Utente
1 maggio, 2016
vincy ha detto
Mmm Marco ieri parlava di aver visto le immagini delle telecamere dove appunto si vede che lui uscito dai camerini le maglie in mano le teneva, al contrario di ciò che diceva la sicurezza. E in più ripeto che ha detto che il magistrato ha scarcerato Marco dopo la confessione della sicurezza.
Ha anche dichiarato che ha scelto lui il processo per direttissima in quanto il giudice gli ha dato la possibilità di avere più tempo per la difesa e lui non ha voluto perché non ne ha bisogno.
Insomma a me è sembrato sincero.. Se poi ha pure finto non lo so..
sembra quasi che vi dispiace che possa risultare non colpevole
Si sta ragionando sul fatto che sia stato mandato a processo a settembre, se fosse così lampante la sua innocenza visionando i filmati, sarebbe stato prosciolto all'istante e invece va a processo.
Per quanto mi riguarda, se leggi i miei innumerevoli post precedenti, vedrai che qui la più garantista di tutti sono io, in Italia c'è la presunzione di innocenza fino alla sentenza, quindi per me Marco è innocente almeno fino al 20 settembre, poi si saprà tutta la verità.
" Ah ... anche poeta ! "
Banned
7 agosto, 2013
Non riesco a farmi un'idea di questa situazione sinceramente.
Non vedo perché la sicurezza dovrebbe mentire e allo stesso modo lui, quando parla, non mi sembra colpevole (come invece mi sembrano colpevoli le protagoniste di Pratiful). Quindi non saprei... magari è un bravo attore, ma boh.
Utente
24 aprile, 2015
Gennj931 ha detto
Quindi io vado con una mia amica alla rinascente, mi provo delle magliette e non le compro.Lei in un secondo momento toglie l antitaccheggio a quelle stesse magliette e le mette in borsa, e io non mi accorgo di nulla.
Sure jan
This.
Per il resto, davvero credo sia rimasto molto poco da commentare. Che poracciata allucinante.
Utente
2 marzo, 2014
Oggi è stata diffusa l’ordinanza con cui il giudice non ha convalidato l’arresto di Marco Carta e in cui si ricostruisce il presunto furto. Ecco quello c’è scritto:
"Arresto Marco Carta fu illegittimo"
Pubblicato il: 10/06/2019 18:08
Una "carenza di gravità indiziaria" rispetto al quale l'arresto di Marco Carta "non può ritenersi legittimo". Con queste parole il giudice di Milano Stefano Caramellino ha deciso, lo scorso 1 giugno, di non convalidare l'arresto del giovane cantante accusato insieme a una donna di 53 anni d furto aggravato alla Rinascente di piazza del Duomo a Milano. Nell'ordinanza del tribunale, diffusa solo oggi, si ricostruisce il presunto furto dal grande magazzino di sei magliette di marca del valore di 1.200 euro. Il racconto dell'imputato, a dire del giudice, "non è allo stato scalfita da alcun elemento probatorio contrario". E coloro che hanno provveduto all'arresto "non hanno visto alcunché dell'azione asseritamente furtiva".
Il testimone oculare, un addetto alla sicurezza, descrive un atteggiamento sospetto, ma tali elementi sono "del tutto eterei, inconsistenti: è normale che due acquirenti si guardino spesso attorno all'interno di un esercizio commerciale di grande distribuzione" e l'ipotesi che stessero controllando di non essere seguiti da occhi indiscreti "è formulata in modo del tutto ipotetico".
Anche il fatto che abbiano cambiato piano per provare le magliette "è compatibile con il proposito di trovare un camerino di prova libero" nel giorno di offerte del 'black friday'. Se gli imputati hanno confermato i movimenti raccontati in parte dal testimone presente nel negozio, ne hanno aggiunti di altri dando una "credibilità" alla loro versione.
"Non è possibile - si legge nell'ordinanza del giudice - ritenere che la rottura delle placche antitaccheggio sia avvenuta in un tempo successivo al primo inserimento dei vestiti nella borsa dell'imputata", che è avvenuta nello spazio dei camerini.
Dunque "vi è pertanto carenza di gravità indiziaria" a carico di Marco Carta che è stato immediatamente liberato, visto che "l'arresto non può ritenersi legittimo". Per il giudice, il vincitore di Sanremo e del programma 'Amici' "non deteneva all'uscita dell'esercizio commerciale la borsa contenente i vestiti sottratti: lo si ritiene sulla base delle indicazioni del verbale d'arresto secondo cui 'la donna risultava avere riposto le maglie appena sottratte ed il cacciavite utilizzato per rimuovere le placche antitaccheggio nella propria borsa personale'".
La flagranza scatta sulla base di una diretta percezione, non per informazioni sommarie rese da terzi, in questo senso "nessuna circostanza descritta nel verbale d'arresto costituiva sufficiente sintomo, percettibile agli operanti, del concorso dell'imputato nell'azione autonomamente posta in essere dall'imputata, che si trovava semplicemente in sua compagnia". Carta, imputato insieme all'amica Fabiana Muscas, dovrà affrontare un processo che inizierà il20 settembre prossimo.
IL LEGALE - A 10 giorni dell'arresto e nel giorno in cui emergono stralci dell'ordinanza, l'avvocato Simone Ciro Giordano, legale del cantante, torna ad auspicare che "possa avere fine il 'giudizio parallelo' celebrato dai media e nella rete, con tutto il corredo di storture che immancabilmente lo caratterizzano rispetto all'accertamento processuale vero e proprio".
La speranza del difensore è che quanto scritto dal giudice possa "far pulizia di interpretazioni" mediatiche "del tutto disancorate dalle evidenze, e finanche dalle regole, processuali, quando non apertamente diffamatorie".
Fonte: adnkronos
Utente
1 maggio, 2016
" La speranza del difensore è che quanto scritto dal giudice possa "far pulizia di interpretazioni" mediatiche "del tutto disancorate dalle evidenze, e finanche dalle regole, processuali, quando non apertamente diffamatorie". "
A seguito delle ultime tre righe, direi che conviene a tutti riparlarne dopo il 20 settembre.
Ogni tanto ascoltate l'opinione di chi - purtroppo per lei - ha qualche primavera in più sulle spalle. Se, dopo il processo, verrà ritenuto colpevole e condannato, possiamo avere il via libera a tutti i commenti. Fino ad allora si rischia la diffamazione e dico questo da NON fan di Carta, ma da persona previdente.
" Ah ... anche poeta ! "
Banned
7 agosto, 2013
Signorina Silvani ha detto
...
Il problema è che la posizione di cui tu ti faccia carico in questo thread è:
Invece vogliamo il sangue!
Altrimenti che gusto c'è?!
Più seriamente, alla fine viene fuori che quegli elementi non siano probatori della colpevolezza di Carta, e vabbe'... ci poteva stare.
Però resta che uno qualche domanda se la faccia; magari bisogna decidere di che tipo, ma qualche domanda nondimeno.
Non è detto che la sentenza di Settembre possa fugare certi dubbi.
Perché, dai, non è normale.
Al massimo quando andavi in gruppo in un bar, un grande magazzino, all'età della scuola media, ci potrà essere stato uno che rubava le caramelle, un coltellino, senza dirtelo prima, ma anche nei piccoli stupidi furtarelli di quel tipo in genere uno viene avvertito se qualcuno della propria combriccola li stia pianificando.
Ditemi voi entrando coppia a 35-53 anni (peraltro nel 2019 e con uno dei due che sia un personaggio pubblico)?
Ben che vada si dovrebbe dirgli: caro Marcolino, va bene che sei un personaggio pubblico e quindi più soggetto a venire in contatto con gente strampalata, ma magari seleziona le tue frequentazioni almeno un minimo meno ad minchiam.
E per me pure ciò sarebbe "a stretch", perché, suvvia, non esiste.
Utente
1 maggio, 2016
Pure io ho la mia opinione sull'accaduto, non è che vivo su una nuvola. Sono certa che la mia idea di come si possano essere svolti i fatti sia quella condivisa un po' da tutti. Il punto è che se ne parliamo a tavola con gli amici e/o privatamente, possiamo lanciarci in qualunque sentenza, però su un forum famoso come questo ci deve essere la persona noiosa (io, lo so, noiosissima ) che faccia un po' da garza sul sangue versato.
Quello che vorrei far capire è che non stiamo parlando tra quattro gatti, ma abbiamo un megafono in mano.
" Ah ... anche poeta ! "
Banned
7 agosto, 2013
Però dalle pagine addietro mi era parso di capire la tua posizione fosse maggiormente
A) fino a quando non ci siano i processi ufficiali, bisogna stare attenti a ragionare semplicemente sulla base di certe notizie ecc.
piuttosto che:
B) il dissuadere dallo scrivere certe cose in assenza di condanna, perché tecnicamente diffamazione
Sono due cose un pò diverse che, a seconda, possono anche avere alla base motivazioni un po' differenti (ma per dire: heh, pure O.J. Simpson di fatto venne dichiarato non colpevole - cosa a cui notoriamente non crede nessuno)
Utente
1 maggio, 2016
Tanakka ha detto
Però dalle pagine addietro mi era parso di capire la tua posizione fosse maggiormente
A) fino a quando non ci siano i processi ufficiali, bisogna stare attenti a ragionare semplicemente sulla base di certe notizie ecc.
piuttosto che:
B) il dissuadere dallo scrivere certe cose in assenza di condanna, perché tecnicamente diffamazione
Sono due cose un pò diverse che, a seconda, possono anche avere alla base motivazioni un po' differenti (ma per dire: heh, pure O.J. Simpson di fatto venne dichiarato non colpevole - cosa a cui notoriamente non crede nessuno)
Entrambe le cose e sono strettamente collegate.
Io posso pensare, avere un'idea, farmi un'opinione, ma se SCRIVO pubblicamente senza avere prove certe e scrivo prima di un processo, posso incorrere nel reato di diffamazione, perché una persona è innocente fino alla sentenza.
Fino a che si discute di certificazioni, classifiche, programmi televisivi, va tutto bene, ma in un topic come questo, in cui si parla di un presunto reato e di un processo, secondo me bisogna usare cautela, sotto qualsiasi punto di vista. Poi se uno ci tiene tanto a farsi querelare, è liberissimo.
" Ah ... anche poeta ! "
Utente
24 aprile, 2015
Selvaggia Lucarelli per il “Fatto quotidiano”
"È difficile credere alle cose belle, ma è possibile", ha dichiarato il cantante Marco Carta a Domenica Live qualche giorno fa, quando per la prima volta ha parlato dell' ormai noto furto di magliette alla Rinascente di Milano per il quale sarà processato a settembre per direttissima. In effetti è davvero difficile credere a tutte le cose belle che ha raccontato, perché la sua versione dei fatti è lacunosa e zoppicante, costellata di "Non posso rispondere". Decido quindi di chiamarlo per farmi chiarire alcuni punti.
Intanto l' antefatto: venerdì 31 maggio la Rinascente in Duomo è stracolma di persone, c' è il Black Friday. Poco dopo le 20, Marco Carta e l' amica che faceva shopping con lui, Fabiana Muscas, stanno uscendo dalla Rinascente quando suona l' allarme. Un uomo della sicurezza li porta nel retro e trova sei magliette del valore di 1.200 euro nella borsa della Muscas. Magliette a cui è stato asportato l'antitaccheggio rigido ma non quello flessibile nascosto all'interno.
Nella borsa c' è anche un cacciavite. Carta e la Muscas vengono arrestati ma, dopo qualche ora in cella, l' arresto per il cantante non viene convalidato (per l' amica invece sì). Il giorno dopo si svolge l' udienza per direttissima e il processo viene fissato a settembre.
La testimonianza dell' addetto ai controlli è la seguente: "Ho notato una coppia che si guarda spesso intorno e visto il comportamento anomalo ho deciso di seguirla. I due prendono delle maglie dagli espositori per poi salire con la scala mobile fino al terzo piano.
Marco Carta entra in camerino, l' amica gli passa delle maglie. Poi gli passa la borsa. Carta esce dal camerino e non hanno più le magliette. Vanno al quarto piano, Carta entra in bagno, esce subito. Al secondo piano il cantante acquista un costume, poi i due vengono fermati all' uscita". Nel bagno in questione vengono trovate le placche dell' antitaccheggio abbandonate sul pavimento.
Per il giudice Stefano Cramellin, che non ha convalidato l' arresto di Carta "nessuna circostanza descritta nel verbale d' arresto costituiva sufficiente sintomo del concorso di Carta nel furto". Dopo aver visto l' intervista di Carta a Domenica Live però, di dubbi ne restano parecchi.
Intanto perché definisce l' amica di vecchia data Fabiana Muscas "una persona". "Ero con una persona", dice, come a voler prendere le distanze. Afferma di non ricordarsi cosa si sia detto con "la persona" e gli addetti alla sicurezza quando hanno trovato la merce rubata.
In compenso ricorda bene quello che è accaduto prima, perché sostiene che quello che ha riferito la guardia non sia vero: "Non so perché abbia detto queste cose". Quindi la guardia si è inventata tutto?
Marco Carta, in tv hai confermato di essere entrato nel camerino, di aver provato le maglie e che lei te le ha passate. Confermi anche di essere entrato in bagno. Dopo che hai provato le maglie in camerino, non ti sei accorto della loro sparizione?
Non sono sparite, le ho lasciate in cassa.
E le magliette che la Muscas aveva in borsa da dove arrivavano?
Non lo so, lo shopping non lo abbiamo fatto sempre insieme.
Le maglie rubate erano da uomo?
Sì.
Erano quelle che ti sei provato in camerino?
No cioè, non lo so, forse no, ma le ho viste da lontano in ufficio, le ho intraviste
Come ha fatto la Muscas a togliere l' antitaccheggio senza che tu te ne accorgessi?
Non lo so.
Ti ha passato o no la borsa mentre eri in camerino?
Non me l' ha passata, l' ha poggiata sulla sedia in camerino.
Non ha molto senso che tu provi delle cose e ci sia la borsa della Muscas mentre lei resta fuori.
Mi ha detto che la borsa le pesava.
Strano pure che vengano trovate le magliette proprio in quella borsa che le pesava ed è rimasta senza proprietaria in camerino con te.
Se una persona si separa poi ha il tempo di fare delle cose. I video li ho visti e non solo per quel che riguardano me, so probabilmente quando è stata fatta la cosa.
Però in bagno ci sei andato tu e gli antitaccheggio sono stati trovati in bagno.
Io avevo un jeans e una maglietta, dove li mettevo sette antitaccheggi?
In bagno la Muscas non è andata.
Questo non lo so.
In tv l' hai detto tu di essere andato nel bagno del quarto piano.
Non posso dire queste cose, metto in difficoltà le indagini.
L' antitaccheggio è stato trovato nel bagno in cui sei andato tu o no?
No. O forse sì, ma anche altrove. E non si sa se quegli antitaccheggi sono di quelle magliette rubate anzi ovvio che no, perché non erano dello stesso quantitativo delle maglie.
Ti hanno visto alla Rinascente anche il giorno prima del furto.
È un punto a mio favore, io sono andato a prenotare delle cose che poi ho comprato.
In effetti si possono prenotare prodotti alla vigilia del Black Friday . Il papà della Muscas ha detto che la figlia ti ha coperto, che si è presa la colpa.
Allora va a parlare con i miei, così uno a uno e palla al centro. Io comunque non parlo di questa persona.
Perché la chiami "questa persona" visto che è una tua amica di vecchia data, una tua fan?
Questo lo dici tu.
Lo hai ammesso tu in tv.
Sì, è un' amica carissima, ma non una fan.
Alla fine Marco Carta confessa che per questa cosa ci sta rimettendo la salute, le perplessità ci sono e le capisce, chiede solo che ci sia meno foga verso di lui. Gli rispondo che in tv è andato lui a parlarne. "Era giusto dire delle cose, ero spezzato", risponde.
Certo, delle perplessità sulla sua versione restano, è strano che la sua carissima amica l' abbia raggiunto a Milano partendo da Cagliari, ma che alla famiglia abbia detto che andava a Roma in vacanza, per dire. Di certo, però, ci sono solo due cose: il giorno dopo l' udienza, Carta era già a Mykonos e guarda caso, per la prima volta veniva paparazzato in effusioni col suo fidanzato Sirio, commesso in un negozio in via Sant' Andrea a Milano.
Un anno fa il coming out era avvenuto giusto il giorno prima l' uscita del suo disco.
Sempre nello stesso salotto tv. Aveva sostenuto di aver rivelato la sua omosessualità "anche per i ragazzi che ci guardano, per le famiglie". Il primo giugno però è stato invitato al Modena Pride e ha chiesto 8.000 euro (gli hanno risposto "no, grazie").
Senza compenso, la causa LGBT gli sta un po' meno a cuore. Ah, il 21 giugno esce il suo nuovo disco. Lo ha ricordato anche questa volta in tv, subito dopo aver difeso la sua innocenza. E forse sarebbe meglio per lui cantare e basta, fino a settembre, quando - si spera - uscirà da questa vicenda pulito come un foglio di Carta bianchissimo.
Utente
20 maggio, 2018
Alex87 ha detto
Solo io se fossi coinvolto in una vicenda in cui non c'entro NULLA farei di tutto per chiarire qualsiasi lato oscuro della vicenda?
Io eviterei di rilasciare interviste, offrendo la mia versione solamente ai giudici. Più parla e più aggiunge dettagli che potrebbero essere poco producenti al fine del processo. Soprattutto con una giornalista come la Lucarelli che non si beve qualsiasi cosa le venga raccontata.
Più sta zitto e meno danni fa.
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