Utente
1 maggio, 2016
La FIMI ha annunciato di voler aderire al "Codice di buone pratiche" contro la manipolazione dello streaming su Spotify. Ogni falsificazione delle classifiche ha dei notevoli risvolti economici sulle royalties, da qui la necessità di aumentare i controlli.
Sarà una svolta o non cambierà nulla, perchè i furbetti troveranno nuove vie?
https://www.billboard.it/business/codice-di-buone-pratiche-fimi/2019/06/2121276/
" Ah ... anche poeta ! "
Utente
24 dicembre, 2017
Spero che a questo comunicato seguano controlli seri sugli ascolti...
E spero anche che si faccia qualcosa per avvicinare il grande pubblico allo streaming, altrimenti tra un po' avremo classifiche con la sola presenza di trapper, tormentoni estivi (e non) e singoli di Calcutta e Ultimo in classifica da 9246 settimane ... Che poi, mi chiedo: ma la gente non si stufa ad ascoltare sempre la stessa canzone??? E, tra l'altro, parliamo della generazione "usa-e-getta" per antonomasia!
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