Utente
10 agosto, 2016
Uno stress immenso, perchè non ho mai anelato di avere la macchina per poter fare il figo come invece la maggior parte dei miei amici la cui lettura più acculturata era Quattroruote
Dunque l'ho vissuto come un passaggio obbligato perchè comunque mi avrebbe permesso un'indipendenza di movimento ma mi sentivo forzato e affrontai il tutto controvoglia, tant'è che fui bocciato alla prima teoria
Banned
7 agosto, 2013
L'ho fatta a 21 anni con i miei primi soldi veri. Poi una volta trasferitomi via non l'ho piu' usata.
Delle macchine e di avere una macchina me ne frega ben poco, se riusciro' a vivere una vita senza macchina saro' contentissimo (so bene che cio' e' piu' fattibile nella mia realta' piuttosto che in altre).
Utente
21 marzo, 2015
Ho preso la patente subito, appena compiuti i diciotto anni. Il perché? Perché lo consideravo il mio rito di passaggio: dall'adolescenza entravo nell'età adulta e il fatto di poter guidare la macchina mi faceva sentire adulto e responsabile.
Per l'esame di teoria non mi ricordavo nulla sulle spie, per questo mi posizionai sotto il cartellone in cui erano spiegate le principali funzioni e soprattutto i colori (il mio esame era ancora scritto). Rilessi quel foglio non so quante volte per paura di aver saltato qualche domanda, tanto che mi si avvicinò l'istruttrice che mi esortò a consegnare dicendo "consegna, tanto le hai fatto tutte, in più hai pure sbagliato la prima". Fui promosso con due errori.
Per l'esame di guida, invece, ero agitatissimo. La sera prima, durante la mia ultima guida, fui tamponato mentre ero fermo al semaforo e la cosa mi aveva agitato; inoltre, appena arrivato a scuola guida, venni a conoscenza del fatto che il mio esaminatore era quello con la peggiore reputazione. Nonostante tutto, l'esame andò bene, ero addirittura incredulo quando mi fu consegnata la patente (per la cronaca, l'esaminatore con la peggior reputazione ci promesse tutti e dodici).
Un incubo
Tutt’ora non guido se non strettamente necessario seppur ora mi stiano tutti obbligando a farlo.
Per la teoria non fu così difficile... tranne che dovemmo andare fino a Monza per farlo... era dicembre. Nevicò tantissimo. Ci alzammo prestissimo e poi dovemmo attendere ore al freddo.
Al mio primo esame di pratica fui bucciato. Quella prima di me fece un incidente e come potete capire la cosa agitò tutti, compreso il maestro di scuola guida e l’esaminatore. Feci km di strada infinita, parcheggio L, S, normale e poi inversione a U in una strada che pensavo fosse a senso unico (mi vuoi fregare?) ma quando stavo dicendo che era a senso unico arrivò una macchina dal senso opposto al mio e capii che dovevo farlo. La strada era stretta, con due macchine parcheggiate ai lati, mentre facevo la retro arrivò un’altra macchina. Sta di fatto che mi bocciò perché secondo loro non usai il freno e stavo andando contro un muro. Io pensavo stessero scherzando (anche il mio istruttore che gridò). Gli feci pure vedere il piede sul freno. Anche perché dal muro ci saranno stati altri 20 cm quindi...
Piansi per due giorni.
Rifeci l’esame. Prima di me ancora quella che aveva fatto l’incidente. Quando arrivammo l’istruttore ci disse che nella nostra sezione c’erano 5 esaminatori che facevano fare tutto, ovviamente noi ne prendemmo 2.
Parcheggio L, S e normale fatti. Poi alle 4.30 mi disse di fare una inversione a U in una strada chiusa davanti a un asilo. Stavano uscendo tutti i bambini che correvano. Ho detto “bene dai bocciato ancora”.
Invece conclusi. Mai più fatta inversione a U
Quando cambiai macchina per tornare su quella che segue quella che sta facendo l’esame, l’altro mi disse “ma sai che hai fatto un esame di un’ora?” Io ero morto
Utente
1 maggio, 2016
L'ho presa a 19 anni, quasi come se fosse scontato prenderla.
All'esame di guida ho spento la macchina alzando la frizione non appena l'esaminatore ha detto che l'esame era finito. La macchina ha fatto un saltino. Inoltre per tutto l'esame ho continuato a guardare gli specchietti retrovisori, perchè mi avevano detto che gli ispettori ci facevano caso, io ho un po' esagerato diciamo.
Non avendo bisogno della patente, perchè lavoravo in centro storico con zona a traffico limitato raggiungibile con gli autobus, l'ho riposta in un cassetto.
Poi, come passeggera, ho avuto un gravissimo incidente d'auto che mi ha fatto venire la fobia dell'automobile e non ho mai più guidato per 10 anni.
Sono tornata a scuola guida quando mi sono trasferita in un paesino di provincia e ho avuto necessità di tornare a guidare per recarmi al lavoro. Dopo 10 anni dall'incidente, avere a fianco un istruttore che mi rinfrescasse la memoria su come si guida un'auto mi dava un senso di sicurezza e inoltre era una questione di buon senso, da parte mia, non rimettermi a guidare da zero. Sarei stata un pericolo, per me e per gli altri. Qualche lezione di pratica mi ha dato sicurezza.
Ringrazio il cielo di essere riuscita di nuovo a sedermi al volante, perchè ora con i figli da accompagnare in ogni dove, il lavoro, le commissioni, il supermercato e quant'altro, abitando a casa di Giuda senza auto sarebbe impossibile.
Ho ancora una paura folle, ma riesco a fare i percorsi abituali tranquillamente. Oltre i percorsi abituali mi viene una paura paralizzante.
" Ah ... anche poeta ! "
Ho fatto la patente appena compiuti i 18 anni, per anni son sempre stato quello che guidava e che portava in giro tutti, il sabato sera la prendevo sempre io per andare a ballare (che dueeee)... poi con l'arrivo degli attacchi di panico, e con la coincidenza che la mia Punto è morta, non me la sono più sentita di guidare (le macchine degli altri).
Spero di superare questo blocco e di tornare presto al volante perché oltre al fatto che guido molto meglio di tanti altri mi manca sentirmi libero di sfrecciare.
Instagram: @pagamatti
Utente
31 maggio, 2016
Ansia e lastrico potrei definire con queste due parole la mia patente!
L'esame teorico l'ho preso molto alla leggera, l'ho fatto da privatista facendo test con l'app del cellulare e leggendo il libretto di teoria. L'ho passato al primo colpo senza alcun errore nonostante l'incubo delle spie
La pratica invece è stata il DRAMMA ho fatto non so quante guide perché l'istruttore, che mi odiava, continuava a dire che non ero pronto, che non ero sciolto nei movimenti, che finché l'ansia aveva il predominio su di me non l'avrei passato e via dicendo. Insomma, già ero pessimista di mio, poi l'istruttore metteva il carico, quindi...fui segato perché non avevo fatto passare una scema che stava di spalle sulle strisce pedonali e che a mio avviso non aveva nemmeno intenzione di attraversare la strada (oltre ad aver preso troppo stretta una rotonda). Era il periodo di Natale e il simpatico esaminatore iniziò un pippone interminabile del tipo "lei guida bene ma deve fare attenzione ai dettagli, noi adulti abbiamo il compito di farvi notare anche queste cose perché non vogliamo che il sabato sera quando prendete la macchina non torniate più a casa ecc ecc ecc mi dispiace che dovrà passare un Natale senza patente. Buone feste". Ero distrutto
La seconda volta iniziava con i migliori presupposti per un successo l'istruttore il giorno prima mi disse "sta tranquillo che domani non superi l'esame", la mattina seguente vidi che l'esaminatore era lo stesso quindi ormai rassegnato andai a fare l'esame che però riuscii a superare! Anzi, fui l'unico dei 5 a prendere la patente, ricordo ancora il ragazzo prima di me che seminò terrore quando prese una strada contromano
L'ho presa a giugno dell'anno scorso, una settimana prima dell'esame di Anatomia I
In realtà non ero particolarmente motivato, visto che prendendola nella città dove mi sono trasferito per studiare (senza neanche conoscere un minimo le strade) sapevo che non avrei avuto una macchina mia che poi neanche mi sarebbe servita, dato che abito a 5 min dalla facoltà e il resto si raggiunge benissimo a piedi/in bici... Quindi teoria tranquillissimo
Prima di iniziare le guide (che mi hanno preso un po' di tempo perché non era semplice conciliare con gli impegni all'uni) ho provato a far qualcosa con mia madre, ma è finita malissimo quando non riuscendo a frenare ho scavalcato un marciapiede finendo in mezzo ai prati alle guide avevo il vizio di non dare precedenza a nessuno, mentre mi piaceva molto fare manovra! Poi amavo anche la macchina, una Opel Corsa rossa nuovissima, l'avevano appena presa
Per l'esame ero super in ansia ma ci capitò una esaminatrice molto tranquilla, l'unica rottura era stata perdere un pomeriggio di studio perché ero l'ultimo del gruppo
Da allora avrò guidato tipo due volte, cerco sempre di evitare e spero di non averne bisogno in futuro
Heads up all the way
Cause it's too late to be afraid
There's no time to rest
I wanna go and see what's next
Utente
26 ottobre, 2017
Devo tornare in dietro di anni, ma è una di quelle cose che ricordo come se fosse ieri
Io sono stato uno di quelli che, non appena compiuta la maggiore età, ha pensato come prima cosa a prendere la patente, come se fosse un obbligo morale.
Per la teoria seguito le lezioni nella mia autoscuola e la sera a casa facevo molti test, sapevo tutto piuttosto bene ed ero infatti tranquillo il giorno dell'esame teorico. Sono passato con zero errori.
Per la pratica invece ho avuto più difficoltà e ansia Ho sostenuto molte guide nella mia autoscuola, anche perché a casa non ne facevo praticamente nessuna per una serie di motivi. Diciamo che nei primi tempi non ero molto portato, più che altro avevo il terrore dei parcheggi e della velocità (il mio istruttore mi diceva spesso che andavo troppo piano, e la cosa era abbastanza strano perché in genere la gente viene rimproverata per il contrario ).
Il giorno dell'esame ero particolarmente agitato, soprattutto per la paura di dover fare un parcheggio. È andata a finire che mi hanno fatto fare l'inversione in una strada a doppio senso ma nessun parcheggio, quindi ho avuto una discreta fortuna
Sono passato senza particolari problemi e col passare degli anni ho amato sempre di più stare al volante e al giorno d'oggi spesso mi offro di guidare quando sono con gli amici.
Utente
24 febbraio, 2015
Odio guidare, non sopporto quelli che guidano che mi sembrano tutti isterici e soprattutto guidare richiede un livello di attenzione che mi stanca e mi snerva. Detto ciò, guido tipo tutti i giorni per spostarmi ma proprio per necessità.
Gli esami per ottenere la patente furono un mezzo trauma per me perché li feci in due periodi tremendi, la teoria era in una settimana piena di compiti in classe e interrogazioni, e infatti mi ridussi proprio all'ultimo per studiare. Lessi tutto il libro e feci qualche quiz con l'app del telefono nel giro di 3 giorni. La mattina dell'esame ero particolarmente nervoso per una mia paura di non aver studiato abbastanza e per la possibilità di dover rifare l'esame mesi dopo. Alla fine riuscii a passare ma ero così contento che non chiesi nemmeno all'esaminatore quanti errori avevo fatto.
La pratica pure peggio, l'ho fatta il 30 Giugno dell'anno scorso, nel bel mezzo degli esami di maturità. Il 26 Giugno avevo la terza prova e il 7 Luglio gli orali. Ma l'alternativa era fare la pratica a Settembre visto che a Luglio partivo e ad Agosto l'autoscuola era chiusa. Prima dell'esame ero nervosissimo però nel momento esatto in cui ho fatto partire la macchina mi sono rilassato di colpo e ho fatto un buon esame
Utente
20 marzo, 2016
Presa un anno e mezzo fa.
Dopo una settimana dal mio diciottesimo mi sono iscritto, senza perdere tempo. La teoria passata al primo colpo, devo dire che non ho mai capito niente di motori, olio e c°°°° varie ma andavo benissimo con i quiz infatti dopo quasi due mesi mi sono trovato davanti i bruttissimi computer della motorizzazione di Palermo, ansia alle stelle ma alla fine in 7 minuti finisco tutto e vado a casa con un errore.
La pratica l'ho cominciata con mio padre e un Renault Clio con ben 19 anni e ancora oggi funzionante, l'unico neo è a Benzina. Inizio le guide ufficiali, con una Panda a Diesel praticamente un giocattolo. Durante l'esame, mi dimentico una freccia e rischio di essere bocciato ma dato che avevo fatto un ottimo parcheggio mi fa andare avanti di 500 mt e mi da un'altra occasione. Vi giuro i 500 mt più brutti della mia vita ma alla fine è andato tutto bene.
Banned
22 ottobre, 2015
drugo92 ha detto
Tra i momenti più emozionanti e più attesi del diciottesimo anno di età, c'è sicuramente quello in cui si superano gli esami di scuola guida e, finalmente, si prende l'agognata patente.
Popolo di RH, cosa vi ricordate di quel periodo della vostra vita?
Cosa mi ricordo? I mondiali di calcio in Spagna!!!
E anche l'esame di maturità, ma ero molto più concentrato sulla patente che sulla maturità.
Io sono uno di quelli per cui "compiere 18 anni" e "prendere la patente" sono sinonimi, non c'è l'uno senza l'altro. Da allora ho sempre guidato ed essere abituato a farlo mi è servito anche per lavoro: ho guidato più volte anche 12 ore di fila, spesso da solo, e non è mai stato un problema.
Utente
15 aprile, 2016
Ho impiegato tipo 9 mesi (tutto il quinto in pratica) per prendere la patente... non sono mai stato bocciato ne al teorico ne al pratico, ma appunto ho dovuto fare qualcosa come 30 guide prima di dare l'esame, appena l'ho presa neanche un mese dopo ho fatto un incidente e non ho più guidato per un anno. Fine.
Utente
7 agosto, 2013
Presa poco dopo aver compiuto i 18 anni (anche io con una ventina di guide perché non avevo potuto esercitarmi con mio padre che aveva avuto un infortunio) e messa nel cassetto perché poi mi sono trasferita a Milano per gli studi. Avendo poi trovato lavoro in un paese accanto a quello dei miei genitori ho dovuto riprendere a guidare e comprarmi una macchinina di terza mano guidare mi piace e mi rilassa ma preferirei tornare a vivere in città e affidarmi unicamente ai mezzi.
Game Ranking Winner 2017/2018
Game Ranking Winner 2020/2021
Utente
7 agosto, 2013
L'ho presa a 20 anni. Un incubo (non la teoria ma la pratica).
Dopo aver preso la patente ho guidato due - tre volte. E poi basta
Quest'anno devo fare il rinnovo e soprattuttto devo ricominciare a guidare (non l'ho più presa in questi anni sia perchè avevo con chi andare in macchina sia perchè non avevo una macchina mia). Vi aggiornerò
Utente
23 aprile, 2016
Rumple ha detto
Ho impiegato tipo 9 mesi (tutto il quinto in pratica) per prendere la patente... non sono mai stato bocciato ne al teorico ne al pratico, ma appunto ho dovuto fare qualcosa come 30 guide prima di dare l'esame, appena l'ho presa neanche un mese dopo ho fatto un incidente e non ho più guidato per un anno. Fine.
La storia della mia vita precisa e identica con la differenza che io non guido proprio più
Utente
4 febbraio, 2018
Io sono sempre stato fissato nel volerla fare non appena avessi compiuto 18 anni, infatti cominciai a mettere da parte soldi già da qualche anno prima. E meno male così è stato.
Il teorico l'ho fatto da privatista e lo sono andato a prenotare esattamente il giorno dopo del mio compleanno ahahah meno male quello è stata una passeggiata anche se ero davvero in crisi con tutte le tipologie di patente e di limiti nelle strade.
Il pratico un parto. Ho fatto 3 mesi di guide, e guidavo solo con l'istruttore perchè i miei familiari si rifiutavano di portarmi perchè troppo impegnati ed impauriti(giustamente direi, non li biasimo).
L'istruttore era tipo Anna Oxa maschio, che ti guardava e ti faceva pentire anche solo di essere venuto al mondo, continuava a dirmi che ero ansioso, oltre che un disastro (aveva ragione). Poi finalmente lo convinsi a farmi prenotare un esame.
Il giorno prima dell'esame mia madre addirittura decise di portarmi a guidare con lei, il risultato è stato che ho tirato una frenata e lei è finita a casa per due settimane con la schiena bloccata ( vi giuro...)
Il giorno dell'esame tremendo, l'ansia, eravamo io e una mia amica a farlo, c'era il nostro istruttore e l'esaminatrice che sembrava Edna Mode degli incredibili bionda e antipatica.
La mia amica fece un disastro, mise la seconda in autostrada e la bocciò sul colpo. Le lacrime.
Poi il mio turno, sbaglio il parcheggio ma faccio giusto l'inversione e la frenata di emergenza. Poi la guida, e il mio istruttore miracolosamente decide di aiutarmi e supportarmi moralmente e riesco a portare a termine l'esame.
Alla fine l'esaminatrice mi guarda e (probabilmente ancora inorridita dall'errore della mia amica) mi fa " bom almeno a te la posso dare in fiducia?". La guardo in una maniera alquanto imbarazzante e prendo la mia patente, più gioioso che mai.
Due mesi dopo vado a sbattere contro un albero.
(niente di grave , ora a distanza di un anno me la cavo decentemente non penso di essere più un pericolo pubblico )
Utente
20 aprile, 2015
Aahahaha periodo pesante e divertente..ho passato giugno luglio quasi di mattina prendendo il bus fare i corsi e tornare ..con quelle giornate calde morivo RIP
La guida bene dai anche se non sono mai stato sicuro come tanti altri
Ora devo guidare da anni e prima o poi devo ricominciare e mi vergogno al pensiero di non ricordare perfettamente come si fa ahahahahaha
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