Elisa ha scritto una canzone di altri tempi, nel senso migliore del termine.

Musicalmente molto semplice e quasi monotona nel suo ripetere sempre gli stessi accordi ma è tutto funzionale alle parole, parole meravigliose che dicono tanto, sostenute da un crescendo da brivido.

Può ben essere orgogliosa che il Principe abbia scelto di prestare la sua voce.

smiley ha detto

Oddio Poetica radiofonica mica tanto, la base era più interessante perché meno monotona. Questo sì.

Ho utilizzato il termine sbagliato.

Diciamo che Poetica era più fruibile e orecchiabile, nonostante la particolarità.

Le critiche che sto leggendo nei commenti di youtube sono prevalentemente relative alla melodia che secondo i detrattori sarebbe ripetitiva o noiosa.

Qualcuno ritiene che Elisa l'abbia pensata troppo per De Gregori, imitandone eccessivamente lo stile.

GuSpe ha detto

Ma non vedo perchè debbano uscire sempre pezzi che devono solo diventare tormentoni-super hit-multiplatino/diamante-dacantaresottoladoccia.

Vivaddio esistono anche pezzi che vanno per la loro strada nonostante le mode.  

Infatti un certo utente, sempre nella sezione commenti del video ufficiale, sostiene che le melodie debbano essere scritte in modo che la gente possa fischiettarle e cantarle sotto la doccia.

E io che pensavo che le melodie dovessero essere espressione di un'ispirazione, di un'esigenza e di un estro.

Elisa, fino a pochi giorni fa, veniva criticata per la svolta troppo ruffiana e caciarona: insomma, non ci si accontenta mai.