Syria rappresenta uno dei tanti casi di artisti emersi tra gli anni 90 e i 2000 che possono vantare una carriera più o meno lunga nel pop italiano pur non avendo mai ottenuto nemmeno un disco d’oro con un singolo.

Va fatta però una precisazione su quanto appena detto: a quei tempi, i cd singoli (che, ricordo, agli inizi degli anni 90 avevano soppiantato i vecchi 45 giri) vendevano poche copie (tranne rari casi, ma non ricordo se tali successi venissero certificati - preciso che mi riferisco alla sola musica italiana che ha sempre avuto maggiore fortuna con gli album) o, peggio, non venivano proprio immessi sul mercato, e le case discografiche inviavano il solo "promo" alle radio (si pensi ad es. a tutti e 4 i pezzi sanremesi di Giorgia); molto spesso, inoltre, non venivano nemmeno prodotti dei videoclip, mentre attualmente ogni singolo ha il suo video e, se non ce l’ha, c’è comunque il lyric. Al contrario di quanto accadeva circa 20 anni fa, adesso che i singoli (o, meglio, i singoli brani) sono tornati in auge come ai tempi dei 45 giri, abbiamo artisti che vivono praticamente di sole hit (specialmente in estate) che ottengono dischi di platino a go-go senza che poi vi sia un riscontro analogo con gli album (e, tengo a precisare, non ho nulla in contrario, anzi). In parole povere, le Baby K esistevano già ai tempi, ma spesso i loro successi non avevano un riscontro, se non dall’airplay radiofonico, e, infatti, molti cantanti tra i 90 e i 2000 hanno avuto una carriera praticamente grazie alle sole radio che passavano i loro brani più orecchiabili, ma senza una certificazione che potesse "documentare" tale successo come accade adesso che vengono conteggiate le copie vendute da ciascun brano (e, infatti, molti classici della musica italiana ottengono dischi d'oro e di platino che mai avevano conquistato ai tempi della loro uscita e massima esposizione).

Il caso di Syria però è ancora più eclatante perché parliamo di una cantante che, se per caso domani dovesse partecipare a Ora o mai più, non saprebbe con quale canzone presentarsi, considerando che nessuno dei suoi pezzi può essere considerato un piccolo classico della musica leggera italiana come tutti i brani presentati dai concorrenti passati da quel programma. Ed è paradossale, se pensiamo che a Syria sono state scritte canzoni da artisti di grossissimo calibro (ricordo Antonacci, Panceri con la splendida Station Wagon, la Nava, Giorgia, la Rei, Venuti, Jovanotti, etc. - per dire, se non erro, la Pausini ha dovuto aspettare il 1998 per interpretare un brano scritto da un big della musica), ma nessuno di questi pezzi è diventato una hit conosciuta dal grande pubblico (nemmeno quello della mia generazione).

Parliamo quindi di un’artista che secondo me, pur avendo una bella voce (malgrado non le abbia mai riconosciuto chissà quale spessore artistico, ma questa è una mia opinione personalissima) e avendo inciso varie canzoni molto interessanti, non è mai riuscita a lasciare davvero il segno, diventando almeno una "One-Hit Wonder"; tantomeno questo "addio" (vero o presunto, il messaggio è molto criptico) alla discografia è destinato a lasciare traccia.