Utente
24 agosto, 2015
Oggi, 15 marzo 2019, in tutto il mondo si sta manifestando contro i cambiamenti climatici e la scarsa attenzione che chi di dovere sta dedicando a questi fenomeni.
Da Il Post:
L’idea del “Venerdì per il futuro” è nata in seguito alla protesta iniziata da Greta Thunberg, una studentessa svedese di 16 anni, diventata il simbolo e la rappresentante più conosciuta del nuovo movimento ambientalista studentesco. Il 20 agosto del 2018, Thunberg decise di non presentarsi più a scuola fino al 9 settembre seguente, giorno delle elezioni politiche, chiedendo al governo di occuparsi più seriamente del cambiamento climatico, adottando politiche più incisive per ridurre le emissioni di anidride carbonica (tra i principali gas serra). La protesta era nata in seguito a un’estate particolarmente calda in Svezia, che aveva portato a numerosi ed estesi incendi nel paese.
La storia di Thunberg è stata ripresa da alcuni media locali e gradualmente ha superato i confini della Svezia, finendo su giornali e televisioni di mezzo mondo. Mese dopo mese, la sua protesta è diventata la fonte d’ispirazione per altri studenti, che in diversi paesi hanno iniziato a organizzare marce e manifestazioni sul clima, sempre di venerdì.
Ormai le prove scientifiche sul cambiamento climatico, e sulle responsabilità delle attività umane, sono incontrovertibili, ed è necessario mobilitarsi e non perdere più tempo.
Da La Repubblica:
L'Italia, con 235 raduni organizzati, è il Paese più attivo, prima di Francia (216), Germania (199), Stati Uniti (168), Svezia (129) e Gran Bretagna (111). In Europa la manifestazione coinvolge gli studenti anche in Spagna (65), Portogallo (36), Belgio (31), Irlanda (31) e Finlandia (26).
A Milano, dove si contano quasi 100 mila persone, il percorso è stato deviato per arrivare in piazza Duomo e non più in piazza della Scala, troppo piccola per accogliere tutti. Diecimila a Firenze, seimila a Roma e tremila a Bologna, tremila anche a Bergamo, almeno secondo le prime stime.
Un po' di foto dagli eventi di tutto il mondo:
https://www.wired.it/attualita/ambiente/2019/03/15/foto-manifestazioni-clima-friday-for-future/
Banned
20 novembre, 2016
Io non ho partecipato per un semplice motivo. Sono convinta che, per questa causa, le manifestazioni non solo sono inutili, ma anche controproducenti. Una massa di migliaia di persone per forza di cose inquina, anche involontariamente; per fare tutti i manifesti sono stati utilizzati centinaia di fogli di carta e bombolette spray.
Inoltre per la maggior parte dei casi è gente che se ne frega e ha trovato in ciò un pretesto per saltare scuola (da me oggi eravamo 6 su 22). Io l'ambiente cerco di rispettarlo nella mia quotidianità, questo è uno dei casi in cui le parole non servono a niente, ma servono solo i fatti.
Utente
24 agosto, 2015
E allora cos'altro si dovrebbe fare?
Io oggi ho visto tantissime persone raccogliere ogni scartoffia che trovavano a terra durante il percorso.
Una manifestazione ambientalista di questo calibro non si era mai vista prima, e sono sicuro che molte persone che per ora avevano preso il problema sotto gamba adesso si informeranno maggiormente e staranno più attenti nel quotidiano. Per non parlare della pressione che mettono milioni di persone in marcia sui governi.
Che per alcuni lo sciopero/il corteo siano soltanto una scusa apriti cielo, il mondo va così, ma perchè trovare sempre il lato negativo? Perchè non soffermarsi invece su milioni di giovani che scendono in piazza (invece di stare a casa a dormire), su milioni di persone che da domani faranno meglio la raccolta differenziata invece che sull'ipocrisia di qualcuno e su qualche bomboletta spray?
Utente
1 maggio, 2016
Waves of Music ha detto
E allora cos'altro si dovrebbe fare?Io oggi ho visto tantissime persone raccogliere ogni scartoffia che trovavano a terra durante il percorso.
Una manifestazione ambientalista di questo calibro non si era mai vista prima, e sono sicuro che molte persone che per ora avevano preso il problema sotto gamba adesso si informeranno maggiormente e staranno più attenti nel quotidiano. Per non parlare della pressione che mettono milioni di persone in marcia sui governi.
Che per alcuni lo sciopero/il corteo siano soltanto una scusa apriti cielo, il mondo va così, ma perchè trovare sempre il lato negativo? Perchè non soffermarsi invece su milioni di giovani che scendono in piazza (invece di stare a casa a dormire), su milioni di persone che da domani faranno meglio la raccolta differenziata invece che sull'ipocrisia di qualcuno e su qualche bomboletta spray?
Concordo.
Il pianeta sta morendo a causa del silenzio, dell'omertà e dell'indifferenza.
Oggi non si è visto né silenzio, né omertà, né indifferenza. E' un primo passo.
Non vorrei tediarvi con i ricordi del passato, ma da adolescente, insieme ad altre migliaia di adolescenti, sono scesa in piazza affinché lo stupro non fosse più un reato contro la morale (sì, avete letto bene, era un reato contro la morale), ma diventasse un reato contro la persona. Se fossimo rimasti apatici ed indifferenti, forse quel reato orribile sarebbe ancora contro la morale. E chi se ne frega se su 100.000, la metà è per marinare la scuola, sono lo stesso 100.000 giovani che manifestano e che fanno rumore.
Il rumore non è silenzio, non è omertà, non è indifferenza.
" Ah ... anche poeta ! "
Game Ranking Winner 2018/2019
Utente
4 marzo, 2015
Signorina Silvani ha detto
Concordo.
Il pianeta sta morendo a causa del silenzio, dell'omertà e dell'indifferenza.
Oggi non si è visto né silenzio, né omertà, né indifferenza. E' un primo passo.
Non vorrei tediarvi con i ricordi del passato, ma da adolescente, insieme ad altre migliaia di adolescenti, sono scesa in piazza affinché lo stupro non fosse più un reato contro la morale (sì, avete letto bene, era un reato contro la morale), ma diventasse un reato contro la persona. Se fossimo rimasti apatici ed indifferenti, forse quel reato orribile sarebbe ancora contro la morale. E chi se ne frega se su 100.000, la metà è per marinare la scuola, sono lo stesso 100.000 giovani che manifestano e che fanno rumore.
Il rumore non è silenzio, non è omertà, non è indifferenza.
Sono d'accordissimo con te @Signorina Silvani, devo assolutamente ricordarmi di candidare questo post ai prossimi oscar
Moderatore Junior
28 novembre, 2015
Waves of Music ha detto
E allora cos'altro si dovrebbe fare?Io oggi ho visto tantissime persone raccogliere ogni scartoffia che trovavano a terra durante il percorso.
Una manifestazione ambientalista di questo calibro non si era mai vista prima, e sono sicuro che molte persone che per ora avevano preso il problema sotto gamba adesso si informeranno maggiormente e staranno più attenti nel quotidiano. Per non parlare della pressione che mettono milioni di persone in marcia sui governi.
Che per alcuni lo sciopero/il corteo siano soltanto una scusa apriti cielo, il mondo va così, ma perchè trovare sempre il lato negativo? Perchè non soffermarsi invece su milioni di giovani che scendono in piazza (invece di stare a casa a dormire), su milioni di persone che da domani faranno meglio la raccolta differenziata invece che sull'ipocrisia di qualcuno e su qualche bomboletta spray?
Quoto, senza pensare che c'è sempre stato qualcuno tra gli studenti va a questi scioperi solo per marinare la lezione o un giorno, ma fin quando non creano confusione o caos all'interno della manifestazione stessa non vedo dove sia il problema, anzi possono solo sensibilizzarsi riguardo le motivazioni che la riguardano.
Io purtroppo per vari motivi non sono riuscito ad andarci purtroppo, ma mi ha colpito però molto parlare in palestra con una signora anziana che era dispiaciuta per non essere stata pure lei presente, rassicurata di come i giovani si stessero finalmente muovendo per fare qualcosa. Mi ha fatto capire che il riscaldamento globale fino ad oggi é stato un argomento sottovalutato dalla massa e finalmente forse si è riuscito a dare attenzione al problema. Meglio tardi che mai si spera.
Banned
20 novembre, 2016
Signorina Silvani ha detto
Concordo.
Il pianeta sta morendo a causa del silenzio, dell'omertà e dell'indifferenza.
Oggi non si è visto né silenzio, né omertà, né indifferenza. E' un primo passo.
Non vorrei tediarvi con i ricordi del passato, ma da adolescente, insieme ad altre migliaia di adolescenti, sono scesa in piazza affinché lo stupro non fosse più un reato contro la morale (sì, avete letto bene, era un reato contro la morale), ma diventasse un reato contro la persona. Se fossimo rimasti apatici ed indifferenti, forse quel reato orribile sarebbe ancora contro la morale. E chi se ne frega se su 100.000, la metà è per marinare la scuola, sono lo stesso 100.000 giovani che manifestano e che fanno rumore.
Il rumore non è silenzio, non è omertà, non è indifferenza.
Abbiamo visioni diverse. Per me il rumore, in questo caso, rimane solamente tale. Da domani sono sicura che la maggior parte dei manifestanti, a meno che non appartenenti ad associazioni e/o ambientalisti, ritornerà al proprio stile di vita, come se nulla fosse successo. E la questione è totalmente diversa da tutto il resto. Non stiamo parlando di LGBT, aborto, donne...problemi legati all'uomo. Stiamo parlando della natura, del nostro pianeta, di qualcosa che noi non possiamo controllare con le parole, ma con i fatti.
Non stiamo parlando di diritti, quelli sì che si conquistano con manifestazioni e proteste.
Utente
1 maggio, 2016
Sophia ha detto
Signorina Silvani ha detto
Concordo.
Il pianeta sta morendo a causa del silenzio, dell'omertà e dell'indifferenza.
Oggi non si è visto né silenzio, né omertà, né indifferenza. E' un primo passo.
Non vorrei tediarvi con i ricordi del passato, ma da adolescente, insieme ad altre migliaia di adolescenti, sono scesa in piazza affinché lo stupro non fosse più un reato contro la morale (sì, avete letto bene, era un reato contro la morale), ma diventasse un reato contro la persona. Se fossimo rimasti apatici ed indifferenti, forse quel reato orribile sarebbe ancora contro la morale. E chi se ne frega se su 100.000, la metà è per marinare la scuola, sono lo stesso 100.000 giovani che manifestano e che fanno rumore.
Il rumore non è silenzio, non è omertà, non è indifferenza.
Abbiamo visioni diverse. Per me il rumore, in questo caso, rimane solamente tale. Da domani sono sicura che la maggior parte dei manifestanti, a meno che non appartenenti ad associazioni e/o ambientalisti, ritornerà al proprio stile di vita, come se nulla fosse successo. E la questione è totalmente diversa da tutto il resto. Non stiamo parlando di LGBT, aborto, donne...problemi legati all'uomo. Stiamo parlando della natura, del nostro pianeta, di qualcosa che noi non possiamo controllare con le parole, ma con i fatti.
Non stiamo parlando di diritti, quelli sì che si conquistano con manifestazioni e proteste.
Non è così, perchè ora i "grandi" della Terra, quando faranno i vertici sul clima, non potranno più fingere che il problema non esista o non trovare soluzioni. Dovranno fare i fatti, perchè hanno gli occhi del mondo addosso, adesso.
"Non possiamo risolvere una crisi senza trattarla come una crisi"
" Ah ... anche poeta ! "
Utente
4 febbraio, 2018
@Signorina Silvani mi hai fatto venire i brividi con il tuo post
Io penso sempre che certe manifestazioni siano necessarie, far sentire la voce è qualcosa di imprescindibile. Ovviamente alla fine i fatti contano più delle parole, ma ricordiamo che spesso le seconde aiutano a richiamare i primi.
Una comunità che si unisce, così grande, a combattere per una causa è importante, è importante perchè dimostra che quella causa deve essere calcolata. Se poi in molti inizialmente l'hanno fatto per "passatempo o scusa", vi hanno comunque preso parte, e magari questo può avere modificato la loro visione del problema, e da domani forse alcuni o molti di loro ne daranno una maggiore attenzione!
Io ho partecipato tutto il pomeriggio alla manifestazione nella mia città, eravamo in molti, non in tantissimi, ma è anche vero che non abito a Milano. Posso dire che c'è stato comunque un reale interesse per molti. Anche nei cartelloni e nei volantini si sono mostrati gli aspetti che la manifestazione richiamava: carta riciclata, cartoni da imballaggio riusati, oggetti di riciclaggio. Io e la mia conquilina abbiamo chiesto al supermercato sotto casa i resti degli imballaggi per fare i cartelli.
Infine una cosa che mi è molto piaciuta, è stata l'associazione della mia amica che distribuiva delle "buone azioni", ogni persona riceveva un bigliettino con una proposta ecologica o un comportamento da mantenere. Magari 99 su 100 la ignoreranno, però quella persona che non lo farà sarà a sua volta importante, perchè magari ne convincerà un'altra e così via.
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Sono veramente felice che qualcosa si sia mosso. Non m'interessa veramente niente delle persone piccole piccole che stanno criticando questa ragazza, di quelle altre piccole piccole e anche ignoranti che si affidano a teorie del complotto per deresponsabilizzarsi su questo tema e così via. Finalmente, c'è stata una presa di posizione, e per quanto piccola è un passo necessario.
In maniera molto concisa e onesta, se qualcosa non cambierà nei prossimi anni, prima o poi i processi fisici e chimici che "reggono" la vita sulla terra si bloccheranno e moriremo tutti. Plain and simple. Non si tratta di essere catastrofici, né di schierarsi politicamente (sigh, ormai qualsiasi cosa dev'essere ricondotta alla politica, anche un discorso giusto come questo che dovrebbe ottenere un sacrosanto consenso trasversale), si tratta di dati. Dati statistici, un qualcosa che non è assolutamente opinabile. Alla base delle critiche a questo movimento c'è il negazionismo verso il cambiamento climatico di gente che ad una più o meno giustificata ignoranza aggiunge la presunzione di non esserlo. Quella solita presunzione che sta portando molti all'idea di poter essere onniscenti, del fatto che la propria opinione non informata conti comunque. Sbagliato, ma che lo dico a fare?
Il fatto che proprio i giovani si stiano muovendo è importantissimo. Non si tratta di "uno sciopero", non si tratta di voler "marinare la scuola", si tratta di aver preso coscienza di un problema che riguarderà noi, che ci avviamo verso il futuro. Sono i giovani a dover capire per primi che non è giusto sottostare alle decisioni di gente che, per ragioni abbastanza ovvie (moriranno prima), non potranno sperimentare ciò che sperimenteranno loro. Non c'è più tempo per rimandare, stiamo già sperimentando gli effetti del cambiamento climatico e dell'inquinamento, è successo tutto molto velocemente, e peggiorerà in maniera altrettanto veloce. L'idea che, da qui a trent'anni, l'uomo possa andare incontro ad un collasso dell'ecosistema è sicuramente molto pessimista, ma non impossibile, anzi.
In ogni caso, trovo davvero paradossale che una campagna simile sia partita solo ora, grazie ad una ragazzina in grado di scuotere con parole tutto sommato semplici le nuove generazioni. È una cosa molto bella, dona speranza all'umanità, ma per me è un gravissimo fallimento della scuola. Non si riesce a sensibilizzare abbastanza perché non si riescono ancora a dare agli studenti le conoscenze scientifiche alla base del problema: un ragazzo che esce da una scuola DEVE sapere quali siano le problematiche alla base dell'inquinamento o del cambiamento climatico. Non solo sapere che "il cambiamento climatico è una brutta cosa", quelle sono parole che non impressionano: si deve riuscire a far capire quali siano le conseguenze pratiche del cambiamento climatico, quali siano i rischi pratici dovuti all'inquinamento. Perché c'è così tanto fervore nella comunità scientifica su queste tematiche? Perché c'è una sorta di catastrofismo? Perché la natura lavora sempre per il classico concetto di causa-effetto, e per conoscere gli effetti e capire quanto questi possano essere pesanti si devono comprendere le cause. E per fare ciò c'è bisogno di collocare la scienza all'interno della realtà, cosa che è difficile fare proprio per com'è concepito l'insegnamento delle materie scientifiche di base, ma è un qualcosa di davvero necessario.
Utente
24 febbraio, 2015
Signorina Silvani ha detto
Il pianeta sta morendo a causa del silenzio, dell'omertà e dell'indifferenza.Oggi non si è visto né silenzio, né omertà, né indifferenza. E' un primo passo.
Non vorrei tediarvi con i ricordi del passato, ma da adolescente, insieme ad altre migliaia di adolescenti, sono scesa in piazza affinché lo stupro non fosse più un reato contro la morale (sì, avete letto bene, era un reato contro la morale), ma diventasse un reato contro la persona. Se fossimo rimasti apatici ed indifferenti, forse quel reato orribile sarebbe ancora contro la morale. E chi se ne frega se su 100.000, la metà è per marinare la scuola, sono lo stesso 100.000 giovani che manifestano e che fanno rumore.
Il rumore non è silenzio, non è omertà, non è indifferenza.
Post da incorniciare per quanto è giusto
Io oggi ci sono andato e conosco tantissimi altri ragazzi ad esserci stati, sia universitari che studenti del liceo, ma ho visto anche qualche adulto con bambino. A Piazza Venezia c'era pure la Boldrini ma non l'ho incontrata
Detto ciò, la manifestazione di oggi (così come quelle di ogni altro venerdì) sono sacrosante e giustissime. E il fatto stesso che sia partito tutto dai giovani è un qualcosa di non indifferente. Cioè un milione di persone scese in piazza per far capire l'importanza di questo tema. E poi 1 milione solo in Italia. Si sono mobilitati in tutto il mondo, letteralmente. E io nel mio piccolo sono contento di aver contribuito un pò
Ho fatto anche alcune foto! (C'erano alcuni cartelloni che mi piegavano in due Tipo uno col disegno della terra che va a fuoco e la scritta "This girl is on fire" e uno con "This planet is getting hotter than Brad Pitt/Alberto Angela/Shawn Mendes...")
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