Utente
7 agosto, 2013
ouro ha detto
Va beh io ho una visione utopica della cosa, che è strettamente legata all'educazione e all'istruzione.Per me è importante usare il termometro (che in questo caso specifico è il referendum) sulla popolazione per capire dove e come agire con l'educazione e l'istruzione, allo scopo (utopico) di rendere TUTTI in grado di prendere queste decisioni consapevolamente e con gli strumenti intellettuali di cui sopra.
Io sono d'accordo con te a livello generale; assolutamente d'accordo; MA anche con l'educazione rimango convinto che per certi temi noi cittadini non abbiamo abbastanza informazioni per prendere le decisioni. E' difficilissimo averle per gli analisti più qualificati, figurati per l'intera popolazione
Utente
24 marzo, 2014
Ma lo vogliamo dire che gli inglesi sono GLI ULTIMI degli ULTIMI a potersi lamentare dell'UE?
Potrei anche mettermi ad elencare gli svariati motivi. Questa è una compagna elettorale fomentata da movimenti populisti.
Il Regno Unito è in una posizione privilegiata nell'unione perché sono l'unica mega-economia dell'Unione a non avere l'Euro e al contempo a poter commerciare in tutta Europa a tassi agevolati come se fossero pienamente dentro l'Eurozona.
Vogliamo parlare del fatto che i progetti di ricerca delle Università Inglesi (cioè i progetti di ricerca più importanti che ci sono in Europa) verranno affossati in seguito all'uscita, perché non usufruiranno più dei finanziamenti Europei, mentre loro per tutti questi anni hanno contribuito molto meno ai fondi rispetto a quello che hanno ricevuto indietro. Basta vedere anche a tutti i soldi che si prendono per i progetti di mobilità, quando sono tra i paesi che prendono meno ragazzi in assoluto in scambio (perché hanno standard e devi avere come minimo un B2 per pensare anche solo di varcare le soglie di un'università inglese. Mentre loro vanno a cincillarsi a Bologna senza neanche saper dire "arrivederci" in Italiano).
In generale, i problemi che il Regno Unito ha in questo momento, non possono essere assolutamente imputati all'Unione Europea, da cui anzi ricavano più di quello che danno, perché sono un partner privilegiato che ha sempre rinegoziato accordi particolari a proprio piacimento, anche a discapito nostro o della Francia.
Si può pensare veramente di chiudere la proprio economia in questo momento storico? veramente si può far finta di non capire che non siamo più nel 1600 e che tutte l'economie del continente sono legate l'una all'altra?? la Sterlina crollerebbe e il risultato sarebbe sul lungo periodo che anche altri paesi potrebbero uscire dall'Unione. Se al Regno Unito dovessero seguire Italia o Francia: addio Euro-zona. Inoltre la stessa UK andrebbe incontro alla propria fine, con l'uscita sicura della Scozia. Cosa che porterebbe ad un'ulteriore indebolimento dell'economia inglese. Sarà divertente vedere le aziende inglese sul confine dislocare in Scozia.
Ma per favore, dai.
Banned
7 agosto, 2013
però @nikynico1990 secondo me manca un pezzo. Allora chiediamo a McKinsey di dirci se rimanere o uscire. Invece secondo me per certe questioni non basta la risposta della "ragione" - del team di McK che di analizza laqualunque e ti fornisce la recommendation. Va proprio tastata la "volontà" di un popolo (e non parlo di quelle civili, come il matrimonio egualitario, parlo proprio di quelle che riguardano l'identità di una nazione).
Chiaro che ora come ora c'è troppa gente che non ha gli strumenti intellettuali per avere una "volontà" consapevole ed informata. Ma l'istruzione può aiutare in questo.
Utente
7 agosto, 2013
ouro ha detto
però @nikynico1990 secondo me manca un pezzo. Allora chiediamo a McKinsey di dirci se rimanere o uscire. Invece secondo me per certe questioni non basta la risposta della "ragione" - del team di McK che di analizza laqualunque e ti fornisce la recommendation. Va proprio tastata la "volontà" di un popolo (e non parlo di quelle civili, come il matrimonio egualitario, parlo proprio di quelle che riguardano l'identità di una nazione).Chiaro che ora come ora c'è troppa gente che non ha gli strumenti intellettuali per avere una "volontà" consapevole ed informata. Ma l'istruzione può aiutare in questo.
Il problema è che su certi temi non basta solo la volontà, ma bisogna pensare anche alle conseguenze oggettive. La tiritera del "è sempre colpa dell'europa" lo sappiamo tutti che è populista, sbagliata e senza senso.
La maggiorparte delle cose che noi diamo per scontate tutti i giorni ci sono grazie alla Ue, che semplifica diversi aspetti, ma noi non ce ne rendiamo conto.
Attenzione, non dico che l'UE è fighissima, perfetta e che va tutto benissimo: ha grandissimi problemi e ci sono cose assolutamente da sistemare... ma questo è un altro discorso
Banned
7 agosto, 2013
Chiaro, come ho detto sono anche io fortemente pro-rimanere. Ma non sto pensando a quello che voglio io (che tra l'altro non ho diritto di voto in merito) né a quello che leggo o non leggo.
Penso che se è vero quello che dici tu che non basta la volontà su certi temi, io aggiungo che non basta solo la razionalità negli stessi eventi. Ed è per questo che si dovrebbe puntare ad una volontà razionale, dando gli strumenti affinché essa ci sia per tutti.
Utente
7 agosto, 2013
ouro ha detto
Chiaro, come ho detto sono anche io fortemente pro-rimanere. Ma non sto pensando a quello che voglio io (che tra l'altro non ho diritto di voto in merito) né a quello che leggo o non leggo.Penso che se è vero quello che dici tu che non basta la volontà su certi temi, io aggiungo che non basta solo la razionalità negli stessi eventi. Ed è per questo che si dovrebbe puntare ad una volontà razionale, dando gli strumenti affinché essa ci sia per tutti.
Rimango dell'idea che su certe cose la razionalità DEVE venire prima di altro. Al di la del caso specifico (che secondo me rientra pienamente nel ragionamento), se una scelta implica problemi strutturali al paese nel lungo termine (non parliamo di qualche mese di riassestamento...) non può essere la pancia a decidere
Utente
7 agosto, 2013
Non so, se togliamo il fatto di vivere in un continente war-free, secondo me l'UE è stata un'enorme buco nell'acqua.
L'uscita del RU può lanciare un messaggio forte, auspicando un futuro smantellamento e conseguente riorganizzazione del sistema.
Cosa può sostituire l'UE? Boh, non lo so, non sono un politologo, ma è un sistema fortemente iniquo.
E i vantaggi di essere membri dell'UE, nella vita di tutti i giorni di un cittadino qualunque, non sono poi così tanti, anzi. E parlo per esperienza diretta, visto che sono dieci anni che mi sposto in giro per l'Europa come un carrarmato di Risiko.
Purtroppo è un continente che tutte le volte che si è cercato di unire (parlo anche di Impero Romano, Sacro Romano Impero e co.) ha generato più conflitti di quelli che c'erano prima. Non siamo fatti per stare insieme, ormai non più. I Romani ci avevano provato anche con delle precise politiche linguistico-culturali (forse più deleterie che altro), ma l'ascesa delle monarchie nazionali ha segnato irrimediabilmente il futuro del continente, ossia un futuro di differenze e disunione. Che poi, se fossimo tutti illuminati e colti, vivremmo in pace e armonia senza utilizzare le suddette differenze per dividere ulteriormente, ma quanti sono gli europei che hanno una testa decente? E, soprattutto, quali posizioni ricoprono?
Banned
7 agosto, 2013
Oh boy... incredibile ma vero, lo spauracchio Brexit ha accentuato ancor più il "flight to safety".
Come se già non si fosse stati a livelli assurdi, per molti letteralmente impensabili.
cotacotchi ha detto
Purtroppo è un continente che tutte le volte che si è cercato di unire (parlo anche di Impero Romano, Sacro Romano Impero e co.) ha generato più conflitti di quelli che c'erano prima. Non siamo fatti per stare insieme, ormai non più. I Romani ci avevano provato anche con delle precise politiche linguistico-culturali (forse più deleterie che altro), ma l'ascesa delle monarchie nazionali ha segnato irrimediabilmente il futuro del continente, ossia un futuro di differenze e disunione. Che poi, se fossimo tutti illuminati e colti, vivremmo in pace e armonia senza utilizzare le suddette differenze per dividere ulteriormente, ma quanti sono gli europei che hanno una testa decente? E, soprattutto, quali posizioni ricoprono?
Queste sostanziali differenze quali sarebbero?
Manca sempre la controprova ma ogniqualvolta si siano sollevate argomentazioni atte ad illustrare le cause di una certa disunione ecc., mi son chiesto se non fossero un po' sofismi al cospetto dell' unico vero, "banalissimo", fattore più decisivo: lingua non in comune (e secondariamente media ecc. non in comune).
Senza quell'ostacolo, non so quanto sarebbe mai potuto esser un processo arrestabile.
A mio modo di vedere, ci sono più differenze intra-paese che tra i sopracitati paesi.
Utente
7 agosto, 2013
Tanakka ha detto
cotacotchi ha detto
Purtroppo è un continente che tutte le volte che si è cercato di unire (parlo anche di Impero Romano, Sacro Romano Impero e co.) ha generato più conflitti di quelli che c'erano prima. Non siamo fatti per stare insieme, ormai non più. I Romani ci avevano provato anche con delle precise politiche linguistico-culturali (forse più deleterie che altro), ma l'ascesa delle monarchie nazionali ha segnato irrimediabilmente il futuro del continente, ossia un futuro di differenze e disunione. Che poi, se fossimo tutti illuminati e colti, vivremmo in pace e armonia senza utilizzare le suddette differenze per dividere ulteriormente, ma quanti sono gli europei che hanno una testa decente? E, soprattutto, quali posizioni ricoprono?
Queste sostanziali differenze quali sarebbero?
Manca sempre la controprova ma ogniqualvolta si siano sollevate argomentazioni atte ad illustrare le cause di una certa disunione ecc., mi son chiesto se non fossero un po' sofismi al cospetto dell' unico vero, "banalissimo", fattore più decisivo: lingua non in comune (e secondariamente media ecc. non in comune).
Senza quell'ostacolo, non so quanto sarebbe mai potuto esser un processo arrestabile.A mio modo di vedere, ci sono più differenze intra-paese che tra i sopracitati paesi.
Esatto, dici bene, la lingua. La lingua crea cultura e, soprattutto, influenza la nostra forma mentis. Per non parlare proprio delle funzioni cerebrali. Se ti sembra un fattore "banalissimo" questo...
Che poi di differenze ce ne siano a bizzeffe anche all'interno di Stati, è risaputo. Prendi l'Italia, unita con la forza e tutt'oggi divisa. Da cosa? Dalle lingue. E dalle culture che generano.
Banned
7 agosto, 2013
cotacotchi ha detto
Esatto, dici bene, la lingua. La lingua crea cultura e, soprattutto, influenza la nostra forma mentis. Per non parlare proprio delle funzioni cerebrali. Se ti sembra un fattore "banalissimo" questo...
Che poi di differenze ce ne siano a bizzeffe anche all'interno di Stati, è risaputo. Prendi l'Italia, unita con la forza e tutt'oggi divisa. Da cosa? Dalle lingue. E dalle culture che generano.
"Banalissimo", era riferito al fatto che, la cosa della lingua, fosse anche troppo scontata tirarla in ballo.
Il discorso della diversa forma mentis generata dal parlare lingue differenti (peraltro ad es. francese ed italiano ecc. non è che...) non escludo sia un fenomeno che abbia luogo, ma direi sia sopravvalutato rispetto a fattori ben più pragmatici, terra terra, del tipo:
andare paese straniero ; no parlare lingua del posto ne inglese; tu lava piatti (faccio per dire)
A parte che, toh togliamo i "pirla" nei 20 percentili più bassi/antiquati, parlare di una significativa disunione portata dalle lingue e culture che queste gerenerebbero, in Italia, nel 2016, mi pare esagerato, ma direi che renda non chiara la posizione del primo tuo commento che ho citato.
Il "non essere fatti per vivere insieme" "non più" "futuro di differenze", non sembrava assolutamente alludere al fattore della lingua, ma ben altre differenze insite.
Perché, altrimenti, essendo evidente che le nuovissime generazioni come esposizione almeno all'inglese...
Utente
24 febbraio, 2015
Oddio la maggioranza di voti a favore di lasciare l'UE non me l'aspettavo proprio. Credevo sarebbe stata una di quelle cose che come in Italia si dice dice ma alla fine non succede nulla
Sono ancora troppo giovane per capire certe cose di politica (che poi è una cosa che a me interessa davvero poco quindi lasciamo perdere), però da quello che avete scritto non si capisce tanto a chi covine cosa e chi ne uscirebbe peggio, se il Regno Unito stesso o il resto dei paesi Europei. Concordo comunque col voi sul fatto che l'uscita del RU dall'UE sarà presa come pretesto in moooolte altre situazione.
Nel frattempo Lily Allen e Lindsay Lohan impazziscono contro Brexit
Just voted. I REMAINED. Not many young people at the Polling Station. PLEASE PLEASE go and vote, it's going to be so close. #BritsDontQuit
— Lily Allen (@lilyallen) June 23, 2016
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