Utente
9 settembre, 2013
Olimpico85 ha detto
Ti descrivo una scena di stamattina vista dal mio balcone.
C'era una mia vicina di casa senza mascherina che parlava con due operari dell'azienda comunale di raccolta rifiuti e uno dei due a sua volta non aveva la mascherina. Non contenta la signora poco dopo, sempre senza mascherina, è salita in una macchina di qualcuno che è venuta a prenderla che ovviamente non è suo convivente. Dinanzi a gente che ancora si comporta in questo modo cosa si può fare?
Queste persone trasgredivano prima e continueranno a farlo, a prescindere dai limiti che verranno posti. Anche io ho la mia evidenza aneddotica sul fatto che esista un certo numero di cretini, ma allo stesso tempo non pretendo di voler ricondurre a questo numero (estremamente piccolo, se dobbiamo credere appunto alle varie stime che son state fatte) il comportamento di tutti quanti noi e l'andamento delle curve dei contagiati. Già il fatto che anche qui in topic stiamo giustificando qualsiasi cosa con "eh ma la gente è stupida e fa il cavolo che gli pare" denota quanto questa narrativa stia dominando tutto il racconto di questa epidemia (ma solo qua in Italia )
E tengo a precisare che con le mie perplessità non voglio assolutamente schierarmi col partito del "liberi tutti". Io sono prontissimo a compiere qualsiasi sacrificio mi venga richiesto e anche oltre, ma mi aspetto che le misure vengano applicate con un'ottica concentrata sul medio e lungo termine, non alla "'ndo cojo cojo" come si è fatto finora (e soprattutto affiancate da un piano sensato per isolare i malati dai sani).
Altrimenti è un niente a ritrovarci tutti quanti a fare i conti con le conseguenze brutte di cui scrivevo sopra.
Utente
28 maggio, 2018
Il Governo continua a scivolare sulla terminologia. In una nota Palazzo Chigi chiarisce che per "congiunti" si intendono parenti e affini, coniuge, conviventi, fidanzati stabili, affetti stabili.
Permane l'obbligo di mascherine e distanziamento che a questo punto rimangono praticamente l'unica barriera alla ripresa del contagio.
Penso che il comitato tecnico-scientifico non sarà felicissimo di questa svolta. Speriamo che tutti rispettino l'obbligo
Utente
9 settembre, 2013
🔴 ANSA - ++ Dpcm: in #congiunti compresi fidanzati-"affetti stabili" ++
— Pietro Raffa (@pietroraffa) April 27, 2020
Eeeeee niente, era talmente pensata bene la gradualità con cui reintrodurci alle relazioni sociali che oggi apparentemente "congiunti" significa qualsiasi tipo di "affetto stabile"
Banned
7 agosto, 2013
ge_aldrig_upp ha detto
🔴 ANSA - ++ Dpcm: in #congiunti compresi fidanzati-"affetti stabili" ++
— Pietro Raffa (@pietroraffa) April 27, 2020
Eeeeee niente, era talmente pensata bene la gradualità con cui reintrodurci alle relazioni sociali che oggi apparentemente "congiunti" significa qualsiasi tipo di "affetto stabile"
Ma non ci va bene proprio niente, devo dire eh Ge.
Evidentemente "congiunti" significava anche ieri "affetto stabile" ma la definizione non e' stata sviscerata in diretta nazionale e la gente e' partita a razzo (giustamente o non giustamente) con le proprie interpretazioni.
Non ci sono i fidanzati: indignazione
Si scopre che i fidanzati ci sono: indignazione
One can never win!
Utente
28 maggio, 2018
ge_aldrig_upp ha detto
🔴 ANSA - ++ Dpcm: in #congiunti compresi fidanzati-"affetti stabili" ++
— Pietro Raffa (@pietroraffa) April 27, 2020
Eeeeee niente, era talmente pensata bene la gradualità con cui reintrodurci alle relazioni sociali che oggi apparentemente "congiunti" significa qualsiasi tipo di "affetto stabile"
Ti rispondo con il post che ho pubblicato poco prima del tuo. Non penso che il comitato tecnico-scientifico possa essere d'accordo con questa nuova svolta, ma come sappiamo la scelta finale deve essere una scelta politica.
Utente
9 settembre, 2013
Davidex ha detto
Ti rispondo con il post che ho pubblicato poco prima del tuo. Non penso che il comitato tecnico-scientifico possa essere d'accordo con questa nuova svolta, ma come sappiamo la scelta finale deve essere una scelta politica.
Sì, credo anch'io sia così, più che altro sorridevo all'ennesima circostanza di provvedimenti annunciati e poi cambiati in fretta e furia a seconda di come tira il vento (e succederà lo stesso anche con la possibilità di celebrare le messe)
Banned
7 agosto, 2013
Ragazzi pero' a questo servono anche gli annunci a settimane di distanza, a tastare il polso di altri enti / figure chiave e anche del popolo ed eventualmente chiarire o correggere.
Un governo deve avere un piano in mente e dei razionali solidi, ma e' bene anche rimanere aperto alle domande o alle richieste che arrivano da piu' in basso. Non significa necessariamente andare alla cieca, ma anche testare sul campo le proposte fatte.
Utente
6 agosto, 2015
Davidex ha detto
Il Governo continua a scivolare sulla terminologia. In una nota Palazzo Chigi chiarisce che per "congiunti" si intendono parenti e affini, coniuge, conviventi, fidanzati stabili, affetti stabili.Permane l'obbligo di mascherine e distanziamento che a questo punto rimangono praticamente l'unica barriera alla ripresa del contagio.
Penso che il comitato tecnico-scientifico non sarà felicissimo di questa svolta. Speriamo che tutti rispettino l'obbligo
Lo capisco che possano non essere felici quelli del comitato tecnico-scientifico. Io sarò banale, semplicistico e forse anche stupido a fare certi pensieri, però onestamente due fidanzati che si rivedono a me fanno pensare che ci possano scappare momenti di intimità che in teoria non andrebbero d'accordo con le misure di distanziamento. A volte pensiamo sempre alle cose in grande ma temo che i veri pericoli in questa fase staranno proprio dalle banalità, nei comportamenti che molti riterranno normali.
A parte ciò comunque su qualsiasi misura c'è oggi qualcuno che si lamenta perchè, giustamente o meno, ognuno prova a portare acqua al proprio mulino quindi passiamo dalla Cei alla Serie A (come se fossero l'unico sport di squadra) ai ristoratori, parrucchieri, commercianti ecc ecc.
Utente
28 maggio, 2018
marcop3 ha detto
Certo, me li immagino proprio quelli che vanno a trovare il fidanzato o la fidanzata dopo 2 mesi di quarantena e mantengono la distanza sociale e la mascherina.
Io non mi capacito del fatto che il DPCM che porterà alla riapertura di tutto il comparto produttivo del Paese, riportando milioni di italiani al lavoro, si sia risolto in un dibattito su "posso andare dal mio fidanzato o no?" oppure "posso andare a mangiare da mia nonna o no?"
La comunicazione questa volta sta facendo acqua più del solito, eppure l'orizzonte di riapertura, con le date scaglionate ogni 14 giorni, era anche abbastanza chiaro. Evidentemente dopo due mesi di quarantena nella mente di molte persone la questione della socialità pesa molto di più di quella economica e sanitaria. Nonostante tutto non mi sento di biasimare queste persone perché mi rendo conto che una situazione del genere può diventare molto difficile da sostenere.
Ho apprezzato la comunicazione della Premier neozelandese che annunciando le misure di fuoriuscita dal lockdown ha pronunciato queste parole molto chiare:
"Riapriamo l’economia ma non la vita sociale delle persone — ha detto Ardern —. Lo so che tutti i cittadini vogliono tornare alla vita normale ma dobbiamo procedere con prudenza, non possiamo rischiare di perdere quello che abbiamo guadagnato"
Utente
7 agosto, 2013
Comunque ora mi pare ci si stia concentrando soprattutto sulle categorie come parrucchiere ed estetiste perché sembra nessuno capisca perché gli altri possano aprire prima e loro no. Discutendone a casa mia sorella diceva che non è giusto aprire per categoria e che magari dovevano aprire qualche fabbrica, qualche negozio etc vista l'esigenza di gradualità. Per me sarebbe stato ancora più ingiusto aprire solo alcuni a discapito di altri della stessa categoria. Ma mi è venuto un dubbio...ci sarebbe stato qualche altro criterio per aprire in modo graduale? E anche qua ci sarebbe stata bene una cosa più diretta che spiegasse il criterio usato.
Banned
7 agosto, 2013
semota ha detto
Comunque ora mi pare ci si stia concentrando soprattutto sulle categorie come parrucchiere ed estetiste perché sembra nessuno capisca perché gli altri possano aprire prima e loro no. Discutendone a casa mia sorella diceva che non è giusto aprire per categoria e che magari dovevano aprire qualche fabbrica, qualche negozio etc vista l'esigenza di gradualità. Per me sarebbe stato ancora più ingiusto aprire solo alcuni a discapito di altri della stessa categoria. Ma mi è venuto un dubbio...ci sarebbe stato qualche altro criterio per aprire in modo graduale? E anche qua ci sarebbe stata bene una cosa più diretta che spiegasse il criterio usato.
Io capisco chi si lamenta dal punto di vista economico, ma mi stupisce che la gente non ci arrivi con la propria testa a capire che quel genere di lavoro comincia dopo perché è il più pericoloso.
Io lavoro in un negozio, ad esempio, e non devo mettere le mani sulla gente, non mi ci devo avvicinare a 5 cm dalla faccia (e nonostante tutto ho paura). È normale facciano aprire prima noi. Possibile che la gente non lo capisca? È giusto che chi sta così a contatto ravvicinato cominci tra gli ultimi, perché chi aprire prima negli altri settori serve a testare se il metodo funziona. Se dovessero aumentare i contagi aprendo i settori in cui non c'è contatto, figuriamoci cosa succederebbe se aprissero i saloni dei parrucchieri (che oltretutto saranno i primi ad essere presi d'assalto).
Utente
6 agosto, 2015
semota ha detto
Comunque ora mi pare ci si stia concentrando soprattutto sulle categorie come parrucchiere ed estetiste perché sembra nessuno capisca perché gli altri possano aprire prima e loro no. Discutendone a casa mia sorella diceva che non è giusto aprire per categoria e che magari dovevano aprire qualche fabbrica, qualche negozio etc vista l'esigenza di gradualità. Per me sarebbe stato ancora più ingiusto aprire solo alcuni a discapito di altri della stessa categoria. Ma mi è venuto un dubbio...ci sarebbe stato qualche altro criterio per aprire in modo graduale? E anche qua ci sarebbe stata bene una cosa più diretta che spiegasse il criterio usato.
Onestamente la protesta di parrucchieri, estetiste e compagnia è una delle poche che fatico davvero tanto a capire visto che si tratta di professioni che hanno alla base il contatto fisico in particolar modo con il viso che sappiamo essere la zona più delicata ai fini del contagio. Anche a giugno quando apriranno credo che dovranno attuare precauzioni ancora pesanti anche se i dati saranno migliori di quelli attuali.
Quello che temo invece è che molti faranno i furbi e ci sarà in questo periodo il boom di parrucchieri e estetiste in casa che già normalmente sono tante (oltre al fatto che lavorano in nero). Il vero rischio è che siano una bomba sociale non di poco conto.
Utente
7 agosto, 2013
marcop3 ha detto
Io lavoro in un negozio, ad esempio, e non devo mettere le mani sulla gente, non mi ci devo avvicinare a 5 cm dalla faccia (e nonostante tutto ho paura). È normale facciano aprire prima noi. Possibile che la gente non lo capisca?
No non lo capisce. Zaia (che a me piace come sta gestendo la cosa per il Veneto) ad esempio ha detto prima "perché non possono aprire loro? Avranno cmq tutti mascherine e le varie cose sterilizzate" quindi tutto è riportato a quello. Che avrebbe anche ragione ad essere positivi ma io nel buon senso della gente ho perso la fiducia mi sa😩
È giusto che chi sta così a contatto ravvicinato cominci tra gli ultimi, perché chi aprire prima negli altri settori serve a testare se il metodo funziona. Se dovessero aumentare i contagi aprendo i settori in cui non c'è contatto, figuriamoci cosa succederebbe se aprissero i saloni dei parrucchieri (che oltretutto saranno i primi ad essere presi d'assalto).
Anche questo non è arrivato. È il terzo giorno che spiego ai miei e a mia sorella e suo marito (della nostra età) che la cosa graduale deve avere un lasco di 14 giorni per capire come reagisce la società ai cambiamenti.
Come dicevo a mio padre prima... Non è peggio dire apriamo tutto il 4 maggio e poi riprende il contagio e dobbiamo stare a casa altri 2 mesi con danni estremamente peggiori? Rispetto ad aprire qualcosa ogni 14 giorni e nel giro di un mese si spera tutto ma con la possibilità di controllare la reazione ai cambiamenti e poi riportarci alla normalità?
Una categoria che trovo abbia molto ragione a protestare è quella del turismo estivo perché non sanno ancora niente di come o cosa potranno fare. Capisco che ci sono cose più "urgenti" però di qualche informazione necessitano se devono prepararsi e giugno è dietro l'angolo.
Utente
6 agosto, 2015
semota ha detto
Una categoria che trovo abbia molto ragione a protestare è quella del turismo estivo perché non sanno ancora niente di come o cosa potranno fare. Capisco che ci sono cose più "urgenti" però di qualche informazione necessitano se devono prepararsi e giugno è dietro l'angolo.
Per il turismo bisogna capire cosa si intende. Io vado da quando sono piccolissimo in un villaggio vacanze ma so già da ora, e sicuramente lo sanno anche i proprietari, che quest'anno non ci si potrà andare perchè è impensabile mantenere le distanze sociali in un ambiente in cui ci sono i servizi igienici in comune come in ogni villaggio o campeggio, l'anfieteatro normalmente è colmo di gente attaccata, l'animazione avrebbe serie difficoltà a lavorare ecc ecc.
In tutto ciò leggo che in Germania che ha provato ad allentare le misure i contagi stanno già aumentando e il dato R0 è di nuovo arrivato a valore 1.
Utente
28 maggio, 2018
La Francia rinvia l'apertura delle scuole a giugno (da loro l'anno scolastico termina il 4 luglio). In Italia ovviamente aprire a giugno sarebbe inutile dato che l'anno è terminato, prolungare l'anno significherebbe mettere ancora più in difficoltà il settore turistico.
In molti in questi giorni hanno sbeffeggiato il comitato tecnico-scientifico italiano perché aveva espresso parere negativo alla riapertura delle scuole e invece, come volevasi dimostrare, gli scienziati italiani non sono propriamente gli ultimi sprovveduti.
Tra l'altro anche in Francia il comitato tecnico-scientifico si era espresso contrariamente ma il Governo aveva fatto orecchie da mercante annunciando la riapertura l'11 maggio. Ora arriva la retromarcia.
Utente
7 agosto, 2013
Olimpico85 ha detto
Per il turismo bisogna capire cosa si intende.
Sono stata volutamente vaga ma intendevo come hai interpretato quello più di mare. Ma se è come dici tu bisogna pensarla bene perché se magari i negozi possono recuperare le vendite di chi non ha comprato prima e comprerà dopo, se le fabbriche ripartono (anche se difficilmente recupereranno i mesi persi)...il turismo marittimo (o come si chiama) perde tutto.
Utente
6 agosto, 2015
semota ha detto
Olimpico85 ha detto
Per il turismo bisogna capire cosa si intende.Sono stata volutamente vaga ma intendevo come hai interpretato quello più di mare. Ma se è come dici tu bisogna pensarla bene perché se magari i negozi possono recuperare le vendite di chi non ha comprato prima e comprerà dopo, se le fabbriche ripartono (anche se difficilmente recupereranno i mesi persi)...il turismo marittimo (o come si chiama) perde tutto.
Ovviamente bisognerà pensarla bene ma qui da me in Puglia molti villaggi sono come quello che ti ho descritto e sono i più numerosi perchè i più adatti a una platea di tipo familiare (anche old) e/o di giovani. Credo che su quel tipo di attività ci sarà poco da fare e ragionare anche se spero che possano trovare anche lì soluzioni.
Utente
7 agosto, 2013
semota ha detto
Olimpico85 ha detto
Per il turismo bisogna capire cosa si intende.Sono stata volutamente vaga ma intendevo come hai interpretato quello più di mare. Ma se è come dici tu bisogna pensarla bene perché se magari i negozi possono recuperare le vendite di chi non ha comprato prima e comprerà dopo, se le fabbriche ripartono (anche se difficilmente recupereranno i mesi persi)...il turismo marittimo (o come si chiama) perde tutto.
Il mio datore di lavoro estivo lavora principalmente con gruppi di oratori, disabili, sportivi, bambini, ecc. Possiede 6 strutture al mare e 2 in montagna, pensa te quanto andrà in perdita. Soprattutto ad agosto riempiva per bene tutte le strutture, forse fin troppo e come ben sai la struttura presenta anche dei costi fissi che restano gli stessi, sia se hai 50 ospiti sia se ne hai 200. Eppure ad oggi non sanno ancora nulla, del resto la Romagna vive di questo, quindi stanno cercando di fare il possibile per aprire adottando tutte le precauzioni del caso, ma gli hanno già detto di scordarsi di lavorare a giugno. Qualche indicazione su come dovrebbe procedere gli è stata data ma secondo me finchè non ci sarà l'ok tutto resterà un grande interrogativo. Il punto è che tra due mesi, se qualcosa parte, tutto dovrà essere ben organizzato, il personale formato e così via.
La cosa certa è che questo settore avrà un sacco di perdite, questo è poco ma sicuro.
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