Moderatore Junior
28 novembre, 2015
Nei commenti del topic della top 20 è stato fatto notare il discorso che alcuni ex talent facciano musica "commerciale", demonizzando il fatto che spesso i nostri beniamini facciano canzoni più ammiccanti al pubblico pur di racimolare due copie in FIMI. Ed è risaputo che da sempre quando sentiamo qualcosa che non ci piace o che consideriamo stravolto la prima espressione che ci viene in mente è quella di definirlo "Troppo commerciale"
Ma quali secondo voi i fattori che vi permettono di distinguere una canzone "commerciale" rispetto alle altre?? Cosa vi fa notare all'ascolto che un pezzo è costruito ad hoc per scalare le classifiche rispetto ad altri?? Discuss.
Utente
27 novembre, 2018
Mmmh
- ritornello "esageratamente" (e anche questo sarebbe da definire) orecchiabile
- testo e produzione dell'autore/produttore del momento
- testo semplice e con parole abusate che restano subito in testa
- canzone prettamente pop o del genere che va per la maggiore in un determinato momento
Banned
7 agosto, 2013
La definizione di commerciale pero' non corrisponde a "costruito ad hoc per scalare le classifiche" come chiedi in apertura.
Commerciale e' il 99.99% della musica che passa qui su RH, dalle ballate di Mengoni, al tormentone estivo dell Ferreri, al disco di feat della Michielin. Per non parlare delle cose internazionali - sia West che East (ma qui commerciale assume un senso e un'ampiezza differenti).
Poi ci sono le cose create totalmente a tavolino - dove, a mio avviso, si nota proprio la mancanza di un briciolo di "toh, facciamo una nota diversa, una sulle trecento della canzone" e invece la totale voglia di aderire allo stilema giusto e nulla piu'. Molte delle canzoni estive (non tutte e non solo quelle) mi sembrano cosi'.
Per quanto mi faccia piacere che abbia fatto bene perche' lei e' brava, un esempio su tutti e' Sangria di Emma Muscat. Eclatantissima.
Utente
7 agosto, 2013
Una canzone che guarda alle classifiche e che segue i trend del momento nella struttura della canzone, nel testo, nella melodia, nel genere e nelle influenze musicali.
Da non confondere con le canzoni super catchy ma pioniere come questa
Utente
8 febbraio, 2019
C'è il commerciale bello, che è un po quello che cantano Mengoni, Giorgia, Elisa, e molti altri, in cui la qualità non manca.
E poi c'è il commerciale meno bello, ossia quelle canzoni fatte un po a tavolino solo per vendere, diciamoci la verità. Tipo i singoli di Irama, Fred De Palma, Sfera Ebbasta ecc, brani che fra 10 anni nemmeno loro si ricorderanno di aver cantato.
Utente
7 agosto, 2013
Visto che ne ho parlato nell' altro topic... costruiti sono la maggior parte dei tormentoni( almeno due cantanti, testi volutamente semplici con continue ripetizioni, qualche parola in spagnolo, balletto associato). Tra quelli totalmente costruiti a tavolino mi vengono in mente quest' anno i duetti Baby k- Chiara Ferragni e Lamborghini-Ferreri. Oppure Fred de Palma ogni anno.
Nelle canzoni costruite a tavolino metterei anche quelle di Sfera Ebbasta e tutti i suoi cloni, hanno trovato la formula che piace ai giovanissimi e la ripetono continuamente.
Visto il proliferare dei feat, mi chiedo sempre quali siano spontanei e quali nati per vendere... non ho modo di sapere la verità, ma mi piacerebbe si collaborasse per ispirazione ( tipo Ligabue che ha scritto 'volente o nolente' immaginandola cantata da Elisa....poi vabbè non è che la canzone mi faccia impazzire, però è lodevole😅).
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Ho il timore di scoperchiare un vaso di Pandora con questo commento, perché è un argomento che ha creato confronti in tantissimi contest musicali (restando sempre insoluto, perché non era un contesto adatto), ma credo che questo possa essere il topic giusto per ampliare finalmente la discussione.
A mio parere, definire una canzone "commerciale" non ha veramente niente a che vedere col genere musicale.
L'esempio più comune è la musica pop: per molti, pop (in quanto "musica popolare") è sinonimo di commerciale. Nelle primissime definizioni di musica pop vi erano delle accezioni negative, come la "voglia di vendere", dovute allo scontro generazionale con i generi che l'avevano preceduta. Col tempo questa connotazione si è persa. Ciò che è rimasto è la presenza di elementi ritmici semplici, una lunghezza contenuta dei brani, la struttura di strofe e ritornelli con eventuali inserzioni (drop, bridge etc.).
Col tempo abbiamo dato etichette a tantissimi sottogeneri della musica pop, ma la struttura dei brani, il tempo e i giri musicali restano bene o male quelli. Quando si parla di "indie pop" (o di itpop in ambito italiano), ad esempio, si parla di artisti musicali meno noti e/o sonorità che non sono le copie conformi di quelle presenti ai vertici delle classifiche, ma il genere resta sempre quello.
Questo perché trovo che l'idea di "commerciale" si leghi a ciò che è più venduto in uno specifico momento storico, ed esclude l'elemento di originalità del singolo artista. Non è un discorso sul genere musicale, ma su sonorità e tematiche copincollate.
Negli anni '60 ci furono tante copie dei Beatles e dei Rolling Stones a seguito del loro successo. Negli anni '80, in Italia, ci fu il boom dell'italodisco e ai primi artisti pionieri del genere ne seguirono altri che sono passati alla storia come la loro "brutta copia". Adesso vediamo tanti artisti trap estremamente simili che non apportano n i e n t e di proprio al genere e una preponderanza del reggaeton e testi tremendini nelle canzoni estive. Sono tutti generi totalmente diversi che nei rispettivi anni dominavano le classifiche più o meno meritatamente da un punto di vista puramente artistico. Ciò che hanno in comune questi esempi è la mancanza di ispirazione, non il genere. Il fatto che potenzialmente le canzoni commerciali potrebbero essere cantate da chiunque e non resteremmo per niente straniti.
E oddio, sono certo che tutti gli artisti che hanno un certo livello di fama facciano ragionamenti legati alle vendite prima di pubblicare qualcosa e studino tutto a tavolino, ma c'è chi pur facendo questo prova a mettere del proprio (e, ndr, si tratta di chi riesce a vincere alla lunga la battaglia e mantiene il successo). I'm all for qualcuno che fa successo portando la propria declinazione di un genere mainstream.
Per me l'accezione negativa del "commerciale" nasce quando mancano completamente elementi personali e ci si limita a riproporre le cose che hanno già fatto altri, ma con una voce diversa. Quando si studia un testo solo ed esclusivamente per essere orecchiabile o evocare delle immagini specifiche. E quando si fa così per carità, mi sta benissimo, sono stra-predisposto a ballare l'ennesima canzone con influenze reggaeton e un testo che associa amoredrink&postidavisitare alle due di notte, in spiaggia, con un japanese ice tea nella mano sinistra e un cigarillo nella mano destra, ma, a meno di cadute rovinose da brillo sugli scogli a venti metri dal lido, non mi lascerà alcun segno.
Utente
5 aprile, 2018
Edre ha detto
E oddio, sono certo che tutti gli artisti che hanno un certo livello di fama facciano ragionamenti legati alle vendite prima di pubblicare qualcosa e studino tutto a tavolino, ma c'è chi pur facendo questo prova a mettere del proprio (e, ndr, si tratta di chi riesce a vincere alla lunga la battaglia e mantiene il successo). I
THIS
Tutta la musica è commerciale al di là del genere di riferimento!!!
Lo so che è bello, romantico pensare all'artista che pubblica solo ed esclusivamente per urgenza comunicativa ma è comunque un mestiere, una professione e il fine ultimo è che un brano/un CD venga streammato/acquistato se lo faceva solo ed esclusivamente per urgenza comunicativa e/o voglia di sfogarsi lo avrebbe tenuto nel cassetto ma se viene pubblicato è logico che l'artista/la casa discografica pensi ai tornaconti economici e reputi quel brano adatto al target di riferimento.
Moderatore Junior
28 novembre, 2015
ouro ha detto
La definizione di commerciale pero' non corrisponde a "costruito ad hoc per scalare le classifiche" come chiedi in apertura.Commerciale e' il 99.99% della musica che passa qui su RH, dalle ballate di Mengoni, al tormentone estivo dell Ferreri, al disco di feat della Michielin. Per non parlare delle cose internazionali - sia West che East (ma qui commerciale assume un senso e un'ampiezza differenti).
Poi ci sono le cose create totalmente a tavolino - dove, a mio avviso, si nota proprio la mancanza di un briciolo di "toh, facciamo una nota diversa, una sulle trecento della canzone" e invece la totale voglia di aderire allo stilema giusto e nulla piu'. Molte delle canzoni estive (non tutte e non solo quelle) mi sembrano cosi'.
Per quanto mi faccia piacere che abbia fatto bene perche' lei e' brava, un esempio su tutti e' Sangria di Emma Muscat. Eclatantissima.
Il fatto di essere "costruito per scalare le classifiche" non è semplicemente un mia definizione personale, è più il significato che viene dato da molti quando si parla musica commerciale. E sono curioso di capire cosa intendi per "senso e ampiezza diversi" riguardo la musica commerciale asiatica, visto che imho al posto dei tormentoni estivi la musica coreana rientra benissimo in quella che tu definisci in costruita a tavolino.
edorf ha detto
THISTutta la musica è commerciale al di là del genere di riferimento!!!
Lo so che è bello, romantico pensare all'artista che pubblica solo ed esclusivamente per urgenza comunicativa ma è comunque un mestiere, una professione e il fine ultimo è che un brano/un CD venga streammato/acquistato se lo faceva solo ed esclusivamente per urgenza comunicativa e/o voglia di sfogarsi lo avrebbe tenuto nel cassetto ma se viene pubblicato è logico che l'artista/la casa discografica pensi ai tornaconti economici e reputi quel brano adatto al target di riferimento.
Sono d'accordo con te, infatti alla fine commerciale è spesso solo una riduzione retorica per sminuire ciò che non piace. Ed è un peccato che questi concetti vengano spesso dai fanatici della musica indipendente, ad esempio ho visto sui social molta gente che si preoccupa che i cantanti indie di Sanremo si "svedando" e diventino di successo, come se in teoria non fosse il fine principale per molti artisti.
Banned
7 agosto, 2013
Capo, la musica asiatica commerciale e' spesso cosi' totalizzante nel suo essere commerciale (non solo la canzone, ma tutto quel che riguarda la proposta dell'idol come idol) che la musica alla fine della fiera non conta nemmeno piu' - a tal punto da liberare (a volte, non sempre, pero' piuttosto frequentemente) la creativita' dei produttori e scardinare pure le regole della musica pop.
Esempio: I Got A Boy delle SNSD, in cui il motivetto principale fa una metamorfosi continua dall'inizio alla fine, scardinando pure le regole dei ritornelli, dei bridge. Musica quasi anti-commerciale -> risultato commercialissimo dai colori, dalle ragazze, fino ai risultati di vendita.
Un'altra e' Zimzalabim con le sue dissonanze tra strofe, pre-ritornello, ritornello, bridge, quasi random haha
Utente
7 agosto, 2013
E' leggermente off topic ma va detto che comunque il concetto stesso di k-pop è la cosa più commerciale del mondo.
Non sono tutte create a tavolino in poche settimane le band coreane e spremute come dei limoni? E ok che vale per molte boyband/girlband occidentali ma loro mi pare siano proprio esagerati in questo senso
Nicks Lannister
Banned
7 agosto, 2013
NicksFactor ha detto
E' leggermente off topic ma va detto che comunque il concetto stesso di k-pop è la cosa più commerciale del mondo.Non sono tutte create a tavolino in poche settimane le band coreane e spremute come dei limoni? E ok che vale per molte boyband/girlband occidentali ma loro mi pare siano proprio esagerati in questo senso
Posto che ho detto esattamente la stessa cosa in termini di totalizzazione della commercialita' (che pero' poi fa il giro a livello musicale) ma... in poche settimane?
La costruzione di una band e la preparazione degli elementi dura lunghissimi anni, e' come una caserma quasi militare per anni e anni per molti dei trainee. Ecco perche' poi sono perfetti
Utente
7 agosto, 2013
NicksFactor ha detto
Non sono tutte create a tavolino in poche settimane le band coreane e spremute come dei limoni? E ok che vale per molte boyband/girlband occidentali ma loro mi pare siano proprio esagerati in questo senso
magari in poche settimane...questi poveretti vengono rinchiusi da giovanissimi in dormitori dove per anni devono allenarsi anche 20 ore al giorno. E chiaramente non possono fidanzarsi, sono sempre a dieta, non vedono una lira fino a quando non iniziano a fatturare... Quindi si, sono l' emblema del precostruito, anche se questo non toglie che alcuni loro pezzi siano veramente interessanti e ben fatti, anche perchè alcuni sono veramente talentuosi.
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