorio.
Utente
20 aprile, 2015
Olimpico85 ha detto
Più che altro sull'App solo per aver saputo quale è stata scelta ci sono state una marea di polemiche sebbene tutti quelli che hanno polemizzato non sapessero le specifiche tecniche di questa app che deve passare comunque ancora tutti una serie di controlli dell'Agcom, del Copasir e del Parlamento quindi era inevitabile non avere oggi ancora nessuna informazione a proposito.
Sui test seriologici inizieranno il 4 i primi 150.000 per raccogliere i primi dati (giuste o sbagliate che siano le tempistiche ormai sono queste).
Sui tamponi onestamente mi fa ridere vedere che tutti li rivendicano per poi leggere che per far ripartire il campionato ce ne vorrebbero una marea solo per i calciatori da fare prima di riprendere gli allentamenti e poi ogni settimana forse anche più volte a settimana e mi sembra onestamente follia un'idea del genere quando i tamponi mancano per gli operatori sanitari ad esempio.
Poi attendiamo il decreto definitivo visto che quanto detto da Conte non è stato ancora approvato dal Consiglio dei ministri (la Bonetti ad esempio ha già detto che cercherà di intervenire sulla questione delle funzioni religiose che, con tutto il rispetto per i credenti e la Chiesa in generale, al momento mi sembra l'ultimo dei problemi che abbiamo) pertanto bisognerà vedere cosa cambierà nei prossimi giorni oltre al fatto che secondo me Conte ha esposto solo le grandi linee delle decisioni prese infatti aveva in mano una marea di fogli che ad un certo punto ha inziato a girare cercando quelli principali altrimenti avrebbe fatto notte in conferenza stampa.
Edit
Conte ha risposto positivamente all'appello della CEI
PRETENDO L'ASTEROIDE
Game Ranking Winner 2018/2019
Utente
4 marzo, 2015
vike ha detto
Comunque si, anche io avrei optato per una diversificazione regionale. Regioni come Molise, Basilicata, Valle D’Aosta etc con contagi che rasentano lo zero, potevano “usarle” (passatemi il termine) per sperimentare misure più permissive.
In realtà la Valle d'Aosta in proporzione agli abitanti è messa maluccio
Comunque anche io mi aspettavo qualcosa di differenziato, ad esempio non so la Sardegna ma la Sicilia facendo tutti gli scongiuri è messa benino per ora, ed essendo un isola sarebbe anche più facile da contenere...
In generale mi sembra tutto molto raffazzonato, dall'esterno - sicuramente dietro c'è una montagna di lavoro e di gente esperta eh - sembra manchi una visione d'insieme proiettata al futuro speriamo bene
@vike sono d’accordissimo con te.
A parte che per me gli spostamenti per andare dai familiari mi sanno tanto di paraculata perché adesso chiunque metterà in mezzo questo motivo per uscire e poter fare tante altre cose tranne che visitare i parenti.
Per questo io avrei preferito almeno piena libertà di movimento (in alcune regioni) ovviamente con le dovute cautele e senza creare assembramenti (perché per quanto si voglia dire in famiglia si creeranno eccome).
Banned
7 agosto, 2013
Con la possibilità di un'altra ondata, voi volete dare piena libertà alla gente di spostarsi?
Ne basta uno contagiato per creare un focolaio se si mette ad incontrare gente.
Qui si pensa troppo alla voglia di uscire e troppo poco al fatto che più si continua a fare di testa propria e più tardi ne usciamo.
Mi è pure toccato leggere di un parrucchiere che diceva che è assurdo riaprire l'1 giugno e che quindi andrà in giro a lavorare in nero. Ma stiamo scherzando? Ne stiamo risentendo tutti a livello economico (e affettivo), ma dubito che sia interesse del governo far fallire i posti in cui lavoriamo. Ma cosa possono fare? Andare in un centro estetico è un suicidio in questo periodo, ma il buon senso dove sta?
Utente
7 agosto, 2013
Io non capisco una cosa: è possibile muoversi LIBERAMENTE all'interno delle regioni oppure è possibile muoversi solo per comprovate esigenze lavorative, motivi di salute etc etc?
Perché se fondamentalmente dobbiamo stare a casa, perché hanno aperto i parchi? La trovo una cosa insensata.
Moderatore - Mentore
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
salvatorelaga8 ha detto
Io non capisco una cosa: è possibile muoversi LIBERAMENTE all'interno delle regioni oppure è possibile muoversi solo per comprovate esigenze lavorative, motivi di salute etc etc?Perché se fondamentalmente dobbiamo stare a casa, perché hanno aperto i parchi? La trovo una cosa insensata.
Perché si potrà fare attività fisica anche non vicino alla propria abitazione e si potranno portare i bambini al parco, evitando assembramenti.
La cosa che più mi fa piacere è la decisione sul prezzo delle mascherine
Utente
6 agosto, 2015
salvatorelaga8 ha detto
Io non capisco una cosa: è possibile muoversi LIBERAMENTE all'interno delle regioni oppure è possibile muoversi solo per comprovate esigenze lavorative, motivi di salute etc etc?Perché se fondamentalmente dobbiamo stare a casa, perché hanno aperto i parchi? La trovo una cosa insensata.
Diciamo che dovrebbe essere un "liberamente" nell'ambito di una serie di casistiche più ampie rispetto alle tre previste fino ad ora. Ad esempio potrai andare a trovare parenti che non vivono nel tuo stesso comune. Molto ne capiremo vedendo la nuova autocertificazione per capire le casistiche contemplate.
Bisogna capire cosa intendi tu per liberamente.
Utente
1 maggio, 2016
marcop3 ha detto
Con la possibilità di un'altra ondata, voi volete dare piena libertà alla gente di spostarsi?Ne basta uno contagiato per creare un focolaio se si mette ad incontrare gente.
Qui si pensa troppo alla voglia di uscire e troppo poco al fatto che più si continua a fare di testa propria e più tardi ne usciamo.
Mi è pure toccato leggere di un parrucchiere che diceva che è assurdo riaprire l'1 giugno e che quindi andrà in giro a lavorare in nero. Ma stiamo scherzando? Ne stiamo risentendo tutti a livello economico (e affettivo), ma dubito che sia interesse del governo far fallire i posti in cui lavoriamo. Ma cosa possono fare? Andare in un centro estetico è un suicidio in questo periodo, ma il buon senso dove sta?
Bravissimo!
" Ah ... anche poeta ! "
Utente
28 maggio, 2018
Non si poteva fare altrimenti. La Cina ha allentato il lockdown quando dichiarava meno di 60 casi al giorno di cui il 90% erano casi di ritorno dall'estero. Noi probabilmente riapriremo con un numero di nuovi contagi giornalieri sicuramente superiore a 1000, e questo perché l'economia italiana non regge ulteriormente la chiusura.
La priorità del nuovo decreto doveva essere inevitabilmente quella di far ripartire la produzione in sicurezza. Allo stesso tempo però una produzione senza uno sbocco di vendita (negozi) non può reggere a lungo. Per questo motivo si è già fornita una probabile data di riapertura della vendita al dettaglio (18 maggio), esattamente a due settimane dal 4 maggio, in modo da avere il tempo minimo necessario per valutare gli effetti della riapertura.
Se i contagi dovessero tornare a salire ci si troverebbe costretti a rimandare la riapertura e questo sarebbe un danno ancora più grave per l'economia. Questo per farvi capire che tutto ciò che esula da questo schema (quindi passeggiate, incontri, funerali ecc...) è già una grande concessione in questa fase poiché di per sé rappresenta un rischio.
Non capisco cosa altro ci si poteva aspettare
Cerco di chiarire la questione degli spostamenti che mi sembra non sia stata compresa da molte persone:
- SPOSTAMENTI TRA REGIONI: solo per esigenze lavorative o motivi di salute (serve autocertificazione).
- SPOSTAMENTI ALL'INTERNO DELLA REGIONE: per esigenze lavorative, motivi di salute o visita a un congiunto con mascherina e distanziamento (serve autocertificazione).
- SPOSTAMENTI NEL PROPRIO COMUNE (o comuni limitrofi per le realtà più piccole): per esigenze lavorative, motivi di salute, stato di necessità (supermercato, farmacia, libreria, cartoleria ecc...), attività motoria all'aperto mantenendo una distanza di 1 metro se si cammina, 2 metri se si corre (serve autocertificazione).
Aggiungo che dal 4 maggio è consentito anche il ritorno presso la propria residenza di tutti coloro che erano rimasti bloccati in un altro luogo (questo anche tra una regione e l'altra).
Utente
28 maggio, 2018
ge_aldrig_upp ha detto
La cosa delle visite ai parenti concesse soltanto all'interno della regione è la presa in giro più grande. Soprattutto perché è un criterio arbitrario che crea solamente ingiustizie, perché uno può andare da una parte all'altra di regioni ENORMI ma non spostarsi nel paesino che dista magari solo 10 minuti ma è al di là del confine di regione.
@Emm mi spiace un sacco per la tua situazione
É vero, questa è una questione controversa. La spiegazione che mi sento di dare è che, almeno in questa prima fase, si preferisce avere contezza di quante persone una determinata regione deve "accudire" da un punto di vista sanitario.
La sanità ha un'organizzazione regionale, consentire liberamente gli spostamenti tra le regioni significa anche travasare possibili pazienti dal sistema sanitario della Lombardia a quello del Molise per fare un esempio. E questo è ancora rischioso.
Utente
6 agosto, 2015
Davidex ha detto
Non si poteva fare altrimenti. La Cina ha allentato il lockdown quando dichiarava meno di 60 casi al giorno di cui il 90% erano casi di ritorno dall'estero. Noi probabilmente riapriremo con un numero di nuovi contagi giornalieri sicuramente superiore a 1000, e questo perché l'economia italiana non regge ulteriormente la chiusura.La priorità del nuovo decreto doveva essere inevitabilmente quella di far ripartire la produzione in sicurezza. Allo stesso tempo però una produzione senza uno sbocco di vendita (negozi) non può reggere a lungo. Per questo motivo si è già fornita una probabile data di riapertura della vendita al dettaglio (18 maggio), esattamente a due settimane dal 4 maggio, in modo da avere il tempo minimo necessario per valutare gli effetti della riapertura.
Se i contagi dovessero tornare a salire ci si troverebbe costretti a rimandare la riapertura e questo sarebbe un danno ancora più grave per l'economia. Questo per farvi capire che tutto ciò che esula da questo schema (quindi passeggiate, incontri, funerali ecc...) è già di per sé una grande concessione in questa fase poiché di per sé rappresenta un rischio.
Non capisco cosa altro ci si poteva aspettare
Io sono d'accordo con te, il problema è la grande confusione che si è fatta nei giorni scorsi a partire dai presidenti di Regione che continuano imperterriti a fare ognuno a modo proprio purtroppo non sempre per mere ragioni organizzative ma anche per ragioni politiche. Non a caso gli stessi governatori fino alla settimana scorsa hanno insistito per andare a votare a luglio senza sapere come si evolverà la situazione e non considerando che la macchina organizzativa delle elezioni sarebbe dovuta partire immediatamente con tutto ciò che ne consegue (per non parlare di questioni più pratiche ai seggi nel giorno della votazione).
Purtroppo la gente sembra non rendersi conto della situazione; stamattina ero sul balcone e vedevo gente per strada ancora senza mascherina, come si può pensare di affidarsi solo al buon senso della gente?
Banned
7 agosto, 2013
Ricordatemi di nominare @Davidex come miglior uomo, miglior informatore, miglior post, miglior tutto agli OscaRH dell'anno prossimo, perche' la lucidita' con cui espone lui le vere problematiche di questa situazione (non quelle degli snowflakes che non possono andare al bar a guardarsi la partita) e quanto delicato sia procedere - sia dal punto di vista della salute pubblica che dal punto di vista economico e sociale, non la ha nessuno.
Bravissimo hai davvero la mia piu' grande stima.
Moderatore
7 agosto, 2013
Secondo il mio parere comunque l'errore più grande è quello di dover uniformare sempre tutta l'Italia. È vero che gran parte del PIL si produce al nord e in Lombardia, però laddove non c'è un'incidenza preoccupante di casi secondo me sarebbe stato utile riaprire, con le dovute precauzione, e cominciare a far ripartire le attività.
Per esempio una parrucchiera in Sardegna avrebbe potuto iniziare a lavorare (dopo 2 mesi di stop) senza aspettare il primo giugno, visto che i casi giornalieri sono stati 9 su oltre un milione e mezzo di persone, o in Sicilia 35 su 5 MLN.
Perché è vero che la Cina ha chiuso Wuhan e altre zone, ma stiamo parlando comunque di un'area, sicuramente rilevante dal punto di vista economico, ma non di tutto il Paese.
Comunque mi accodo ai complimenti di Ouro per il lavoro di Davide: preciso e puntuale.
Banned
7 agosto, 2013
La chiusura a chiazze ha due rischi:
- il popolo che si lamenta e protesta e non segue le ordinanze nelle zone piu' colpite e piu' bloccate
- un aumento di casi nelle regioni piu' rilassate in cui per ora era tutto controllato, e se noti sono proprio quelle regioni che se dovessero avere un'esplosione di casi sarebbero davvero in grande difficolta'
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