Sono giorni che penso e ripenso a questa storia. Andiamo con ordine...

Opinione personale: la discografia di Laura dal 2009 a oggi (da Con la musica alla radio in poi, per intenderci) non mi fa impazzire. Oggettivamente, rispetto a una Giorgia che sforna una hit dopo l'altra, la Pausini ha certificato solo due singoli di platino (Benvenuto e soprattutto Simili, forse il suo più grande successo dopo l'era Primavera in Anticipo) pur continuando a vendere dischi a palate. Anche l'atteggiamento di Laura pare cambiato da una decina di anni a questa parte e, in particolare, mi sembra meno tollerante di fronte alle critiche, tanto che in quel suo:

Sai bene che i social portano polemiche

percepisco la consapevolezza di Laura che "Tanto adesso arriveranno i miei (numerosissimi) fans a difendermi ricoprendoti di critiche" (sarò forse io malpensante...)

Da un punto di vista puramente artistico quindi condivido il discorso di Bernardini: ho a casa tutti gli album di Laura dal 1993 al 2015, ho adorato le ere di Resta in ascolto (in assoluto il suo album che preferisco) e Primavera in anticipo, poi ho notato un vistoso calo qualitativo, confermato dal poco successo dei singoli estratti di volta in volta dagli ultimi dischi (ok che Laura ha sempre venduto più con gli album che con i singoli, ma canzoni come Resta in ascolto, Vivimi, Come se non fosse stato mai amore, Invece no e Primavera in anticipo sono sicuramente più popolari di brani più recenti, e parlo anche di lead single).

Non ho però gradito un aspetto fondamentale della critica di Bernardini: quel riferimento all'essere "signora", come se una donna che ha superato i 40 anni debba già "lavorare a maglia" e smettere di sentirsi giovane, un messaggio grave e, oserei dire, pericoloso.

Nella discografia italiana abbiamo uomini che a 50 anni suonati duettano con i rapper del momento, cantautori che fanno abuso di elettronica pur di spopolare nelle radio, gente che cerca di adattarsi ai tempi per non sparire... Perché prendersela proprio con la Pausini che, paradossalmente, a parte un paio di singoli danzerecci (Innamorata e questa nuova E.Sta.A.Te), non è mai venuta meno alla sua tradizione melodica? Nonostante tutto, Laura è rimasta abbastanza coerente con se stessa negli anni, e se ogni tanto vuole giocare un po' non vedo quale sia il problema...

Forse in quelle vesti Laura appare meno credibile di altri colleghi, ma ci pensa già il pubblico a giudicare: per dire, Innamorata è stata singolo per oltre 5 mesi da marzo ad agosto 2016 e ha ottenuto a fatica un disco d'oro a quasi due anni dalla sua pubblicazione (fine 2017).

Insomma, la Pausini degli ultimi dieci anni mi ha portato a togliere il like dalla sua pagina FB ufficiale per i motivi sopra citati, ma trovo ingiusto criticarla facendo leva sul suo essere una donna adulta che deve comportarsi come tale, lanciando così un messaggio retrogrado e denso di pregiudizi, tanto più da chi si considera un uomo di cultura.