Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Stavo riflettendo sul fatto che dopo questo Sanremo si è attivata una macchina del fango non indifferente contro Meta e Moro, e la cosa mi ha riportato a tanti altri casi, in talent, reality e non, in cui il vincitore è stato massacrato, elevando i "perdenti illustri", ossia quelli che avevano maggiormente il favore del pubblico, a vincitori morali, spesso più apprezzati del vincitore stesso.
Allo stesso tempo, però, in tutti questi casi è il vincitore ad avere il maggiore boost economico e, teoricamente, di esposizione, quindi potrà perdere consensi, ma di fatto è quello che ha guadagnato di più nella pratica.
Questo mi ha portato ad analizzare il caso più generale (e per questo ho aperto il topic qua): nelle competizioni televisive, così come nella vita di tutti i giorni, trovate che sia più conveniente vincere (o comunque avere successo) ma esporsi a tutte le critiche del caso oppure perdere (o comunque fallire) evitando il clamore attorno ai vincitori, ma conservando i favori e la stima della gente?
Potete fare esempi sia televisivi, sia di competizioni a cui avete preso parte, sia puramente personali (e questi sarebbero gli spunti più interessanti).
Ovviamente, non c'è da tenere conto dei casi in cui si vince tra l'accettazione generale e vice versa.
Utente
7 agosto, 2013
Vincere male
Le chiacchere le porta via il vento e i risultati rimangono, senza ricordarsi piu' di come sono stati raggiunti
Es. Emma rimarra' che ha vinto Sanremo, punto. Nessuno ricorda gia' piu' che ha letteralmente scippato Arisa e Noemi con canzoni 100 volte migliori. Lo si e' detto in quel periodo, ma oggi e' rimasto solo il risultato.
Utente
10 agosto, 2016
Dipende certamente da ogni singolo caso.
Però secondo me in ambito artistico/televisivo, per l'immediato non ho dubbi nel dire che sia meglio "vincere male".
Esempio: fin dall'inizio di Amici 9 pensavo che nella dicotomia Marrone-Errore l'avrebbe spuntata la seconda e anche abbastanza nettamente (a dire il vero durante la puntata della formazione della classe dissi che secondo me avrebbe vinto Pierdavide il programma, e addirittura lo scrissi sul calendario per far vedere a tutti le prove del mio pronostico , ma questo è un altro discorso ahahah comunque a prescindere dalla vittoria finale non vedevo assolutamente confronto tra le due). Poi succede che Emma vinca il programma battendo proprio Loredana e a me non è piaciuta la svolta marronecentrica che avevano assunto le ultime puntate del Serale, ragion per cui quella situazione mi sembrò un "perdere bene" di Loredana ed un "vincere male" di Emma.
Ma sebbene la Marrone si sia attirata addosso valanghe di critiche, è innegabile che tutto ciò che ha fatto da lì in poi sia derivato ANCHE dallo status di vincitrice.
E se è vero che una vittoria del genere possa generare haters, non è escluso (come infatti è successo) che essi vengano bilanciati da almeno altrettanti sostenitori
Utente
7 agosto, 2013
guardian22 ha detto
Es. Emma rimarra' che ha vinto Sanremo, punto. Nessuno ricorda gia' piu' che ha letteralmente scippato Arisa e Noemi con canzoni 100 volte migliori. Lo si e' detto in quel periodo, ma oggi e' rimasto solo il risultato.
Insomma, ogni volta che si parla de la notte o di sono solo parole parte lo shitstorm a non è l inferno. Non parlo di rh, ma del web in generale
Utente
11 novembre, 2015
Dipende da cosa si intende per 'vincere male'.
Perchè finchè si tratta di vittorie scippate ma regolari, di critiche mosse da haters, è tutto normale e rimane sempre meglio 'vincere male', almeno da noi, purtroppo.
Però se si parla di vittorie non regolari, allora meglio perdere bene perchè ti rovini la reputazione e certe etichette ti rimangono addosso
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Immaginavo una distribuzione più equa, invece vedo che si preferisce il "vincere male".
Per quanto mi riguarda, nei programmi televisivi penso che conti soltanto la vittoria. Chi vince resta di diritto nella storia di un programma, a prescindere da tutto. I perdenti davvero capaci riusciranno in qualche modo a farsi valere, ma dopo un certo periodo ti dimentichi di loro, è naturale.
Nel quotidiano, in teoria, direi di preferire il "perdere bene". È un discorso molto di comodo: soffro pochissimo le antipatie e le critiche, quindi preferisco sempre fallire ma essere ben visto, piuttosto che avere successo in qualcosa attirandomi le antipatie degli altri. Nella pratica, però, nonostante tutto cerco sempre di impegnarmi al massimo, e quando fallisco in qualcosa resto malissimo (a prescindere da come mi considerano gli altri), quindi all'esterno posso essere appagato, ma dentro mi mangio comunque le mani Long story short: non riuscirei a vivere tranquillamente né il "perdere bene", né il "vincere male".
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Utente
7 agosto, 2013
Utente
7 agosto, 2013
Credo il problema non sia nell'immediato, perché se vincere male ti porta ad essere oscurato per via di irregolarità, scorrettezze, vedi tanti campioni dello sport ai quali sono stati ritirati i trofei e le medaglie, allora sarebbe meglio perdere con dignità. Ma anche qui, non è detto che perdere con dignità ti porti i risultati sperati. Uno che arriva secondo al Tour De France che poi vince a tavoli il titolo perché il trionfatore era dopato è sempre un perdente.
Banned
22 ottobre, 2015
dancer83tp ha detto
vincere male, appunto perchè l'importante è vincere, non solo partecipare, poi bene o male purchè se ne parli
Nessuna delle due, chi ha successo nel seguito lo ha perché piace al pubblico, che abbia vinto o non abbia vinto conta poco.
Guardatevi la lista dei vincitori di Sanremo degli ultimi 20 anni (anzi, diciamo 21 così teniamo dentro anche i "mitici" Jalisse): li conoscete tutti? Li ascoltate tutti?
Da sempre Sanremo è una vetrina, chi vince o non vince non conta nulla, conta chi poi vende o chi poi non vende. Prendete le stesse classifiche di prima e guardate le posizioni successive, c'è gente che ha avuto molto più successo dei vincitori.
Utente
1 maggio, 2016
Perdere bene conviene di più.
Noemi, Giusy ad Xfactor ne sono esempi.
Se andiamo indietro nel tempo non posso non ricordare Vasco o Zucchero agli ultimi posti a Sanremo oppure la Oxa con Un'emozione da poco arrivata seconda nel 78, oppure Mia Martini con Gli uomini non cambiano o Almeno tu nell'universo che non hanno vinto Sanremo. Eterno secondo, Toto Cutugno con L'italiano fa parte della storia italica, chi si ricorda del vincitore?
Vincere male fa rimanere una brutta nomea, come Scanu o adesso Meta/Moro. In certi casi conviene non vincere perchè si evita almeno il fango addosso.
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