Utente
7 agosto, 2013
@dancer83tp io rispetto il tuo pensiero perché come hai scritto tu è condizionato dal dolore ed è sacrosanto che se uno ha vissuto in prima persona la cosa prenserà prima alla famiglia della donna.
Penso però che i commenti fatti su Michele non siano proprio perché Michele è famoso ma per l'idea che si ha di lui come persona "buona" e le dinamiche dell'incidente non toglono questa idea.
Io penso che potrei essermi trovata al posto di Michele quando ho mancato di fare degli incidenti per mia fortuna (dati anche solo da momenti di distrazione di pochi secondi) e questa cosa mi spaventa molto e mi fa essere molto empatica con lui. Questo però non toglie che sono empatica anche con la famiglia della donna perché non c'è un perché a quello che è successo. (Si il motivo c'é ma non è stato voluto o cercato da nessuno).
Danieletw ha detto
Non dobbiamo avere paura di finire tra i numeri delle vittime, ma anche in quelli dei colpevoli.
Questa frase mi ha colpito molto.
Utente
11 novembre, 2015
La giustizia stabilirà eventuali colpe.
Mi spiace per la vittima e la sua famiglia. Mi spiace per Bravi che, anche nel caso in cui risultasse completamente innocente, rimarrebbe comunque segnato da questa disgrazia. E nel caso fosse colpevole di un gesto non rispettoso del codice stradale, lo pagherà umanamente oltre che secondo legge.
Purtroppo a volte capita anche a gente generalmente ligia al codice della strada di fare un gesto non prudente, e causare danni irreparabili. Pagherà quel che deve pagare se è colpevole, umanamente mi dispiace anche per lui e per la sua famiglia.
Admin
7 agosto, 2013
Una mia amica un paio d'anni fa ha investito uno in moto con la stessa identica modalità (ha fatto un'inversione a casaccio come ne fa mille, stavolta c'era una moto). Per fortuna il tizio dopo un giorno di ospedale era fuori. Lei ha avuto gli incubi per mesi.
Questo davvero per ribadire come basta UN NIENTE per rovinare due vite. Quando si guida si ha in mano un'arma.
Utente
1 maggio, 2016
Tanakka ha detto
Travolto sì, ma le statistiche su quanto uno si faccia male sono completamente diverse.
Dipende da cosa intendi per "discriminante". Che non si prenda le colpe della collisione, per via del mezzo, è implicito.
Significa che, dal tuo post, sembra emergere l'idea che una 58enne su una moto di grossa cilindrata sia fuori luogo e che "se la vada a cercare" perchè è meglio viaggiare su uno scooterone a quell'età.
Sottolineo il fatto che, se una BMW non dà la precedenza (ammesso che la dinamica sia stata questa), ti fai male anche se sei un trentenne in Panda o peggio ancora, un ragazzino in bicicletta.
Non conosco le statistiche, ma il buon senso mi dice che se il tuo mezzo è un'utilitaria o una bicicletta, le probabilità che tu possa morire sono più alte.
Pure io sono stata investita da un'auto che non ha rispettato il semaforo rosso ed è fuggita, e io ventiduenne sulla Marbella con tre amiche, mi considero una miracolata in mezzo alle lamiere. Per questo motivo il tuo appunto sulla cilindrata (e sull'età e sull'attitudine) non lo trovo opportuno.
" Ah ... anche poeta ! "
Utente
7 agosto, 2013
Alex87 ha detto
Una mia amica un paio d'anni fa ha investito uno in moto con la stessa identica modalità (ha fatto un'inversione a casaccio come ne fa mille, stavolta c'era una moto). Per fortuna il tizio dopo un giorno di ospedale era fuori. Lei ha avuto gli incubi per mesi.Questo davvero per ribadire come basta UN NIENTE per rovinare due vite. Quando si guida si ha in mano un'arma.
Concordo su tutto. Una frazione di secondo per vedersi stravolta l'esistenza.... Questa signora ha perso la vita per un incidente, Michele Bravi, con questo macigno a vita. Spero non venga abbandonato a se stesso, ha 24 anni ed è un peso troppo grande per lui, nonostante possa essere stato la causa dell'incidente.
Banned
7 agosto, 2013
Signorina Silvani ha detto
Significa che, dal tuo post, sembra emergere l'idea che una 58enne su una moto di grossa cilindrata sia fuori luogo e che "se la vada a cercare" perchè è meglio viaggiare su uno scooterone a quell'età.Non conosco le statistiche, ma il buon senso mi dice che se il tuo mezzo è un'utilitaria o una bicicletta, le probabilità che tu possa morire sono più alte.
Pure io sono stata investita da un'auto che non ha rispettato il semaforo rosso ed è fuggita, e io ventiduenne sulla Marbella con tre amiche, mi considero una miracolata in mezzo alle lamiere. Per questo motivo il tuo appunto sulla cilindrata (e sull'età e sull'attitudine) non lo trovo opportuno.
Il mio citare l'età non era tanto perché da 50enni non si abbiano i riflessi di Mark Marquez. Si sa le due ruote siano pericolose in generale, ad ogni età. Purtroppo è nell'ordine delle cose che a 20 anni si sia più incoscienti del pericolo.
La cosa di una Moto con tanti cc rispetto allo scooterone (che comunque può spesso essere già più una "esigenza" rispetto alla prima), era una digressione secondaria, perché il dubbio comunque può venire, ma il punto centrale resta che semplicemente siano le due ruote ad essere pericolose.
Ho tirato fuori il discorso delle due ruote perché ad esempio la posizione di Dancer una pagina addietro secondo me tradiva una sottostima dell'aleatorietà di certe situazioni.
Premesso che non si sappia cosa sia accaduto, e non escluda che Bravi si possa meritare il biasimo che si possa meritare, in astratto resta che quel che sovente possa far la differenza sia se nel caso hai la sfortuna, nell'errore, di scontrarti con un due ruote invece di una macchina.
Se si fosse scontrato con una Passat, magari le conseguenze, e i bilanci tratti da alcuni, sarebbero stati molto diversi. Però l'errore sarebbe stato il medesimo.
E, per la cronaca, io sono assolutamente in 1° classe (l'unica volta che abbia battuto un po' la macchina era da solo in un vicolino a senso unico con pioggia e forse pure resina sull'asfalto), ma sfido che nessuno non abbia fatto "peli" o almeno "quasi peli" nella propria vita, e che ad esser stati doppiamente sfortunati...
p.s. non sono sicuro di aver capito: dici la Marbella "peggio" della Moto, statisticamente, o cosa? A mio avviso no.
Utente
1 maggio, 2016
Quello che sto cercando di dire è che può capitare nella vita a chiunque di essere la vittima, il colpevole, il sopravvissuto, perchè anche se sei sobrio e vigile, l'errore può capitare a tutti. E lo stesso errore di guida, identico, può causare zero danni come un danno irreparabile, perchè è un attimo, un soffio sia per essere da ognuno dei lati.
E se ti trovi di fronte una Bmw o una macchina grossa, puoi essere 60enne o 20enne, su una kawasaki o una bicicletta, su una Polo o una Marbella, che rimani sull'asfalto. Invece, in base al tuo ragionamento, Tanakka, non possiamo più uscire di casa in bici/moto/utilitaria perchè la possibilità di non ritornare vivi a casa è alta. Tutti in Passat o su una Hummer così stiamo sul sicuro.
Ho accennato alla Marbella perchè io sono stata coinvolta a 22 anni in un incidente gravissimo, da cui non ho ancora capito come abbia fatto a salvarmi. Non ero su una Kawasaki ma su una Marbella e andavamo ai 50 all'ora. Una macchina potente non ha rispettato il rosso, è letteralmente entrata dentro alla Marbella, ci ha fatte alzare in aria come un proiettile, abbiamo fatto una serie di carambole e la nostra macchina era un groviglio di lamiere.
Questo per dire che, per rimetterci la vita, puoi pure non essere una 58enne sulla moto veloce, se ti scontri con un'auto potente.
La distrazione, la fatalità, l'attimo cruciale può succedere a TUTTI, chi di noi non si è ritrovato distratto alla guida? Per fortuna in quel momento magari non c'era nessuno nei paraggi. Io non metto la mano sul fuoco su me stessa, nonostante io sia molto prudente.
Quindi non me la sento di gettare la croce addosso senza sapere esattamente cosa sia successo, anche se io mi sono ritrovata dall'altra parte e ho avuto uno zio morto sulle strisce pedonali.
Aggiungo che pure mio padre è stato preso sotto da un'auto mentre era in bicicletta e aveva la precedenza, per fortuna ha avuto la prontezza di lanciarsi sopra al parabrezza e se l'è cavata con un tutore alla schiena per qualche mese.
Questo per dire che sono stata più spesso familiare di vittime e quasi vittima, ma potrei un giorno essere dall'altra parte della barricata. Chi può saperlo?
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