Perché vuole ostentare una versatilità che esiste, ma fino a un certo punto.

Will we be stranger a me non dispiace, ma credo che in generale lei sia poco adatta a seguire la scia di artisti come Daft Punk o The Weeknd .

Addirittura ha spudoratamente copiato il simbolo dei Daft Punk(il casco).

Tra l'altro trovo che in generale la sua voce abbia perso un po' del suo smalto: non so se ciò sia dovuto al nuovo repertorio che la porta probabilmente a utilizzarla in modo diverso o al fatto che negli ultimi anni si sia messa a studiare canto perdendo un po' di naturalezza.

A mio parere, il pubblico di un artista (in particolare, il cosiddetto "zoccolo duro") non perdona se 1) si sente "tradito" dal proprio beniamino o 2) se non ne comprende il percorso musicale intrapreso...

Nel secondo caso, sappiamo bene che ci sono artisti che fanno fatica a progredire artisticamente perché il proprio pubblico è generalmente composto da giovanissimi legati a un determinato modo di fare musica (in altre parole, "quello che va di moda") che poco si sposa con la sperimentazione.

Al contrario, cosa deve pensare un fan di Elisa "cresciuto" con autentiche perle come Labyrinth, Gift, Luce, Rainbow, Yashal, Stay, etc. (solo per citarne alcune)? Ecco un esempio del primo caso, nel quale cioè un pubblico generalmente adulto, abituato ad un livello musicale certamente medio-alto, vede la propria cantante preferita in una nuova veste troppo "easy" rispetto ai suoi standard, quasi come se stesse cercando di reclutare nuovi fans (magari i giovanissimi di cui sopra, magari gli... Amici di Maria De Filippi che Elisa ha frequentato per alcune edizioni), di fatto però scontentando quasi tutti. Trovo corretto l'esempio di Giorgia che, al contrario di Elisa, pur cambiando genere nel corso degli anni, ha mantenuto intatta la propria credibilità (a parte - opinione personale - le ere Ladra di Vento e Stonata che, però, sono servite per permettere a Giorgia di raggiungere il livello attuale da un punto di vista compositivo).

Ci sarebbe poi un terzo caso, ossia quello dei fans che, dopo il boom iniziale a suon di certificazioni, quasi si dimenticano del proprio idolo, il quale piano piano finisce nel dimenticatoio... Non riguarda certo Elisa, però in tutti e tre i casi una parola risuona nella mia mente: Amici 

Per concludere, ritengo che Elisa sia una delle artiste più valide che abbiamo in Italia, e spero che questo periodo discograficamente poco redditizio la spinga a tornare ai fasti di una volta o, meglio, a continuare ad evolversi sperimentando come solo i Grandi sanno fare