Utente
24 agosto, 2015
Il pensiero mi gira per la testa da un po' ma oggi ho trovato due precisi spunti di riflessione:
La vittoria di 'Green Book' agli Oscar e questo articolo:
Nel primo caso, l'ennesimo film estremamente politicamente corretto e con tematiche care alla società progressista (razzismo, diritti lgbtq) riempito di premi, nel secondo caso un esercizio per la seconda elementare che cade nel vecchio pregiudizio della mamma/moglie che lava e cucina e del papà/marito che lavora.
Seguendo gli Oscar da vicino, posso garantire che c'è una netta tendenza, da qualche anno a questa parte, a spingere, tra premi e nomination, i film con argomenti cari ai progressisti: due anni fa 'Moonlight' (con protagonista un ragazzo gay e di colore) scippò all'ultimo l'oscar al favoritissimo 'La La Land', lo scorso anno vinse 'The Shape Of Water', elogio alla diversità e contrario ai pregiudizi, quest'anno appunto Green Book.
Diversi miei conoscenti, più o meno addentri al settore, si dicono piuttosto stufi di questa tendenza, che a loro dire appiattisce la creatività delle produzioni Hollywoodiane ed è poco meritocratica verso i film 'meno impegnati'.
Nel secondo caso, leggendo i commenti su facebook, sono rimasto colpito da come la maggior parte di loro, e non necessariamente offendendo e sbagliando l'ortografia come spesso fanno i classici leoni da tastiera, si lamentasse, esternasse esasperazione per il 'non poter più dire/fare niente', rischiando di continuo di venir tacciati di mancanze di rispetto.
Ora, per quanto io mi senta assolutamente parte di quel mondo che il nostro governo definirebbe 'radical chic/buonista', mi domando: è giusto, utile al progresso, evidenziare ogni accenno di sessismo/omofobia/razzismo che percepiamo, anche se lieve?
O, per evitare di arrivare ad una saturazione di questi importanti argomenti, sarebbe meglio lasciar correre almeno le cose minori?
Utente
1 maggio, 2016
Diciamo che l'estremismo, in un senso o nel senso opposto, porta al rifiuto.
La polemica sulle frasi della scuola elementare la trovo esagerata. È un compito per bambini, di grammatica, e questi bambini vedranno la loro madre stirare e svolgeranno il compito in maniera corretta. Anche perché stirare è ben più difficile che leggere, come fa il papà. Stirare bene è un'arte sopraffina in cui molti uomini sono carenti. Invece la mamma sa stirare e pure leggere, perché noi siamo multitasking (loro no).
Per questo episodio direi che do ragione a chi dice che ormai non si può più dire niente. Anche meno, insomma.
Invece per altre questioni molto più serie, si fa bene a puntualizzare, senza scadere nell'inutile pignoleria, se no si ottiene il rigetto.
" Ah ... anche poeta ! "
Utente
11 novembre, 2015
Ora, che nasca addirittura una polemica non so se è utile o meno, però non ci dovrebbero essere delle commissioni che controllano i testi adottati nelle scuole?
Sono leggerezze, però retaggio di una cultura un po' retrograda.
Magari fare il passettino avanti non sarebbe male.
Per quanto riguarda gli Oscar e comunque la tendenza a premiare un certo tipo di lavori secondo me è giusto che vengano premiati se qualitativamente sono migliori. E se lanciano messaggi importanti, in mezzo a tutto il becerume che leggo in giro, se educano, se portano valori, se hanno una funzione culturale, ben venga che siano ricompensati.
Utente
1 maggio, 2016
marcop3 ha detto
Ciò che è lieve oggi può diventare pesante domani.
Riguardo al libro di grammatica, è vero il contrario: ciò che è lieve oggi, è stato pesante in passato.
Credo che oggi ogni donna, che lavora fuori e in casa, cucina e stira ed è perfettamente realizzata, si sia fatta una sana risata a leggere questa polemica.
Ciò che è veramente grave per una donna è essere pagata meno rispetto ad un uomo sul posto di lavoro a parità di ruolo, ad esempio, ma non vedo nessuno che faccia una levata di scudi su questo. Magari gli indignati sono quelli che mettono il like al politico che ride sulle quote rosa, così togliamo le ***** dalle strade. A volte credo che si dia importanza alle inezie per nascondere i veri problemi. E' l'ennesimo caso di fumo negli occhi per non far vedere che brucia l'arrosto (ovviamente cucinato da un uomo incapace ).
Dico questo, da sostenitrice delle donne, perchè ormai il prototipo della donna che sa solo cucinare e stirare è superato da un po' (e non c'è niente di male a cucinare e a stirare, non è offensivo). Seguendo il senso di questa polemica, io che lavo, cucino e "stiro cantando" di fronte ai miei figli, creo nelle loro acerbe menti un pregiudizio verso le donne e danneggio il risultato di anni di lotte per la parità. Ma anche meno eh!
Invece per tutto il resto del discorso, dato che non si è superato ancora un periodo storico sfavorevole, si fa bene a sottolineare anche le cose lievi, con criterio però, senza sfociare nell'estremismo quando non ce n'è bisogno.
" Ah ... anche poeta ! "
Moderatore - Mentore
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Waves of Music ha detto
Seguendo gli Oscar da vicino, posso garantire che c'è una netta tendenza, da qualche anno a questa parte, a spingere, tra premi e nomination, i film con argomenti cari ai progressisti: due anni fa 'Moonlight' (con protagonista un ragazzo gay e di colore) scippò all'ultimo l'oscar al favoritissimo 'La La Land', lo scorso anno vinse 'The Shape Of Water', elogio alla diversità e contrario ai pregiudizi, quest'anno appunto Green Book.
Non son d'accordo su questa parte, dire che Moonlight ha scippato la vittoria ad altri film per me non esiste, il film meritava assolutamente la vittoria, come la meritava Green Book quest'anno . Però concordo sul fatto che a volte l'Academy è fin troppo affascinata da certi temi.
Riguardo il libro a me ha fatto sorridere, i bimbi che guardo hanno entrambi i genitori lavoratori e sanno che la mamma cucina, lava e lavora, non la vedono come una cosa strana. Mi infastidiscono altre cose prettamente sessiste, come quando il bimbo torna e mi dice che la maestra gli ha detto che "quel gioco è da femmina".
Signorina Silvani ha detto
Ciò che è veramente grave per una donna è essere pagata meno rispetto ad un uomo sul posto di lavoro a parità di ruolo, ad esempio, ma non vedo nessuno che faccia una levata di scudi su questo.
Questo per me è uno dei reali problemi, il gap salariale è reale e far finta che non esista è assurdo.
Utente
24 marzo, 2014
Polemica giustissima per quanto mi riguarda.
E Green Book ha strameritato la vittoria! ma quindi ora se vince un film progressista, automaticamente è solo per buonismo? ma così cadiamo nella logica salviniana. Lo stesso per il discorso: "oddiohhhh, non posso più dire niente di vagamente razzista/xenofobo/omofobo?? :OOOO"
No che non puoi. Ma che ragionamenti? vogliamo proprio tornare al 2005 eh. Quanto manca agli italiani il berlusconismo. Sarà che eravamo tutti mediamente più ricchi e liberi di insultare il prossimo per l'orientamento sessuale o il colore della pelle tra l'assenso generale. Tranquilli, che tanti stiamo tornado proprio a quel clima.
Utente
11 novembre, 2015
...
Riguardo il libro a me ha fatto sorridere, i bimbi che guardo hanno entrambi i genitori lavoratori e sanno che la mamma cucina, lava e lavora, non la vedono come una cosa strana.
...
a casa mia si stranirebbero, visto che lavoriamo entrambi ed entrambi laviamo, puliamo e stiriamo
Però la lavastoviglie la carica solo lui, perchè dice che lo fa meglio di me
Tornando seri, secondo me il problema grosso è quello salariale, però, senza voler esagerare, sarebbe importante che anche sui libri di testo avessero un occhio particolare e attento a queste tematiche. E' vero sono piccolezze, ma mantengono dei luoghi comuni che non sono neanche più così realistici
Utente
24 agosto, 2015
amers ha detto
Waves of Music ha detto
Seguendo gli Oscar da vicino, posso garantire che c'è una netta tendenza, da qualche anno a questa parte, a spingere, tra premi e nomination, i film con argomenti cari ai progressisti: due anni fa 'Moonlight' (con protagonista un ragazzo gay e di colore) scippò all'ultimo l'oscar al favoritissimo 'La La Land', lo scorso anno vinse 'The Shape Of Water', elogio alla diversità e contrario ai pregiudizi, quest'anno appunto Green Book.
Non son d'accordo su questa parte, dire che Moonlight ha scippato la vittoria ad altri film per me non esiste, il film meritava assolutamente la vittoria, come la meritava Green Book quest'anno . Però concordo sul fatto che a volte l'Academy è fin troppo affascinata da certi temi.
Guarda, La La Land era dato per favorito alla vittoria con percentuali bulgare, e aveva vinto ogni possibile premio che facesse pensare alla vittoria come miglior film. E' abbastanza facile pensare che l'Academy abbia voluto mandare un segnale chiaro a Donald (non lo dico io, è pieno il web di articoli a riguardo). 'Moonlight' è meraviglioso ma qui non parlo di gusti, parlo di numeri di premi ricevuti e di bookmakers. Comunque era solo un esempio, per indicare una tendenza ben più ampia.
matteo.m ha detto
Polemica giustissima per quanto mi riguarda.E Green Book ha strameritato la vittoria! ma quindi ora se vince un film progressista, automaticamente è solo per buonismo? ma così cadiamo nella logica salviniana. Lo stesso per il discorso: "oddiohhhh, non posso più dire niente di vagamente razzista/xenofobo/omofobo?? :OOOO"
Matteo, perchè devi banalizzare volgarmente così quello che ho scritto?
E' evidente come io la pensi su certi temi, mi pongo il problema del modo e dell'opportunità di sottolineare certe cose.
Seguo la stagione dei premi molto da vicino ed è lampante che da 3 anni a questa parte c'è stata un'impennata mai vista prima di film progressisti, più o meno validi, esaltati, in alcuni casi, più in quanto tali che in quanto bei film.
Io lo capisco e mi sta pure bene, ma posso garantirti che diversi cinefili che conosco e si sono ritrovati 'Black Phanter' tra gli 8 nominati come miglior film o 'Wonder Woman' vicina alla nomina come miglior regia si sono infastiditi e non poco.
Utente
24 agosto, 2015
Si, mi sembra tu abbia ampiamente banalizzato il concetto che ho espressoComunque vabbè, ho già detto tutto nel post d'apertura.
Palesemente non è questione di avere o non avere ragione o pensarla diversamente. E' un dato di fatto la piega che ha preso l'Academy, è sotto agli occhi di tutti. E io mi domando quanto sia giusto e/o utile.
E non parlo solo dei miei amici (che fa tanto 'me l'ha detto mio cuggino'), parlo di articoli ed interviste varie ed eventuali reperibili online che affrontano l'argomento.
Banned
7 agosto, 2013
Assegnazioni degli Oscar o posizioni di facciata di Hollywood in generale, vabbe’, non le prendo nemmeno in considerazione. Non stupisce - dico a prescindere dalle situazioni specifiche: non seguo da anni.
Così come abbastanza nel mainstream statunitense in generale (e non solo mainstream, in quanto YT poi si mette a demonetizzare certi video).
Per la cronaca, a me ‘Green Book’ comunque è decisamente piaciuto ed il citato film dell’anno scorso non l’ho visto, così come non abbia visto ‘la la land’.
Waves of Music ha detto
... si lamentasse, esternasse esasperazione per il 'non poter più dire/fare niente', rischiando di continuo di venir tacciati di mancanze di rispetto.Ora, per quanto io mi senta assolutamente parte di quel mondo che il nostro governo definirebbe 'radical chic/buonista', mi domando: è giusto, utile al progresso, evidenziare ogni accenno di sessismo/omofobia/razzismo che percepiamo, anche se lieve?
O, per evitare di arrivare ad una saturazione di questi importanti argomenti, sarebbe meglio lasciar correre almeno le cose minori?
E’ evidente siano tipo 3-4 annetti in cui si assista ad una “sanitizzazione” di stampo ideologico anche un po’ ridicola e, anzi, io dicevo che pure qui mods&co. sian diventati negli ultimissimi anni troppo intransigenti verso posizioni un po’ più controverse o già solamente un minimo scomode - come se RH non fosse sempre stato fin troppo allineato in un certa direzione: 'na noia, qualche bel utente salviniano ci vorrebbe davvero, hehehe.
Peraltro, che ne so, a me fa pure un po’ ridere quando gente vaccinatissima se la prenda perché tale concorrente del GF esterni che a molti uomini etero i canini da borsetta faccian schifo e nel loro immaginario siano giusto pet per le Paris Hilton di turno ecc..
Capirai...
In generale, sui social, blog, giornali ecc., c’è un po’ la corsa ad offendersi facilmente.
Non si aspetta altro che qualcuno dica qualcosa non da addetto stampa di Obama, per appigliarvisi.
Roba che certa gente nello spettacolo, e non, se ne guardi bene da dire ciò che pensi, in quanto sa che potrà costargli, specie negli U.S., un po' la carriera, visto il clima da caccia alle streghe.
Gente che normalmente sarebbe catalogabile assolutamente quale liberale sui temi sociali, negli ultimi anni a dire cosa pensi davvero, invece di cercar di accumulare “social brownie points”, rischia di esser additata quale reazionaria.
Sembra sia diventato sessista pure chi, pur non esattamente sognando una compagna che lavori solo in cucina, non sottovaluti a priori l’eventuale peso delle differenze biologiche quando si tratti di certe attitudini (es. professionali).
All’ estremo più comico, di quel filone di ideologie, si arriva quando gente cambiante sesso o intersex venga fatta gareggiare contro ragazze negli sport, o, ad esempio, lo storico commentatore dell’UFC venga addirittura attaccato in un certo modo perché si dichiari contrario al fatto che Fallon Fox possa competere - in uno sport di combattimento full ultra-contact peraltro - contro le donne; nonostante storicamente le sue posizioni sui temi sociali siano "non sospette".
Banned
22 ottobre, 2015
Signorina Silvani ha detto
Ciò che è veramente grave per una donna è essere pagata meno rispetto ad un uomo sul posto di lavoro a parità di ruolo
Io non so in che ditte lavorate... ma io ho sempre visto il contario, a parità di lavoro le colleghe donne sono da sempre state pagate quanto e più degli uomini, assolutamente mai di meno.
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