io lei non l'ho mai sopportata, e mai la sopporterò! 

BertoBarto ha detto

Io non capisco davvero queste indignazione che sto leggendo ovunque nelle ultime settimane, e anche nei primi commenti di questo topic.

È maggiorenne, è una ragazza che ha dimostrato in molteplici occasioni, sia in tv che sui social, di essere molto più matura di tant* altr* della sua età (e anche di tanti adulti), sa quello che fa. Non mi sembra proprio una povera anima smarrita da proteggere e da riportare sulla retta via, ecco.

L'errore di fondo che fanno (quasi) tutti è considerare il sex work come una scelta degradante, che ti rovina la vita. Quando appunto, almeno in questo caso, è una SCELTA ben consapevole. E soprattutto è una scelta che non arreca danno diretto a letteralmente nessuno. Il resto è solo preconcetto e bigottismo radicato nella nostra cultura.

Trovo anche ridicolo il percularla continuamente sui social per il suo essersi presentata come attivista rivoluzionaria tacciandola di incoerenza perché è finita a fare video fetish. Ecco, io invece questa sua scelta la trovo coerentissima con tutto ciò per cui Maria Sofia ha sempre fatto attivismo sui social negli anni e perfettamente in linea con la sua idea di emancipazione femminile.   

Io sono d’accordo con quasi tutto e credo che i commenti sprezzanti (non tanto le critiche più o meno costruttive) siano la prova di ciò che dice. 
Per quel che avevo visto al collegio ho sempre reputato Maria Sofia un personaggio piuttosto artefatto e artificioso, tuttora credo che molte sue scelte siano forzate più per engagement che per un vero e proprio attivismo, e questo non riguarda solo lei ovviamente.

Proprio perché penso che la realtà sia qualcosa di complesso e mai lineare va aggiunto un ulteriore livello alla discussione, se vogliamo renderla costruttiva: c’è un articolo sul padre e su Siffredi secondo cui entrambi si sono messi d’accordo su cosa può o non può fare Maria Sofia, per quanto Rocco abbia affermato che è chiaro che l’intento della ragazza sia provocatorio più a un livello comunicativo che a un livello pornografico. Eppure Maria Sofia è per lo Stato una donna adulta e in quanto tale anagraficamente libera di scegliere per la propria vita, perché è necessario l’intervento di due uomini per decidere per lei?

Io trovo ci sia della semplice disinformazione alla radice dovuta ad un concetto di pudore un po' troppo inquadrato a definire cosa sia un buon costume e cosa no. Chi lo stabilisce? Secondo quale criterio?

Personalmente invece trovo più disdicevole questo reiterato bollare la maggior parte dei lavori che implicano la sfera della libido come qualcosa di svilente, di invalidante, qualcosa per cui ottieni una macchia indelebile e irreversibile sul tuo curriculum.

A maggior regione se si tratta di un'attività nella quale la gestione del corpo assume una dimensione centrale, diventa un veicolo di pulsioni e implica il servizio della fruizione di contenuti espliciti, parte sempre la retorica dello scandalo e dell'indignazione (cosa che ho riscontrato anche sui social per Mery Liviero di MasterChef quando aprì una pagina Onlyfans o Antonio Veneziani di Bake Off che gestisce in contemporanea un locale a Roma e bazzica al contempo nel mondo del porno amatoriale). 

Ora, io non ho seguito il collegio né conosco il personaggio pubblico di Maria Sofia Federico (mentre conosco da prima che iniziasse quest'esperienza il ragazzo nella foto sotto Rocco tramite ig e parla un italiano super forbito btw, just saying), però sono dalla parte di chi rivendica il diritto di poter compiere in piena autonomia le scelte che ritiene più opportune con il proprio corpo se si sente confident e in pace con se stess* nel farlo, senza per questo passare come una persona amorale o con qualche problematica irrisolta: che sia per qualche scatto, che sia per una pagina creata per arrotondare a fine mese o che sia per crearsi un'opportunità professionale nel mondo dell'eros, penso che finché non si nuoccia l'incolumità altrui, non ci sia proprio nulla da cui prendere le distanze o da perculare.