Stanis ha detto
arrivati alla finale, mi va di esprimere i miei dubbi su questa edizione.

non entro nel merito dei finalisti, perchè mi fido che professionisti che valutano i piatti dal vivo diano il giudizio più corretto.

però credo che come mai prima questa edizione sia stata costruita pezzo per pezzo.

l'aggettivo più calzante è: didascalico.

hanno voluto a tutti i costi appiccicare fin da subito una targhetta su ogni partecipante, spingendo i giudici e utilizzando il montaggio per portare avanti il personaggio costruito a tavolino.

e quindi Antonio è il fisico gelido anche se si emoziona, Federica è la cattiva anche quando non fa nulla per esserlo (ovviamente eliminata con l'aura dell'imbrogliona anche), Cristiano deve sempre piangere, Irene deve restare a bocca aperta davanti a ogni chef almeno guardabile, Monir deve fare il pasticcione che sembra capitato lì per caso e così via.

sinceramente ho notato una volontà quasi prepotente di portare avanti la storyline decisa a tavolino.

quando i concorrenti non seguivano il loro personaggio, i giudici intervenivano con domande, commenti, critiche, punzecchiamenti per riportarli sulla "strada maestra", e dove non ci riuscivano c'era il montaggio.

spero di cuore che sia stata una scelta dettata forse da un cast culinariamente meno interessante di altri, perchè se sarà il format delle prossime stagioni, è un grosso mah...

altra cosa credo si sia esagerato veramente troppo con la proposizione di ingredienti assurdi e sconosciuti nelle prove ad eliminazione.

senza contare che si da davvero in mano dei missili troppo potenti, ma ciò che conta è che io non sono molto sicuro che uno si dimostri un cuoco meno capace perchè non sa valorizzare le formiche o le pigne...  

Concordo sulla prima parte, cioè nel trattare per didascalie e stereotipi i concorrenti ma è una andazzo che in masterchef ha preso piede già diverse edizioni fa...

Sulla seconda parte del tuo commento dissento perchè la capacità di masterchef è anche quella di ampliare gli orizzonti e trovare nuovi ingredienti e nuove modalità di cucinarli e inserirli nei piatti, quindi evviva le formiche e le pigne