Sì Sem hai ragione, mi riferivo anche e altre "opinioni" lette sul web in questi giorni sulla questione. Ma comunque anche qui ci sono commenti, in minoranza per fortuna, del genere. Non i tuoi chiaramente.
Comunque, se ho capito bene, tutta l'operazione dei cioccolatini non è nata per eliminare tutti i riferimenti al colore nero (sarebbe ridicolo in quel caso, son d'accordo). Infatti il cocktail Negroni non è mai stato criticato per il suo nome visto che deriva dal conte Negroni e non ha nessuna accezione discriminatoria. I Moretti invece, come già detto anche da Guspe, in altri paesi hanno nomi molto più discriminatori con rimandi diretti alle persone nere. In Francia li chiamano proprio "teste di ne*ro" (tradotto in francese ovviamente). Quindi il problema nasce da quell'accezione razzista, non perché la parola "moretto" rimanda al colore nero.
Utente
7 agosto, 2013
Ho aperto il topic perché ieri mattina ho beccato almeno 2 radio che hanno parlato della cose in loro programmi e in entrambi i dati sono stati quelli che ho messo nel post di apertura. Mi ha fatto piacere leggere le spiegazioni più "profonde" sia dei cioccolatini che del film che danno un senso alla cosa. Ma nelle radio i commenti sono stati come i primi qua scritti prima delle spiegazioni e sappiamo che forse un 1/10 delle persone quando sente qualcosa poi si informa quindi la cosa alla base non la sa quasi nessuno quando invece la notizia data la sapranno tutti. Anche su questo c'è da riflettere.
semota ha detto
Ho aperto il topic perché ieri mattina ho beccato almeno 2 radio che hanno parlato della cose in loro programmi e in entrambi i dati sono stati quelli che ho messo nel post di apertura. Mi ha fatto piacere leggere le spiegazioni più "profonde" sia dei cioccolatini che del film che danno un senso alla cosa. Ma nelle radio i comEdmenti sono stati come i primi qua scritti prima delle spiegazioni e sappiamo che forse un 1/10 delle persone quando sente qualcosa poi si informa quindi la cosa alla base non la sa quasi nessuno quando invece la notizia data la sapranno tutti. Anche su questo c'è da riflettere.
Concordo pienamente.
Informarsi prima di indignarsi.
Utente
7 agosto, 2013
BertoBarto ha detto
Concordo pienamente.
Informarsi prima di indignarsi.
Si ma siccome la maggior parte non lo fa e quindi siamo realisti e non utopisti i pensieri che si sono fatti in precedenza secondo me sono molto interessanti perché rispecchiano quello che può aver pensato un altro ascoltatore come me ed è in generale il fatto che si pensa sia un po' "esagerato". Cosa ci dice questo pensiero? Perché è il punto di vista della maggior parte delle persone. E non trovo giusto neanche si possa dire essere sbagliato perché è un sentire generale. Bisognerebbe capirne il motivo.
Per me ad esempio era esagerato perché non sapendo le basi non ci stava proprio togliere un film che conoscono in tanti perché di per sé un film si prende sempre delle licenze storiche, quindi o tutti o nessuno. Se si decide che va tolto un film perché razzista si devono togliere tutti i film che trattano allo stesso modo la tematica e dubito che Via con Vento sia l'unico. Lo stesso vale per i cioccolatini, se io sento che li tolgono perché richiamano ai neri c'è troppo spazio all'interpretazione e quindi per me allora va tolto tutto quello che richiama. Trovo questo fare le cose "a metà" o forse per dare un segnale ancora più fuorviante che non farle.
Utente
5 aprile, 2018
Ragazzi non vorrei dire ma anche Wikipedia, che non è che chissà quale fonte rinomata, dice:
Il film, che adotta pienamente il punto di vista degli schiavisti degli stati del Sud ai tempi della Guerra di Secessione, è pura espressione della cultura segregazionista americana della prima metà del Novecento, risultando quindi interamente basato su stereotipi razzisti, particolarmente evidenti nella rappresentazione degli afroamericani (nei loro modi, nei loro atteggiamenti, nel loro linguaggio).[1][2][3]
Quindi è logico che un personaggio come quello di Mami non sia realistico ma è uno stereotipo, un clichè, dato dalla visione che è alla base del film.
Attualmente, mi pare che bisogna mettere questi puntini sulle i per una questione di poca conoscenza.
Come ho già detto più volte, un'opera d'arte non bisogna giudicarla in base alla propria etica, morale perchè una rappresentazione differente di Mami, non avrebbe rappresentato appieno il periodo storico dove si svolgeva il film.
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
A costo di risultare pesante come già avvenuto nel topic sulla blackface già citato da BB, credo ci sia davvero bisogno di contestualizzare meglio questo discorso sul politically correct, perché mi sembra davvero che qua si parli da una condizione un po' troppo idealizzata.
Se davvero tutto ciò che va o è andato contro minoranze in passato, in ambito artistico, fosse stato fatto "senza cattive intenzioni", non saremmo dove siamo ora, ancora a fare lotte sociali su concetti che nel 2020 dovrebbero essere più che chiari e assimilati dalla società.
Non è facile vedere le cose dal punto di vista di altre comunità, è comprensibile per certi versi, ma va fatto. Se la blackface o riferimenti idealizzati di Via col Vento ad un periodo oscuro della storia della comunità afroamericana sono temi estremamente sentiti, non dobbiamo essere noi a far cambiare loro idea. Perché non riguarda noi.
Non andiamo troppo lontani, anche in Italia mi sembra che vari attori di cinepanettoni, film comici di bassa lega ai vertici delle vendite nei cinema e autori di brani secondi classificati a Sanremo 2009 che avevano dipinto l'omosessualità in modo "goliardico" si siano rivelati, alla fine di tutto, omofobi. Il discorso è lo stesso per i riferimenti razzisti. La battuta pesante e non politically correct fatta da membri esterni alla propria "comunità", nella maggior parte dei casi, cela altro. E su quelle leggerezze è stato costruito un certo pensiero in alcune classi sociali che non hanno grandi capacità di contestualizzazione.
Altro esempio legato al caso dei Moretti: se esistessero dei dolcetti americani al limoncello chiamati "Wops Balls" (dove Wops è un termine americano denigratorio contro gli italiani), come reagiremmo? Credo male. E probabilmente non staremmo lì a dire "eh, ma c'è troppo politically correct, possono chiamarci così, non è un problema". Quindi, magari, lasciamo le battaglie sociali e le conseguenti considerazioni a chi è principalmente toccato dalla cosa e sa sicuramente meglio di noi di che si stia parlando. Il nostro unico compito è di supportarli ed essere "educati" sugli argomenti che non capiamo, perché non possiamo avere la pretesa di capire tutto quello che c'è dietro, parlando da una posizione di privilegio.
Edre ha detto
A costo di risultare pesante come già avvenuto nel topic sulla blackface già citato da BB, credo ci sia davvero bisogno di contestualizzare meglio questo discorso sul politically correct, perché mi sembra davvero che qua si parli da una condizione un po' troppo idealizzata.Se davvero tutto ciò che va o è andato contro minoranze in passato, in ambito artistico, fosse stato fatto "senza cattive intenzioni", non saremmo dove siamo ora, ancora a fare lotte sociali su concetti che nel 2020 dovrebbero essere più che chiari e assimilati dalla società.
Non è facile vedere le cose dal punto di vista di altre comunità, è comprensibile per certi versi, ma va fatto. Se la blackface o riferimenti idealizzati di Via col Vento ad un periodo oscuro della storia della comunità afroamericana sono temi estremamente sentiti, non dobbiamo essere noi a far cambiare loro idea. Perché non riguarda noi.
Non andiamo troppo lontani, anche in Italia mi sembra che vari attori di cinepanettoni, film comici di bassa lega ai vertici delle vendite nei cinema e autori di brani secondi classificati a Sanremo 2009 che avevano dipinto l'omosessualità in modo "goliardico" si siano rivelati, alla fine di tutto, omofobi. Il discorso è lo stesso per i riferimenti razzisti. La battuta pesante e non politically correct fatta da membri esterni alla propria "comunità", nella maggior parte dei casi, cela altro. E su quelle leggerezze è stato costruito un certo pensiero in alcune classi sociali che non hanno grandi capacità di contestualizzazione.
Altro esempio legato al caso dei Moretti: se esistessero dei dolcetti americani al limoncello chiamati "Wops Balls" (dove Wops è un termine americano denigratorio contro gli italiani), come reagiremmo? Credo male. E probabilmente non staremmo lì a dire "eh, ma c'è troppo politically correct, possono chiamarci così, non è un problema". Quindi, magari, lasciamo le battaglie sociali e le conseguenti considerazioni a chi è principalmente toccato dalla cosa e sa sicuramente meglio di noi di che si stia parlando. Il nostro unico compito è di supportarli ed essere "educati" sugli argomenti che non capiamo, perché non possiamo avere la pretesa di capire tutto quello che c'è dietro, parlando da una posizione di privilegio.
Vado a comprare una cornice.
Utente
7 agosto, 2013
Edre ha detto
Non è facile vedere le cose dal punto di vista di altre comunità, è comprensibile per certi versi, ma va fatto. Se la blackface o riferimenti idealizzati di Via col Vento ad un periodo oscuro della storia della comunità afroamericana sono temi estremamente sentiti, non dobbiamo essere noi a far cambiare loro idea. Perché non riguarda noi.
Penso nessuno abbia pensato di far cambiare idea a nessuno, non ho capito bene questa parte sinceramente e neanche si è svalutato il punto di vista di chi è colpito dalla cosa ma si è commentato la hbo o chi ha tolto i biscotti. Non confondiamo le cose.
Quindi, magari, lasciamo le battaglie sociali e le conseguenti considerazioni a chi è principalmente toccato dalla cosa e sa sicuramente meglio di noi di che si stia parlando. Il nostro unico compito è di supportarli ed essere "educati" sugli argomenti che non capiamo, perché non possiamo avere la pretesa di capire tutto quello che c'è dietro, parlando da una posizione di privilegio.
Non capisco neanche questa parte riguardo la finalità del topic sinceramente. Il topic riguarda due fatti ben precisi e come sono visti. Non condivido che le cose che non ci riguardano non vanno affrontate o non possiamo dire la nostra. La diciamo nell'umiltà di quello che siamo, non possiamo capire il loro punto di vista certo, ma possiamo portare il nostro. Io non ho seguito il topic blackface ma mi pare di capire che è successo molto là.
Un uomo non può parlare di violenza sulle donne perché non è donna e quindi deve solo supportarla in modo educato? Uno che non ha subito bullismo non può dire la sua al riguardo perché non l'ha vissuto? Secondo me si è liberi di dire la propria idea mantenendo il rispetto per sé stessi e gli altri consapevoli che non si è o si è dal punto di vista di chi la cosa la vive o meno. Se le persone non toccate dalla cosa non si fanno un pensiero critico o non ragionano sulla cosa come fanno a supportare nel modo migliore? Siamo umani e un'idea o una sensazione ce l'abbiamo su tutto in modo anche involontario, senza confronto con cambierà niente e manterremo quella parte istintiva di paura del diverso.
Utente
7 agosto, 2013
Waves of Music ha detto
Sem, penso tu stia attribuendo al post di Edre critiche che lui non ha fatto, riassumendo mi pare dica soltanto che probabilmente non siamo in grado di comprendere a fondo certe tematiche, e sostanzialmente critica chi taccia questi due casi di eccessivo buonismo
Io ho risposto per quello che ho capito dalle sue parole e se non si vede mi piace il confronto per quello mi fa piacere il "dibattito"
Condivido che chi non vive la cosa non la capirà mai come chi la vive ma cosa intendi per eccessivo "buonismo"?
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
semota ha detto
Penso nessuno abbia pensato di far cambiare idea a nessuno, non ho capito bene questa parte sinceramente e neanche si è svalutato il punto di vista di chi è colpito dalla cosa ma si è commentato la hbo o chi ha tolto i biscotti. Non confondiamo le cose.
Lo so, ho appunto premesso al post il fatto di voler sfruttare questi due esempi e le risposte che ho letto, in cui si parlava di politically correct, per fare un discorso un minimo più ampio. Però perdonami, detto questo non ho confuso le cose: commentando la HBO o chi ha tolto i biscotti, si sta effettivamente criticando il politically correct di questi ultimi anni, ed è giusto espandere il confronto anche su quello, perché è alla base di tutti questi problemi.
Non capisco neanche questa parte riguardo la finalità del topic sinceramente. Il topic riguarda due fatti ben precisi e come sono visti. Non condivido che le cose che non ci riguardano non vanno affrontate o non possiamo dire la nostra. La diciamo nell'umiltà di quello che siamo, non possiamo capire il loro punto di vista certo, ma possiamo portare il nostro. Io non ho seguito il topic blackface ma mi pare di capire che è successo molto là.
Un uomo non può parlare di violenza sulle donne perché non è donna e quindi deve solo supportarla in modo educato? Uno che non ha subito bullismo non può dire la sua al riguardo perché non l'ha vissuto? Secondo me si è liberi di dire la propria idea mantenendo il rispetto per sé stessi e gli altri consapevoli che non si è o si è dal punto di vista di chi la cosa la vive o meno. Se le persone non toccate dalla cosa non si fanno un pensiero critico o non ragionano sulla cosa come fanno a supportare nel modo migliore? Siamo umani e un'idea o una sensazione ce l'abbiamo su tutto in modo anche involontario, senza confronto con cambierà niente e manterremo quella parte istintiva di paura del diverso.
No, il discorso è un po' più sottile: è giusto dare la propria opinione sugli argomenti, per carità, ma dev'essere un'opinione informata. Nel momento in cui leggo qualcosa del genere, per rispetto di chi sta combattendo una determinata battaglia, trovo doveroso informarsi sulle loro motivazioni, piuttosto che commentare subito dal proprio punto di vista.Proprio perché non capiamo il loro punto di vista e non abbiamo le loro esperienze, le nostre opinioni potrebbero essere infondate.
Quello che proprio non concepisco e non condivido è il discorso alla "si capisce questo, è quello che pensano tutti, quindi forse c'è qualcosa di vero", perché... Perdonami la franchezza, è un discorso sbagliato. Non mi sembra tanto differente da ciò che critichiamo dei sostenitori di un certo tipo di politica, perché la base è praticamente la stessa di quelli che condividono fake news perché "esprimono il concetto". Allo stesso modo, dire "siamo umani e pensiamo istintivamente delle cose" è corretto, meno corretto è esprimere pubblicamente quelle idee senza aver prima compreso appieno cosa ci sia dietro.
Sulla seconda parte del commento, certo, hai fatto degli esempi validissimi, ma sono esattamente gli esempi positivi di cui parlavo. Il mio discorso era "Un bianco non può parlare di cosa debbano provare i neri e deve supportarli in modo educato (ed informato)", mi sembra che ci sia una differenza abbastanza netta con i casi che hai elencato, in cui la causa che si sostiene è una causa a favore di determinate minoranze o persone con esperienze di vita. La differenza, in entrambi i casi, nasce quando un uomo sminuisce i sentimenti di una donna di fronte a ciò che è inerente alla violenza sulle donne o quando qualcuno che non è vittima di bullismo sminuisce i sentimenti o i traumi di chi lo è stato. Parlavo, appunto, di quegli esempi, in cui una persona che non ha vissuto direttamente qualcosa sente il diritto di spiegare a quelle che l'hanno vissuta come sentirsi e cosa pensare.
Utente
7 agosto, 2013
Waves of Music ha detto
'Eccessivo buonismo' è ciò che molte persone pensano di questi due episodi, ed è ciò di cui stiamo discutendo in questo topic
Si ma in concreto tu cosa intendi? Perché anche da interpretazioni diverse di parole nascono fraintendimenti e magari pensiamo la stessa cosa ma non lo capiamo
Comunque se voi fate riferimento a persone che avete letto in Internet o come ha scritto BB nel web scrivetelo, se anche il post di Edre era riferito a quello quindi in generale ne capisco già di più il senso. Se non lo scrivete io capisco che vi riferite agli altri commenti qua e per quelli a me non torna la cosa.
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
semota ha detto
Si ma in concreto tu cosa intendi? Perché anche da interpretazioni diverse di parole nascono fraintendimenti e magari pensiamo la stessa cosa ma non lo capiamo
Comunque se voi fate riferimento a persone che avete letto in Internet o come ha scritto BB nel web scrivetelo, se anche il post di Edre era riferito a quello quindi in generale ne capisco già di più il senso. Se non lo scrivete io capisco che vi riferite agli altri commenti qua e per quelli a me non torna la cosa.
Onestamente mi riferisco a entrambe le cose Ho letto dei commenti un po' superficiali sull'argomento anche su questo topic, e mi è sembrato corretto appesantire la discussione da buon radical chic di nuova generazione
Waves of Music ha detto
Sem, penso tu stia attribuendo al post di Edre critiche che lui non ha fatto, riassumendo mi pare dica soltanto che probabilmente non siamo in grado di comprendere a fondo certe tematiche, e sostanzialmente critica chi taccia questi due casi di eccessivo buonismo
Esattamente, non so sintetizzare le cose, lo so, ma questo è quello che volevo esprimere.
Utente
7 agosto, 2013
Edre ha detto
No, il discorso è un po' più sottile: è giusto dare la propria opinione sugli argomenti, per carità, ma dev'essere un'opinione informata. Nel momento in cui leggo qualcosa del genere, per rispetto di chi sta combattendo una determinata battaglia, trovo doveroso informarsi sulle loro motivazioni, piuttosto che commentare subito dal proprio punto di vista.Proprio perché non capiamo il loro punto di vista e non abbiamo le loro esperienze, le nostre opinioni potrebbero essere infondate.
Quello che tu dici essenzialmente è "se non sai non parlare" e in linea generale non fa una piega. Però penso capiti a tutti di commentare qualcosa non conoscendola bene e secondo me in quel caso è importante premetterlo nel senso che tutti sappiano che la sua sia un'opinione limitata dalle informazioni. O è possibile commentare un aspetto di quella cosa e non la sua globalità. Secondo me ci sono varie sfaccettature ma il linea di base il principio enunciato prima lo condivido.
Quello che proprio non concepisco e non condivido è il discorso alla "si capisce questo, è quello che pensano tutti, quindi forse c'è qualcosa di vero", perché... Perdonami la franchezza, è un discorso sbagliato. Non mi sembra tanto differente da ciò che critichiamo dei sostenitori di un certo tipo di politica, perché la base è praticamente la stessa di quelli che condividono fake news perché "esprimono il concetto". Allo stesso modo, dire "siamo umani e pensiamo istintivamente delle cose" è corretto, meno corretto è esprimere pubblicamente quelle idee senza aver prima compreso appieno cosa ci sia dietro.
Si condivido ed è quello che si contesta spesso a cui scrive nei social in cui non c'è più un filtro e si scrive di "getto" in un certo senso. Però se io ti chiedo...la maggioranza delle persone, limitiamoci all'Italia che magari abbiamo più presente, come pensi agisca di fronte ad una notizia? Si informa o meno? Per me, ma non ho dati per cui non mi sono informata, la maggioranza non si informa e per quello ho scritto che è interessante capire cosa pensa quella gente perché quello è il messaggio pubblico che arriva alle persone che ascoltano la notizia in velocità. Ed è quello il significato che è arrivato. E se questi due fatti vengono visti esagerati da queste persone questo non è positivo per le cose che stanno avvenendo e che dovrebbero andare in altre direzioni. Questo era la cosa su cui stavo ragionando io.
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
semota ha detto
Si condivido ed è quello che si contesta spesso a cui scrive nei social in cui non c'è più un filtro e si scrive di "getto" in un certo senso. Però se io ti chiedo...la maggioranza delle persone, limitiamoci all'Italia che magari abbiamo più presente, come pensi agisca di fronte ad una notizia? Si informa o meno? Per me, ma non ho dati per cui non mi sono informata, la maggioranza non si informa e per quello ho scritto che è interessante capire cosa pensa quella gente perché quello è il messaggio pubblico che arriva alle persone che ascoltano la notizia in velocità. Ed è quello il significato che è arrivato. E se questi due fatti vengono visti esagerati da queste persone questo non è positivo per le cose che stanno avvenendo e che dovrebbero andare in altre direzioni. Questo era la cosa su cui stavo ragionando io.
Esatto, ed è proprio da questo che nasce il mio commento. Come hai detto, è interessante capire cosa pensa la maggioranza quando ascolta una notizia di getto, infatti non sto contestando il topic in sé, ma quelle risposte di getto che non hanno tenuto conto dell'immedesimazione in chi una causa la vive sulla propria pelle. Credo sia necessario sia l'apporto un po' più "statistico" su cosa pensi la maggioranza, sia che chi ha opinioni differenti spieghi il suo punto di vista a quella maggioranza Non credo che con un post si possa far cambiare idea ad alcune persone, però ci si può provare, una volta in cui si vede che quella maggioranza, appunto, percepisce la notizia in modo poco empatico.
Utente
7 agosto, 2013
Edre ha detto
Onestamente mi riferisco a entrambe le cose Ho letto dei commenti un po' superficiali sull'argomento anche su questo topic, e mi è sembrato corretto appesantire la discussione da buon radical chic di nuova generazione
A me fa piacere l'appesantire nel senso che intavola una bella discussione però per me i commenti "superficiali" sono pochi e si percepiscono come tali senza la pretesa di essere un'opinione "fondata" mentre gli altri a me sembrano tutti motivati e che analizzano alcuni aspetti.
Utente
7 agosto, 2013
Comunque sono andata a cercare eccessivo buonismo per capire se eravamo sulla stessa lunghezza d'onda e non capisco
Nella pagina precedente si è più che altro detto che la cosa poteva essere pubblicitaria, che era esagerata e che toglieva importanza alla cosa grave e principale e che queste due cose singolarmente sarebbero servite a poco. Io non vedo del buonismo.
Banned
16 maggio, 2019
Comunque, premesso quello che ho detto precedentemente, così che nessuno mi possa dire: "Non hai capito il punto di queste proteste riguardo quel film", perché il punto l'ho capito benissimo, mi aspetto vengano ritirati in ordine anche i film con
* stereotipi sugli italoamericani e italiani, se stranieri, che perpetuano una visione della comunità italiana eccetera
* stereotipi su abitanti di regioni, se italiani (i vari "benvenuto al..." sono i primi che mi vengono in mente) che perpetuano una visione dei settentrionali/meridionali eccetera
* stereotipi dove la donna si innamora del macho stronzo, che perpetuano una visione della donna come succube eccetera
* stereotipi dove l'uomo, dopo averci provato con l'alpha bitch, scopre che la sua migliore amica era in verità l'amore della sua vita, che perpetuano lo stereotipo dell'uomo imbecille che pensa con le gonadi (e imbecille a prescindere perché in genere la migliore amica è anche più gnocca dell'alpha bitch, appena appena si è pettinata un po')
* varie ed eventuali con rappresentazioni negative di un qualsiasi personaggio appartenente a una minoranza o A UNA MAGGIORANZA.
Dopodiché ci guarderemo, belli sereni, quello che sarà rimasto, che dovrebbe essere più o meno il catalogo completo degli episodi dei teletubbies.
Fang, stai davvero tirando in ballo il fantascientifico razzismo al contrario/verso i bianchi paragonandolo al razzismo vero e proprio? Proprio in questo periodo così cruciale e delicato per la popolazione nera nel mondo? Poi? All Lives Matter? Ti rendi conto di aver appena scritto un post pieno di cavolate, vero?
Inoltre, da quel che ho letto in giro, Via col vento non è stato tolto permanentemente dalla piattaforma di streaming ma solo ritirato momentaneamente per poterci aggiungere un disclaimer e poi ricaricarlo.
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