EvilxElf ha detto
Secondo me la mancanza di autostima, la paura di accettare se stessi e soprattutto di accettare il proprio orientamento sessuale. Non a caso la maggior parte (potrei anche sbagliarmi) degli uomini che si fingono donna sono omosessuali.   

Stavo per scrivere la stessa cosa, per quanto sia molto difficile trattare questi argomenti con la giusta delicatezza.

Alla fine l'ambiente del forum (che nel 2019 è diventato un po' una rarità) mantiene comunque delle peculiarità - come il fatto che si compare sotto nickname e non nome proprio, l'avatar ecc. - che non vietano comunque a chi lo desidera di celarsi dietro un'altra identità. RH è un environment dove in fin dei conti si può essere chi si vuole, e paradossalmente il celarsi dietro a un nickname rende più "facile" nascondere alcuni lati della propria personalità (parlo anche in prima persona).

Senza voler psicanalizzare nessuno e soprattutto senza avere le capacità e le qualifiche per farlo, penso che alla base di quello che hai detto, che è un po' questa cosa portata alle estreme conseguenze, ci sia un discorso di non accettazione di sè in prima battuta - al punto da non riuscire ad essere sè stessi nemmeno dietro un nome fittizio e un avatar.

Penso sia un argomento veramente delicato e non riassumibile in un'unica spiegazione.

Si potrebbe trattare di uomini che si sentono bene nelle vesti di donne (parzialmente o totalmente), e avendo la possibilità di indossare tali panni almeno virtualmente, si sentano più a loro agio a creare questa identità, che in realtà altro non è che quella che sentono propria in maniera più intima. 

Si potrebbe trattare di persone che per variare l'utenza vogliono fingersi tali, per risultare forse anche più unici (attualmente).

Infine potrebbe proprio essere un fattore di "velazione" della vera identità. Non volendo che il loro profilo nel forum sia riconducibile a quello della realtà, oltre che nome e foto, nascondono anche il sesso, mentendo su di esso.

O tante altre spiegazioni. Non è ovviamente da definire comunque un problema, e non si può essere sicuri sia frutto di insicurezze, anzi. Penso siano solo scelte personali, ognuna con la propria spiegazione di fondo, nel singolo contesto (semplice iscrizione a un gioco o proprio utenza fissa).

Secondo me dovremmo essere più delicati con le parole. Non mi viene difficile pensare che possa leggerci un ragazzino o una ragazzina di 14/15/16 anni che sta vivendo in questo momento quello che noi stiamo analizzando.