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7 agosto, 2013
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Parto col dire che personalmente l’abbia considerata sovente una pratica piuttosto detestabile, più propensa a causare disaffezione nel fan che altro.
Figuriamoci se comprassi cd fisici (e molti di più).
Tra gli album di20 e di20are ne ho comprato solo uno: di20are, perché c’era il sentore di dove si andasse a parare. La riedizione di 2640 mi rifiuterei di comprarla.
In generale temo mi sfugga un po’ quale si supponga sia la loro utilità.
Specie in certi casi.
Raddrizzare un disco?
Vedo che Emma faccia una riedizione con 4 nuove canzoni.
Ok, ‘Essere qui’, non avendo raggiunto il platino (44K secondo Zago), ha deluso le aspettative commerciali.
Non sarebbe semplicemente meglio pensare che possa capitare e magari far uscire il nuovo album, con le 4 canzoni in questione, un po’ prima? sicuramente prima di quanto farà adesso che ci sia anche questa riedizione di mezzo? Cosa cambia se fai platino solo grazie alla riedizione?
Pure la Cheeks:
leggo tanti - facentimi storcere la bocca – invocanti alla riedizione perché vogliano sperare di arrivare alle fantomatiche 25K. Heh, io invece sono stato contento che la notizia fosse "solo" il 'tour versione senza band alla Nice to meet you, ma più tunz'.
Ok, pure io all’epoca speravo, e ci tenevo a, che l’oro con l’album riuscisse a prenderlo, ma pazienza. La prendesse con la riedizione, e per giunta magari pure "a raso", ovviamente ne terrei conto (*). Non è che la realtà dei fatti cambi troppo.
Sicuramente prendere le certificazioni aiuta un po’ come promozione, autorevolezza, ma non è che in certi ambienti se ne sovrastimi l’importanza in maniera sproporzionata? Anche considerato quanto grossolano sia come metro.
Quali conti e quali ragionamenti “escape me”? Mi pare tutta una roba un po’ troppo “virtuale”. Fin troppo un'ossessione.
Riedizioni: dorks voi o pivello io?
- I like turtles
- Pivello tu
- Dork io
p.s. se il topic andava in classifiche o certificazioni, abbiate pazienza e spostate, grazie.
Utente
1 maggio, 2016
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Un fan che compra una riedizione sa benissimo che i suoi soldi vanno per ottenere certificazioni o ulteriore visibilità. Ne è perfettamente consapevole, ormai nessuno nasce sotto un cavolo. Consapevolmente, il fan devolve l'obolo affinché il suo beniamino abbia più luce. Tutto nella norma, per un fan, più incomprensibile per il resto del mondo.
Personalmente, le riedizioni le accetto quando si tratta di un live o di una partecipazione a Sanremo, con un album di recente uscita a cui si aggiunge la canzone sanremese. Questa operazione di Emma è legittima, utile, ma destinata appunto ai fan o a quelli che comprano l'album per la prima volta, perchè colpiti dalle nuove canzoni. Chi aveva già comprato il disco e non è fan accanito, mi sa che non ricomprerà, come è per tutti.
" Ah ... anche poeta ! "
Banned
7 agosto, 2013
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Ok, ma che la gente ne sia consapevole o meno, mi permangono interrogativi.
Intanto, da parte degli addetti, devo capire quanto questo copioso ricorso alle ristampe sia mirato al raggiungimento di una certificazione e quanto semplicemente si ritenga che parte del potenziale pubblico per motivi anche fortuiti un certo album non l'abbia raggiunto e allora si tenti un altro richiamo.
Sbaglio o prima, in ogni caso, ne facevano meno di queste ristampe (non di live)?
Verosimilmente specie molto in passato facevano più "raccolte", cosa che chiaramente con il digitale ha perso ancora più appeal; figuriamoci con Spotify. Ma ristampe?
In generale, del tipo di visibilità in questione ecc., io sinceramente posso dir di esserne al corrente perché seguivo abbastanza Amici e venivo su RH ed inevitabilmente ho finito per immergermi in tali discorsi. Ma altrimenti non saprei mica...
Può darsi che sia stata quasi esclusivamente una conseguenza di internet più sviluppato (aka i social), e che prima fosse semplicemente troppo complicato per un semplice cittadino stare dietro a certe cose, ma non sarei nemmeno così sicuro. Prima dei talent, o comunque pure fuori dai talent in tempi più recenti, certi discorsi si sento poco.
Storicamente la gente seguiva tot cantanti che gradiva. Se il cantante era Vasco, sapevano che vendeva un botto e faceva gli stadi, se era qualcuno che arrancava di più si sapeva che vendesse meno e facesse location più piccole. Non si andava oltre. Capisco il comprare il disco per supportare il proprio artista, ma ad esempio la mentalità di comprare la ristampa per raggiungere la certificazione non c'era (e per molti è un'assurdo pure oggi), neppure tra i 12enni. Anche uno che era superfan di un certo artista ti rideva dietro.
Ribadisco debba capire se sia una differenza portata dalla diversa possibilità di "accesso", dei costumi, o se al di fuori di certe cerchie virtuali siano fattori tutt'oggi molto ignorati.
Per esperienza mia, nel mondo reale, sarebbero molto ignorati ma io non sono un grande fruitore e non frequento grandi fruitori o comunque gente che, a quanto sappia, segua queste dinamiche; ognuno ha il proprio campione di frequentazioni non necessariamente rappresentante la popolazione.
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7 agosto, 2013
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Io ti do ragione, non ho mai capito la storia del "prendere la certificazione ti da visibilità": ditemi chi segue le certificazioni se non i fan di Annalisa per Annalisa / di Emma per Emma etc etc, e qui su RH?
Non è che la FIMI rilascia il comunicato e il pubblico (penso a quello generale ma anche quello diciamo più interessato alla musica commerciale) rivolge maggiore attenzione ai cantanti che le ricevono. Se attenzione è data alle certificazioni, certamente attenzione è data ai cantanti in precedenza: non credo esista una persona che vada a guardare chi diventa oro e lo vada ad ascoltare per via dell'oro.
Ovvio poi magari TG2 nel servizio di 40 secondi su cantante X potrà inserire la frasetta di 2.5 secondi "disco d'oro nelle vendite" ma non penso sia un attrattore sostanziale, ma solo davvero marginale. Certo fa piacere, e magari
-
Detto questo la ristampa probabilmente accade quando a conti fatti ha senso finanziario lanciare un miniprogetto (a basso costo nel caso non avvenga per via di Sanremo, e comunque a costo inferiore rispetto ad un album intero in ogni caso) per raccattare qualche soldo in più, per sostenere un tour. Non credo ci sia l'obbiettivo di raggiungere le 25mila, le 50mila per arrivare al comunicato della certificazione in sé e per sé.
Utente
7 agosto, 2013
Offline
ouro ha detto
Io ti do ragione, non ho mai capito la storia del "prendere la certificazione ti da visibilità": ditemi chi segue le certificazioni se non i fan di Annalisa per Annalisa / di Emma per Emma etc etc, e qui su RH?Non è che la FIMI rilascia il comunicato e il pubblico (penso a quello generale ma anche quello diciamo più interessato alla musica commerciale) rivolge maggiore attenzione ai cantanti che le ricevono. Se attenzione è data alle certificazioni, certamente attenzione è data ai cantanti in precedenza: non credo esista una persona che vada a guardare chi diventa oro e lo vada ad ascoltare per via dell'oro.
Ovvio poi magari TG2 nel servizio di 40 secondi su cantante X potrà inserire la frasetta di 2.5 secondi "disco d'oro nelle vendite" ma non penso sia un attrattore sostanziale, ma solo davvero marginale. Certo fa piacere, e magari
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Detto questo la ristampa probabilmente accade quando a conti fatti ha senso finanziario lanciare un miniprogetto (a basso costo nel caso non avvenga per via di Sanremo, e comunque a costo inferiore rispetto ad un album intero in ogni caso) per raccattare qualche soldo in più, per sostenere un tour. Non credo ci sia l'obbiettivo di raggiungere le 25mila, le 50mila per arrivare al comunicato della certificazione in sé e per sé.
Ecco. Il caso di Emma è emblematico in tal senso. Sanno che ha un fan club che lo compra, ancor di piu' sotto Natale si cerca di spingere anche nell'unico periodo dell'anno in cui si vendono cd. Il cd Essere Qui è stato un cd su cui hanno investito parecchio, quindi si cerca di salvare l'investimento iniziale aggiungendo un po' di investimento sapendo che ci sara' un ritorno maggiore. Insomma sanno che per fare 4 canzoni da aggiungere spendono 10 e che ne ritornano dietro sicuro 30 perché il fan club ricompra. In piu' aggiustano gli errori fatti col precedente lancio. Infatti lanciano la classica ballatona da Emma e puntano tantissimo su Spotify (emblematico vedere come siano partite vere e proprie campagne social per spingere l'ascolto su Spotify a sto giro, mentre ricordo con L'Isola lei che faceva storie su Instagram "caserecce" per spiegare come fare a mettere in playlist L'Isola
). Inoltre si sa che un singolo "nuovo" viene trattato diversamente sia dalle radio che dai media, rispetto ad un quarto singolo di un cd e puntano anche su quello per dare luce. La certificazione di per se' è una cosa in piu', non lo scopo finale. Lo scopo è non rimanere in rosso con un progetto. Allora puoi puntare su singolo nuovo, tour nuovo, ristampa ecc. a seconda della tipologia di pubblico che ti segue.
Per dire, Franceschina sanno che non ha un pubblico fan club fidelizzato grande come quello di Emma, ma sanno che coi singoli va bene e le radio la appoggiano. Inoltre sanno che suonando lei quasi tutto, può riempire tour in piccole location con spesa minima.
Utente
24 agosto, 2015
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ouro ha detto
Io ti do ragione, non ho mai capito la storia del "prendere la certificazione ti da visibilità": ditemi chi segue le certificazioni se non i fan di Annalisa per Annalisa / di Emma per Emma etc etc, e qui su RH?Non è che la FIMI rilascia il comunicato e il pubblico (penso a quello generale ma anche quello diciamo più interessato alla musica commerciale) rivolge maggiore attenzione ai cantanti che le ricevono. Se attenzione è data alle certificazioni, certamente attenzione è data ai cantanti in precedenza: non credo esista una persona che vada a guardare chi diventa oro e lo vada ad ascoltare per via dell'oro.
Ovvio poi magari TG2 nel servizio di 40 secondi su cantante X potrà inserire la frasetta di 2.5 secondi "disco d'oro nelle vendite" ma non penso sia un attrattore sostanziale, ma solo davvero marginale. Certo fa piacere, e magari
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Detto questo la ristampa probabilmente accade quando a conti fatti ha senso finanziario lanciare un miniprogetto (a basso costo nel caso non avvenga per via di Sanremo, e comunque a costo inferiore rispetto ad un album intero in ogni caso) per raccattare qualche soldo in più, per sostenere un tour. Non credo ci sia l'obbiettivo di raggiungere le 25mila, le 50mila per arrivare al comunicato della certificazione in sé e per sé.
Hai dimenticato un pezzo?
Utente
7 agosto, 2013
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Non prendiamoci in giro, Emma è "ossessionata" dalle certificazioni e dal voler a tutti i costi essere la prima. Ho controllato la top 10 della Hall of Fame Ex-Talent. Annalisa, Lorenzo Fragola e Giusy Ferreri non hanno mai fatto una riedizione; Mengoni, Amoroso, Noemi, Francesca una sola riedizione, Emma invece l'ha fatta SEMPRE! Solo Calore non ha una riedizione. Dai! Pur di vendere qualcosa in più, ossessionata come è ricorre a questi mezzucci.
Poi si lamenta che è criticata da mezzo mondo. Che ammettesse per una volta il FLOP.
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7 agosto, 2013
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Fin da quasi subito mi son accorto che probabilmente avrei dovuto intitolarlo "Riedizioni e Certificazioni", ma non posso editare.
carpediem86 ha detto
Ecco. Il caso di Emma è emblematico in tal senso. Sanno che ha un fan club che lo compra, ancor di piu' sotto Natale si cerca di spingere anche nell'unico periodo dell'anno in cui si vendono cd. Il cd Essere Qui è stato un cd su cui hanno investito parecchio, quindi si cerca di salvare l'investimento iniziale aggiungendo un po' di investimento sapendo che ci sara' un ritorno maggiore. Insomma sanno che per fare 4 canzoni da aggiungere spendono 10 e che ne ritornano dietro sicuro 30 perché il fan club ricompra. In piu' aggiustano gli errori fatti col precedente lancio.
Ma quello, il "conto" dei costi (solo alcune canzoni nuove ecc.) e così via, di tali operazioni, è abbastanza implicito.
Spero per loro che tale gente non si stufi, perché, a maggior ragione se Emma le abbia fatte sempre come dice Salvatore qua sopra, per me sarebbe stato uno dei modi per farmi cominciare a mal digerire un cantante che mi piaceva.
Insomma, mi chiedo se/quanto nel lungo termine non si riveli una strategia controproducente.
La certificazione di per se' è una cosa in piu', non lo scopo finale. Lo scopo è non rimanere in rosso con un progetto.
Anche per come la vedevo io, dal punto di vista della casa discografica molti ragionamenti, e quindi anche le riedizioni, sarebbero comunque abbastanza svincolati dal mero raggiungimento di tali specifiche quote, alla fine arbitrarie, in se, e più mirati appunto all'ottenere un ritorno giudicato soddisfacente proporzionalmente all'artista in questione, agli investimenti, e via dicendo.
Però visto che molti mettano parecchia enfasi sulle certificazioni, citando esse e le riedizioni spesso in connubio, ad uno potrebbe cominciare anche a venire il dubbio.
Certo, che nessuno si auguri di vendere 24K, 49K o 99K copie è ovvio.
Utente
1 maggio, 2016
Offline
salvatorelaga8 ha detto
Non prendiamoci in giro, Emma è "ossessionata" dalle certificazioni e dal voler a tutti i costi essere la prima. Ho controllato la top 10 della Hall of Fame Ex-Talent. Annalisa, Lorenzo Fragola e Giusy Ferreri non hanno mai fatto una riedizione; Mengoni, Amoroso, Noemi, Francesca una sola riedizione, Emma invece l'ha fatta SEMPRE! Solo Calore non ha una riedizione. Dai! Pur di vendere qualcosa in più, ossessionata come è ricorre a questi mezzucci.Poi si lamenta che è criticata da mezzo mondo. Che ammettesse per una volta il FLOP.
Solo per curiosità, quale disco di Mengoni consideri come una riedizione?
Perchè sono tutti CD live, non c'è una riedizione in senso stretto dei suoi dischi.
Tornando per un attimo ad Emma, c'è appunto il rischio che, considerando l'altra probabilità di una riedizione, molti non comprino la prima uscita, ma aspettino direttamente la seconda, tanto ormai c'è spotify, per chi non è un fan così accanito e presente da comprare subito il disco.
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