Admin
7 agosto, 2013
In seguito allo scambio di opinioni nato in un Topic musicale, vi chiedo:
1. Se sia meglio per un artista vendere principalmente Album o farsi conoscere attraverso singoli di successo pur non ottenendo certificazioni con gli album
2. Se vendite di Album e Singoli possano essere confrontate e, eventualmente, sommate per accreditare ad un cantante una carriera di maggior successo rispetto ad un altro
Il candidato sviluppi entrambi i punti in maniera sintetica
Utente
24 marzo, 2014
E' meglio vendere entrambi. Per quanto scontato possa essere.
Comunque non credo che questa fosse esattamente quello che si intendeva dire nel topic della Hall of fame.
Sia la vendita degli album che quella dei singoli sono un segnale di popolarità. Vendere album in grande scala potrebbe essere considerato più difficile. Se c'è un cantante che mi fa 4 dischi di platino con un singolo e poi vende 4k del suo album, mi verrebbe da pensare che ci sia un problema. Se uno vende 50k di un album e non arriva all'oro con il singolo, si tratta probabilmente di qualche vecchia gloria. E' molto più difficile, insomma.
I singoli sono quelli che più rimangono impressi tra la gente. Entrano in ballo tanti fattori, come le radio. Spesso mi capita di andare a vedere singoli del passato che credere hit da #1 ma invece hanno venduto molto meno di canzoni che ricordo meno. Spesso perché erano passatissimi in radio e quindi c'era una percezione sbagliata. Quindi le radio giocano un ruolo importantissimo, anche al di là delle copie vendute. Ma certamente i singoli sono importanti. E avere 3 o 4 singoli importanti può darti veramente una carriera lunga. Meglio avere 3 o 4 singoli importanti che 2 primi album vendutissimi. Guardiamo la carriera della Berté per intenderci, o della Mannoia. Ma sono più eccezioni che regole queste... per rimanere veramente nel tempo fino ad ora è servita una combinazione di entrambe le cose sul lungo periodo. E talento.
Il discorso non era tanto è meglio vendere tanti album o tanti singoli, ma piuttosto se è giusto che abbiano lo stesso peso in una classifica. Come se fossero la stessa unità di misura, cosa che ovviamente non sono.
Però se guardo la Hall of Fame di RH sinceramente non mi sento di condannarla troppo, perché credo che rispecchi grosso modo la popolarità degli artisti usciti dai talent (con l'unica eccezione di Mengoni, che dovrebbe essere primo). Ovvio che non può essere un metro di giudizio assoluto, ma niente lo è.
Utente
7 agosto, 2013
Dal mio punto di vista è meglio vendere maggiormente gli album rispetto ai singoli; quest'ultimi sono venduti maggiormente dalle meteore mentre gli album sono una conferma dell'artista
Per quanto riguardo la somma tra le vendite degli album e quelli dei singoli, sono a favore
Utente
7 agosto, 2013
Nella discussione della Hall Of Fame non ho voluto scomodare il "genio" per antonomasia, ma solo richiamare l'equazione forse più nota ed anche quella che ha maggiormente dimostrato che due realtà fisiche, fino al momento della sua formulazione apparentemente molto diverse, potessero poi di fatto essere legate tra loro in modo molto stretto.
Da un punto di vista commerciale, vendere album è sicuramente più redditizio rispetto ad un equivalente numero di singoli. In merito invece alla popolarità, a mio avviso, entrambi contribuiscono con un peso equivalente e quindi è giustificato il fatto di sommarli. Prendiamo il recente caso di Francesco Gabbani, oro con il singolo di Sanremo, "Amen"; è indubbio che questo singolo gli abbia portato una notevole popolarità/successo. Se non riuscirà a fare lo stesso risultato con l'album, questo non gli toglierà il risultato fin qui acquisito.
Vero è che, per poter misurare con buona approssimazione la popolarità, si dovrebbero sommare anche altri elementi, i concerti in primis. Qundi la Hall Of Fame di RH è semplicemente una classifica di vendite di dischi, siano essi singoli o altro (album/EP) e questo a me basta ed avanza - poi per i parametri di successo e popolarità ho le mie personalissime idee.
Utente
11 novembre, 2015
Gli album sono comprati principalmente dai fans. Vendere in poco tempo molti album significa avere una solida fanbase. Continuare a venderne nel tempo significa aver conquistato un'altra fetta di pubblico, però spesso questo avviene anche grazie a nuovi singoli azzeccati.
Avere singoli molto venduti, a meno che non sia uno e mai più, significa allargare il numero di persone che ti seguono. Significa avere delle hit ed essere riconosciuti e riconoscibili.
Se questo comporta nel tempo un aumento di vendite di cd, come spesso accade, si parla di crescita di pubblico di un artista.
Avere molti singoli come hit, ho notato negli anni, si ripercuote molto positivamente sui live. C'è molta più possibilità che capitino ai live anche persone non fan, curiosi, o estimatori, se un artista ha molte hit nel suo repertorio. Questo perchè c'è una maggiore garanzia di conoscere molti dei pezzi proposti, di poterli cantare, o di ballarli, o cmq di divertirsi.
Diciamo che la cosa migliore è un movimento a spirale, in cui ognuno spinge su l'altro. Però credo che senza singoli di successo non si possano avere lunghe e felici carriere
Utente
7 agosto, 2013
Mi pare che abbiate ragione tutti, salvo forse un fatto.
Vendere parecchi album non implica avere per definizione molte "hit"... basta vedere i "fenomeni" dei Dear Jack, Kolors, o degli stessi Urban Strangers (per metterci X factor). I Kolors almeno ne hanno una, grazie anche alla solita azienda telecom... ma di qui a parlare di "fama"...
Io trovo che chi compera le migliaia di album post talent (specialmente Amici) lo fa a seguito di un "percorso" tipicmente di cover, per cui non esiste quasi mai la "hit" ma anzi il personaggio è riuscito a farsi apprezzare nella sua globalità ma - mi viene da aggiungere - in modo "blando", che lascia poco il segno... E' una buona testimonianza di una "fan base" ma dice poco sul futuro.
Di certo chi acquista l'EP o il primo album di ... (non importa il nome) ... post talent lo fa per riascoltare un personaggio che ha apprezzato. Non lo fa come si acquistava "Non al denaro, non all'amore né al cielo" (la antologia di Spoon River) o "La buona novella" di DeAndrè che erano "opere" nel loro complesso, come per esempio una "jesus Christ Superstar... E non è neppure un acquisto di album con una concentrazione di "hit" tale che non aveva senso prendere un solo singolo... vale per Pink Floyd, Jethro Tull, King Crimson, Genesis e tutto il prog, ma anche per i Beatles (sfido a trovare più di uno o due brani "minori" in dischi come Abbey Road) più recentemente per i Police, etc.etc. etc....
A parte questi casi... lascia MOLTO di più il segno il singolo che cantano e/o conoscono tutti, che fa "storia". Vendere album di per sé fa forse più bene al portafoglio dei cantanti (ma neanche molto quando vai in promo a 4 Euro, ovvero il prezzo pieno di 3 singoli...) ma mi lascia - per molti ex talent - abbastanza perplesso / indifferente.
PS: Comunque sommare award / certificazioni dei 2 (o 3 se ci saranno) tipi, mi pare una cosa corretta, ovviamente purché sia chiaro l'ambito di cosa si vuole misurare.
Utente
31 ottobre, 2015
Non ho ancora letto la conversazione alla quale fate riferimento, quindi esprimo la mia opinione in generale
Ho sempre sostenuto che i singoli possono avere un ruolo fondamentale per l'exploit e il successo ripetuto di un artista. È vero … i singoli rimangono di più nell'immaginario e per quello possono anche lanciare interi album
Detto questo, però, la risposta dovrebbe essere semplice.
Un artista che ha solo una serie di singoli di successo, non ha un posto scontato nell'olimpo della musica, anzi ...
Un artista che rifila successi per una serie di album ha una carriera consolidata, riconosciuta, al di là di qualsiasi rivisitazione storica possa essere fatta dai critici di turno ...
Utente
24 marzo, 2014
Sportword ha detto
Non ho ancora letto la conversazione alla quale fate riferimento, quindi esprimo la mia opinione in generaleHo sempre sostenuto che i singoli possono avere un ruolo fondamentale per l'exploit e il successo ripetuto di un artista. È vero … i singoli rimangono di più nell'immaginario e per quello possono anche lanciare interi album
Detto questo, però, la risposta dovrebbe essere semplice.
Un artista che ha solo una serie di singoli di successo, non ha un posto scontato nell'olimpo della musica, anzi ...
Un artista che rifila successi per una serie di album ha una carriera consolidata, riconosciuta, al di là di qualsiasi rivisitazione storica possa essere fatta dai critici di turno ...
Concordo.
Specialmente per gli album che si mantengono in top ten anche dopo le prime 2 o 3 settimane (dove la fanbase compra). Se continui a tornare in top ten singolo dopo singolo anche con l'album significa che stai veramente guadagnando pubblico e che i singolo che proponi stanno funzionando a modo loro.
Questo spesso vale molto più che avere una hit enorme, ma magari 5 anni dopo tutti ricordano la canzone senza ricordare però chi la cantava. E quando succede si può notare benissimo che l'album da cui il singolo era tratto aveva venduto pochissimo.
Quindi i singoli non bastano da soli per affermarsi veramente. Allo stesso modo avere un album 4xP appena usciti da un talent non significa un successo consolidato.
Quindi sì, album e singoli alla fine sono molto complementari.
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