A me non basta l’estensione e la potenza vocale per farmi apprezzare l’esibizione “power ballad con acutone”. Da sempre amo questo tipo di esibizione nei talent show, ma non tutti hanno saputo emozionarmi.

Per dire: mi hanno fatto venire i brividi molte esibizioni di Deborah Iurato, o di Angela Semerano o, di recente, Sherol ad XF. La prima aveva un timbro e una grinta che mi piacevano molto, la seconda la trovavo molto  sensibile nelle interpretazioni, l’ultima ha un timbro così caldo e avvvolgente che mi coinvolge tantissimo e mo stende proprio negli acuti.

La stessa cosa non mi è successa con altrettante concorenti come Luana di Amici14 o anche Verdiana. O Anna Altieri. Quindi non è sempre e solo l’acuto fatto bene, c’è anche dell’altro a farmi apprezzare l’esibizione.

Dipende dal genere che fai e dall' idea che porti.

Nei talent io apprezzo chi ha voci e timbri particolari, ma so anche apprezzare chi magari presenta un percorso completamente basato su altre capacità diverse dalla potenza vocale, e lo porta coerentemente a termine. Ad esempio gli urban strangers hanno due vocette ma trovo che abbiano fatto uno dei migliori percorsi di sempre. 

Nella musica in generale dipende sempre da ciò che fai. Un Alessandra amoroso senza voce sarebbe nulla, un Jovanotti ha costruito una carriera gigante senza avere la minima estensione vocale. Entrambi però funzionano.

Infatti a volte le cover di interpreti col vocione, di canzoni cantautorali, se non vengono rivisitate del tutto, stonano con l'essenza della canzone, adatta a uno che il vocione non ce l 'ha, ma ha piuttosto l'interpretazione e l'intensità!

al giorno d’oggi la voce o vocione che sia è l’ultima cosa che conta nella musica