Utente
9 settembre, 2013
Voglio condividere una riflessione che mi è venuto spontaneo fare poco fa parlando con un amico e che finora non ho visto affrontata né qui né altrove
La situazione attuale, che lo vogliamo o meno, porterà ad un'estate 2020 molto diversa dalla normalità. Non sappiamo se, quando e in che forma potremo accedere alle strutture ricettive balneari, ma già possiamo immaginare che tutta la dimensione dei viaggi, del contatto fisico, delle discoteche e del divertimento "di gruppo" ci sarà del tutto o in parte preclusa.
Mi chiedo quanto questo potrà influenzare quello che in questi ultimi anni è diventato uno staple del panorama musicale italiano e di questo sito, ovvero tutto il filone dei tormentoni estivi "da spiaggia". In questi ultimi anni - in particolare dal successo di Roma-Bangkok in poi - abbiamo visto una vera esplosione di questo genere, con tanti e tanti artisti pronti a raccogliere l'eredità di Giusy (J-AX, Baby K, De Palma/Ana Mena, Benji e Fede, la stessa Annalisa...) e spesso anche degli insospettabili cimentarsi con risultati più o meno dignitosi, in ossequio a un'idea che "la canzone estiva" la devono fare tutti ma proprio tutti.
Parlare di sole, mare, alcolici, danze sfrenate e destinazioni da sogno rischia di essere visto come una mancanza di rispetto in un'estate che sulla carta "non si preannuncia tale". Come si può cantare "volerei da te da Milano fino ad Hong Kong" o "tra il cielo e la savana tutto girava" se ancora un po' e rischiamo di non poterci permettere nemmeno Ostia Lido? Le release estive saranno cancellate del tutto o la sfida per il titolo di canzone dell'estate si sposterà su altri campi? Ci sarà qualcuno che proverà imperterrito ad uscire con temi "estivi" o domineranno la scena altre scuole di pensiero? E soprattutto compariranno nei testi richiami, palesi o meno, al virus e alla situazione che stiamo passando?
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Utente
8 febbraio, 2020
Sarò impopolare, ma per me è un bene se i tormentoni estivi quest'anno avranno una portata ridotta e auspicabilmente ridimensionata rispetto a quanto sarebbe accaduto se non ci trovassimo in una condizione di emergenza sanitaria. Li ritengo il più delle volte (poi è ovvio che ci sono delle sporadiche eccezioni) dei lavori di precaria qualità compositiva, che per 3/4 mesi monopolizzano l'attenzione e la sottraggono ad uscite musicalmente ben più degne di nota.
Utente
28 maggio, 2018
Penso che qualche canzone comunque si imporrà. Le strade percorribili sono sostanzialmente due:
- una canzone molto astratta nel testo ma estremamente catchy (e di esempi ultimamente ne abbiamo a bizzeffe, basti pensare a Tha Supreme o Bando)
- una canzone molto concreta, strettamente legata alla realtà che stiamo vivendo. In questo caso immagino quindi una sorta di ritorno ad un rap duro e puro.
Utente
10 agosto, 2016
ge_aldrig_upp ha detto
Ci sarà qualcuno che proverà imperterrito ad uscire con temi "estivi" o domineranno la scena altre scuole di pensiero? E soprattutto compariranno nei testi richiami, palesi o meno, al virus e alla situazione che stiamo passando?
Ero certo che Shade avrebbe fatto una canzone sul tema con nel titolo un gioco di parole
Utente
9 settembre, 2013
Mirton ha detto
ge_aldrig_upp ha detto
Ci sarà qualcuno che proverà imperterrito ad uscire con temi "estivi" o domineranno la scena altre scuole di pensiero? E soprattutto compariranno nei testi richiami, palesi o meno, al virus e alla situazione che stiamo passando?
Ero certo che Shade avrebbe fatto una canzone sul tema con nel titolo un gioco di parole
Per me potrebbe benissimo farlo pure Fedez (e avrei detto lo stesso di Paradiso prima che uscisse quella roba con Elisa)
Utente
7 agosto, 2013
Io penso che se la gente non si sta indignando delle varie "uscirà il mio nuovo singolo che trovo adatissimo alla situazione che stiamo vivendo!" allora non si indignerà se una hit estiva, scemina, conterrà nel testo riferimenti a viaggi o a destinazioni esotiche.
Ne avremo ancora, ne sono sicuro. Sicuramente molte faranno riferimento a questo periodo e forse usciranno più avanti nell'estate rispetto al solito, ma secondo me ci saranno. Già pronto ai diversi autori che scriveranno sui social "domani rilascio *tal dei tali* perché la gente in questo momento ha voglia di ballare e divertirsi e mi sembra giusto!". Discorso che forse potrei anche condividere.
Che strano uomo avevo io, con gli occhi dolci quanto basta...
Utente
4 febbraio, 2018
Plasma ha detto
Sarò impopolare, ma per me è un bene se i tormentoni estivi quest'anno avranno una portata ridotta e auspicabilmente ridimensionata rispetto a quanto sarebbe accaduto se non ci trovassimo in una condizione di emergenza sanitaria. Li ritengo il più delle volte (poi è ovvio che ci sono delle sporadiche eccezioni) dei lavori di precaria qualità compositiva, che per 3/4 mesi monopolizzano l'attenzione e la sottraggono ad uscite musicalmente ben più degne di nota.
Oddio mi sono emozionato.
Concordo che sinceramente sarei anche io contento se ciò regalasse attenzione a tutte quelle produzioni che escono nel periodo estivo ma non trattano di sole, mare, rum e festa; e questo ovviamente non comporta che debbano per forza trattare dell'attualità.
In ogni caso come sottolineato da qualcuno potrebbero esserci produzioni di ogni genere, anche quelle classiche, magari pubblicizzate proprio in termini come quelli di necessità di spensieratezza o di trasporto nella realtà classica che vorremmo (ma non possiamo) vivere. Alla fine sarebbe comunque tecnica di marketing che troverebbe un sacco di riscontro allo stesso modo per quanto mi riguarda.
In ogni caso è una situazione talmente indefinita che non possiamo prevedere con troppa fermezza delle ipotesi realistiche. E comunque a quanto ne sappiamo un sacco di artisti potrebbero anche non poter accedere alle sale registrazione per incidere nuovi pezzi, a meno che non ne possiedano nella loro casa. (Supposizione)
Utente
7 agosto, 2013
ge_aldrig_upp ha detto
In questi ultimi anni - in particolare dal successo di Roma-Bangkok in poi - abbiamo visto una vera esplosione di questo genere, con tanti e tanti artisti pronti a raccogliere l'eredità di Giusy (J-AX, Baby K, De Palma/Ana Mena, Benji e Fede, la stessa Annalisa...)
Utente
9 settembre, 2013
Gen931 ha detto
ge_aldrig_upp ha detto
In questi ultimi anni - in particolare dal successo di Roma-Bangkok in poi - abbiamo visto una vera esplosione di questo genere, con tanti e tanti artisti pronti a raccogliere l'eredità di Giusy (J-AX, Baby K, De Palma/Ana Mena, Benji e Fede, la stessa Annalisa...)
Bisogna però ammettere che Baby K si è lanciata nell'immaginario mainstream italiano (quello che l'ha portata ad avere airplay da solista nelle radio commerciali) dopo la collaborazione con Giusy - in un pezzo dove sì, quest'ultima compariva come featuring, ma che con un altro performer al suo posto avrebbe avuto un centesimo della visibilità e dell'appeal.
Utente
7 agosto, 2013
ge_aldrig_upp ha detto
Bisogna però ammettere che Baby K si è lanciata nell'immaginario mainstream italiano (quello che l'ha portata ad avere airplay da solista nelle radio commerciali) dopo la collaborazione con Giusy - in un pezzo dove sì, quest'ultima compariva come featuring, ma che con un altro performer al suo posto avrebbe avuto un centesimo della visibilità e dell'appeal.
Ma non era un appunto, mi è venuto da ridere perchè lei completamente non associata al pezzo
Utente
8 febbraio, 2020
Il rischio, mio malgrado, è quello di avere un'estate 2021 con il doppio dei tormentoni estivi previsti in una singola stagione. Magari qualcuno rilascerà comunque; magari qualcun altro, al contrario, ritenendo il proprio pezzo idoneo a party, discoteche e stabilimenti balneari, si terrà il proprio pezzo da parte e lo rilascerà tra un anno.
Banned
7 agosto, 2013
In realtà bastano dei testi più onirici e penso si possa fare.
Ma in realtà non mi scandalizzo se c'è chi rilascia cose """"adatte alla situazione"""" e se c'è chi farà robe straestive.. cosa dobbiamo fare, ibernarci altrimenti? Parlare di morte e depressione? Direi di no.
La vita va avanti, deve andare avanti, l'ambito ludico e d'intrattenimento fanno parte di noi, magari in vesti inedite o evolute.
Utente
24 agosto, 2015
Ci pensavo anche io qualche giorno fa.
Da un lato per il fatto che sarà appunto un'estate con meno viaggi, meno spiagge e Margarite da bersi sul lungomare, dall'altro, in secondo piano, il 'rischio' di urtare qualcuno con testi troppo leggeri/scanzonati.
Alla fine dei conti, comunque, non credo cambierò poi molto: si conta che se non per giugno quantomento per luglio comunque si possa uscire di casa e magari andare un po' al mare (rispettando comunque qualche misura di sicurezza, è ovvio), dunque qualche tormentone 'sole mare e amore' immagino verrà prodotto ugualmente. Non saprei, perché anche il mercato discografico sta soffrendo di questa situazione. Forse effettivamente arriveranno proposte diverse, meno sfacciate nella loro intenzione di tormentone estivo, magari più pensate...vedremo.
Utente
24 agosto, 2015
Casadelvino ha detto
Oddio mi sono emozionato.
Concordo che sinceramente sarei anche io contento se ciò regalasse attenzione a tutte quelle produzioni che escono nel periodo estivo ma non trattano di sole, mare, rum e festa; e questo ovviamente non comporta che debbano per forza trattare dell'attualità.
In ogni caso come sottolineato da qualcuno potrebbero esserci produzioni di ogni genere, anche quelle classiche, magari pubblicizzate proprio in termini come quelli di necessità di spensieratezza o di trasporto nella realtà classica che vorremmo (ma non possiamo) vivere. Alla fine sarebbe comunque tecnica di marketing che troverebbe un sacco di riscontro allo stesso modo per quanto mi riguarda.
In ogni caso è una situazione talmente indefinita che non possiamo prevedere con troppa fermezza delle ipotesi realistiche. E comunque a quanto ne sappiamo un sacco di artisti potrebbero anche non poter accedere alle sale registrazione per incidere nuovi pezzi, a meno che non ne possiedano nella loro casa. (Supposizione)
Credo che andare in sala di registrazione per un cantante sia considerabile necessità lavorativa
Utente
5 aprile, 2018
Waves of Music ha detto
Credo che andare in sala di registrazione per un cantante sia considerabile necessità lavorativa
La Carosello ha deciso di finanzare i suoi artisti casomai avessero necessità di avere dei studi di registrazione casalinghi
http://www.ansa.it/sito/notizi.....a0a09.html
Comunque la maggior parte dei cantanti/musicisti professionisti lo ha già un minimo di studio homemade. Vi sono anche band dove i membri vivono in Stati differenti e fanno tutto il lavoro di registrazione via telematica.
Riguardo ai tormentoni, MAGARI tutto questo ci evitasse quella SCIAGURA artistica-culturale che ci affligge tutte le estati
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